Mexia - Maurizio Ferrarotti

Posted 21/12/2005, h 10.30 a.m., CET. Olé! I pessimisti a oltranza son
serviti. Non c’è niente da fare, certe vittorie te le senti sulla pelle.
Nonostante la radio gracchiasse di un Toro rabberciato e ansimante, con
Massimo Taibi a basculare da un palo all’altro, il sottoscritto non dubitava
che alla fine l’avremmo spuntata noi. Così è stato, grazie a un tocco
suntuoso del trequartista Gentile – perché mai viene impiegato col
contagocce? – e la susseguente rasoiata vincente di Enrico Fantini, che
secondo alcuni cercopitechi curvaioli dovrebbe tornarsene a Firenze col
primo treno in partenza e invece, così per casualità, è il nostro
capocannoniere. Si vede che qualcuno rimpiange Rubino e Ipoua e Karic,
che volete che vi dica. D’altronde, de gustibus non disputandum est. Ma
fino a un certo punto.
Si chiude così nella maniera migliore un anno che definire maledetto è dir
poco. Ne abbiamo viste di tutti i colori e di più ma alla fine eccoci qui a
festeggiare un (almeno secondo me) ottimo terzo posto in serie B laddove
quest’estate pensavamo che ci saremmo ritrovati a tifare Toro ai campi
Robaldo. Specchio non ha neanche incluso la rinascita granata fra gli
avvenimenti salienti del 2005 ma che importa, la fede granata va oltre
queste meschinità da servi dei padroni. Questo blog ha appena compiuto
tre mesi di vita e se scrivo futilità è perché questo mondo ne è la capitale,
bellezza. E ora se ne va giustamente in vacanza fino al 7 gennaio 2006,
aspettando i favoleggiati colpi di mercato di Papa Urbano I. Sicché tanti
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