Mexia - Maurizio Ferrarotti

Posted 01/04/2006 h 09.45 p.m., CET. Francamente e senza ipocrisia, gli
splendori vanagloriosi e le miserie ulceranti del calcio odierno valgono
quanto guano di pellicano rispetto alle tragedie generate dall’ignoranza
radicata e dall’assenza di valori che si consumano ogni maledetto giorno
su questo pianeta infermo, come l’allucinante vicenda di Tommasino.
Nondimeno, si deve pur tirare avanti e l’argomento clou di questo blog è il
Toro. E allora che di Toro si parli. Solitamente assisto alle partite dal terzo
anello con una congrega di Ultras Granata di vecchia data. Uno di questi
ama rivolgersi affettuosamente a Elvis Abbruscato chiamandolo Elvis
Costello. Orbene, nella mia sterminata collezione di supporti fonografici
vi è spazio anche per l’occhialuto e geniale cantautore new wave
irlandese, più in particolare per quello che viene quasi all’unanimità
considerato il suo capolavoro, Armed Forces. Naturalmente ieri mattina ho
ascoltato questo disco da cima a fondo: Busy Bodies è semplicemente la
quintessenza del vero autentico pop, altro che Ronan Keating! Chiamatemi
pure reazionario, ma gente che fa musica così questa generazione stinfia
può solo sognarsela, ammesso che ne siano capaci. In ogni modo, salgo su
e annuncio alla banda che stasera Abbruscato metterà al Catania due
pappine perché all’inconscio collettivo musicale non si comanda, e il mio
amico crolla il capo: “Speruma”. Poi il Catania segna con De Zerbi un gol
da veri gobbacci e io barcollo ma non crollo. E infatti Elvis Abbruscatello
impatta. Ma Paparesta è One Little Hitler e decide di mettere a durissima
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