Mexia - Maurizio Ferrarotti

Posted 05/02/2006 h 08.00 p.m., CET. Da buon epigono sabaudo
dell’ineffabile Gil Grissom, C.S.I. Las Vegas, stamani mi sono recato sulla
scena del crimine: il Filadelfia. Nella giornata di ieri una squadra di
fantaccini ha recintato il vecchio stadio del Grande Torino con una
concatenazione di graticciate rettangolari stile Guerra Fredda su cui verrà
poi certamente montata la confezione: tomografie assiali computerizzate
intracraniche dei pezzi grossi del Toroc su sfondo rigorosamente granata,
dalle quali si dedurrà facilmente il discontinuo impiego di ambo gli
emisferi cerebrali.
Quella deprimente visione est-berlinese mi ha fatto ripensare a Bilbao, il
cui progetto di riqualificazione urbana ha generato addirittura tre linee di
metropolitana in neanche dieci anni di lavori, mentre qui ad Augusta
Taourinorum (quanto mi mancano gli striscioni dei gobbi!) si festeggia a
frizzantino e doppio kummel l’inaugurazione di quella specie di Toblerone
elettrificato che neanche arriva a Porta Nuova.
Per quanto concerne Juventus-Udinese, più che unirmi al nutrito coro di
(giustificatissime!) lagnanze per l’arbitraggio succube di Dattilo, vorrei
rilevare la reazione di Muntari all’uscita dal campo nei confronti di quei
‘signori’ della tribuna juventina (corna esibite e insulti rimandati
fieramente al mittente). Urbano, compracelo a giugno!
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