Mexia - Maurizio Ferrarotti

Posted 28/06/2006 h 09.30 a.m., CET. La maledizione di Tutan-Moggi
colpisce questa volta l’unico juventino che, insieme a Gaetano Scirea, io
abbia mai ritenuto degno di rispetto: Gianluca Pessotto. Un ragazzo serio,
colto, apparentemente equilibrato. Un vero professionista. Mai una parola
o un atteggiamento sopra le righe. Ma la depressione è una brutta bestia,
come una tenia echinococco che ti si incista nel cervello. La moglie
Reana, prontamente schiaffata sul banco degli imputati dai gossipari, ha
affermato che ultimamente faceva perfino fatica ad alzarsi la mattina per
andare a lavorare. Anch’io ho provato sulla mia pelle la disillusione per un
posto di lavoro che non sentivo mio, quel blocco che ti fa sembrare
un’impresa titanica qualsiasi atto mattutino, dal mettere i piedi giù dal
letto al timbrare il cartellino. Quindi, massima solidarietà e rispetto per
Gianluca. E disgusto profondo per lo Scambista e i suoi stucchevoli
piagnistei a Ballarò, l’unico posto dove se lui va a dire che Calciopoli è
tutta colpa di Berlusconi gli credono sulla parola e gongolano pure. Che
gran faccia di tolla! Ma Orchidea De Santis è addirittura peggio.
Passiamo a cose infinitamente più liete. Ieri sera i Banditi Torino hanno
esordito al Filadelfia nell’ambito del Memorial Ferruccio Castagneri
battendo i Leoni della Maratona per 5 (o 6?) a 0. Ritmi blandi soprattutto a
causa della calura. Il sottoscritto ha segnato il secondo gol giocando nel
complesso una gara decente come esterno sinistro d’attacco. Mio anelito
sarebbe salire alla ribalta del torneo come una miscela esplosiva delle
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