Guide Città.pdf - Orville Viaggi
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Guida della città di Milano<br />
Milano, città e provincia, arte, affari e cultura<br />
<strong>Città</strong> principale della Lombardia con 1.724.557 abitanti nel 2005, capoluogo di provincia, situata a 123 m di altezza in<br />
una regione piatta, solcata dai fiumi Olona e Lambro, tra due dei maggiori affluenti del Po, il Ticino e l'Adda, a pochi<br />
chilometri dai primi gradini delle colline della Brianza. Il territorio comunale, ampio 181,75 kmq, conta 1.732.000<br />
abitanti.<br />
L'abitato si trova in posizione felicissima anche per le comunicazioni irradiantisi in ogni senso: a Nord verso i laghi, le<br />
Prealpi e alcuni valichi alpini; a Ovest verso il Piemonte, a Est verso il Veneto, a Sud verso il Po ed il Mar Ligure, con<br />
Genova suo sbocco marittimo.<br />
Monumenti, Chiese e Musei della Lombardia<br />
Il Duomo di Milano Milano<br />
Palazzo Reale Milano<br />
Teatro della Scala Milano<br />
Museo della Scienza e della Tecnica Milano<br />
Sant'Ambrogio Milano<br />
Galleria Vittorio Emanuele Milano<br />
San Lorenzo Maggiore Milano<br />
Il Castello Sforzesco Milano<br />
La Pinacoteca Brera Milano<br />
Il Naviglio Grande, il Naviglio di Pavia, quello della Martesana la collegano con il Ticino, l'Adda e il Po, unitamente ad<br />
altri canali fluvio-lacustri. Questa concomitanza di favorevoli condizioni ha sin dal M.E. stimolato l'attività degli<br />
abitanti che hanno saputo trarre mirabili risultati.<br />
Milano è una tipica città di pianura e ha ereditato dal passato una struttura urbana radiocentrica, cioè costituita da assi<br />
radiali collegati tra di loro da successive cerchie. Questa forma non facilita le molteplici funzioni della vita cittadina.<br />
Oggi, dopo 24 secoli di storia, ognuno con la sua impronta, il centro è alla ricerca di una nuova struttura e dimensione.<br />
Le distruzioni della seconda guerra mondiale (150.000 locali distrutti) potevano offrire un nuovo punto di partenza, ma<br />
l'aspettativa rimase delusa nell'entusiasmo della ricostruzione non pianificata. Una novità è costituita dal Centro<br />
Direzionale sui terreni lasciati liberi dall'arretramento della Stazione Centrale; tale Centro Direzionale si è popolato di<br />
grattacieli, ove le grandi industrie hanno installato il loro quartiere generale (il più alto è di 127 m).<br />
L'E.N.I. ha creato, come sede propria e dei suoi dipendenti, una città satellite, Metanopoli, nel comune finitimo di San<br />
Donato Milanese e nuovi quartieri residenziali si sono sviluppati quasi dappertutto a partire dal quartiere dell'Ottava<br />
Triennale (QT.8), costruito a San Siro.<br />
L'intensa motorizzazione, seguita al boom degli anni 1950-60, ha fatto sorgere il problema dei trasporti e del traffico,<br />
sollecitando l'esodo delle industrie fuori dal perimetro del comune; anche la popolazione tende a cercare zone<br />
residenziali sempre più lontane; infatti il moto pendolare riguarda 30.000 persone. Tale fenomeno ha posto il problema<br />
di una pianificazione che superi i 181 kmq del territorio comunale per estendersi nei comuni limitrofi, e nel 1961 è sorto<br />
un consorzio comprendente prima 34 e poi 59 comuni confinanti (Piano Intercomunale Milanese).<br />
Il contributo dell'immigrazione allo sviluppo della città è stato notevole, soprattutto dal 1955 in poi. La provenienza<br />
degli immigrati segue questo ordine: Puglia e altre province della Lombardia, Calabria, Sicilia e Veneto.<br />
Importanza economica di Milano. Milano è il più grande centro industriale d'Italia per le poderose attrezzature e per il<br />
numero degli addetti. Anche se sono presenti quasi tutte le varie industrie manifatturiere, predominano sulle altre le<br />
industrie meccaniche (auto, motocicli, aerei, macchine elettriche e materiale ferroviario) e quelle siderurgiche, che<br />
assorbono quasi la metà degli addetti; rispetto alle altre, che hanno visto rinnovare ed ingrandirsi il loro apparato<br />
nell'ultimo cinquantennio, l'ind. tessile ha subito una forte contrazione, ma le fabbriche di lino, di seta e fibre artificiali,<br />
distribuite nei centri vicini, costituiscono un fattore di integrazione economica internazionale ancora efficiente.
Un rilievo notevole ha l'industria chimica e farmaceutica (colori, gomma, guttaperca, saponi, acidi e medicinali), che<br />
alimenta le altre ind., quelle grafiche ed editoriali, l'industria del legno, della carta, della gomma, dell'abbigliamento e<br />
delle confezioni in genere.<br />
A Milano hanno sede i più grandi e importanti mercati all'ingrosso (carni macellate, uova, pollame, ortofrutticoli) che<br />
conservano e smistano ad altre regioni e paesi europei i loro prodotti. Attivissimo e vivace è il commercio con l'estero:<br />
vi arrivano le materie prime per le industrie (combustibili liquidi e solidi, lana, cotone, legname, caucciù, cellulosa) e si<br />
esportano prodotti semilavorati e finiti (macchine, filati e tessuti dd lana, cotone e seta, medicinali, fibre artificiali).<br />
Tutta questa molteplice attività mercantile è favorita da un efficiente servizio di banche e di Borse.<br />
Urbanistica e Monumenti. Dei monumenti di epoca romana si hanno pochissimi resti. L'anfiteatro era nei pressi di via<br />
Arena, il foro vicino a piazza San Sepolcro, il palazzo imperiale e le terme nella zona di piazza Mentana, una via<br />
porticata lungo il corso di Porta Romana. Sotto il palazzo della Borsa restano le fondamenta del teatro; nell'area del<br />
Monastero Maggiore una torre poligonale e un tratto delle mura di Massimiano; presso la basilica di San Lorenzo<br />
Maggiore 16 colonne corinzie dei secc. II-III d. C.<br />
Fra le basiliche paleocristiane si ricordano: San Giovanni in Conca, il sacello di San Vittore in Ciel d'Oro, preambrosiane;<br />
Sant'Ambrogio, San Nazaro, San Dionigi, San Simpliciano, d'età ambrosiana, San Lorenzo a pianta<br />
centrale del secolo V. Tutti questi edifici hanno subito radicali trasformazioni nel corso dei secoli. Dopo la distruzione<br />
gotica del sec. VI la città risorse con volto preromanico soprattutto per opera dei Maestri Comacini, ma fu distrutta<br />
nuovamente dal Barbarossa, dopo il quale il nuovo Comune si presentò entro una nuova cinta fortificata, e con edifici<br />
che caratterizzeranno gran parte della produzione romanica lombardo-emiliana: l'imponente basilica di Sant'Ambrogio<br />
(abside del sec. IX), Sant' Eustorgio, San Celso, San Babila, ecc.<br />
Al sec. XIII risale il Broletto, con statua equestre d'influsso antelamico; sotto i Visconti si notano le prime infiltrazioni<br />
del gotico nella Loggia degli Ossi, fino a giungere al monumento gotico per eccellenza, il duomo, che determina la<br />
nuova pianificazione della città diventandone il centro. L'opera fu portata a termine solo nel sec. XIX (facciata di C.<br />
Amati).<br />
Sotto gli Sforza e in particolare sotto Ludovico il Moro, si apri al largo respiro rinascimentale: nel grandioso castello<br />
sforzesco, in laterizio, a pianta quadrata con torri angolari (radicalmente restaurato nel sec. XX), nel quale operarono<br />
Giovanni da Milano, il Filarete; nell'Ospedale maggiore, ampliato nei secco XVII e XVIII, progettato in forme<br />
rinascimentali con ricordi gotici dal Filarete; nella capella Portinari in S. Eustorgio, con fusione di modi michelozziani e<br />
lombardi, affrescata da V. Foppa; nelle equilibrate creazioni del Bramante: nel giovanile S. Satiro (3 tre navate con<br />
volte a botte e cupola emisferica, con la sacrestia a pianta ottagonale e con ordini scanditi dal fregio in terracotta), nella<br />
tribuna, chiostrino, e sacrestia vecchia di S. Maria delle Grazie, annessi al preesistente edificio di G. Solari, che<br />
conserva affreschi di B. Butinone, G. Ferrari e nel refettonio il cenacolo di Leonardo; nelle opere dei Solari e della loro<br />
scuola: San Pietro in Gessate, San Bernardino alle monache, Santa Maria della pace, Santa Maria incoronata, quasi tutte<br />
decorate da pregevoli affreschi; inoltre: Santa Maria della Passione di G. Battaglio con facciata baroccà; Santa Maria<br />
presso San Celso, i due chiostri di Sant'Ambrogio; la Cascina Pozzobonelli, oratorio triabsidato; la Cappella Trivulzio<br />
del Bramantino presso San Nazaro maggiore.<br />
Numerosi gli esempi di edilizia civile quattrocentesca: Casa Panigarola, Fontana-Silvestri, ecc. Nel sec. XVI dominò<br />
soprattutto l'attività di G. Alessi (palazzo Marino, SS. Paolo e Barnaba, ecc.) e di P. Tibaldi (cappella del palazzo<br />
arcivescovile, S. Fedele, S. Carlo del Lazzaretto, ecc.); sono poi da segnalare: la costruzione dei bastioni, della certosa<br />
di Garegnano, del Monastero Maggiore con affreschi di B. Luini, S. Perterzano, A. Campi. G. P. Lomazzo, S. Angeli in<br />
forme tardo-manienistiche.<br />
La città si rinnovò in senso barocco soprattutto a opera di F. Mangone (palazzo del Senato, Santa Maria a Podone,<br />
Seminario maggiore, ecc.), di F. M. Richini (Scurolo di S. Carlo nella cripta del Duomo, facciata del palazzo del<br />
Senato, S. Giuseppe, S. Maria alla Porta, palazzi Annoni-Cicogna, Durini, Litta, ecc.), G. Quadrio (S. Nicolao,<br />
campanile di S. Stefano Maggiore, ecc.).
Interessante complesso urbano secentesco è la contrada degli Amidei. In stile rococò, si ricordano: Santa Maria della<br />
Salute, San Francesco di Paola, i palazzi Cusani, Trivulzio, Clerici e Dugnani (questi ultimi due decorati da G. B.<br />
Tiepolo).<br />
Sotto il dominio napoleonico si ebbero i primi piani regolatori, oltre al gusto neo-classico nelle opere di G. Piermarini<br />
(palazzi Belgioioso, Greppi, Giardini Pubblici, ecc.), di L. Pollak (villa reale, ecc.) e quello eclettico nel Cimitero<br />
Monumentale. Della fine dell'800 sono da ricordare la galleria Vittorio Emanuele e la sistemazione di piazza Duomo di<br />
G. Mengoni, oltre a numerose testimonianze di libertà industriale e civile (palazzo Castiglioni, Stazione Centrale).<br />
Dal primo '900 a oggi la città si è notevolmente estesa nell'ambito di moderni piani regolatori, con la costruzione di<br />
complessi di abitazione: Corso Italia e Via Corridoni di L. Moretti, quartiere Mangiagalli, del Centro Direzionale, del<br />
palazzo S.I.R.T.T., del quartiere T.8, e di numerosi grattacieli (piazza Cavour, piazza della Repubblica, ecc.), della città<br />
satellite di S. Donato Milanese e di numerose altre importanti realizzazioni dell'architettura contemporanea.<br />
Musei. Pinacoteca di Brera, con opere Lombarde e venete dal sec. XV al sec. XVIII oltre allo Sposalizio della Vergine<br />
di Raffaello alla Madonna e Santi di Piero della Francesca e alla Madonna e Santi di Ercole de' Robertis; museo Poldi-<br />
Pezzoli, con dipinti dei secc. XV-XVIII, armeria, raccolte archeologiche e d'arredamento; museo d'Arte Antica nel<br />
Castello Sforzesco, Pinacoteca Ambrosiana, importante soprattutto per le collezioni di disegni, Tesoro di S. Ambrogio,<br />
del duomo, galleria d' Arte Moderna, museo teatrale della Scala, museo archeol.<br />
Biblioteche. La maggiore è la Nazionale Braidense; sorta nel 1763 con lo acquisto fatto dalla congregazione dello Stato<br />
di Lombardia della biblioteca Pertusati e aperta al pubblico dieci anni dopo, nei locali dell' ex collegio gesuitico di<br />
Brera. Ingranditasi con il materiale e con le suppellettili delle tre biblioteche del soppresso ordine e di altre monastiche<br />
(Certosa di Pavia, monaci cistercensi di S. Ambrogio, ecc.), nel 1778 l'imperatrice Maria Teresa le donò la parte di<br />
scienze naturali della biblioteca De Haller da lei acquistata.<br />
Altre famose biblioteche milanesi: l'Ambrosiana, la Trivulziana dell'omon. famiglia, ricca di incunaboli e di<br />
manoscritti; le biblioteche delle famiglie Poldi Pezzoli, Melzi, Guastalla, Silvestri, ecc. e la Biblioteca Civica fondata<br />
nel 1890, già nel Castello ed ora sistemata in palazzo Sormani.
Guida della città di Venezia<br />
La città di Venezia, storia e caratteristiche, il turismo veneziano<br />
<strong>Città</strong> del Veneto, capoluogo di provincia e di regione, con 108.082 abitanti, situata sulla laguna omonima su 118 isole<br />
separate da 160 canali, superati da circa 400 ponti, di cui due (quello ferroviario, m 3601, e quello stradale, m 4070). La<br />
uniscono a Marghera e a Mestre. Il clima è marittimo, la temperatura media annua è di 14,4°C. Le precipitazioni medie<br />
annue sono di 708 mm. La nebbia è molto frequente e la umidità è elevata.<br />
Monumenti, Chiese, Piazze di Venezia<br />
Palazzo Ducale Venezia<br />
Ca' d'Oro Venezia<br />
Ponte di Rialto Venezia<br />
Piazza San Marco Venezia<br />
Gallerie dell'Accademia Venezia<br />
Basilica dei Santi Giovanni e Paolo Venezia<br />
Santa Maria Gloriosa dei Frari Venezia<br />
Santa Maria della Salute Venezia<br />
San Giorgio Maggiore Venezia<br />
Basilica di San Marco Venezia<br />
La città, che ha il suo centro nella piazza San Marco, si stende lungo l'esse rovescia del Canal Grande, il suo maggiore<br />
canale, per una lunghezza di 4260 m e una larghezza da Nord a Sud di 2790 m e per un'area di 7062 kmq. Separata dal<br />
nucleo fondamentale urbano per mezzo del Canale omon. della lunghezza di 1680 m e largo c. 300 m, si estende la<br />
Giudecca, insieme di otto isolette, anticamente chiamata per la sua particolare forma Spinalunga, e divisa dal Canale<br />
dellle Grazie dall' isola di San Giorgio Maggiore che chiude verso S il bacino di San. Marco.<br />
Procedendo verso l'arsenale si trovano i giardini, fatti costruire da Napoleone I nel 1807 e ora sede dell'Internazionale<br />
d'Arte, e subito dopo la piccola isola di Sant'Elena, tutta ville e campi sportivi. Sulla lunga isola di Malamocco è stato<br />
creato nella seconda metà del sec. XIX il Lido.<br />
Notevole il porto, che ora sorge nel quartiere urbano di Marghera e vanta un movimento annuo di merci piuttosto<br />
considerevole. Il nodo ferroviario di Venezia è Mestre, con linee dirette per Bologna, Milano, Trento, Trieste, Udine-<br />
Tarvisio. Il territorio comunale, ampio 455,2 kmq, conta 363.062 abitanti (347.347 nel 2003).<br />
Arte, musei, biblioteche e istituzioni culturali. La città è caratterizzata da splendide architetture d'età romanica e gotica,<br />
spesso d'influsso orientale in particolare nella decorazione effettuata con materiale di spoglio proveniente dall'Oriente.<br />
Il maggior monumento veneziano, la basilica di San Marco, sorse nel 1073 su un preesistente edificio secondo una<br />
pianta centrale preceduta da atrio, sovrastata da grandi cupole al modo orientale, riunendo nella decorazione elementi<br />
romanici a bizantini e tardo-gotici. E' arricchita all'esterno da una grandiosa decorazione plastica, opera di maestri locali<br />
e bizantini, e all'interno da una ricchissima decorazione musiva (secc. XII-XVI), da porte bronzee dei secc. XI-XVI,<br />
dalla pala d'oro, da sculture rinascimentali, dipinti e arredi sacri di grande importanza artistica.<br />
Particolarmente felice e viva l'edilizia nel periodo gotico: la ricostruzione del palazzo ducale (1309-1404), che, unito<br />
alla basilica di San Marco dalla Porta della Carta, opera del Bon, si presenta secondo una struttura porticata<br />
inferiormente con loggiato superiore e parete compatta in marmo bianco e rosa, aperta con ampie finestre e loggia dei<br />
Dalle Masegne a Sud, ampliata nei secoli successivi, e decorata all'interno per opera dei maggiori artisti veneti (A.<br />
Longhi, Tintoretto, I. Sansovino, Tiepolo, ecc.) nelle sue ricchissime sale; Santi Giovanni e Paolo presenta un prospetto<br />
trecentesco, interno a tre navate con volte a crociera, e conserva numerose arche funerarie gotiche e rinascimentali e<br />
dipinti preziosi di grandi maestri veneti dal Rinascimento al sec. XVIII; Santa Maria Gloriosa dei Frari, ricchissima di<br />
opere di scultura e pittura di grande pregio (Dalle Masegne, Donatello, Sansovino, Paolo Veneziano, G. Bellini, ecc.); la<br />
chiesa dei Garmini con opere di Cima da Conegliano, L. Lotto, Francesco di Giorgio Martini, ecc.; San Paolo,<br />
originaria del sec. IX, con soffitto ligneo carenato di tele di Tintoretto, Tiepolo, ecc.; Santo Stefano, rimaneggiata nel<br />
sec. XV, anch' essa in possesso di opere pregiatissime; San Giovanni in Bragora con copertura a carena di nave;<br />
Madonna dell'Orto (sec. XV), con una facciata in cotto decorata, e coronamento, opera dei Dalle Masegne; la chiesa e<br />
ex-abbazia di San Giorgio; la chiesa della Carità.
Tra gli esempi di architetture civili nel periodo gotico sono da ricordape la Ca' d'Oro, Palazzi Pisani, Contarini, Priuli,<br />
Da Mula, Loredan, Ca' Foscari, Giustinian, Bernardi, ecc. Verso i secc. XV-XVI si nota in Venezia l'ingresso di forme<br />
rinascimentali spesso sposate al gusto tipicamente veneziano, tendente al pittoricismo goticheggiante delle superfici,<br />
estremamente traforate, del rivestimento marmoreo, della decorazione policroma, come nei palazzi Dado e Grimani,<br />
lombardeschi, dei Dieci Savi, Fabbriche Vecchie di Rialto, Trevisan, Loredan, Fondaco del Megio, ecc.<br />
Da ricordare ancora l'Arsenale, più volte ampliato (secc. XI-XVI), cinto da mura e torri, e con complessi all'interno dell<br />
Sanmicheli, e di A. Ponte; il forte di Sant'Andrea nell'isola delle Vignole opera di M. Sanmicheli. Testimonianza<br />
dell'affermarsi delle forme rinascimentali sono gli esempi con giardino alla Giudecca, il complesso di edifici di piazza<br />
S. Marco (Loggetta del campanile con decorazione plastica di J. Sansovino, Libreria Marciana del Sansovino e V.<br />
Scamozzi, palazzo della Zecca del Sansovino, Torre dell'Orologio di M. Coducci con i Mori del sec. XV, Procuratie<br />
Vecchie di B. Bone G. Bergamasca, porticate a due ordini di logge superiormente e merlatura terminante, Procuratie<br />
Nuove di V. Scamozzi terminate da B. Longhena e con l'ala napoleonica di G. Soli).<br />
nell' architettura religiosa di stile rinascimentale troviamo soprattutto opere di M. Coducci come S. Michele, dal<br />
prospetto con coronamento curvilineo tripartito, la cappella degli Emiliani di G. Bergamasco, S. Zaccaria, originaria del<br />
sec. X con facciata di M. Coducci, ricca di pregevoli dipinti (G. Bellini, Tintoretto, Palma il Giovane) e con la famosa<br />
cappella di S. Tarasio affrescata da A. del Castano, con polittici di B. Vivarinie G. d'Alemana; S. Maria di Formosa,<br />
rinnovata da M. Coducci con opere di Palma il Giovane, B. Vivarini, L. Bassano e il Padovanino; S. Giovanni<br />
Crisostomo a croce greca di M. Coducci con opere di G. Bellini, Sebastiano del Piombo; S. Maria dei Miracoli di P.<br />
Lombardo, rivestita internamente ed esternamente da marmi policromi; S. Giobbe, iniziata in forme gotiche e terminata<br />
in rinascimentali da P. Lombardo con opere di P. Bordone, Giovanni d'Alemagna, B. Vivarini, Piazzetta, Savoldo, ecc.;<br />
SS. Apostoli d'origine medievale ricostruita nel sec. XVI forse da M. Coducci con pregevoli opere d'arte; S. Giorgio<br />
Maggiore ricostruita interamente da A. Palladio e terminata da V. Scamozzi con una facciata con quattro colonne<br />
d'ordine gigante e timpano triangolare, interno a tre navate, transetto con cupola e presbiterio con dipinti di importanti<br />
maestri veneziani; chiesa del Redentore alla Giudecca, una delle più felici soluzioni di A. Palladio, a una navata con<br />
transetto a forcipe e cappelle laterali intercomunicanti e cupola emisferica.<br />
Su modello palladiano sono state realizzate: la chiesa delle Zitelle a pianta poligonaIe, S. Travaso e S. Pietro di<br />
Castello. Di particolare interesse sono inoltre: S. Sebastiano di A. Scarpagnino, S. Maria Mater Domini, forse di J.<br />
Sansovino, S. Francesco della Vigna di J. Sansovino con facciata di A. Palladio.<br />
Nei secc. XV-XVI importanti centri d'arte furono le scuole di devozione fra le quali emersero: la Scuola grande di S.<br />
Marco con attiguo l'Albergo, la Scuola di San Giorgio degli Schiavoni con i teleri di V. Carpaccio, la Scuola della<br />
Vecchia Misericordia con l'antica chiesa dell' abbazia (sec. X) dalla facciata barocca; la Scuola Nuova di Santa Maria<br />
Valverde della Misericordia; la Scuola di S. Giovanni Evangelista; la Scuola grande di San Rocco con i 56 famosi teleri<br />
del Tintoretto (1564-88).<br />
Provincia di Venezia. Ampia 2460 kmq e con 807.251 abitanti (2005; densità 328 ab./kmq), è suddivisa in 43 comuni.<br />
Una parte del territorio è occupata da paludi e acquitrini. Il terreno è distinto in cimosa lagunare, laguna viva e laguna<br />
morta e cordoni litoranei o lidi di origine marina. Notevoli i cereali, i foraggi, la frutta (pesche), gli ortaggi e le<br />
leguminose. Cospicuo è l'allevamento del bestiame (bovini). Produttive le industrie.<br />
Venezia e Istria. (lat. Venetia et Histria). Nell'antichità era la decima regione dello ordinamento augusteo dell'Italia,<br />
confinante a E con l'Illirico e la Pannonia, a Nord con il Norico e la Rezia, a Ovest con la Transpadana, a Sud con<br />
l'Emilia, abitata da popolazioni diversissime. Sotto Diocleziano divenne provincia con capitale Aquileia.
<strong>Città</strong> di Firenze, turismo, storia ed arte<br />
Guida alla città di Firenze<br />
(poet. Fiorenza). <strong>Città</strong> della Toscana, capoluogo di provincia e di regione, con 437.585 abitanti, situata a 50 m di<br />
altezza; il territorio comunale, ampio 102,4 kmq; conta 457.803 abitanti (436.516 nel 1991). Si trova sulle sponde del<br />
fiume Arno: principalmente su quella di destra; a Nord è cinta dalle colline di Careggi e Fiesole, a Sud da quelle di<br />
Arcetri (con il celebre osservatorio astronomico) e di Bellosguardo; a Est una piccola piana la separa dalle colline di<br />
Settignano mentre a Ovest si apre la pianura su cui sorgono anche Prato Pistoia e Siena. In questo tratto affluiscono<br />
all'Arno da destrala Mensola, l'Affrico e il Mugnone, da sinistra la Greve.<br />
Chiese di Firenze Monumenti a Firenze<br />
Basilica di San Lorenzo<br />
David Michelangelo<br />
Basilica di Santa Croce<br />
Ponte Vecchio<br />
Duomo di Firenze<br />
Musei a Firenze Palazzi di Firenze<br />
Galleria degli Uffizi Palazzo Vecchio<br />
Palazzo Pitti<br />
L'iniziale nucleo preromano e la romana Florentia sorgevano sulla strada da Fiesole a Volterra, presso un facile<br />
passaggio dell' Arno; il loro centro era nell'attuale piazza della Repubblica. Secondo il primo censimento del Regno<br />
d'Italia, gli abitanti erano 114.368 nel 1861. Dopo l'Unità d'Italia Firenze fu capitale dal 1865 al 1871; conseguenza fu<br />
un aumento improvviso e fortissimo di popolazione: si giunse rapidamente a 145.000 abitanti, 174.000 nel comune.<br />
Furono abbattute le mura sulla sponda destra, lasciandone le porte, per costruire i viali oltre i quali vennero edificati<br />
nuovi quartieri.<br />
La seconda guerra mondiale ha danneggiato profondamente la città: gran parte di essa compresa tra le prime due cerchie<br />
di mura è stata distrutta. Tutti i ponti vennero fatti saltare, ad eccezione di Ponte Vecchio, per bloccare il quale però<br />
vennero demolite le strade d'accesso. Oggi la città sta risalendo le colline a Nord e a Sud; il centro vero e proprio si<br />
estende in parte nei comuni di Fiesole e Bagno a Ripoli; nel territorio comunale sorgono veri nuclei residenziali o<br />
industriali: Rovezzano, Settignano, Careggi, Peretola, Brozzi, Ponte a Greve, Galluzzo, Ponte a Ema; altri sono stati<br />
inglobati dall' espansione del centro (p. es., Rifredi, ind. Galileo e Pignone).<br />
La massima direttrice di sviluppo è lungo la ferrovia per Prato, è nodo ferroviario (vi convergono linee da Bologna,<br />
Roma, Faenza, Pisa, Lucca). Capolinea di 5 strade statali, è anche nodo autostradale (Autostrada del Sole Firenze-<br />
Mare).<br />
L'artigianato non ha l'importanza commerciale mondiale che aveva tra il 1200 ed il 1400, ma è sempre rinomatissimo<br />
(lavori di oreficeria, in pelle, in paglia, in ceramica). Di grande importanza e in continuo sviluppo l'industria turistica<br />
agevolata dal clima mite, dalle bellezze naturali dei dintorni, dalle manifestazioni culturali e, soprattutto, dal complesso<br />
di monumenti e di raccolte d'arte.<br />
Arte. Nell'impianto urbanistico sono visibili tre cerchie di mura: la prima del sec. VII, ad andamento rettangolare,<br />
ricalca quella d'età romana e racchiude il nucleo della città che ha mantenuto l'assetto ortogonale romano; la seconda del<br />
sec, XII si estende oltr'Arno fino a Santo Spirito e a Pitti; la terza, della fine del sec. XIII, corrisponde agli odierni viali<br />
di circonvallazione.
Non restano testimonianze d'età paleocristiana o altomedievale; i primi cospicui monumenti risalgono all' età comunale:<br />
Battistero (sec. XI), ottagonale, rifasciato esternamente da marmi dicromi, con scarsella rettangolare e attico del sec.<br />
XIII, portali in bronzo dorato di A. Pisano e L. Ghiberti e, nell'interno, mosaici bizantineggianti con l'espressionistica<br />
Maddalena in legno di Donatello; S. Miniato al Monte (sec. XI-XIII), anch'esso con decorazione esterna a tarsie<br />
marmoree dicrome e pianta basilicale su cripta del sec. XI, conserva opere di Spinello Aretino, Michelozzo, Manetti,<br />
Luca della Robbia, A. Pollaiolo, A. Baldovinetti, P. Uccello; SS. Apostoli, basilicale, classicheggiante, con opere di G.<br />
della Robbia, Pomarancio, Ammannati; S. Pietro Schereggio, incorporato agli Uffizi; S. lacopo soprano, S. Salvatore al<br />
Vescovo.<br />
nel sec. XIII i primi nitidi suggerimenti di gotico oltremontano prendono forma in: Santa Maria Novella, con facciata di<br />
L. B. AIberti, interno a croce latina e volte ogivali, ricca di pregiate opere (Giotto, Spinello Aretino, Nardo di Cione,<br />
Andrea Orcagna, Masaccio, Ghirlandaio, Filippino Lippi, Brunelleschi, Ghiberti), con annesso complesso conventuale<br />
(chiostro verde affrescato da Paolo Uccello, cappellone degli Spagnoli da Andrea da Firenze, cappella dei Papi da P.<br />
Pontormo); Santa Croce, su probabile progetto di Arnolfo di Cambio (facciata del sec. XlX) e abside poligonale<br />
affiancata da 10 cappelle affrescate da Giotto, T. e A. Gaddi, Giovanni da Milano, B. Daddi, Maso di Banco, e con<br />
numerose sculture rinascimentali (Donatello, Benedetto da Maiano, B. Rossellino, Desiderio da Settignano, ecc.) e la<br />
cappella del Noviziato di Michelozzo; Santa Trinita, attribuita a Nicola Pisano, ampliata nel '300 con facciata del<br />
Buontalenti, numerosi importanti affreschi e opere; chiesa di Badia con l'interno rinnovato nel '600, opere di Mino da<br />
Fiesole, Filippino Lippi, ecc.; duomo, su progetto di Arnolfo di Cambio, continuato da F. Talenti e ultimato da<br />
Brunelleschi (cupola, con l'esterno decorato da un paramento marmoreo policromo e da numerose sculture; vetrate su<br />
disegni di Paolo Uccello, A. Del Castagno, ecc., opere di B. Daddi, Michelangelo, Ghiberti, ecc., due splendide<br />
sacrestie, campanile a torre, progettato e iniziato da Giotto, continuato da A. Pisano e F. Talenti, rivestito da tarsie<br />
marmoree policrome e decorato da serie di esagoni a bassorilievo; San Remigio; Santa Maria Maggiore con facciata del<br />
Buontalenti; Orsanmichele, originaria loggia-mercato di Arnolfo di Cambio, trasformata in chiesa nei modi del gotico<br />
fiorito; numerosi resti, di case-torri, il palazzo del Bargello, Palazzo Vecchio a tre piani con ballatoio merlato e alta<br />
torre laterale.<br />
Del sec, XIV palazzo della Lana, dei Capitani di Parte Guelfa, Davanzati, ecc., oltre a diverse porte della terza cerchia e<br />
a Ponte Vecchio. Particolare incremento ebbe la città sotto i Medici arricchendosi di opere monumentali religiose e<br />
civili. Aprono l'esperienza umanistica le equilibrate realizzazioni del Brunelleschi: cupola del duomo; ospedale degli<br />
Innocenti, con portico ad arcate a tutto sesto decorate da tondi robbiani; cappella de' Pazzi a pianta centrale con tribuna<br />
sormontata da cupoletta emisferica, interno con tondi robbiani e del Brunelleschi; San Lorenzo basilicale, al quale è<br />
annessa la sacrestia vecchia del Brunelleschi a pianta centrale quadrata sormontata da cupola, la sacrestia nuova, dove<br />
Michelangelo scolpì e progettò le tombe di Giuliano e Lorenzo de' Medici; la michelangiolesca biblioteca, preceduta da<br />
vestibolo con scalone; Santo Spirito basilicale; Palazzo Pitti, progettato dal Brunelleschi, ampliato dall' Ammannati che<br />
inizia la serie dei palazzi signorili (Rucellai dell' Alberti, Medici-Riccardi di Michelozzo, Gondi di G. da Sangallo,<br />
Strozzi, Antinori, ecc.).<br />
Sempre del secolo XV l'edicola di San Sepolcro e quella dell' Annunziata di L. B. Alberti; il convento e la chiesa di San<br />
Marco del sec. XIII, ampliato da Michelozzo, con i cicli d'affreschi del Beato Angelico, Ghirlandaio, ecc.; convento di<br />
Sant'Apollonia con gli affreschi di Andrea del Castagno; cappella Brancacci al Carmine affrescata da Masolino,<br />
Masaccio, ecc. Del '500 l'attività di Michelangelo nel complesso laurenziano e nel forte di S. Miniato; inoltre: fortezza<br />
da Basso di A. da Sangallo il Giovane: forte San Giorgio, palazzo Pandolfini, gli Uffìzi del Vasari; dell'Ammannati:<br />
ponte Santa Trinita, la fontana di piazza Signoria, casa di Bianca Cappello, ecc.<br />
Il carattere urbanistico rinascimentale è visibile in via Maggio, Tomabuoni, de' Ginori, in borgo S. Apostoli, oltre che<br />
nei giardini di villa di Castello (Tribolo) e di Boboli (Tribolo, Ammannati, Buontalenti). Scarsi gli edifici barocchi e del<br />
sec. XVII, per lo più rimaneggiamenti di edifici preesistenti; di M. Nigetti: Santi Filippo e Giacomo, cappella dei<br />
Principi a San Lorenzo, facciata chiesa d'Ognissanti, San Gaetano, ecc.; di P. F. Silvani: il complesso di palazzo<br />
Corsini, i palazzi di via Cavour e via Santo Spirito.<br />
Affreschi di P. da Cortona a palazzo Pitti, di L. Giordano a palazzo Medici Riccardi, S. Ricci in palazzo Marucellio, i<br />
neoclassici palazzo Borghese, Villa di Poggio Imperiale, ecc., e i romantici rifacimenti del castello di Vincigliata, ecc.<br />
caratterizzano 1800. Del sec. XX: stadio di P. L. Nervi, Stazione centrale di G. Michelucci ed altri.
Musei. Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, Galleria Palatina, Museo dell'Opera del Duomo, Museo degli Argenti,<br />
Museo di San Marco, Galleria dell'Accademia, Museo Archeologico, Museo Nazionale del Bargello, Galleria degli<br />
Uffìzi, Museo dell'Opera di Santa Croce, Fondazione Home. Casa Buonarroti. Galleria dell'Ospedale degli Innocenti,<br />
Museo Preistorico nell' ex convento delle Oblate, Palazzo Vecchio, Galleria Corsini, Galleria Feroni, Galleria di Arte<br />
Moderna, Museo del Bigallo, Museo Mediceo, Opificio delle Pietre Dure, Museo Bardini, Fondazione S. Romano,<br />
Museo Stibbert, Museo dell'antica Casa fiorentina, Museo Storico e Topografico, Museo di Storia della Scienza, Mostra<br />
permanente dei Cimeli della Laurenziana, Museo Nazionale dell' Artigianato, Museo Duprè.<br />
Provincia di Firenze. Ampia 3880 km e con 1.146.367 abitanti (1991; densità 295 ab./kmq), si estende nella media valle<br />
dell'Arno; comprende completamente, o in parte, bacini di altri fiumi minori, generalmente affluenti dell'Arno: Sieve,<br />
Bisenzio, Greve, Pesa, Ombrone, Elsa. Si spinge oltre lo spartiacque appenninico nelle valli del Lamone e del Santerno.<br />
Il bosco copre metà del territorio, per il resto fertile e ben. coltivato (viti, olivi, cereali, frutta). Comprende 51 comuni. I<br />
più importanti, dopo il capoluogo, sono: Prato (industria tessile), Empoli (vetrerie), Signa, Montelupo Fiorentino,<br />
Campi Bisenzio, Scandicci, Sesto Fiorentino, Pontassieve, Certaldo, fiesole e Castelfiorentino.