Mexia - Maurizio Ferrarotti

Posted 13/07/2006 h 09.50 a.m., CET. In queste sciroppose serate di
luglio, quando non esco in cerca di un improbabile refrigerio, mi consegno
con stoica rassegnazione allo zapping. Il triplice stralunato cameo di Sean
Penn, Harry Dean Stanton ed Elvis Costello in Due uomini e mezzo.
Emilio Fede e il suo spazzaturale sondaggio sull’amnistia calciopolica.
Lippi. La testata di Zidane a Materazzi ripresa da tutte le angolazioni
possibili. Filippa Lagerback e le Blues Otarie. Qui Studio a Voi Stadio.
Invasion, ennesima tediosissima variazione sul tema delle calate aliene.
Catherine Bell, sempre un gran pezzo di gnocca. La birra avvelenata di
Poirot. La seconda parte di The Corporation, dove in stato precomatoso
apprendo che l’IBM vendeva calcolatrici a schede perforate al Terzo
Reich il quale le utilizzava per schedare meticolosamente i deportati nei
campi di concentramento. Il Playboy Show. Le Sexy Football Girls. Pippo
Franco ed Enzo Cannavale. Dulcis in fundo, tre ore di psichedelico
girarrosto nel letto prima di prendere sonno – per modo di dire.
Un urlaccio rivolto ai vicini di casa appena sveglio, tè molto zuccherato
con due dita di ginseng e sono di nuovo in pista. Papa Urbano I ha
sborsato 1 milione e 411 mila euro per acquistare i cimeli del Torino
Calcio 1906. Con indosso l’ormai classico gessato blu, Cairo si è
presentato con discrezione alle 9.30 di ieri al Palazzo di Giustizia.
“Nemmeno la mia famiglia sapeva che stamattina sarei venuto a comprare
i cimeli del Toro.” Quattro chiacchiere con il giudice fallimentare Maria
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