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I dati sono re<strong>la</strong>tivi al<strong>la</strong> criminalità organizzata nel Lazio dal 2006 al 2010; Fonte Agora Vox,<br />
Agosto 2011<br />
Mentre aumentano le denunce di estorsioni, a Roma ca<strong>la</strong>no quelle per usura:<br />
secondo i dati di Sos Impresa paga il pizzo un’attività commerciale su tre. Ma<br />
anche l’usura non starebbe diminuendo: sono poche le persone che hanno il<br />
coraggio di denunciare. Nelle mani degli usurai, secondo l’associazione, ci<br />
sarebbe quasi il 35% dei commercianti, contro il 34% del<strong>la</strong> Ca<strong>la</strong>bria e il 32%<br />
del<strong>la</strong> Campania. Un giro d’affari di oltre tre miliardi di euro. Che fa del Lazio<br />
<strong>la</strong> prima Regione per vittime dell’usura in Italia. 37<br />
2. La confisca dei beni a Roma e nel Lazio.<br />
2.1 I beni confiscati nel<strong>la</strong> città di Roma, nel Lazio ed il loro<br />
riutilizzo sociale.<br />
I due criteri principali per una corretta gestione dei beni pubblici, sono <strong>la</strong><br />
trasparenza e <strong>la</strong> buona amministrazione, efficaci inoltre, a far rispettare gli<br />
interessi e i diritti dei cittadini. Il discorso viene amplificato se si tratta di<br />
utilizzo a fini sociali dei beni confiscati. Questo monitoraggio nasce con lo<br />
37 Rapporto e<strong>la</strong>borato dall’Osservatorio tecnico scientifico per <strong>la</strong> sicurezza e <strong>la</strong> legalità nel<br />
Lazio, Presidente Rosario Vitarelli, Roma, Settembre 2011, Ibidem<br />
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