Mexia - Maurizio Ferrarotti

Posted 08/02/2006 h 11.00 a.m., CET. Melania Mazzucco ha stravinto il
Premio Strega 2003 con un romanzo, Vita, disseminato di espliciti rimandi
(leggasi: scopiazzature) a Guerra e Pace di Lev Tolstoj. In virtù – se così
si può dire – di ciò, Maurizio Ferrarotti si prende ora la libertà di citare
intertestualmente (non l’ho inventata io!) Frammenti di una rosa
olografica di William Gibson, senza tema di essere messo alla berlina dei
plagiari. Chissenefrega.
Un ologramma ha una particolare caratteristica: recuperato e illuminato,
ciascuno frammento rivelerà l’immagine intera della rosa. ondimeno,
ogni frammento rivela la rosa da un diverso punto di vista.
Pertanto, ponendo che la rosa si tramuti in un toro, anzi nel Toro, ogni
frantume rivelerà la squadra granata da un differente punto di vista:
formazione, allenatore, gerenza, gioco espresso, rapporto con gli arbitri…
Ecco: alla luce di quanto è successo ieri a Vicenza e anche contro
l’Atalanta, parliamo proprio di quest’ultimo. Non è che per caso si stia
approfittando del nostro cattivo stato di forma per darci addosso, con
l’intento neanche troppo dissimulato di tenerci lontano dall’area
promozione? Sapete com’è; l’estate scorsa hanno provato a farci sparire e
non ci sono riusciti, ma non è detto che le grandi manovre siano finite lì.
Parimenti, potrebbe trattarsi di un rigurgito maleodorante del calcio
scommesse; chissà quanto pagavano il Toro perdente a Vicenza… non
poco, credo. Chi mi conosce bene sa perfettamente che detesto la
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