Mexia - Maurizio Ferrarotti
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universo. – 14/04/1985, Verona-Torino 1-2. Granata Korps: se la memoria non mi fa difetto, la scelta fu farina del sacco di Pippo Ocasek. Forse voleva baccagliarsi una sfitinzia che frequentava quel gruppo, o non gli tiravano più i Leoni… per di più gli Ultras Granata non gli erano mai andati a genio, per qualche strana ragione tutta sua. Sicché, GK. Sia come sia, se in quel campionato non avessimo inciuccato alcune partite (exempli gratia, quella esterna con la Cremonese alla seconda giornata, ma soprattutto la sfigatissima Torino-Verona al Comunale) avremmo vinto noi lo scudetto invece che la balda truppa di Bagnoli, ma del senno di poi sono stracolme le fosse. In ogni modo al ritorno ci togliemmo la soddisfazione di andare a sbancare l’arena gialloblù con i gol di Serena (antesignano dei voltagabbana calcistici moderni) e Schachner, cui replicò invano il gladiatorio Briegel. Ma fu una vittoria di Pirro, quella. Un vero peccato, perché quel Toro targato Radice 2.0 giocava un calcio spettacolare. Nelle fila degli scaligeri figurava fra gli altri l’elegante terzino-mediano Domenico Volpati, che con i granata aveva perso ben due finali di Coppa Italia consecutive contro la Roma… – 20/03/1988, Verona-Torino 0-2. Ultras Granata. Mi portai dietro il 134
walkman con un paio di cassette d’antan, Jimi Hendrix e Frank Zappa. Fatalmente sul pullman salì pure un sottosviluppato mentale del mio quartiere strafatto d’anfetamina e a un certo punto dovetti mollargli per qualche tempo le cuffiette affinché non mi mandasse in paranoia. Chiamatemi San Maurizio da Santa Rita. Per fortuna c’erano a bordo anche i Desperados, sicché a prescindere dal decerebrato il viaggio fu tutto un cabaret. E la partita una goduria. Difatti, vincemmo 2-0 (8' Ezio Rossi, 47' Gritti), rompendo così un digiuno di vittorie in terra scaligera che durava da tre anni. Durante il viaggio di ritorno il mio ansiogeno nonché espettorante vicino d’isolato cadde in un sonno profondo da cui si riebbe soltanto all’arrivo, cosicché potei ascoltarmi You Are What You Is in santa pace e nei momenti di requie sonora cantare insieme ai Despe: “In Arizona, siam tutti in comaaa… In Arizona.” Il campionato 1987-88 terminò col Toro piazzatosi al sesto posto alla pari della Giuve, obbligando ambo le squadre a giocarsi la qualificazione UEFA in un derby-spareggio che si chiuse in perfetta parità, ma gli errori di Benedetti e Comi consegnarono il pass europeo ai pigiamini – quante bestemmie tirai quella sera, figlioli. Comunque il Toro si prese la sua brava rivincita nella stagione 1990-91, precedendo in classifica di un punto i cuginetti ed estromettendoli così dalle coppe europee. Chi la fa l’aspetti. 135
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ma del senno di poi sono stracolme le fosse. In ogni modo al ritorno ci<br />
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Schachner, cui replicò invano il gladiatorio Briegel. Ma fu una vittoria<br />
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giocava un calcio spettacolare. Nelle fila degli scaligeri figurava fra gli<br />
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