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supermercati, alberghi, punti di ristoro, imprese. 10 Negli anni Settanta nasce
una nuova figura nell’ambiente criminale ossia il mafioso imprenditore
caratterizzato da un nuovo status sociale: ceto medio alto con un buon livello
d’istruzione. Avvengono trasformazioni che si riferiscono all’origine sociale,
ad un livello maggiore d’istruzione, allo stile di vita, alla cultura stessa, ci si
dirige verso un’ambizione di successo e potere sfrenato. 11 Si sviluppa un mix
esplosivo tra illegalità, marginalità sociale, crimine organizzato sul territorio
in cui si registra una strumentalizzazione del malcontento dei lavoratori da
parte della mafia.
Oltre alla mafia siciliana, in Italia hanno avuto origine altre organizzazioni
criminali: banda della Magliana nel Lazio, camorra nel territorio campano,
sacra corona unita in Puglia, ‘ndrangheta nella regione calabrese. La banda
della Magliana viene definita come un sodalizio criminoso operante in Roma
sul finire degli anni Settanta. Negli ambienti della malavita capitolina è
l’unico gruppo che sia riuscito a darsi un assetto tale da poter essere definito,
in passato, come una vera e propria associazione a delinquere. Non si era
definita una struttura piramidale con funzioni gerarchiche separate in
compartimenti, ma l’unità del progetto era assicurata da un èlite di capi dotati
di particolari capacità gestionali e carisma, procurato fornendo dimostrazioni
di violenza, vale a dire una vasta organizzazione a rete dei gruppi criminali
insediati a Roma e in una parte della provincia. Per il resto la Magliana era
composta da unità indipendenti, le batterie di quartiere erano i nodi, che
producevano prestazioni simili di reati di primo livello quali rapine o
sequestri, o parti della stessa prestazione come la riscossione di crediti usurari.
Dunque non centralizzazione piramidale ma un modello ancor più efficiente
perché flessibile ed adattabile, cooperando con i settori di sicurezza dello
Stato.
La camorra storicamente nasce prima della mafia o della ‘ndrangheta, tra il
1820 ed il 1830, dopo la fallita Rivoluzione Partenopea del 1799. Si intende
quell’insieme di clan e bande uniti dalla specificità delle azioni criminali e dal
comune contesto in cui operano, piuttosto che dalle comuni modalità
organizzative di operare. Esistono bande di camorristi ma non esiste la
10 Arlacchi P., La mafia imprenditrice, Il Mulino, Bologna, 1983
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Sgroi E., Economia e potere mafioso in Sicilia, tipologie imprenditoriali e processi di
accumulazione, Giuffrè, Milano, 1984
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