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07.06.2013 Views

8 meseteatro Bertolt Brecht e Anton Cechov al Metastasio 16 - 20 gennaio Le Storie del Signor Keuner di Bertolt Brecht - Roberto Andò e Moni Ovadia I racconti di Keuner illuminano la condizione dell’uomo di oggi. Roberto Andò e Moni Ovadia hanno esaltato nel testo i nodi politici attuali: Brecht mima una serie di comportamenti che hanno a che fare con situazioni che oggi come ieri possono diventare esplosive. Lo spettacolo è una fuga visionaria sul caos del Novecento. La messinscena è immaginata come “una mise en scene in forma di esposizione - dichiara Ovadia - di reperti ‘d’arte’, alla maniera scomposta di certe esposizioni del nostro tempo dominato dalla virtualità”. I testi del Keuner sono letti in video da personalità scelte perché devono creare un corto circuito con quanto avviene oggi e portarci subito in un dimensione attuale. “Questi personaggi leggono le storie di Keuner come fosse la lettura di un comunicato - dice Ovadia - un linguaggio consono alla virtualizzazione del mondo come è la comunicazione te- levisiva. Sono solo dei portavoce di questa comunicazione, con il risultato di creare una sorta di straniamento”. 30 gennaio - 3 febbraio Tre Sorelle di Anton Cechov regia di Massimo Castri Tre sorelle è un testo duro che parla di noi a distanza di un secolo in maniera sorprendente, e ci racconta tutta la nostra incapacità di vivere il presente e di costruire il futuro. Un’opera che modifica l’immagine del cantore del crepuscolo della borghesia russa di fine Ottocento e ci svela la complessità di un autore che espande la proprie radici molto lontano, nell’accidentato territorio novecentesco. Teatro Metastasio via Cairoli 59 info: 0574608501 info@metastasio.it

2 - 6 gennaio Pasticceri. Io e mio fratello Roberto di e con Leonardo Capuano e Roberto Abbiati Con “Pasticceri” gli autori hanno ideato un nuovo contesto all’artificio letterario del doppio. Il doppio sono loro, due fratelli che si de- meseteatro Al Fabbricone tra sirene e pasticceri e Zingaretti recita un racconto di Tomasi di Lampedusa 23 gennaio - 27 gennaio La Sirena dal racconto “Lighea” di Tomasi Di Lampedusa elaborazione drammaturgica di Luca Zingaretti Siamo in un caffè di Torino, nel 1938. Tramite un fortunato incidente, due siciliani s’incontrano. Sono un giovane giornalista, Cor- streggiano come attori e come pasticceri professionisti in un attrezzato laboratorio e che, oltre a condividere la stessa attività e l’amore per la stessa donna Rossana, trascorrono giorni e notti lì dentro, in quel laboratorio che serve anche da scenario. E così, uno da una parte e uno dall’altra, separato come il tuorlo e l’albume ma amalgamati come il burro, lo zucchero e la farina, così diversi nella loro fisicità, nelle loro emozioni, nel modo di parlare, ma così uguali, indispensabili l’uno all’altro come il pan di spagna e il liquore, trascorrono le ore, le loro giornate e forse la loro vita dentro quella cucina d’acciaio. bera, unico discendente di un’antica famiglia siciliana, e l’apparentementearcigno, ex senatore ed esperto ellenista La Ciura. Essi hanno vite non simili, ma sono in realtà animati dalle stesse passioni e soprattutto dalla stessa solitudine che, fatalmente, li avvicina. Teatro Fabbricone Via Targetti 10/12 info: Comune di Prato 0574608501 9

2 - 6 gennaio<br />

Pasticceri. Io e mio fratello Roberto<br />

di e con Leonardo Capuano e Roberto<br />

Abbiati<br />

Con “Pasticceri” gli autori hanno<br />

ideato un nuovo contesto all’artificio<br />

letterario del doppio. Il doppio<br />

sono loro, due fratelli che si de-<br />

meseteatro<br />

Al Fabbricone tra sirene e pasticceri<br />

e Z<strong>in</strong>garetti recita un racconto di Tomasi di Lampedusa<br />

23 gennaio - 27 gennaio<br />

La Sirena<br />

dal racconto “Lighea” di Tomasi<br />

Di Lampedusa<br />

elaborazione drammaturgica di<br />

Luca Z<strong>in</strong>garetti<br />

Siamo <strong>in</strong> un caffè di Tor<strong>in</strong>o, nel<br />

1938. Tramite un fortunato <strong>in</strong>cidente,<br />

due siciliani s’<strong>in</strong>contrano.<br />

Sono un giovane giornalista, Cor-<br />

streggiano come attori e come pasticceri<br />

professionisti <strong>in</strong> un attrezzato<br />

laboratorio e che, oltre a<br />

condividere la stessa attività e<br />

l’amore per la stessa donna Rossana,<br />

trascorrono giorni e notti lì<br />

dentro, <strong>in</strong> quel laboratorio che<br />

serve anche da scenario. E così, uno<br />

da una parte e uno dall’altra, separato<br />

come il tuorlo e l’albume ma<br />

amalgamati come il burro, lo zucchero<br />

e la far<strong>in</strong>a, così diversi nella<br />

loro fisicità, nelle loro emozioni,<br />

nel modo di parlare, ma così uguali,<br />

<strong>in</strong>dispensabili l’uno all’altro come<br />

il pan di spagna e il liquore, trascorrono<br />

le ore, le loro<br />

giornate e forse la loro vita<br />

dentro quella cuc<strong>in</strong>a d’acciaio.<br />

bera, unico discendente<br />

di<br />

un’antica famiglia<br />

siciliana, e l’apparentementearcigno,<br />

ex senatore<br />

ed esperto ellenista<br />

La Ciura.<br />

Essi hanno vite<br />

non simili, ma<br />

sono <strong>in</strong> realtà animati dalle<br />

stesse passioni e soprattutto dalla<br />

stessa solitud<strong>in</strong>e che, fatalmente, li<br />

avvic<strong>in</strong>a.<br />

Teatro Fabbricone<br />

Via Targetti 10/12<br />

<strong>in</strong>fo: Comune di <strong>Prato</strong><br />

0574608501<br />

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