Mexia - Maurizio Ferrarotti

Posted 22/05/2006 h 10.36 a.m., CET. Tricche e ballacche e cammellate,
ma alla fine abbiamo vinto. Contro tutti, come da copione puntualmente
rispettato: Airoldi, Pulvirenti, ultrà bresciani… bella razza, quest’ultima.
Spaccano teste a signore e padri di famiglia nel cosidetto ‘cuore pulsante’
della Padania soltanto perché recano sciarpe e vessilli granata. Ma fatemi
il piacere. Non farei nazione con quelle bestie d’ignoranza e intolleranza
manco mi offrissero un assegno da cento milioni di euro e uno stuolo di
reginette adoranti in due pezzi verde, nonché un check-up dentistico
gratuito da Calderoli una volta al mese. Sempre fiero di essere torinese,
nonostante tutto. In ogni modo, tutti zitti e chinare il capo di fronte alla
maestosità di Elvis Abbruscato, che ieri ha letteralmente fatto reparto da
solo e marcato un gol che per cinque minuti abbondanti mi ha mandato in
orbita intorno a Titano assieme con la sonda Cassini! Una bacchettata
sulle dita a Lazetic, sebbene la mia stima per lui rimanga immutata: però
impari a controllare i nervi, giacché a dispetto dei fiumi di inchiostro e
parole versati nel calcio non sta cambiando proprio nulla, per tot fischietti
messi da parte tot fischiovendoli continuano imperterriti a far danni – vedi
il permalosissimo e miope Airoldi. Visto l’indulto concesso a Lippi, temo
che il tal Guido Rossi sia il classico pompiere messo lì a gettare quanta più
acqua possibile sul fuoco. Ma al momento, schiettamente, non potrebbe
importarmene di meno. Il mio pensiero è già volto a domenica, e…
qualcuno per casualità ha il numero del Mago Gabriel? Oddio, so che di
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