Mexia - Maurizio Ferrarotti

Posted 30/06/2006 h 04.00 a.m., CET. È mia ferma intenzione non dare
alcuna rilevanza in questa sede alla Marcia dell’Orgoglio Giuventino,
qualsiasi ne sarà il riscontro. Nondimeno, devo togliermi un asteroide
dalla scarpa. Orbene… Circa due anni fa vado a bermi un aperitivo serale
a The Beach, trendissima terrazza sul Po. Là incontro un compagno di
virus e ci mettiamo a chiacchierare del più e del meno. Qualche tempo
dopo ci si unisce un tizio che riconosco quasi subito come l’ex batterista di
un gruppo storico del rock sabaudo. Costui, fresca conoscenza del mio
amico granata e a quanto mi è dato di capire gobbo fino al midollo, non
trova maniera migliore di presentarmisi che una battuta sardonica sulla
nostra marcia del 4 maggio 2004. Io gli rido in faccia e sarei pronto pure a
ribattere qualcosa di più pesante, ma complice la birra e qualche fighetta
circostante la conversazione scantona in un’altra corsia. Ora come ora
sapessi in che giorno compie gli anni quel tale gli regalerei uno scanner,
affinché lui e i suoi compari culastrisce imparino a copiare meglio le idee
altrui. E poi… com’è che dice quel proverbio? Ride bene chi ride ultimo,
no?
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