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immobili per un valore di oltre dieci milioni di euro. L'operazione prende il<br />

nome di Damasco II. Il Governo continua a tacere.<br />

Ferragosto 2009: proprio in questo giorno il Governo decide per il non<br />

scioglimento del Comune di Fondi. Il Presidente del Consiglio dei Ministri,<br />

Silvio Berlusconi, dichiara: "In Consiglio dei Ministri sono intervenuti diversi<br />

Ministri, hanno fatto notare come nessun componente del<strong>la</strong> giunta e del<br />

Consiglio Comunale sia stato neppure toccato da un avviso di garanzia.<br />

Quindi sembrava strano che si dovesse intervenire con un provvedimento<br />

estremo come lo scioglimento". Alle 2 e 30 del 3 settembre 2009<br />

un'autobomba esplode nel<strong>la</strong> centralissima via Spinete a Fondi. Un autocarro<br />

furgonato, appartenente ad una ditta per <strong>la</strong> fornitura di caffè a bar ed a<br />

ristoranti del sud Pontino viene distrutto. Nello stesso mese di settembre il<br />

Prefetto di Latina, Bruno Frattasi, presenta una seconda re<strong>la</strong>zione al Ministro<br />

dell'Interno. Il Governo deve tornare a decidere.<br />

Il 18 settembre 2009, Maroni presenta <strong>la</strong> sua re<strong>la</strong>zione sul caso Fondi e<br />

dichiara: "Il Comune di Fondi, provincia di Latina, i cui organi elettivi sono<br />

stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 28 maggio 2006,<br />

presenta forme di ingerenza da parte del<strong>la</strong> criminalità organizzata tali da<br />

determinare un’alterazione del procedimento di formazione del<strong>la</strong> volontà degli<br />

organi elettivi e amministrativi e da compromettere il buon andamento e<br />

l’imparzialità dell’amministrazione, nonché il funzionamento dei servizi, con<br />

grave e perdurante pregiudizio per lo stato dell’ordine e del<strong>la</strong> sicurezza<br />

pubblica.”<br />

Il 3 ottobre 2009 il sindaco di Fondi e tutti gli assessori si dimettono,<br />

ritenendo impossibile continuare a governare in quello che sembrano definire<br />

un clima di congiura contro di loro. Il sindaco dimissionario, Parisel<strong>la</strong>,<br />

addirittura dichiara: "Non è possibile portare all’attenzione negativa un’intera<br />

comunità, un’intera amministrazione comunale sul<strong>la</strong> base di ipo<strong>tesi</strong> mai<br />

riscontrate da alcun Tribunale". Dimentica, forse, l'operazione Damasco II.<br />

Venerdì 9 ottobre 2009, il Consiglio dei Ministri decide di non sciogliere<br />

Fondi, preferendo le nuove elezioni e dichiarando <strong>la</strong> situazione risolta con le<br />

dimissioni del sindaco e del<strong>la</strong> giunta. Questa è <strong>la</strong> storia di un Comune non<br />

sciolto per mafia, in cui molti cavilli oscuri non sono ancora stati scoperti.” 28<br />

28 Articolo pubblicato da Libera Informazione, www.libera.it, Roma, 13/10/ 2009<br />

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