Mexia - Maurizio Ferrarotti
Mexia - Maurizio Ferrarotti Mexia - Maurizio Ferrarotti
Posted 26/07/2006 h 10.00 a.m., CET. In un’intervista rilasciata a Rolling Stones nel 1989, Lou Reed dichiarò tra le tante cose: “Non mi guardo alle spalle. Ho scritto una canzone sul passato: «Crescendo in pubblico / coi pantaloni tirati giù.» Sintetizza il mio pensiero sull’argomento. E con questo ho detto tutto.” Io, ormai l’avrete capito, amo il rock alla follia e vorrei tanto avere il talento necessario per scrivere e suonare un disco che sia davvero una bomba – anche adesso a quarantuno anni suonati, chi se ne importa. E una delle canzoni potrebbe essere questa: «Coltivando un’utopia / con le chiappe ben strette.» Sintetizza al meglio il mio pensiero sulle sentenze d’appello di Calciopoli. Peraltro subitaneamente rimpiazzate nel mio spazio mentale dalla prima visione di Lost in Translation – gran bel film, Scarlett Johansson è divina e la colonna sonora… Elvis Costello, My Bloody Valentine, Jesus And Mary Chain! In definitiva, non si vive di solo calcio. Men che mai quando gronda sporcizia e grasso politicumico. E con quest’amarognolo post, amici granata, chiudo il presente blog augurandovi buone vacanze. Ci rivedremo a settembre per una nuova, eccitante avventura dei nostri beniamini, in quella specie di bomboniera frigida in cui è stato convertito il nostro vecchio Comunale. Be’, almeno potrò andarvi a piedi! Nondimeno l’abbonamento sarà una randellata sotto il profilo economico ma pazienza, tutto si è fatto spropositato in quest’epoca della moneta unica e ormai, credo, vi abbiamo fatto il callo. 266
Ci sono buone premesse per vedere un Toro finalmente protagonista; in questo senso, lasciamo lavorare in pace Cairo e Tosi. Ci costruiranno una squadra ben più che dignitosa, lo sento. Quando iniziai a scrivere questo diario – sulla cresta dello tsunami emozionale scatenato dal dramma granata della scorsa estate – non potevo certo prevedere che sarei arrivato a scriverne più di 260 pagine, né che diverse porzioni di esso sarebbero poi confluite in un libro, il mio nuovo libro: Davanti Superga. Cosa ne sia venuto fuori, non lo so. Non ho schiere di lettori adoranti e neppure sono incensato dal granatismo on-line che va per la maggiore, ma fa proprio lo stesso. Io vado avanti per la mia strada convinto di poter scrivere sempre meglio, puntando alla giugulare con gran profusione di sudore e succhi gastrici, supportando la mia squadra del cuore e raccontandone le gesta comunque vada, in un paese che è tutto fuorché normale. E se ho urtato i sentimenti di qualcuno è perché, probabilmente, se lo meritava. Quindi rinnovo a tutti voi i miei auguri di buone ferie e soprattutto… GRAZIE CHE HO BEVUTO! 267
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Ci sono buone premesse per vedere un Toro finalmente protagonista; in<br />
questo senso, lasciamo lavorare in pace Cairo e Tosi. Ci costruiranno una<br />
squadra ben più che dignitosa, lo sento.<br />
Quando iniziai a scrivere questo diario – sulla cresta dello tsunami<br />
emozionale scatenato dal dramma granata della scorsa estate – non potevo<br />
certo prevedere che sarei arrivato a scriverne più di 260 pagine, né che<br />
diverse porzioni di esso sarebbero poi confluite in un libro, il mio nuovo<br />
libro: Davanti Superga. Cosa ne sia venuto fuori, non lo so. Non ho<br />
schiere di lettori adoranti e neppure sono incensato dal granatismo on-line<br />
che va per la maggiore, ma fa proprio lo stesso. Io vado avanti per la mia<br />
strada convinto di poter scrivere sempre meglio, puntando alla giugulare<br />
con gran profusione di sudore e succhi gastrici, supportando la mia<br />
squadra del cuore e raccontandone le gesta comunque vada, in un paese<br />
che è tutto fuorché normale. E se ho urtato i sentimenti di qualcuno è<br />
perché, probabilmente, se lo meritava. Quindi rinnovo a tutti voi i miei<br />
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