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immobile, esso può essere mantenuto al patrimonio dello Stato per fini di<br />
giustizia, di ordine pubblico e di protezione civile, per altri usi governativi o<br />
pubblici connessi alle attività di università statali, agenzie fiscali, istituzioni<br />
culturali oppure essere trasferito per finalità istituzionali e sociali, in via<br />
prioritaria, al patrimonio del Comune ove l’immobile si trova ovvero al<br />
patrimonio del<strong>la</strong> Provincia o del<strong>la</strong> Regione. In questo secondo caso, gli enti<br />
territoriali possono amministrare direttamente il bene o assegnare il bene in<br />
concessione a titolo gratuito a comunità, associazioni di volontariato,<br />
comunità terapeutiche e centri di recupero per tossicodipendenti o<br />
associazioni ambientalistiche. I beni immobili non possono essere venduti né<br />
affittati per due motivi ben precisi: il primo riguarda il fatto che i mafiosi,<br />
attraverso prestanome, tornino in possesso di quei beni che per paura i<br />
cittadini non comprerebbero mai. Il secondo riguarda l’utilizzo di quei beni da<br />
parte di associazioni, forze dell’ordine, università, cooperative, enti locali, che<br />
rappresenta anche simbolicamente <strong>la</strong> capacità dello Stato e del<strong>la</strong> società civile<br />
di affermare il principio del<strong>la</strong> legalità, proprio su quei territori. 56<br />
Nel<strong>la</strong> Regione Lazio con <strong>la</strong> legge regionale n.24 del 20 ottobre 2009, sono<br />
state adottate specifiche disposizioni per favorire, nell’ambito delle<br />
competenze regionali, l’uso sociale dei beni immobili confiscati al<strong>la</strong><br />
criminalità organizzata, <strong>la</strong> destinazione, l’assegnazione e <strong>la</strong> gestione dei beni<br />
immobili confiscati alle organizzazioni criminali, ai fini del loro ottimale<br />
utilizzo sociale. La stessa legge regionale ha istituito l’Abecol ossia l’Agenzia<br />
Regionale per i beni confiscati alle organizzazioni criminali nel Lazio: unità<br />
amministrativa dotata di autonomia gestionale, amministrativa, finanziaria e<br />
contabile, ma sottoposta ai poteri di vigi<strong>la</strong>nza e di controllo del<strong>la</strong> Giunta<br />
regionale. 57 Il suo motto, chiaro e conciso, è il seguente: valorizzare il<br />
territorio, ridurre i bisogni e le disuguaglianze per affermare <strong>la</strong> legalità.<br />
Nel<strong>la</strong> fase del sequestro l’Abecol promuove, in col<strong>la</strong>borazione con<br />
l’Osservatorio tecnico-scientifico per <strong>la</strong> sicurezza e <strong>la</strong> legalità, <strong>la</strong><br />
sottoscrizione di protocolli d’intesa tra <strong>la</strong> Regione e i soggetti pubblici<br />
competenti, che disciplinino le modalità d’acquisizione dei dati re<strong>la</strong>tivi ai beni<br />
56 Mareso M., Pepino L., Nuovo dizionario di Mafia e Antimafia, Ega, 2008, Ibidem<br />
57<br />
Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Dossier, AA. VV., Riprendiamoci il<br />
maltolto. Dal<strong>la</strong> confisca all’effettivo riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie a Roma e<br />
Provincia, Febbraio 2011, Roma<br />
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