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La ‘ndrangheta, che nasce nel Primo Novecento, designa l’organizzazione
criminale calabrese di tipo mafioso. Assieme a cosa nostra siciliana ed alla
camorra campana rappresenta una delle aggregazioni mafiose più antiche e
diffuse nel Meridione d’Italia. E’ basata sulla famiglia di sangue ed
organizzata in ‘ndrine. La ‘ndrina rappresenta la cellula organizzativa
fondamentale, alla quale si accede attraverso un rituale di affiliazione e che,
almeno in linea di principio, esercita pieno potere sul proprio territorio. Alla
base dell’organizzazione c’è il capo bastone o mammasantissima, vale a dire
il capo assoluto. Gli sgarristi sono la colonna portante dell’onorata società,
seguono i picciotti ed i contrasti che non appartengono all’organizzazione, ma
che con la loro attività forniscono un importante contributo, fiancheggiano le
attività della mafia. E’ possibile identificare due linee fondamentali per
descrivere un processo di verticalizzazione della complessiva struttura
mafiosa calabrese. Da un lato vi è il cosiddetto capitale simbolico di cui
dispongono le ‘ndrine più vecchie e meglio radicate sul territorio, che può
essere speso in funzione del controllo su altre famiglie. Dall’altro esistono
strategie di controllo verticale che emergono nella gestione di traffici illegali
vasti e complessi. Vi sono infatti famiglie che dispongono delle più efficaci
risorse organizzative e di maggiori capitali da investire: questo permette di
coordinare l’attività di estese alleanze tra gruppi mafiosi. 13
Aumenta a dismisura la presenza di potenti e sviluppate attività criminali ed
una testimoniata e sempre maggiore congestione tra affarismo, mafia e
politica, una miscela socio-culturale esplosiva che con il potenziamento del
globalismo ed il radicalizzarsi della globalizzazione può rivelarsi paralizzante.
La criminalità globale, la cooperazione in rete di potenti organizzazioni
criminali e dei loro associati per il raggiungimento di obiettivi comuni, su
tutto il territorio nazionale e mondiale, è un fenomeno grave che influenza
contemporaneamente l’economia, la politica, la sicurezza, ma soprattutto la
società. Complesse architetture finanziarie e reti commerciali collegano
l’economia legale a quella criminale, consentendo a questa di ramificarsi sui
mercati finanziari e di costituire un elemento critico di volatilità più fragile al
punto che l’economia e la politica spesso non possono essere comprese senza
13 Mareso M. , Pepino L., Nuovo dizionario di Mafia e Antimafia, Ega, 2008, Ibidem
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