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A partire dagli anni ’90, l’ambiente comincia a delinearsi gradualmente come<br />

bene pubblico globale, accrescendo così le caratteristiche di posta e strumento<br />

per il potere. Si sviluppa un efficace produzione normativa, in re<strong>la</strong>zione alle<br />

diverse scale geografiche, che ne riduce molto <strong>la</strong> fruibilità, aumentandone allo<br />

stesso tempo, e di molto il potere economico. La mancanza di autorità,<br />

nazionali ed internazionali, in grado di far rispettare rego<strong>la</strong>rmente le norme di<br />

protezione ambientale, tuttavia, contribuisce a generare una disimmetria fra <strong>la</strong><br />

sca<strong>la</strong> di applicazione delle norme e <strong>la</strong> sca<strong>la</strong> di configurazione del valore di<br />

mercato. “E attorno al<strong>la</strong> questione ambientale, germoglia il mercato del<strong>la</strong><br />

legge ovvero, <strong>la</strong> possibilità, per certi attori, di investire e specu<strong>la</strong>re negli affari<br />

e nei traffici riguardanti ciò che è vietato o control<strong>la</strong>to dagli Stati nazionali,<br />

senza che questi riescano a far rispettare, nel<strong>la</strong> pratica, le normative vigenti. Il<br />

mercato del<strong>la</strong> legge alimentato dal<strong>la</strong> questione ambientale trova condizioni<br />

partico<strong>la</strong>rmente favorevoli per svilupparsi in Italia”. 14 Come è testimoniato nel<br />

Rapporto Ecomafia dell’Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità, tirando<br />

le somme di un decennio d’impegno civile del<strong>la</strong> Ong Legambiente 15 : fra il<br />

1994 e il 2004 si contano circa 250 mi<strong>la</strong> infrazioni in materia ambientale, oltre<br />

150 mi<strong>la</strong> persone denunciate o arrestate e oltre 40 mi<strong>la</strong> sequestri effettuati 16 .<br />

Quasi <strong>la</strong> metà dei dati è rilevata geograficamente dalle regioni meridionali a<br />

tradizionale insediamento mafioso. Fra il 1997 e il 2003, il valore medio del<br />

business criminale ambientale è calco<strong>la</strong>bile in 7.400 milioni di Euro circa.<br />

Tre principali filiere tra cui i beni culturali, i cicli del cemento e dei rifiuti,<br />

sono riscontrate da Legambiente in Italia. Nel Paese, inoltre, operano<br />

numerose ecomafie: un neologismo creato dal<strong>la</strong> stessa Ong per indicare le<br />

formazioni criminali di stampo mafioso operative nel crimine ambientale.<br />

Le mafie italiane, in effetti, colgono al balzo <strong>la</strong> nuova opportunità. Fra gli anni<br />

’80 e ’90, l’azione di contrasto dello Stato si fa più incisiva al punto che le<br />

organizzazioni mafiose fanno in modo di ridurre rischi e visibilità delle<br />

14 Jacobs J., The death and life of great American Cities, Vintage, New York, 1961, trad.in<br />

italiano a cura di Scattone G., Vita e morte delle grandi città, Einaudi, Torino, 2007<br />

15<br />

Legambiente: associazione di cittadini per <strong>la</strong> difesa dell’ambiente. Aderente a vari organismi<br />

internazionali si occupa essenzialmente di raccogliere e diffondere dati sullo stato<br />

dell’ambiente e di formu<strong>la</strong>re proposte per <strong>la</strong> sua salvaguardia,<br />

www.treccanienciclopediaitaliana.it, 2011<br />

16<br />

Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità, Rapporto Ecomafia dal 1997 al 2010,<br />

www.legambiente.it, Roma<br />

18

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