Mexia - Maurizio Ferrarotti

Posted 22/01/2006 h 06.27 p.m., CET. Stasera alle 21 si gioca il derby
basco Real Sociedad-Athletic Bilbao e, curiosando nel forum rossobianco,
ho trovato questo messaggio: “Il problema della crisi dei vivai baschi
risiede anche nella società attuale. Attualmente la gente non ha bisogni,
non c’è lotta, ricordatevi le manifestazioni operaie degli anni scorsi, i
tentativi per cambiare le cose etc., oggigiorno la gente è immobile, non ha
aspirazioni, prende tutto per buono. Prima vedevi un giocatore con una
buona automobile, adesso li vedi con dei macchinoni impressionanti.
L’intervista ad Amorrortu lo spiega ben chiaro, quando risponde a
Clemente dicendo che i nostri vivai hanno perso la loro identità perché è
cambiata tutta la società. Se a ciò aggiungi la perdita di natalità, arguisci
che abbiamo un gran problema. Prima vi era un giocatore basco in ogni
squadra importante della Liga, oggi tra le prime dodici squadre c’è solo
Aitor Ocio.”
Hai ragione tu, carissimo Aupa Julen. Hoy en día manca la fame atavica,
la voglia di riconoscimento, l’attaccamento alla maglia. Al primo milione
di euro e alla prima trombata con la sgallettata televisiva del momento ’sti
fantocci di testosterone si sentono già tutti delle rockstar del pallone.
Figuriamoci poi se a questo quadro già di per sé fosco ci aggiungi pure il
figlio di un ferroviere che ti depaupera periodicamente il vivaio,
adoperandosi nello stesso tempo per non farti mai arrivare i giocatori
adeguati per la prima squadra… Perché è così, amici miei. La Triade ci
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