Mexia - Maurizio Ferrarotti

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07.06.2013 Views

Torino era già a letto, è ovvio: città musona di operai incarogniti in un paese di belli guaglioni abbronzati e pulzelle dalle curve mediterranee in splendido rilievo sotto le magliette bagnate. Spaghetti, pizza e mandolino e baffi neri e facimmo l’ammore, mentre quassù portiamo il parka e mangiamo la polenta concia pure d’estate. Peccato che le cronache raccontino invece una città festaiola né più né meno quanto le altre. Ma a Saxa Rubra conta la geopolitica, non la geografia. Viva l’Itaglia! Davvero grandi questi ragazzi della Nazionale italiana: hanno vinto il Mondiale malgrado il comportamento di quei vecchietti di Rossi, Borrelli e Ruperto. Veramente bravi! Francesco Cossiga Ha parlato il giovane Holden. Ateromi a go-go? È la una vittoria della nostra identità, contro una squadra che ha perso schierando negri, islamici e comunisti. Roberto Calderoli E meno male che abbiamo vinto, diversamente questo fenomeno parastatale padano se la sarebbe presa con Lippi per aver schierato troppi meridionali. 242

Memorial Castagneri. I Banditi Granata hanno incassato la terza sconfitta consecutiva, chiudendo la competizione al quarto posto. Io… be’, non essendo riuscito a guarire completamente dall’affaticamento muscolare patito contro i Viking ho offerto un contributo recisamente sottotraccia. Pure, dati i miei 41 anni e rotti sarebbe quantomai opportuno riconsiderare l’idea di riporre definitivamente gli scarpini nell’armadio sul balcone. In verità lo avevo già fatto tre anni fa, ma poi sapete com’è, il richiamo della cancha, sia essa erbosa, parquet o tartan, è sempre forte… Il fatto è che non possiedo più né scatto né tocco e tantomeno visione limpida di gioco, vale a dire le peculiarità che mi hanno sempre contraddistinto seppure a livello dilettantesco. Le prime due partite del torneo mi avevano illuso circa la possibilità di ben figurare, ma per giocare decorosamente a pallone ci vuole un allenamento costante, a 18 e a maggior ragione a 42 anni. Tuttavia, nessun rammarico. Quel che sale scende, ama ripetere un pupazzo di Sesame Street. Quel che comincia presto o tardi deve finire, dice il pupazzo scrittore. 243

Memorial Castagneri. I Banditi Granata hanno incassato la terza sconfitta<br />

consecutiva, chiudendo la competizione al quarto posto. Io… be’, non<br />

essendo riuscito a guarire completamente dall’affaticamento muscolare<br />

patito contro i Viking ho offerto un contributo recisamente sottotraccia.<br />

Pure, dati i miei 41 anni e rotti sarebbe quantomai opportuno riconsiderare<br />

l’idea di riporre definitivamente gli scarpini nell’armadio sul balcone. In<br />

verità lo avevo già fatto tre anni fa, ma poi sapete com’è, il richiamo della<br />

cancha, sia essa erbosa, parquet o tartan, è sempre forte… Il fatto è che<br />

non possiedo più né scatto né tocco e tantomeno visione limpida di gioco,<br />

vale a dire le peculiarità che mi hanno sempre contraddistinto seppure a<br />

livello dilettantesco. Le prime due partite del torneo mi avevano illuso<br />

circa la possibilità di ben figurare, ma per giocare decorosamente a pallone<br />

ci vuole un allenamento costante, a 18 e a maggior ragione a 42 anni.<br />

Tuttavia, nessun rammarico. Quel che sale scende, ama ripetere un<br />

pupazzo di Sesame Street. Quel che comincia presto o tardi deve finire,<br />

dice il pupazzo scrittore.<br />

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