Mexia - Maurizio Ferrarotti

Posted 13/03/2006 h 11.00 a.m., CET. Finalmente il nostro presidente si
lamenta degli arbitri, sarà il commento unanime del popolo granata alle
risentite esternazioni di Urbano I a TeleLombardia. Mi metto volentieri
anch’io nel coro, perché il credito del Toro nei confronti delle giacchette
fosforescenti (già nere) comincia a essere più che consistente, direi perfino
inquietante. Corrrrotti pagati da Luciano Moggi – poiché l’Avvocato non è
più di questo mondo? Un momento, por favor. Il Toro non fa risultato
perché fatalmente, al di là dell’involuzione tattica e della mancanza di
punch atletico, l’attacco ha le polveri bagnate. Se soltanto la metà delle
occasioni create nelle ultime due partite fossero state finalizzate non
saremmo certamente qui a vaniloquiare di giocattolo che si sta rompendo e
altre fesserie. Nondimeno, è cristallino che un rigore fischiato contro (o
non fischiato a favore, come a Vicenza) all’apice del tuo sforzo offensivo
ti manda a carte quarantotto tutti i piani. Comunque, da Barbaresco di
Cormons a Messina passando per Sguizzato, il Toro è sempre stato nel
mirino dei fischietti. Non lo scopro certo io che siamo i reietti del pianeta
calcio. In ogni modo, arbitri o non arbitri, De Biasi o non De Biasi,
cerchiamo di fare quadrato intorno alla nostra squadra. E di sostenerla alla
morte contro il Mantova. Perché io, come tutti voi, non voglio rimanere un
altro anno in serie B. Passatemi la volgarità, ma ne ho veramente pieni i
coglioni.
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