07.06.2013 Views

LA REGINA ELISABETTA CONTRO ROMA - Don Curzio Nitoglia

LA REGINA ELISABETTA CONTRO ROMA - Don Curzio Nitoglia

LA REGINA ELISABETTA CONTRO ROMA - Don Curzio Nitoglia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>LA</strong> <strong>REGINA</strong> <strong>ELISABETTA</strong> <strong>CONTRO</strong> <strong>ROMA</strong><br />

d. <strong>Curzio</strong> <strong>Nitoglia</strong> - 8 gennaio 2011-01-11<br />

http://www.doncurzionitoglia.com/elisabetta_contro_roma.htm<br />

L’abolizione del cattolicesimo in Inghilterra<br />

Quando fu incoronata Elisabetta (1559) il primo atto del Parlamento dichiarÄ abolita in<br />

Inghilterra la giurisdizione spirituale e l’autoritÇ del Papa (cfr. E. M. JONES, The<br />

Revolutionary Jew, 1993). L’ÅAct of SupremacyÇ fu il primo di una lunga serie di decreti<br />

penali con i quali si cercÄ Ådi sradicare la fede cattolica di Inghilterra e di collocare il<br />

protestantesimo al suo postoÇ (1). Lo stesso Parlamento poi proibÉ la Messa romana,<br />

rendendo un reato penale il celebrarla o il prendervi parte. Presi insieme, i due atti<br />

furono Ål’equivalente della soppressione della religione cattolica in InghilterraÇ. Per<br />

essere buoni inglesi, i sudditi di Elisabetta dovevano professare, con giuramento, che<br />

ogni autoritÇ religiosa era d’ora in avanti conferita alla Regina, Åche diventava<br />

l’amministratore supremo di tutte le questioni spirituali ed ecclesiastiche, cosÄ come di<br />

quelle temporaliÇ (2). Il buon inglese doveva anche presenziare al nuovo culto o subire<br />

multe sempre piÑ alte se sceglieva di non farlo. Quelli che si rifiutavano di accettare<br />

questa situazione erano conosciuti come ÅdissidentiÇ o Åcoloro che rifiutanoÇ, e alcuni<br />

di loro furono disposti a pagare il pedaggio finale del martirio. ÅErano traditori di uno<br />

Stato senza Dio, per non esserlo di Dio Onnipotente [...]. Fu cosÄ che la nuova religione<br />

venne imposta ad un popolo riluttanteÇ, scrisse Knox (3).<br />

FedeltÉ dell’episcopato inglese al Papa<br />

I vescovi cattolici non si piegarono e, di conseguenza, vennero sostituiti da un’assemblea<br />

eterogenea di opportunisti e politicanti, che a loro volta sostituirono il clero fedele al<br />

cattolicesimo con scribacchini, che concepivano la religione come un’opportunitÇ di<br />

guadagno. Gradualmente calvinisti fanatici cominciarono a creare un regime di<br />

Mammona in Inghilterra, che fu ovviamente filo-semita. Sul piano teorico questo filosemitismo<br />

si espresse all’interno del sistema conosciuto come super-capitalismo. Sul<br />

piano pratico si espresse con la collaborazione della rete internazionale ebraica di<br />

1


spionaggio alle attivitÇ di intelligence nel Paese. Super-capitalismo e intelligence<br />

ebraica avrebbero formato una nuova e formidabile arma diretta a contrastare gli sforzi<br />

della Controriforma nel continente.<br />

Il ritorno degli esuli protestanti<br />

In un primo momento con cautela, gli esuli protestanti – cacciati sotto il regno di Maria<br />

Stuarda – cominciarono a tornare in patria e ad offrire i loro servizi al regime di Cecil.<br />

Francis Walsingham tornÄ dall’esilio svizzero e divenne capo delle spie di Cecil. Nel 1559<br />

John Knox ritornÄ in Scozia e in collaborazione con Cecil trasformÄ il Paese in un feudo<br />

inglese facendo quello che aveva fatto Lutero in Germania, ovvero corrompendo e<br />

mettendo a tacere la nobiltÇ con le terre rubate alla Chiesa. Una volta che i possidenti<br />

furono certi che avrebbero potuto impossessarsi dei redditi provenienti dai conventi e<br />

dalle diocesi, la fede cattolica fu bandita dalla Scozia ed andare a Messa divenne un<br />

reato punibile con la pena di morte. E cosÉ, dopo aver tagliato fuori Roma<br />

dall’Inghilterra, dichiarando Elisabetta papa e la Messa illegale, Cecil potÜ inaugurare la<br />

nuova politica estera inglese proponendo Elisabetta come capo della crociata anticattolica.<br />

Londra contro Roma<br />

Elisabetta e Cecil avevano separato la Chiesa d’Inghilterra da Roma e intendevano<br />

mettere il Paese al servizio della causa protestante. Per essere un buon inglese si doveva<br />

essere protestanti. Chi aveva altre credenze nel migliore dei casi era considerato un<br />

cittadino di seconda categoria e – nel caso peggiore, quello dei cattolici – un traditore<br />

degno di essere impiccato. La politica estera inglese sarebbe stata al servizio della<br />

causa protestante, a sua volta legata ad un genere di nazionalismo inglese sconosciuto<br />

durante il Medioevo e che avrebbe formato il nucleo del moderno imperialismo<br />

britannico (e poi statunitense) per i secoli a venire.<br />

Umanesimo cabalista e protestantesimo contro Roma<br />

In Europa, la rivoluzione si mise in moto sul serio in molte direzioni nel momento in cui<br />

gli uomini di Chiesa persero la volontÇ di proseguire la battaglia contro il Talmud iniziata<br />

nel XII secolo, per abbracciare lo spirito dell’Umanesimo e del Rinascimento impregnato<br />

di cabala e talmudismo. Quando Pfefferkorn propose di bruciare il Talmud, dopo essersi<br />

convertito alla fede cattolica nel primo decennio del XVI secolo, i domenicani di Colonia<br />

si mostrarono disposti a seguirlo, ma quasi nessun altro lo seguÉ.<br />

Massoneria e giudaismo talmudico<br />

Molti hanno notato il collegamento tra massoneria e giudaismo talmudico. Il Talmud, con<br />

le sue Åbestemmie volgari e maligne contro CristoÇ, fu Åil principale mezzo usato dagli<br />

Anna e dai Caifa di ogni etÅ per tenere il popolo ebraico all’oscuro della vera natura<br />

del cristianesimo e per diffondere la loro incomprensione di ciÇ che odiavanoÇ (4). Nel<br />

momento in cui i cristiani umanisti persero la volontÇ di combattere il Talmud, questa<br />

dottrina cominciÄ ad avere l’egemonia intellettuale sotto apparenza di Umanesimo<br />

classico-paganeggiante, ma in sostanza cabalistico. Il Talmud fu Åil creatore della<br />

nazione ebraica e la fucina dell’anima ebraicaÇ (5). Una volta che i cristiani persero la<br />

volontÇ di contrastarlo, la diffusione del pensiero giudaizzante fu una naturale<br />

2


conseguenza, e la crescita del Talmud nella cultura cristiana causÄ<br />

una perdita sempre maggiore della volontÇ di impugnarlo. Il<br />

desiderio smodato della magia, che la Cabala faceva penzolare<br />

davanti agli occhi del cristiano umanista, divenne il principale<br />

ostacolo alla contestazione del Talmud.<br />

La Massoneria<br />

Il Talmud in generale e la Cabala in particolare erano all’origine<br />

delle eresie del medioevo, che furono sconfitte per mano della<br />

Inquisizione. La Massoneria raccolse la bandiera della rivoluzione in<br />

un’Europa spossata a seguito della Guerra dei Trent’Anni. La storia<br />

dello gnosticismo, della Cabala, del Talmud, della rivolta<br />

protestante e delle societÇ segrete – tutte correnti che infine<br />

confluirono e trovarono il loro sbocco naturale all’interno delle logge massoniche – á<br />

inestricabilmente intrecciata. La Massoneria á sempre stato un movimento politicoreligioso<br />

messianico – esplicita alternativa al cattolicesimo al tempo della Rivoluzione<br />

francese – impregnata di rituali giudaici e da simbolismo ebraico. L’adepto deve dirigersi<br />

verso est, verso Gerusalemme, per trovare l’Illuminazione, per ricostruire il Tempio (giÇ<br />

compiuto in Cristo) e ritrovare un mondo perduto. Sir Francis Bacon riteneva che<br />

l’America fosse la Nuova Atlantide. Arrivando nel nuovo mondo i primi coloni ebrei si<br />

portarono dietro la Massoneria: quando 15 famiglie di ebrei arrivarono a Newport,<br />

(Rhode Island) dall’Olanda, portarono con sÜ quella che diventerÇ la prima loggia<br />

massonica del Continente.<br />

d. <strong>Curzio</strong> <strong>Nitoglia</strong><br />

8 gennaio 2011-01-11<br />

http://www.doncurzionitoglia.com/elisabetta_contro_roma.htm<br />

Note<br />

1) THOMAS FRANCIS KNOX, The First and Second Diaries of the English College, Douay,<br />

London: David Nutt, 1888, p. XVII.<br />

2) Ivi.<br />

3) TH. F. KNOX, p. XVII.<br />

4) WILLIAM THOMAS WALSH, Philip II, New York: Sheed and Ward, 1937, p. 241.<br />

5) Ivi.<br />

3

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!