Mexia - Maurizio Ferrarotti

Posted 25/04/2006 h 11.00 a.m., CET. Ieri sera ho zappato come un
forsennato fra Lost, Le iene e Chi l’ha visto il cui scorcio finale era
dedicato agli hijos argentini – l’astio che puntuale mi pervade quando
penso che Giuanin Lamiera era culo e camicia con Henry Kissinger –
nell’attesa di vedermi la telecronaca differita di Verona-Torino. Volevo
riempirmi gli occhi coi numeri di Nikola Lazetic ma purtroppo le reierate
salve di spot e il sonno incombente mi hanno fatto calare la palpebra a
neanche mezz’ora dall’inizio della partita. Pazienza! Gran bella parola.
Come fosse facile mantenerla davanti a smaccate ingiustizie sportive come
le tre giornate di squalifica inflitte a Dabo (sormontiamo su Mexes e
Seedorf…) mentre il salumiere Cannavaro la sfanga come sempre!!!
Ousmane Dabo è furibondo, dopotutto come dargli torto: “Cannavaro è
stato vergognoso, sono disgustato. È impossibile che un giocatore esperto
come lui faccia un fallo del genere. Se lo fa non lo fa per nulla, ma per far
male. È vergognosa anche la reazione in tv della Domenica Sportiva.
Vanigli fa un fallo su Totti – in sostanza uguale, rivederlo per credere – e
tutti a giudicarlo, con Gaby questo non è successo. Due pesi e due misure,
e questo perché Mudingayi è meno famoso di Totti e Cannavaro è il
capitano della Nazionale italiana.” E un testimonial prezioso per le
campagne sociali, con la sua faccia da bravo guaglione napoletano che
tanto garba a Shirley Manson dei Garbage – non sto scherzando, lo
dichiarò lei stessa qualche anno fa durante un concerto!
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