Mexia - Maurizio Ferrarotti

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07.06.2013 Views

facoltà di farne uso. L’avvocato Paolo Siniscalchi, difensore dell’azienda di Urbano Cairo, informa: «Nel corso dell’udienza abbiamo presentato nostre memorie e una controconsulenza firmata dal prorettore della Bocconi, professor Vicari. Il pm Cesare Parodi aveva già chiesto al gip, in occasione del sequestro, una perizia e ieri ha ritenuto ragionevole attenderne l’esito consentendoci di riprendere il lavoro». Cairo Directory ha una quarantina di dipendenti nella sede milanese e oltre 250 agenti in tutta Italia. Il caso si iscrive sotto la voce di spionaggio elettronico: questa l’accusa che sostiene la denuncia presentata 14 mesi fa dall’amministratore delegato di Seat, Luca Maiocchi. Nel registro degli indagati finiscono prima un ingegnere informatico, Guido Sibona, e successivamente l’ex direttore commerciale di Seat Pagine Gialle Carlo Basile che nell’aprile 2004, all’atto della costituzione di Cairo Directory, lascia la casa madre e passa alla nuova azienda con l’incarico di amministratore delegato. L’inchiesta del pm Parodi ipotizza i reati di violazione di domicilio telematico, di aver riprodotto sul file materiale Seat e di averlo trasferito a Cairo Directory, con la conseguente rivelazione di segreto industriale e di concorrenza sleale. Una raffica di eventuali reati che nasce dal fatto denunciato da Maiocchi: Basile porta con sé in Cairo Directory un buon numero di quadri della divisione commerciale e marketing della storica guida pubblicitaria: fra costoro c’è Sibona, ex responsabile in Seat delle 18

procedure di controllo dell’unità organizzativa Channel Management. Incarico che non gli consentiva pieno accesso al sistema informatico di Pagine Gialle. Maiocchi documenta che, dopo aver presentato lettera di dimissioni da Seat, il quadro accede alla banca dati dell’azienda e vi scarica, lasciando la propria traccia elettronica, la lista completa degli operatori commerciali collegati e l’elenco integrale dei clienti morosi. Per Seat l’archivio elettronico vale 900 milioni di euro. A supporto di questa stima Seat fornisce altre cifre: 150.000 acquirenti di Pagine Gialle on-line e 90.000 di Pronto Pagine, il servizio telefonico a pagamento che Claudio Bisio pubblicizza a suon di post televisivi. Il caso è destinato a una dura battaglia processuale che Seat ha affidato allo studio legale Morra: «Agenti Cairo utilizzano dati, procedure e nostri sistemi di tariffazione». Urbano Cairo replica che non è vero: «Ho chiesto ai miei collaboratori e mi hanno escluso nella maniera più assoluta che sia così. Ho fiducia in loro e nelle indagini della magistratura». E questo è quanto. Anyway The Wind Blows… 19

procedure di controllo dell’unità organizzativa Channel Management.<br />

Incarico che non gli consentiva pieno accesso al sistema informatico di<br />

Pagine Gialle.<br />

Maiocchi documenta che, dopo aver presentato lettera di dimissioni da<br />

Seat, il quadro accede alla banca dati dell’azienda e vi scarica, lasciando la<br />

propria traccia elettronica, la lista completa degli operatori commerciali<br />

collegati e l’elenco integrale dei clienti morosi. Per Seat l’archivio<br />

elettronico vale 900 milioni di euro.<br />

A supporto di questa stima Seat fornisce altre cifre: 150.000 acquirenti di<br />

Pagine Gialle on-line e 90.000 di Pronto Pagine, il servizio telefonico a<br />

pagamento che Claudio Bisio pubblicizza a suon di post televisivi. Il caso<br />

è destinato a una dura battaglia processuale che Seat ha affidato allo studio<br />

legale Morra: «Agenti Cairo utilizzano dati, procedure e nostri sistemi di<br />

tariffazione». Urbano Cairo replica che non è vero: «Ho chiesto ai miei<br />

collaboratori e mi hanno escluso nella maniera più assoluta che sia così.<br />

Ho fiducia in loro e nelle indagini della magistratura».<br />

E questo è quanto. Anyway The Wind Blows…<br />

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