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TRIBUNALE DI TORINO Sezione Fallimentare * * * - Concordato ...

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<strong>TRIBUNALE</strong> <strong>DI</strong> <strong>TORINO</strong><br />

<strong>Sezione</strong> <strong>Fallimentare</strong><br />

* * *<br />

Ricorso<br />

ex art. 160 e segg. R.D. n. 267/42<br />

per<br />

ammissione al <strong>Concordato</strong> Preventivo<br />

di<br />

Manna S.p.A. in liquidazione, con sede legale in Torino, Corso Novara<br />

112, capitale sociale sottoscritto e versato per euro 5.000.000,00, codice fiscale,<br />

partita IVA e numero di iscrizione presso il Registro delle Imprese di Torino<br />

01028050019, in persona del suo Liquidatore, sig. Massimo Manna, assistita dal<br />

prof. Avv. Alberto Jorio (partner dello Studio Legale Fubini, Jorio, Cavalli e<br />

Associati: C.F. associativo 01896450010 e C.F. personale JRO LRT 40R24 A9<br />

44T) ed elettivamente domiciliata presso il suo Studio in Torino corso Vittorio<br />

Emanuele II, n. 71, per procura stesa in calce al presente ricorso, dichiarando di<br />

voler ricevere tutte le comunicazioni di cancelleria ai sensi dell’art. 136 c.p.c. ed<br />

ai sensi dell’art.51 d.l. n. 112/2008 presso la Casella di Posta Elettronica<br />

Certificata del Processo Telematico di cui all’art. 11 d.m. 17.7.2008 od<br />

all’indirizzo di PEC albertojorio@pec.ordineavvocatitorino.it comunicato ai<br />

sensi della L. 2/2009 od al numero di fax 011.531665.<br />

* * *<br />

SOMMARIO<br />

1. Breve storia della Società. ......................................................................... 4<br />

2. La compagine sociale. ............................................................................... 7<br />

3. L’amministrazione e il controllo della società. ......................................... 8<br />

- 1 -


4. Le cause del dissesto. ................................................................................ 9<br />

5. Le azioni intraprese per mitigare gli effetti della crisi. ........................... 11<br />

6. Lo stato delle attività e delle passività della società................................ 14<br />

7. La proposta di concordato. ...................................................................... 33<br />

8. Fattibilità del Piano proposto .................................................................. 35<br />

9. Modalità di liquidazione dei beni e pagamento dei creditori. ................. 35<br />

10. Convenienza del concordato. .................................................................. 36<br />

11. Disponibilità liquide per il deposito delle spese di giustizia. .................. 37<br />

12. Titolari di diritti reali o personali su beni di proprietà o in possesso del<br />

debitore. ................................................................................................... 37<br />

13. Beni di terzi presso l’azienda. ................................................................. 37<br />

14. Conclusioni. ............................................................................................. 37<br />

Ill.mo Tribunale,<br />

* * *<br />

la MANNA S.p.A. in liquidazione (d’ora innanzi anche, per brevità, MANNA<br />

o la Società o la Ricorrente), come in epigrafe identificata, in persona del<br />

sottoscritto Liquidatore, sig. Massimo Manna, C.F. MNN MSM 47L18 L219J,<br />

nato a Torino, il 18 luglio 1947<br />

dato atto<br />

- che è pendente avanti codesto Ill.mo Tribunale, Sez. <strong>Fallimentare</strong> istanza<br />

di fallimento presentata dal creditore Schneider Electric S.p.A. in data 23<br />

settembre 2011, per la quale il Giudice Relatore, dott.ssa Cecilia Marino,<br />

ha fissato udienza di comparizioni parti per il giorno 20 dicembre 2011<br />

alle ore 10,20,<br />

ritenuto<br />

- che la MANNA versa in stato di crisi ed è soggetta alle procedure<br />

concorsuali ai sensi dell’art. 1 legge fall.;<br />

- 2 -


- che appare opportuno, nell’interesse dei creditori e nel rispetto della par<br />

condicio creditorum, provvedere a proporre ai creditori un <strong>Concordato</strong><br />

Preventivo che preveda, ai sensi e per gli effetti dell’art. 160 e segg. legge<br />

fall., la ristrutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti attraverso<br />

l’attuazione del Piano di seguito illustrato, consistente:<br />

nella cessione di un ramo aziendale con parziale salvaguardia dei<br />

posti di lavoro;<br />

nella messa a disposizione da parte del socio di maggioranza di<br />

risorse finanziarie idonee a consentire un maggior soddisfacimento<br />

dei creditori chirografari, il tutto nelle misure indicate nella<br />

relazione ex art. 161 legge fall. dell’esperto dott. Luca Poma,<br />

commercialista in Torino (d’ora innanzi anche, per brevità, la<br />

Relazione, doc. 1);<br />

- che è doveroso per la MANNA conservare e valorizzare il patrimonio<br />

sociale affinché non venga depauperato da iniziative di singoli creditori e<br />

sia destinato a tutti i creditori in ragione del rispettivo credito e del loro<br />

grado di prelazione;<br />

- che il presente ricorso mira a creare le condizioni perché i creditori<br />

prestino un “consenso informato” a una proposta che, allo stato, appare<br />

migliore di qualsiasi alternativa a loro disposizione,<br />

chiede<br />

come in appresso, di essere ammessa al beneficio del <strong>Concordato</strong> Preventivo<br />

da attuare a mezzo del Piano illustrato nel presente ricorso, e che venga disposta,<br />

ai sensi e per gli effetti dell’art. 182-quater, comma 4 legge fall., la prededuzione<br />

per i compensi spettanti al professionista incaricato di predisporre la relazione di<br />

cui all’articolo 161, terzo comma legge fall.<br />

Nel seguito si riassumono brevemente la storia della MANNA e le cause che<br />

ne hanno provocato la crisi.<br />

* * *<br />

- 3 -


1. BREVE STORIA DELLA SOCIETÀ.<br />

La MANNA può essere considerata come una delle più antiche e radicate<br />

realtà torinesi e piemontesi nel settore del commercio di materiale elettrico.<br />

1.1. 1955 – 1974 - la Ditta Individuale.<br />

La MANNA sorge nel 1955 come ditta individuale del signor Manna Mario,<br />

classe 1913. In allora l’azienda consisteva di un semplice negozio al dettaglio<br />

con sede in Torino, piazza Carducci 164.<br />

Nel 1961 la ditta individuale trasferisce la propria attività in un locale di circa<br />

mq.300 in Torino, via Muratori, ampliando la propria vendita all’ingrosso e<br />

contando sull’apporto di cinque dipendenti.<br />

1.2. 1974 – 1985 - la Società in Accomandita Semplice.<br />

Nel 1974 viene costituita la M. MANNA di MANNA Rag. Massimo &. C.<br />

S.A.S. con l’ingresso nell’attività e nella compagine sociale del figlio Rag.<br />

Massimo Manna con la qualifica di socio accomandatario.<br />

La nuova società ha sede in Torino, Corso Sebastopoli n. 45, con un<br />

magazzino di circa mq. 1.500. La nuova sede rappresenta un primo decisivo<br />

passo verso l’ampliamento dell’attività della MANNA che conta circa 10.000<br />

articoli in assortimento disponibili a magazzino e circa 12 dipendenti.<br />

1.3. 1985 – 1999 - la Società a Responsabilità Limitata.<br />

Il 23/12/1985 l’assemblea dei soci della M. MANNA di MANNA Rag.<br />

Massimo &. C. S.A.S. delibera la trasformazione in Società a Responsabilità<br />

Limitata, con ragione sociale MANNA S.r.l. e capitale sociale di lire 95.000.000.<br />

Viene inoltre trasferita la sede, sempre in Torino, da Corso Sebastopoli n. 45 a<br />

Via Guglielminetti n. 35, con un capannone avente la superficie di mq. 5.000. La<br />

nuova sede rappresenta la mutata condizione dell’antica Ditta MANNA da<br />

“grosso negozio” a “magazzino all’ingrosso” seppur sempre con annessa vendita<br />

al dettaglio. In tale periodo conta circa 16.000 articoli in assortimento disponibili<br />

a magazzino e circa 35 dipendenti.<br />

Nel 1992 la MANNA diviene proprietaria del proprio punto vendita<br />

acquistando l’immobile di via Guglielminetti 35, successivamente trasferito<br />

- 4 -


nell’anno 2002, nell’ambito di un’operazione di leasing immobiliare, alla<br />

MAG.MA S.r.l., società della famiglia Manna.<br />

Nel 1996 viene inaugurata la prima filiale della MANNA, mediante apertura<br />

in Torino, via Cardinal Massaia n. 116, di un punto vendita di circa mq. 1.000<br />

mq con 4 dipendenti addetti.<br />

1.4. 1999 – 2011 - la Società per Azioni.<br />

Il 23/02/1999 viene deliberata la trasformazione in Società per Azioni, con<br />

ragione sociale MANNA S.p.A. e capitale sociale in lire 1.000.000.000.<br />

Il 27/11/2001 il capitale sociale è portato ad €. 1.500.000,00.<br />

La trasformazione in S.p.A. e la relativa maggior dotazione di capitale sociale<br />

fanno parte di un progetto di espansione territoriale e di fatturato che vede:<br />

nel mese di luglio 2001 l’apertura della nuova e più importante sede<br />

dell’attività in Torino, Corso Novara n. 112, con un capannone di circa mq<br />

10.000 preso in locazione dalla MAG.MA srl. Tale sede principale si<br />

avvale di circa 50 dipendenti e dispone di circa 30.000 articoli in<br />

assortimento a magazzino;<br />

nel mese di ottobre 2002 l’apertura della filiale in Chivasso, via Gerbido<br />

n.15, con un capannone di circa mq. 500 e 3 dipendenti;<br />

nel mese di gennaio 2003 l’apertura della filiale in Biella, via Rigola n. 9,<br />

con un capannone di circa mq. 2.000 e 12 dipendenti.<br />

Per sostenere l’accresciuta dimensione aziendale la società delibera di dotarsi<br />

di maggiori fonti di autofinanziamento mediante successivi aumenti di capitale<br />

sociale:<br />

Il 29/09/2004 il capitale sociale è aumentato ad €. 3.000.000,00.<br />

Il 22/12/2006 il capitale sociale è aumentato ad €. 4.000.000,00.<br />

L’espansione territoriale viene accompagnata da un costante aumento del<br />

fatturato che, fino all’esercizio 2007, permette la copertura dell’incremento dei<br />

costi, specie del personale dipendente, ed il perseguimento di un risultato<br />

operativo lordo positivo, come emerge dal seguente prospetto:<br />

- 5 -


Esercizio Fatturato / €<br />

Risultato<br />

Operativo lordo<br />

N. ro<br />

Dipendenti<br />

2000 24.276.859 748.571 61<br />

2001 24.709.194 879.460 85<br />

2002 26.706.716 878.377 95<br />

2003 28.654.515 1.030.446 103<br />

2004 30.793.793 774.173 101<br />

2005 31.912.294 650.969 96<br />

2006 33.199.892 1.274.299 97<br />

2007 36.220.857 948.573 93<br />

Negli esercizi successivi intervengono tuttavia numerosi fattori negativi<br />

(meglio descritti nel successivo paragrafo dedicato), culminati con la crisi<br />

internazionale economico/ finanziaria del 2008, che determinano un rapido<br />

dimezzamento del fatturato e un conseguente crollo del risultato operativo lordo,<br />

con conseguenti elevate perdite negli esercizi 2008 e 2009 e che, nonostante la<br />

successiva copertura, portano ad un esercizio 2010 con valori di bilancio tali da<br />

compromettere la continuità aziendale :<br />

Esercizio Fatturato / €<br />

Risultato<br />

Operativo lordo<br />

N. ro<br />

Dipendenti<br />

2008 33.194.220 29.949 94<br />

2009 26.101.346 -568.971 92<br />

Nel corso degli esercizi 2009 e 2010 vengono attuati numerosi interventi a<br />

contenimento dei costi (ampiamente descritti nel successivo paragrafo dedicato)<br />

specie con la chiusura nel 2009 delle tre filiali territoriali di Chivasso, Biella e<br />

Torino in via Cardinal Massaia e con ricorso alla cassa integrazione per i<br />

dipendenti.<br />

- 6 -


Il 29/10/2010 l’assemblea dei soci della MANNA S.p.A delibera la copertura<br />

delle perdite degli esercizi 2008 e 2009 per l’ammontare di circa 3/ml di euro e la<br />

ricostruzione ed aumento a pagamento del capitale sociale a 5/ml di euro<br />

mediante il conferimento in MANNA S.p.A. di partecipazioni nella società<br />

MAG.MA srl.<br />

L’esercizio 2010 è contraddistinto da un’ulteriore calo del fatturato di circa 6<br />

ml di euro ed il relativo bilancio d’esercizio riporta valori estremamente negativi<br />

e non più contenibili:<br />

Esercizio Fatturato / €<br />

Risultato<br />

Operativo lordo<br />

- 7 -<br />

N. ro<br />

Dipendenti<br />

2010 20.179.166 -9.035.616 86<br />

Il 02/08/2011, approvato il bilancio 2010 riportante perdite esuberanti il<br />

patrimonio sociale, l’assemblea dei soci della MANNA S.p.A delibera lo<br />

scioglimento anticipato e la messa in liquidazione della Società ai sensi dell’art.<br />

2447 Cod. Civ. Viene nominato quale liquidatore il Rag. Massimo Manna.<br />

2. LA COMPAGINE SOCIALE.<br />

* * *<br />

La MANNA ha sempre avuto una compagine sociale a ristretta base familiare,<br />

come si può desumere dalle tabelle che seguono:<br />

periodo<br />

periodo<br />

periodo<br />

dal<br />

al 02/03/1989<br />

23/12/1985<br />

% del capitale<br />

sociale<br />

MANNA Massimo 50<br />

MANNA Mario 25<br />

MORRA Olinda 25<br />

dal<br />

03/03/1989<br />

al 19/07/2007<br />

% del capitale<br />

sociale<br />

MANNA Massimo 73<br />

MORRA Olinda 25<br />

GAVA Luciana 2<br />

dal<br />

20/07/2007<br />

al 28/10/2010<br />

% del capitale<br />

sociale<br />

MANNA Massimo 98


GAVA Luciana 2<br />

A seguito all’operazione di copertura delle perdite degli esercizi 2008 e 2009<br />

per l’ammontare di circa 3/ml di euro e la ricostruzione ed aumento del capitale<br />

sociale a 5/ml di euro, realizzato con l’ingresso nel capitale delle due Società<br />

Semplici Michi e Olma, già detentrici di parte del capitale sociale della<br />

MAG.MA srl (società immobiliare della famiglia Manna), il capitale di MANNA<br />

risulta così suddiviso:<br />

periodo<br />

dal<br />

29/10/2010<br />

ad oggi<br />

Percentuale del<br />

capitale sociale<br />

MANNA Massimo 37,16<br />

GAVA Luciana 16,04<br />

MANNA Michela 15,6<br />

MICHI S.S. 15,6<br />

OLMA S.S. 15,6<br />

* * *<br />

3. L’AMMINISTRAZIONE E IL CONTROLLO DELLA SOCIETÀ.<br />

3.1. Amministrazione.<br />

Sin dal 1985 (data di trasformazione in Società a Responsabilità Limitata) la<br />

MANNA è sempre stata ininterrottamente amministrata dal Rag. Massimo<br />

Manna in qualità di Amministratore Unico.<br />

Dal 02/08/2011 il rag. Massimo Manna ricopre la carica di Liquidatore.<br />

3.2. Controllo.<br />

Sin dal bilancio 1992 (per superati limiti dimensionali) il Collegio Sindacale è<br />

stato composto dal Rag. Maurizio Allegri, dal Rag. Marco Passanisi e dal dott.<br />

Maurizio Passanisi. La Presidenza è stata attribuita al rag. Maurizio Allegri sino<br />

all’esercizio 2001, mentre successivamente e a tutt’oggi risulta Presidente il dott.<br />

Maurizio Passanisi.<br />

Nel corso del 2004 il Controllo Contabile della Società è stato affidato al<br />

medesimo Collegio Sindacale.<br />

- 8 -


Per la revisione del bilancio 2010, in considerazione della complessità e<br />

criticità del controllo stante la situazione di crisi aziendale, il Collegio Sindacale<br />

ha ritenuto opportuno richiedere l’intervento della Società di Revisione B.D.O.<br />

S.p.A., la quale è stata incaricata di revisionare il bilancio chiuso al 31/12/2010.<br />

4. LE CAUSE DEL <strong>DI</strong>SSESTO.<br />

* * *<br />

Le cause del dissesto possono essere così sinteticamente enunciate:<br />

La crisi economica internazionale, nazionale e in particolare del settore<br />

industriale ed edile (principali settori di mercato della MANNA);<br />

L’aumento della concorrenza territoriale nel settore del commercio di<br />

materiale elettrico;<br />

Il drastico calo del fatturato;<br />

L’aumento del tasso di insolvenza della clientela<br />

La rigidità dei costi fissi, specie di quelli del lavoro.<br />

4.1. La Crisi economica internazionale, nazionale e particolare del settore<br />

industriale ed edile (principali settori di mercato della MANNA).<br />

Sono noti i fenomeni di straordinaria negatività che hanno destabilizzato le<br />

economie mondiali a partire dall’ultimo quadrimestre 2008 (tutt’ora perduranti) e<br />

che si sono prepotentemente riversati sul mercato nazionale, rendendo ancor più<br />

difficoltoso l’andamento del settore industriale di appartenenza di MANNA.<br />

4.2. L’aumento della concorrenza territoriale nel settore del commercio di<br />

materiale elettrico.<br />

Un ruolo negativo ha svolto l’inserimento nell’area torinese di due importanti<br />

concorrenti provenienti da altra regione, attori di una politica commerciale<br />

estremamente aggressiva, che facendo leva su volumi di fatturato di grande<br />

spessore, hanno attuato un preciso piano di penetrazione nel mercato in virtù di<br />

una politica di prezzi di vendita bassissimi, talvolta addirittura al di sotto dei<br />

costi di acquisto della MANNA. Altri concorrenti minori operanti su piazza<br />

hanno tentato di porre un argine a tale invasione di campo, agendo al ribasso sui<br />

- 9 -


prezzi di vendita; tutto ciò ha determinato condizioni di concorrenza impossibili,<br />

con conseguente calo del fatturato della MANNA che si è praticamente<br />

dimezzato nel giro di un triennio. Particolarmente distruttiva è stata la celerità di<br />

tali iniziative commerciali, che ha cambiato lo scenario del mercato torinese<br />

nell’arco di pochi mesi, non consentendo altrettanta celerità nell’assunzione di<br />

provvedimenti atti a contenere parallelamente i costi.<br />

4.3. Il drastico calo del fatturato.<br />

La conseguenza pratica delle due cause suesposte è stato il drastico ed<br />

improvviso calo del fatturato che, come evidenzia la tabella che segue, mostra<br />

l’effetto dirompente sugli equilibri economico-finanziari del bilancio della<br />

MANNA, azienda territorialmente suddivisa in cinque importanti ed onerose<br />

unità locali condotte da di più di cento dipendenti e gravata da considerevoli<br />

oneri finanziari :<br />

Esercizio Fatturato / €<br />

Variazione rispetto<br />

esercizio precedente<br />

- 10 -<br />

N. ro<br />

Dipendenti<br />

2000 24.276.859 - 61<br />

2001 24.709.194 1,70% 85<br />

2002 26.706.716 8,10% 95<br />

2003 28.654.515 7,30% 103<br />

2004 30.793.793 7,50% 101<br />

2005 31.912.294 3,60% 96<br />

2006 33.199.892 4,30% 97<br />

2007 36.220.857 + 9, 1 % 93<br />

2008 33.194.220 - 9, 1 % 94<br />

2009 26.101.346 -22,40% 92<br />

2010 20.179.166 -22,70% 86


4.4. La rigidità dei costi fissi aziendali.<br />

Un’altra importante causa del dissesto è riferibile alla rigidità dei costi<br />

aziendali che, in presenza del repentino e drastico calo del fatturato, ha prodotto<br />

effetti fortemente negativi sulla redditività e sull’autofinanziamento della<br />

MANNA. Di massima evidenza è sicuramente stata la rigidità del costo del<br />

lavoro, causata essenzialmente dal frazionamento dei circa cento dipendenti nelle<br />

cinque filiali della MANNA e dalla netta opposizione delle organizzazioni<br />

sindacali a qualunque tentativo di contenimento degli oneri del personale.<br />

* * *<br />

5. LE AZIONI INTRAPRESE PER MITIGARE GLI EFFETTI DELLA CRISI.<br />

Nonostante le difficoltà ora esposte, la Società ha messo in atto le seguenti<br />

iniziative dirette a contenere gli effetti della crisi:<br />

Riduzione dei costi - Chiusura filiali<br />

Riduzione dei costi - Cassa Integrazione<br />

Copertura delle perdite - Aumento di capitale sociale<br />

Affitto del ramo di azienda di via Guglielminetti.<br />

5.1. Riduzione dei costi - Chiusura filiali.<br />

Le tre unità operative minori ubicate in Torino, Via Cardinal Massaia n. 116,<br />

in Chivasso ed in Biella sono state chiuse; la chiusura ha peraltro determinato<br />

alcuni problemi operativi che si sono risolti solo alla fine dell’esercizio 2009. In<br />

ragione di ciò, trattandosi di tre unità a risultanze economiche negative, solo a<br />

partire dall’esercizio 2010 i provvedimenti assunti hanno potuto iniziare ad<br />

offrire un contributo alla gestione.<br />

5.2. Riduzione dei costi - Cassa Integrazione.<br />

La Società ha fatto ricorso alla Cassa Integrazione Straordinaria, con durata<br />

dal 28/12/2009 e fino al termine dell’attività operativa aziendale. La C.I.G.S. è<br />

stata ottenuta con schema a rotazione mensile con cadenza quadrimestrale, per<br />

venire incontro all’interesse di tutti i dipendenti, fatta eccezione per n. 11 unità in<br />

Cassa a zero ore. Per effetto della rotazione, si è determinata una minore<br />

- 11 -


presenza di personale pari a n. 36 unità/mese; il che ha creato una qualche<br />

difficoltà nella gestione ed evasione degli ordini aziendali, ma al tempo stesso<br />

una flessione del costo del lavoro in misura pari a circa il 30%, di cui ha<br />

beneficiato il bilancio 2010.<br />

5.3. Copertura delle perdite - Aumento di capitale sociale.<br />

Come già accennato, nel mese di ottobre del 2010 - a rogito Notaio Ganelli - è<br />

stata attuata una robusta operazione sul capitale sociale che ha visto:<br />

il ripianamento di tutte le perdite iscritte nel bilancio chiuso al 31/12/2009<br />

per un importo pari a circa 3 ml/€;<br />

la sottoscrizione di un aumento del capitale sociale, per un ammontare pari<br />

a 4 ml/€, attraverso il conferimento nel capitale di MANNA di quote di<br />

partecipazione nella Magma srl, proprietaria dei complessi immobiliari<br />

all’interno dei quali si svolgeva l’attività della MANNA.<br />

5.4. Il contratto di affitto e l’opzione di vendita di ramo d’azienda<br />

stipulato con BI ESSE S.p.A.<br />

Con il “Contratto di affitto di ramo d’azienda – Contratto di Opzione di<br />

Vendita – Prelazione convenzionale” stipulato nella forma di scrittura privata<br />

con sottoscrizioni autenticate dal Notaio Martinelli di Cuneo in data 2 settembre<br />

2011 (doc. 2), la Società ha concesso in affitto a BI ESSE S.p.A. il ramo<br />

aziendale, costituito dalle attrezzature, dai mobili, dagli impianti e dagli<br />

arredamenti siti presso il punto vendita di Via Guglielminetti, unitamente al<br />

personale ad esso addetto, costituito da 19 persone. Il contratto prevede altresì la<br />

sublocazione a BI ESSE S.p.A. dell’immobile, di proprietà di MAG.MA S.r.l.,<br />

locato a MANNA S.p.A.<br />

La durata dell’affitto è stata convenuta in sei mesi a decorrere dal 19<br />

settembre 2011, rinnovabile, ad ogni scadenza, per un trimestre.<br />

Il canone mensile di affitto è stato determinato in 13 mila euro, oltre IVA, con<br />

pagamento anticipato entro il 20 di ogni mese e, con la previsione che,<br />

limitatamente al 75% di detto importo, esso sia imputato a riduzione del prezzo<br />

- 12 -


che sarà dovuto da BI ESSE in caso di esercizio da parte di MANNA<br />

dell’opzione di vendita a BI ESSE.<br />

Le giacenze di magazzino sono state invece definitivamente cedute<br />

all’affittuaria al momento della stipula del contratto di affitto, al prezzo<br />

complessivo di euro 1.406.228,37 oltre IVA, il cui pagamento è stato così<br />

regolato: quanto all’IVA, in unica soluzione entro il 15 ottobre 2011 e, quanto al<br />

corrispettivo, in 14 rate mensili di pari importo con scadenza fine mese a partire<br />

dal mese di novembre 2011. Il pagamento dell’importo corrispondente all’IVA e<br />

della prima rata del prezzo, quest’ultima in scadenza a fine novembre, sono stati<br />

regolarmente effettuati.<br />

Come anticipato, la Società si è riservata un’opzione di vendita del Ramo, al<br />

prezzo complessivo, compreso l’avviamento, di 400.000 euro, ridotto del 75%<br />

dei canoni di affitto corrisposti sino al momento dell’esercizio dell’opzione, il cui<br />

pagamento potrà aver luogo, a scelta di BI ESSE, in denaro o, parzialmente,<br />

mediante accollo del TFR e dei ratei maturati dal personale definitivamente<br />

trasferito con il Ramo.<br />

Il contratto prevede che l’opzione di vendita possa essere esercitata da<br />

MANNA entro il 30 giugno 2012, data entro la quale gli Organi della procedura<br />

potranno altresì dar corso ad una eventuale procedura competitiva. La<br />

stipulazione del contratto definitivo di compravendita potrà tuttavia avere corso<br />

subordinatamente al verificarsi delle due seguenti condizioni sospensive:<br />

1. “intervenuta definitiva omologazione dell’accordo di ristrutturazione ai<br />

sensi dell’art. 182 bis L.F. o del <strong>Concordato</strong> Preventivo presentato”<br />

dalla MANNA “o, alternativamente, intervenuta dichiarazione di<br />

fallimento” della MANNA;<br />

2. “preventiva stipulazione di Accordo sindacale con il quale, ai sensi<br />

dell’art. 47 L. 428/1990, sia convenuto il mantenimento solo parziale<br />

dell’occupazione per un numero complessivo di 8 (otto) lavoratori il cui<br />

rapporto continuerà definitivamente in capo all’acquirente, e che quindi<br />

il trasferimento non riguardi il personale eccedentario”.<br />

- 13 -


Si fa in ultimo presente che, a garanzia delle obbligazioni assunte con il<br />

contratto in esame, BI ESSE ha prestato, in data 1° settembre 2011, fidejussione<br />

bancaria a prima richiesta (n. 03071/8200/00518610, rilasciata da Intesa San<br />

Paolo S.p.A.) per l’importo di euro 600 mila (doc. 3).<br />

* * *<br />

6. LO STATO DELLE ATTIVITÀ E DELLE PASSIVITÀ DELLA SOCIETÀ.<br />

La data di riferimento per la rappresentazione della situazione patrimoniale,<br />

economica e finanziaria della Società è il 15 novembre 2011.<br />

La situazione patrimoniale della Società relativa al bilancio chiuso al 31<br />

dicembre 2010, approvato dall’assemblea in data 20 luglio 2011 e quella al 15<br />

novembre 2011 risultano dagli allegati doc. 4 e doc 5.<br />

Il Piano del concordato è stato redatto prendendo a riferimento la predetta<br />

situazione dei conti al 15 novembre 2011, integrata con rettifiche volte a<br />

considerare i valori di realizzo dell’attivo in ottica prudenziale e la stima delle<br />

ulteriori passività sorte sino alla data di presentazione della domanda di<br />

concordato. Il Piano viene descritto nei successivi paragrafi.<br />

6.1. Lo stato delle attività.<br />

* * *<br />

La rappresentazione dell’attivo tiene in considerazione le movimentazioni<br />

intervenute fino alla data di presentazione della domanda di concordato e le<br />

rettifiche per svalutazioni.<br />

Ai fini della attuazione del Piano che prevede la cessione delle attività,<br />

l’attivo è valutato al previsto valore di realizzo per quanto attiene al ramo<br />

aziendale di via Guglielminetti, ed al valore che si ritiene realizzabile in tempi<br />

ragionevoli per le residue poste, apportando le necessarie rettifiche rispetto ai<br />

valori contabili.<br />

STATO DELL'ATTIVO €<br />

Valore di cessione ramo d'azienda a BI ESSE 380.500<br />

Canoni di affitto in procedura 22.750<br />

- 14 -


Contributo del socio 250.000<br />

Attrezzature e arredi 265.000<br />

Magazzino residuo 125.000<br />

Crediti verso BI ESSE per cessione magazzino 1.406.228<br />

Crediti commerciali 787.681<br />

Crediti verso l'Erario 74.099<br />

Disponibilità liquide 89.102<br />

Totale attivo liquidabile 3.400.360<br />

Si forniscono, al riguardo, le seguenti note di commento.<br />

6.1.1. Prezzo di vendita a BI ESSE S.p.A. del ramo di azienda di Via<br />

Guglielminetti.<br />

Come già riferito, la Società ha stipulato in data 2 settembre 2011 un contratto<br />

di affitto con opzione di vendita alla società BI ESSE S.p.A. per il ramo<br />

aziendale di via Guglielminetti, nel quale viene in particolare prevista, a favore di<br />

MANNA, un’opzione per la vendita del ramo in questione al prezzo<br />

onnicomprensivo di euro 400.000. In merito alle modalità e alle condizioni per<br />

addivenire alla vendita del ramo nonché alle modalità di pagamento del prezzo,<br />

in denaro o, in parte, mediante accollo del TFR e dei ratei del personale trasferito<br />

con il ramo, si fa rinvio a quanto più sopra esposto.<br />

Ai fini del Piano concordatario è stato assunto, quale attività realizzabile,<br />

l’importo di euro 380.500 corrispondente al prezzo convenuto di euro 400.000,<br />

assunto al netto dei canoni di affitto del ramo di azienda corrisposti sino al<br />

momento di presentazione della domanda di concordato.<br />

6.1.2. Canoni di affitto del ramo di azienda di via Guglielminetti.<br />

Il Piano stima l’importo di euro 22.750 quale valore di realizzo dei canoni di<br />

affitto che saranno incassati da BI ESSE, per la parte degli stessi (25%) che non<br />

deve essere imputata a riduzione del prezzo di cessione del ramo aziendale.<br />

L’ammontare in questione è stato prudenzialmente computato sino al mese di<br />

giugno 2012, assumendo che il trasferimento definitivo del ramo aziendale possa<br />

- 15 -


aver luogo entro tale data, e corrisponde, quindi, all’importo di euro 3.250 per 7<br />

mensilità.<br />

6.1.3. Contributo del socio.<br />

Il sig. Massimo Manna, socio nonché liquidatore di MANNA, al fine di<br />

favorire il buon esito del concordato preventivo, si impegna a mettere a<br />

disposizione della Procedura l’importo complessivo di euro 250.000, dei quali<br />

euro 100.000 già versati nelle casse sociali (doc. 6).<br />

6.1.4. Valore di realizzo delle attrezzature e degli arredi dell’unità di<br />

Corso Novara.<br />

Le attrezzature e gli arredi presenti presso la sede di Corso Novara sono stati<br />

oggetto di un’offerta di acquisto da parte della BI ESSE S.p.A. (doc. 7), con la<br />

precisazione che trattasi di offerta indipendente da quella formulata dalla stessa<br />

BI ESSE per il ramo aziendale di via Guglielminetti e che pertanto essa non<br />

fruisce della sopra menzionata garanzia fideiussoria. Sul prezzo offerto da BI<br />

ESSE la Società ha acquisito parere di congruità dall’Arch. Guido Fugiglando<br />

(doc. 8).<br />

Nel Piano di concordato il valore delle attrezzature e degli arredi in questione,<br />

che rappresentano la totalità dei cespiti residuanti rispetto a quelli destinati ad<br />

essere trasferiti con il ramo aziendale di via Guglielminetti, è quindi assunto in<br />

base al prezzo offerto da BI ESSE di euro 265.000.<br />

Si evidenzia che il valore attribuito alle attività in questione ha carattere<br />

prudenziale e tiene conto del fatto che, ad oggi, l’unica offerta di acquisto a<br />

corpo per le stesse è quella formulata, appunto, da BI ESSE, fermo restando che,<br />

in pendenza di procedura e sotto la vigilanza degli organi della stessa, potranno<br />

essere ricercate eventuali offerte migliorative.<br />

6.1.5. Immobilizzazioni finanziarie.<br />

- 16 -


Il Piano attribuisce prudenzialmente un valore di realizzo di euro zero alle<br />

immobilizzazioni finanziarie, costituite da:<br />

1. una quota da nominali euro 5.200, pari al 52% del capitale sociale di<br />

MAG.MA S.r.l., priva di un valore di realizzo atteso che la partecipata<br />

presenta, a sua volta, richiesta di ammissione alla procedura di<br />

concordato preventivo con un Piano che non prevede, una volta<br />

soddisfatti i creditori sociali, un residuo attivo distribuibile;<br />

2. n. 399.706 azioni del valore nominale di euro 207.847,12,<br />

corrispondente al 5,3% del capitale sociale della Fegime Italia S.p.A.,<br />

società con sede in Milano, Via E. Caldara 24, codice fiscale e n. di<br />

iscrizione presso il Registro delle Imprese di Milano 10563550150<br />

Fegime Italia S.p.A. fa parte della Federazione Europea dei Grossisti<br />

Indipendenti di Materiale Elettrico ed ha lo scopo statutario di agire come gruppo<br />

di acquisto per conto dei soci. La partecipazione nella stessa, pur essendo priva di<br />

un proprio mercato connotato da liquidità, potrà essere offerta in vendita ad altri<br />

operatori del settore, interessati a beneficiare dei vantaggi derivanti dall’adesione<br />

a Fegime, ovvero alla stessa Fegime Italia S.p.A. nell’ambito di un piano di<br />

acquisto di azioni proprie. Stante, tuttavia, l’incertezza circa i tempi e i valori di<br />

realizzo, ai fini del Piano anche tale partecipazione è stata prudenzialmente<br />

assunta per un valore nullo.<br />

6.1.6. Valore di presumibile realizzo delle scorte di magazzino.<br />

Il Piano assume un valore di realizzo prudenziale di euro 125.000 delle<br />

giacenze di merce, attualmente stoccate presso il punto vendita di via<br />

Guglielminetti e presso la sede di corso Novara, quali residuanti a seguito della<br />

vendita in blocco del magazzino alla BI ESSE S.p.A. in occasione della stipula<br />

dell’affitto di ramo aziendale.<br />

L’importo si riferisce, per euro 25.000, al valore dell’offerta ricevuta dalla<br />

stessa BI ESSE in data 15 dicembre 2011 per parte di tali giacenze (doc. 9) e, per<br />

euro 100.000, alla valutazione prudenziale del residuo stock, effettuata tenendo<br />

- 17 -


conto dell’obsolescenza e della notevole frammentazione delle giacenze, che<br />

consente di considerare come unica ipotesi di realizzo, quella della vendita in<br />

blocco, con rilevante sacrificio rispetto ai valori di libro. Il valore così stimato è<br />

stato oggetto di verifica di congruità da parte dell’Arch. Guido Fugiglando (doc.<br />

10).<br />

6.1.7. Credito nei confronti di MAG.MA S.r.l. per acconti su canoni di<br />

locazione.<br />

Alla data di riferimento della situazione patrimoniale (15 novembre 2011) la<br />

Società esponeva un residuo credito di complessivi euro 166.563 nei confronti<br />

della MAG.MA, per acconti su canoni di locazione (cfr. scrittura ricognitiva in<br />

data 12 giugno 2010, doc. 11). Ai fini del Piano tale credito viene portato in<br />

conto per euro zero in considerazione del fatto che lo stesso è destinato a ridursi<br />

progressivamente per l’effetto della maturazione dei canoni di locazione dovuti a<br />

MAG.MA.<br />

6.1.8. Credito per la cessione a BI ESSE S.p.A. delle giacenze di<br />

magazzino.<br />

Il credito nei confronti di BI ESSE per la cessione delle giacenze di<br />

magazzino presenta un valore di realizzo di euro 1.406.228.<br />

Come già riferito, la Società ha stipulato in data 2 settembre 2011 un contratto<br />

di affitto con opzione di vendita a favore di MANNA alla società BI ESSE S.p.A.<br />

del ramo aziendale di via Guglielminetti, nel quale è stata, tra l’altro, prevista la<br />

cessione all’affittuaria, contestuale alla stipula del contratto di affitto, delle<br />

giacenze di magazzino pertinenti il ramo, al prezzo complessivo di euro<br />

1.406.228 oltre IVA, così regolato: quanto all’IVA, in un’unica soluzione entro il<br />

15 di ottobre 2011, e, quanto all’imponibile, in 14 rate mensili di pari importo<br />

con scadenza a fine mese, a partire dal mese di novembre 2011.<br />

I pagamenti dovuti prima d’ora sono stati tutti onorati, ivi inclusa la rata in<br />

scadenza a fine novembre; BI ESSE ha prestato fideiussione bancaria a prima<br />

- 18 -


ichiesta dell’importo di euro 600.000 a garanzia delle obbligazioni assunte con il<br />

contratto de quo.<br />

6.1.9. Crediti commerciali netti.<br />

Il Piano di concordato stima l’importo di euro 787.681 quale presumibile<br />

valore di realizzo dei crediti commerciali della Società, costituiti da crediti verso<br />

clienti e ricevute bancarie. L’importo è stato valutato al netto delle note di credito<br />

e di compensazioni con soggetti aventi rapporti con la Società in veste sia di<br />

cliente sia di fornitore. Non si è altresì tenuto conto del valore dei crediti ceduti<br />

al sistema bancario nell’ambito di operazioni di finanziamento contro cessione di<br />

crediti, né, in via prudenziale, dei crediti per i quali sono state consegnate al<br />

sistema bancario ricevute bancarie non ancora scadute al momento del deposito<br />

della domanda.<br />

Ai fini della presentazione del Piano è stata condotta un’analisi di<br />

recuperabilità dei crediti in essere, a seguito della quale, a fronte di un importo<br />

complessivo lordo dei crediti presenti in partitario di euro 3.191.928, il valore<br />

prudenzialmente ritenuto recuperabile ammonta, appunto, ad euro 787.681. Le<br />

ragioni di questa forte svalutazione sono da ricondursi alla particolare<br />

frammentazione dei crediti e alla crisi che ha travagliato e continua ad incidere<br />

sui piccoli operatori.<br />

Le svalutazioni sono state operate adottando i seguenti criteri prudenziali:<br />

1. quanto ai crediti la cui gestione è stata affidata al legale della Società,<br />

Avv. Giuseppe Marcon, gli stessi sono stati valorizzati sulla base di una<br />

puntuale analisi condotta dallo stesso, tenuto conto dei piani di rientro e<br />

degli impegni assunti dal debitore nonché, per parte dei crediti, dei<br />

pignoramenti immobiliari ottenuti. In merito occorre precisare che<br />

l’importo indicato come recuperabile include anche il recupero delle<br />

spese legali, delle quali si è peraltro tenuto conto, in modo<br />

corrispondente, in sede di quantificazione dei debiti verso il legale.<br />

- 19 -


Per ragioni prudenziali, l’importo complessivamente indicato come<br />

recuperabile dal legale, pari ad euro 1.270.508, è stato portato in conto<br />

per il 50%, e quindi per l’importo di euro 635.254.<br />

2. per i residui crediti, è stato adottato un criterio di tipo analitico,<br />

stralciando le posizioni delle quali sono note situazioni di difficoltà del<br />

debitore che fanno presumere l’inesigibilità parziale o totale del credito,<br />

quelle che sono state oggetto di cessione al sistema bancario nell’ambito<br />

di operazioni di anticipazione su crediti nonché quelle alle quali<br />

corrispondono ricevute bancarie emesse e non ancora scadute. Per le<br />

poste residue, si è proceduto secondo un criterio di tipo forfetario, che<br />

prevede lo stralcio:<br />

o dei crediti con anzianità superiore ai sei mesi, assumendo che il<br />

mancato incasso sia sintomatico di una possibile<br />

difficoltà/insolvenza del debitore;<br />

o dei crediti di importo inferiore ai mille euro, assumendo che, in<br />

caso di mancato pagamento, l’azione di recupero possa risultare<br />

economicamente non vantaggiosa,<br />

nonché la svalutazione forfetaria di un ulteriore 25% dei crediti<br />

residuanti dopo i predetti stralci.<br />

La situazione di esigibilità dei crediti è riepilogata nel seguente prospetto:<br />

Crediti verso clienti Importo<br />

Valore contabile dei crediti verso clienti 3.191.928<br />

Riclassificazione debiti netti verso clienti 17.317<br />

Fondo svalutazione crediti contabile -2.630.000<br />

Rilevazione dell’importo recuperabile dei crediti in gestione al<br />

1.270.508<br />

legale<br />

Storno crediti ceduti e ricevute bancarie a scadere -59.071<br />

Svalutazione prudenziale dei crediti con anzianità superiore a 6 mesi -314.217<br />

Svalutazione prudenziale dei crediti di importo unitario inferiore a<br />

-38.854<br />

1.000 euro<br />

Svalutazione forfetaria prudenziale crediti in gestione al legale<br />

(50%)<br />

- 20 -<br />

-635.254


Svalutazione forfetaria prudenziale altri crediti (25%) -41.776<br />

Rilevazione fatture emesse successivamente alla data di riferimento 27.099<br />

Totale 787.681<br />

6.1.10. Crediti verso l’Erario.<br />

L’importo indicato a Piano, di euro 74.099, si riferisce:<br />

1. quanto ad euro 5.398, a ritenute d’acconto ex art. 25 del D.L. n.<br />

78/2010;<br />

2. quanto ad euro 11.245, a IVA su autoveicoli richiesta a rimborso ai<br />

sensi del D.L. 258/2006;<br />

3. quanto ad euro 9.456 al credito IVA da liquidazione periodica;<br />

4. quanto ad euro 48.000, ad una stima prudenziale dell’IVA sulle fatture<br />

da ricevere che potrà essere recuperata in sede di liquidazione periodica<br />

ovvero tramite richiesta di rimborso.<br />

6.1.11. Crediti diversi.<br />

Il Piano attribuisce prudenzialmente un valore di euro zero ai crediti diversi,<br />

essendo trascurabile il relativo valore contabile risultante dalla situazione<br />

patrimoniale alla data di riferimento (15/11/2011).<br />

6.1.12. Disponibilità liquide.<br />

Le disponibilità liquide ammontano, nella situazione al 15 novembre 2011, a<br />

euro 189.102, già comprensive, per euro 100.000, del versamento nelle casse<br />

sociali del contributo del socio di cui al precedente § 6.1.3, e si riferiscono ai<br />

seguenti importi:<br />

1. cassa contanti e assegni presenti presso la sede di C.so Novara, per<br />

complessivi euro 9.668;<br />

2. disponibilità liquide presso il Banco Posta, conto n. 612626, per euro<br />

179.433.<br />

Il saldo aggiornato delle disponibilità liquide ammonta ad euro 137.877.<br />

- 21 -


6.2. Lo stato delle passività.<br />

Anche relativamente alle passività la data di riferimento è quella del 15<br />

novembre 2011. Il dato della situazione dei conti è stato integrato con scritture<br />

extra-contabili per una più puntuale rappresentazione alla data di presentazione<br />

del concordato. La tabella che segue rappresenta sinteticamente il dato relativo<br />

allo stato del passivo, alla data di presentazione della domanda di concordato,<br />

tenuto conto che la proposta concordataria prevede l’organizzazione dei creditori<br />

nelle seguenti classi omogenee:<br />

1. creditori privilegiati o in prededuzione, per i quali il Piano prevede<br />

l’integrale soddisfacimento;<br />

2. creditori il cui credito è assistito da garanzia fideiussoria della società<br />

MAG.MA, e/o da garanzia ipotecaria su immobili di proprietà della<br />

Società MAG.MA , per i quali – tenuto conto del soddisfacimento che<br />

essi trarranno dall’escussione delle garanzie – è previsto in questo<br />

concordato il soddisfacimento nella misura dell’1% del relativo credito,<br />

avendo la MAG.MA rinunziato al regresso nei confronti della MANNA<br />

(doc. 29);<br />

3. altri creditori chirografari, per i quali il Piano prevede il soddisfacimento<br />

nella misura dell’11,7% del relativo credito.<br />

STATO DEL PASSIVO<br />

Debiti Privilegiati, prededuzioni e fondi rischi €<br />

Debiti verso il personale dipendente e Trattamento di fine rapporto 725.103<br />

Debiti verso agenti 2.197<br />

Debiti verso l'Erario per accertamento con adesione 631.954<br />

Altri debiti nei confronti dell'Erario 141.708<br />

Debiti verso enti previdenziali ed assistenziali 50.747<br />

Debiti verso fornitori e fatture da ricevere 252.147<br />

Fondo per oneri e sanzioni su omessi versamenti di imposte 33.243<br />

Fondo rischi generico: accantonamenti ed integrazioni prudenziali 150.000<br />

- 22 -


Fondo spese di giustizia 350.000<br />

Fondo per spese successive alla data di riferimento della situazione<br />

e sino alla data di presentazione della domanda di concordato 25.000<br />

Fondo spese di gestione della società 185.000<br />

Totale debiti privilegiati, prededuzioni e fondi rischi 2.547.099<br />

Classe dei creditori con garanzia personale e/o ipotecaria di<br />

MAG.MA S.r.l. per i quali è previsto il soddisfacimento all'1% €<br />

Debiti verso istituti bancari assistiti da garanzia MAG.MA o<br />

garanzia reale su beni di terzi 6.760.953<br />

Debiti verso fornitore Fegime Italia S.p.a. 715.125<br />

Totale debiti della classe da pagarsi all'1% 7.476.078<br />

Debiti chirografari €<br />

Debiti verso istituti bancari non garantiti 1.202.895<br />

Debiti verso fornitori e fatture da ricevere 4.886.695<br />

Debiti netti nei confronti di clienti 17.317<br />

Debiti verso MAG.MA per finanziamenti 237.183<br />

Fondo per interessi di mora 59.975<br />

Fondo per oneri e sanzioni su omessi versamenti di imposte 9.973<br />

Fondo rischi controversie legali in corso 18.000<br />

Fondo rischi generico: accantonamenti ed integrazioni prudenziali 200.000<br />

Totale debiti chirografari da pagarsi in percentuale 6.632.038<br />

Si forniscono, al riguardo, le seguenti note di commento.<br />

6.2.1. Debiti verso il personale dipendente e Trattamento di Fine<br />

Rapporto.<br />

Il debito in essere verso dipendenti è pari ad euro 725.103, interamente<br />

privilegiato, e si riferisce agli importi maturati per stipendi, premi, ratei per ferie<br />

maturate e non godute, tredicesima e quattordicesima mensilità, indennità di<br />

buonuscita e TFR, fino alla data del 31 ottobre 2011. In appresso si riporta il<br />

dettaglio della voce:<br />

Debiti verso il personale dipendente e Trattamento di Fine<br />

Rapporto<br />

- 23 -<br />

Importo


TFR 617.550<br />

Polizza TFR Crédit Agricole -93.284<br />

Anticipo TFR a dipendenti -10.000<br />

Ratei ferie, ex festività e permessi 129.044<br />

Incidenza dei ratei su TFR 6.640<br />

Buona uscita 74.928<br />

Debiti per cessioni del quinto stipendio 226<br />

Totale 725.103<br />

Si segnala in particolare che in data 31 agosto 2011, ai sensi dell’art. 2 D.P.R.<br />

n. 218/2000, la Società ha raggiunto un accordo con le Organizzazioni Sindacali<br />

competenti per il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, per crisi<br />

aziendale per 12 mesi a decorrere dal 1° settembre 2011 per un numero massimo<br />

di 42 lavoratori (cfr. Verbale di Esame Congiunto allegato, doc. 12).<br />

In funzione del deposito della presente domanda, la Società ha conferito<br />

incarico alla dott.ssa Giulia De Febe di effettuare una ricognizione di tutte le<br />

passività connesse ai rapporti di lavoro dipendente, ivi incluse le passività nei<br />

confronti dell’Erario e degli enti previdenziali (cfr. relazione allegata doc. 13).<br />

Come riportato nella tabella, l’importo del debito per TFR viene assunto al<br />

netto delle indennità che saranno liquidate in forza della polizza collettiva per il<br />

trattamento di fine rapporto n. 5.501.523 emessa dalla PO Vita Compagnia di<br />

Assicurazioni S.p.A. (doc. 14), il cui residuo ammontare al 30 novembre 2011,<br />

ridotto degli importi liquidati successivamente alla data di riferimento per euro<br />

5.415, è di euro 87.879 (cfr. estratto doc. 15).<br />

Il Piano di concordato considera, infine, nelle voci “Fondo per spese<br />

successive alla data di riferimento della situazione e sino alla data di<br />

presentazione della domanda” e “Fondo spese di gestione della società” la stima<br />

dell’ammontare lordo dei costi per il personale maturati e destinati a maturare<br />

successivamente al 31 ottobre 2011 (data cui si riferisce il predetto accertamento<br />

delle passività) e in corso di procedura, tenuto conto che il Piano assume<br />

l’impiego di n. 4 risorse sino al 31 dicembre 2011, anche in funzione delle<br />

esigenze di aggiornamento contabile connesse al deposito del presente ricorso, e<br />

- 24 -


di una sola risorsa part-time per la durata della procedura, che si assume<br />

indicativamente in due anni dall’apertura della stessa.<br />

Sempre tra le passività destinate a maturare in corso di procedura è stata<br />

altresì portata in conto una stima della maturazione, sui debiti nei confronti del<br />

personale, degli interessi legali sino al momento del previsto pagamento<br />

(prudenzialmente considerato al 31 dicembre 2012), e della rivalutazione<br />

monetaria, sino alla scadenza della CIGS.<br />

L’elenco nominativo dei soggetti creditori è riportato negli allegati 2 e segg.<br />

della citata relazione doc. 13.<br />

6.2.2. Debiti verso Agenti.<br />

Il Piano considera l’importo di euro 2.197, al privilegio, quale debito nei<br />

confronti di agenti di commercio, per provvigioni maturate e non ancora<br />

corrisposte<br />

Si fa presente che tutti i rapporti di agenzia sono stati prima d’ora risolti<br />

consensualmente e che tutte le indennità dovute sono state liquidate.<br />

Il dettaglio nominativo delle passività in questione è riportato nel doc. 16.<br />

6.2.3. Debito verso l’Erario per accertamento con adesione relativo<br />

all’anno di imposta 2007<br />

Nel 2010 la società ha sottoscritto con la Direzione Provinciale II di Torino<br />

dell’Agenzia delle Entrate l’atto di adesione n. T7GA3T300177/2010 (doc. 17)<br />

per la definizione, con riferimento al periodo di imposta 2007, di violazioni in<br />

materia di IRES, IVA e IRAP, per un complessivo importo di euro 1.062.086,29<br />

oltre interessi di rateazione. La società ha optato per il pagamento in 12 rate<br />

trimestrali anticipate, con garanzia fideiussoria n. 2137846 rilasciata da Società<br />

Reale Mutua di Assicurazione (doc. 18), per un importo massimo complessivo<br />

garantito, al netto del primo versamento, di euro 988.192,69. Si segnala che<br />

l’impegno fideiussorio assunto dalla Reale Mutua è accompagnato da una<br />

“pattuizione speciale”, in forza della quale il socio, sig. Massimo Manna, si è<br />

- 25 -


eso coobbligato solidale della Società per tutti gli obblighi e gli oneri che<br />

incombono in capo alla Reale Mutua in dipendenza della polizza, concedendo<br />

garanzia ipotecaria di primo grado su due immobili in Bardonecchia (TO) e in<br />

Arma di Taggia (IM), per un complessivo importo di euro 700.000.<br />

. La società ha sinora onorato le 5 rate scadute prima del deposito della<br />

presente domanda, e residua pertanto un debito per capitale, sanzioni e interessi,<br />

interamente privilegiato, di euro 631.954, mentre la prossima rata, di euro<br />

89.615, in scadenza il 29/01/2012 è destinata a non essere onorata.<br />

6.2.4. Altri debiti nei confronti dell’Erario.<br />

Gli altri debiti nei confronti dell’Erario ammontano a complessivi euro<br />

141.708, interamente al privilegio, e sono così suddivisi:<br />

Debiti tributari Importo<br />

Erario per Iva a debito 92.517<br />

Erario per ritenute su redditi di lavoro dipendente 16.591<br />

Erario per ritenute su redditi di lavoro autonomo 6.926<br />

Erario per ritenute su emolumenti amministratore 18.291<br />

Stima degli interessi sui mancati versamenti 7.383<br />

Totale 141.708<br />

L’ammontare degli interessi è stato calcolato sulla base del tasso applicabile<br />

per legge fino alla data di previsto pagamento, che si presume non superiore a<br />

due anni dall’apertura della procedura. Quanto alle sanzioni, esse sono esposte<br />

nel “Fondo rischi sanzioni su imposte non versate”.<br />

6.2.5. Debiti verso enti previdenziali e assistenziali.<br />

I debiti verso enti previdenziali e assistenziali ammontano ad euro 50.747<br />

interamente al privilegio, così come ricostruiti nella già citata relazione<br />

predisposta dalla dott.ssa De Febe.<br />

Il dettaglio delle passività in questione è riportato nel doc. 19.<br />

- 26 -


6.2.6. Debiti verso le banche.<br />

La Ricorrente è debitrice nei confronti del ceto bancario in ragione di<br />

finanziamenti chirografari accesi nel corso degli anni, di rapporti di conto<br />

corrente e linee a breve. Il debito complessivo ammonta ad euro7.963.848,<br />

comprensivo della stima degli oneri ed interessi maturati sino al momento della<br />

presentazione della domanda. Il relativo dettaglio è riportato nel doc. 20. Nel<br />

prosieguo le passività verso il ceto bancario vengono analizzate secondo la loro<br />

organizzazione in classi omogenee.<br />

a) Debiti verso le banche assistiti da garanzia personale di MAG.MA e/o<br />

garanzia reale su beni immobili di MAG.MA.<br />

Il Piano istituisce la classe dei creditori assistiti da garanzia fideiussoria e/o<br />

ipotecaria prestata dalla società MAG.MA S.r.l., classe per la quale viene<br />

previsto il soddisfacimento nella misura dell’1%. I creditori inclusi in tale classe<br />

sono infatti destinati a trovare un miglior soddisfacimento delle proprie ragioni di<br />

credito nell’ambito del concordato della MAG.MA S.r.l., il cui ricorso viene<br />

presentato contestualmente al presente e prevede un soddisfacimento integrale<br />

dei creditori in privilegio e nella misura del 87,2% dei creditori chirografari,<br />

Appartengono a tale classe debiti nei confronti del sistema bancario per<br />

complessivi euro 6.760.953, il cui dettaglio è riportato nel doc. 20.<br />

Relativamente alle passività incluse in tale classe si evidenziano, in<br />

particolare, i seguenti profili:<br />

- il debito nei confronti di Unicredit S.p.A. per il finanziamento<br />

chirografario n. 4017529, per un residuo importo, comprensivo di<br />

interessi, di euro 622.718, è garantito anche da ipoteca di primo grado<br />

concessa da MAG.MA S.r.l. sull’immobile di corso Novara 112, per un<br />

complessivo importo di euro 2.900.000 (doc. 21), sicché per tale<br />

passività la proposta di concordato della MAG.MA prevede il<br />

soddisfacimento in misura integrale.<br />

- 27 -


Al riguardo si fa presente che l’immobile su cui insiste la predetta<br />

ipoteca è gravato altresì da ipoteca iscritta in data 28 dicembre 2006 a<br />

favore di Banca Intesa Mediocredito in dipendenza di finanziamento per<br />

un residuo importo in linea capitale di euro 897.436, ed è già oggetto di<br />

un compromesso che ne prevede la vendita ad un prezzo di 6,75 milioni<br />

di euro, quindi senz’altro capiente rispetto alle passività ipotecarie in<br />

questione.<br />

Risulta pertanto evidente che, ove, come probabile ragionevolmente<br />

certo, si confermi la previsione di integrale soddisfacimento delle<br />

passività privilegiate nell’ambito del concordato MAG.MA, il debito in<br />

questione nei confronti di UniCredit non dovrà essere soddisfatto,<br />

nell’ambito del concordato MANNA, nemmeno nella misura ridotta<br />

dell’1%;<br />

- il debito nei confronti di Veneto Banca S.p.A. per il finanziamento n.<br />

27014 per un residuo importo, comprensivo degli interessi stimati, di<br />

euro 416.201, è garantito, oltre che da fideiussione della MAG.MA sino<br />

a concorrenza del complessivo importo di euro 400.000, anche da pegno<br />

su valori mobiliari di titolarità del sig. Massimo Manna, il cui valore,<br />

alla data di deposito della domanda, ammonta indicativamente ad euro<br />

200.000;<br />

Si segnala, inoltre, che risultano garantiti da Eurofidi S.c.p.a. i seguenti<br />

finanziamenti, per i quali ad oggi non si ha notizia che sia intervenuta escussione<br />

della garanzia:<br />

- finanziamento Banca del Canavese n. 35018 per euro 98.088, con<br />

garanzia di Eurofidi sino a concorrenza dell’importo di euro 60.000;<br />

- finanziamento Intesa Sanpaolo n. 561028 per euro 168.422, con<br />

garanzia di Eurofidi per l’intero importo.<br />

b) Altri debiti verso le banche.<br />

- 28 -


L’ammontare dei debiti non assistiti da garanzia personale o reale di<br />

MAG.MA , per il quale si assume la soddisfazione nella misura prevista per tutti<br />

i creditori chirografari, è complessivamente pari a euro 1.202.895. Il relativo<br />

dettaglio è riportato nel doc. 20, con indicazione delle eventuali garanzie<br />

fideiussorie prestate da soggetti diversi da MAG.MA.<br />

L’importo comprende il debito nei confronti di Eurofidi, per euro 900.000<br />

oltre interessi, sorto a seguito dell’escussione della garanzia prestata dal suddetto<br />

consorzio di garanzia fidi nell’interesse di MANNA S.p.A. a UniCredit in<br />

relazione al finanziamento n. 4084862, del complessivo importo di euro<br />

1.500.000 (doc. 22).<br />

6.2.7. Debiti nei confronti di fornitori.<br />

Il debito nei confronti dei fornitori per fatture ricevute e da ricevere è pari ad<br />

euro 5.853.967 ed è così ripartito nel Piano di concordato:<br />

Privilegio Chirografo Classe 1% Totale<br />

Fornitori per fatture<br />

ricevute<br />

5.649 4.628.323 0 4.633.972<br />

Fornitori per fatture da<br />

ricevere<br />

246.498 0 0 246.498<br />

IVA al chirografo su<br />

passività privilegiate<br />

0 27.732 0 27.732<br />

Fornitori per interessi e<br />

spese richiesti<br />

Fornitore Fegime<br />

garantito da fideiussione<br />

0 230.640 0 230.640<br />

MAG.MA (importo<br />

comprensivo di spese e<br />

interessi richiesti)<br />

0 0 715.125 715.125<br />

Totale 252.147 4.886.695 715.125 5.853.967<br />

Il dettaglio nominativo dei creditori è riportato nel doc. 23 per i fornitori per<br />

fatture ricevute, e nel doc. 24 per i fornitori per fatture da ricevere.<br />

Gli ammontari sopra indicati tengono conto, oltre che della sorte capitale,<br />

anche degli interessi e delle spese ove richiesti nell’ambito di procedure<br />

- 29 -


esecutive individuali. Gli importi sono inoltre esposti al netto delle eventuali<br />

posizioni creditorie vantate dalla società nei confronti dei medesimi creditori.<br />

Nel passivo concordatario, alla voce “Fondo per interessi di mora” sono stati<br />

prudenzialmente considerati in via chirografaria euro 59.975 quali interessi di<br />

mora per ritardato pagamento ai fornitori, dovuti ai sensi del Decreto Legislativo<br />

231/2002, ancorché essi non siano stati richiesti.<br />

Quanto al debito nei confronti del fornitore Fegime Italia S.p.A., pari ad euro<br />

659.984 per sorte capitale, oltre euro 55.141 per spese e interessi, il Piano di<br />

concordato ne considera l’appartenenza alla classe dei creditori chirografari<br />

destinati ad essere soddisfatti in misura pari all’1%, in quanto:<br />

- esso è assistito da fideiussione rilasciata dalla MAGMA S.r.l. (doc. 25);<br />

- il creditore in data 16 luglio 2011 ha ottenuto dal Tribunale di Milano<br />

decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo tanto nei confronti della<br />

MANNA S.p.A. quanto nei confronti del fideiussore MAG.MA;<br />

- il creditore ha iscritto ipoteca giudiziale e fatto notificare atto di<br />

pignoramento immobiliare nei confronti della MAG.MA (doc. 26),<br />

società che, come già riferito, presenta anch’essa domanda di<br />

concordato.<br />

Tale credito presenta quindi caratteristiche omogenee ai crediti del ceto<br />

bancario inclusi nella medesima classe.<br />

6.2.8. Debiti netti nei confronti di clienti.<br />

I debiti nei confronti dei clienti, al netto dei crediti verso gli stessi,<br />

ammontano ad euro 17.317, interamente al chirografo, e sono dettagliati nel doc.<br />

27.<br />

6.2.9. Debiti per finanziamenti soci.<br />

Il Piano assume che nulla sia dovuto ai soci a fronte dei finanziamenti da<br />

costoro sinora effettuati a favore della società, per complessivi euro 435.035, in<br />

- 30 -


quanto interamente rinunziati condizionatamente all’omologa del concordato<br />

(doc. 28).<br />

6.2.10. Debito verso MAG.MA per finanziamento.<br />

Il Piano assume che il debito per finanziamento nei confronti di MAG.MA<br />

S.r.l., pari ad euro 237.183, sia soddisfatto alla stregua delle altre passività<br />

chirografarie.<br />

6.2.11. Fondi per rischi ed oneri.<br />

Il Piano di concordato considera l’appostazione di fondi rischi di differente<br />

natura al fine di stimare, in maniera prudenziale, l’importo del rischio massimo<br />

inerente talune passività, ad oggi non accertabili, che potranno sorgere nel corso<br />

dello svolgimento della procedura. Trattasi in particolare delle seguenti:<br />

a) Fondo per interessi di mora.<br />

Il fondo, pari ad euro 59.975, interamente al chirografo, è appostato per<br />

stimare gli interessi maturati/maturandi sul debito verso fornitori ai sensi del<br />

D.lgs 231/2002. L’ammontare del fondo è stato prudenzialmente computato per<br />

tutte le passività commerciali, a far tempo dalla scadenza e sino alla data di<br />

deposito della domanda, esclusi i soli debiti per i quali gli interessi sono già stati<br />

richiesti nell’ambito di procedure individuali di recupero del credito, dei quali si<br />

è già tenuto conto in sede di quantificazione della passività.<br />

b) Fondo rischi per oneri e sanzioni su omessi versamenti di imposte.<br />

Ammonta ad euro 43.215 e si riferisce, per euro 33.243, al privilegio, alla<br />

misura piena delle sanzioni che potranno essere addebitate a fronte del tardivo<br />

versamento dei tributi indicati al precedente § 6.2.4, e per euro 9.973, al<br />

chirografo, alla stima degli oneri di riscossione.<br />

c) Fondo rischi controversie legali in corso.<br />

Ammonta ad euro 18.000, interamente al chirografo, e si riferisce ad un<br />

accantonamento prudenziale a fronte di una richiesta di risarcimento formulata<br />

- 31 -


avanti al Tribunale di Torino dal sig. Livio Latella, ex consulente informatico di<br />

MANNA S.p.A.<br />

d) Fondo rischi generico: accantonamenti ed integrazioni prudenziali.<br />

Il fondo riveste carattere di prudenza al fine di far fronte ad eventuali<br />

insussistenze attive e a potenziali oneri non stimati nelle voci specifiche del<br />

Piano di concordato. Il fondo è appostato per euro 150.000 al privilegio, e per<br />

euro 200.000 al chirografo. La misura del fondo si ritiene giustificata in<br />

relazione al fatto che la società ha cessato la propria attività ormai da alcuni mesi,<br />

il che ha consentito un adeguato assestamento delle poste contabili e permette di<br />

ritenere ragionevolmente improbabile l’insorgenza di sopravvenienze passive,<br />

tenuto altresì conto che il rischio di insufficiente realizzo delle attività, ed in<br />

particolare dei crediti commerciali, è stato preso in considerazione in sede di<br />

determinazione del valore delle stesse ai fini del Piano.<br />

e) Fondo spese di giustizia.<br />

E’ stato considerato – e, conseguentemente, stanziato – un fondo per i costi<br />

della procedura per l’ammontare di euro 350.000, in prededuzione, comprensivo<br />

dell’imposta di registro per il provvedimento di omologazione del concordato<br />

preventivo.<br />

L’importo in oggetto considera anche il costo relativo alla funzione del<br />

liquidatore giudiziario, costo che, peraltro, potrebbe essere evitato conferendo<br />

tale incarico all’attuale liquidatore della Società, sig. Massimo Manna, sotto la<br />

supervisione degli organi della Procedura.<br />

f) Fondo per spese successive alla data di riferimento della situazione e<br />

sino alla data di presentazione della domanda di concordato.<br />

E’ stato considerato – e, conseguentemente, stanziato – un fondo per spese<br />

successive alla data di riferimento del 15/11/2011 e sino alla data di<br />

presentazione della domanda di concordato per l’ammontare di euro 25.000,<br />

interamente privilegiato, riferendosi, per euro 20.000, al costo del personale e<br />

relativi oneri maturati e maturandi in tale intervallo temporale e, per euro 5.000,<br />

- 32 -


a costi gestionali del periodo per i quali è prevista la necessità di pagamento<br />

prima dell’accesso alla procedura.<br />

g) Fondo spese di gestione della società.<br />

Il Piano di concordato stima in euro 185.000 i costi di gestione della società<br />

in liquidazione, per un periodo di 2 anni dal deposito della domanda. Tali oneri<br />

sono da considerarsi in prededuzione e sono così dettagliati:<br />

Fondo spese di gestione della società Importo<br />

Costo del personale in corso di procedura 38.000<br />

Rivalutazione monetaria ed interessi legali sul debito verso i<br />

dipendenti 16.000<br />

Stima delle spese legali per attività di recupero crediti 40.000<br />

Consulenza contabile, di bilancio e fiscale 51.000<br />

Gestione paghe e consulenza del lavoro 15.000<br />

Servizi vari, utenze e tasse 25.000<br />

Totale 185.000<br />

7. LA PROPOSTA <strong>DI</strong> CONCORDATO.<br />

* * *<br />

Il Piano concordatario prevede che ai creditori sia destinato tutto il ricavato<br />

della cessione dei beni e del realizzo dei crediti, nulla escluso.<br />

In particolare si prevede la soddisfazione al 100% dei creditori privilegiati e<br />

dei creditori in prededuzione.<br />

Per i creditori che sono assistiti da fideiussione della società MAG.MA S.r.l.<br />

ovvero da garanzia reale su beni immobili di proprietà di MAG.MA S.r.l., viene<br />

istituita una classe omogenea, per la quale viene previsto il pagamento nella<br />

misura dell’1% del loro importo. Appartengono a tale classe Intesa Sanpaolo<br />

S.p.A., UniCredit S.p.A., Banca del Canavese S.C., Banca Sella S.p.A.,<br />

Biverbanca S.p.A., Veneto Banca S.c.p.a., Fegime Italia S.p.A. La MAG.MA si è<br />

impegnata irrevocabilmente e condizionatamente all’omologazione del<br />

concordato di MANNA di rinunziare al regresso nei confronti della MANNA<br />

(doc. 29).<br />

- 33 -


Si fa presente che la proposta di concordato di Magma configura il<br />

soddisfacimento degli altri creditori chirografari nella percentuale del 87,2%.<br />

Come già riferito, il ricavato della vendita del ramo aziendale, nonché<br />

dell’escussione dei residui crediti, unito all’apporto finanziario del socio di<br />

maggioranza, consentirà l’adempimento totale di quanto sopra.<br />

Le attività residuanti dopo i predetti pagamenti consentiranno il<br />

soddisfacimento del ceto chirografario in una percentuale prevedibile attorno al<br />

11,7%.<br />

Detta previsione, è bene precisarlo, non costituisce in alcun modo una<br />

promessa concordataria. Come è noto, la legge non richiede che sia garantita ai<br />

chirografi una percentuale minima e non richiede che quanto spettante ai<br />

chirografi sia espresso con una percentuale. Può peraltro essere qui formulata –<br />

date le premesse – una ragionevole previsione.<br />

7.1. Fabbisogno concordatario alla data di riferimento<br />

Nei precedenti paragrafi le poste debitorie sono state suddivise tra<br />

privilegiate, in prededuzione e chirografarie, con indicazione di quelle costituite<br />

in una classe omogenea soddisfatta nella misura ridotta dell’1%.<br />

La detta suddivisione è stata fatta sulla base di una attenta analisi dei<br />

documenti contabili.<br />

L’elenco delle passività sopra riportato, salvo ulteriore verifica sulla base di<br />

documentazione da acquisire in corso di procedura, rappresenta adeguatamente e<br />

prudenzialmente il monte debiti privilegiati e chirografari.<br />

Si sottolinea che sono stati collocati tra i debiti privilegiati tutte le poste<br />

debitorie verso soggetti che si ritiene possano essere qualificati come privilegiati:<br />

ciò al fine di calcolare, nel segno della prudenza, il fabbisogno concordatario. In<br />

ogni caso prima del voto, e, ove ricorra il caso, prima del pagamento, sarà<br />

possibile esperire ogni necessario accertamento al fine di appurare la sussistenza<br />

o meno delle cause di prelazione.<br />

- 34 -


7.2. Costi successivi alla data di riferimento, costi della procedura e costi<br />

per la gestione della società nel corso della procedura.<br />

Come si è già riferito, si è tenuto conto delle spese di gestione e liquidazione<br />

successive alla data di riferimento della situazione patrimoniale sopra rassegnata<br />

(alla data del 15 novembre 2011) fino all’ammissione della Società alla<br />

procedura richiesta, nonché dei costi e delle spese della fase successiva<br />

all’ammissione alla procedura che concorrono a ridurre l’attivo distribuibile (cfr.<br />

§ 6.2.11), per un complessivo importo di euro 207.000. Trattasi di spese per la<br />

conservazione del patrimonio e per la sua regolare liquidazione, come tali<br />

indispensabili per il buon esito del concordato.<br />

Eventuali variazioni delle poste sono tra loro compensabili, nel senso che i<br />

possibili risparmi che si potranno verificare per alcune poste saranno utili per<br />

sopportare un eventuale, al momento imprevedibile, aggravio di altre.<br />

Ovviamente ogni risparmio, che potrebbe verificarsi, atteso l’importo stimato<br />

con prudenza estrema, incrementerà la somma da ripartire ai creditori<br />

chirografari che quindi percepiranno una percentuale più soddisfacente.<br />

* * *<br />

8. FATTIBILITÀ DEL PIANO PROPOSTO<br />

La fattibilità del Piano proposto è oggetto di specifica relazione da parte di un<br />

professionista rispondente ai requisiti di cui all’art. 28 legge fall. e alla sua<br />

relazione si deve necessariamente rimandare per la trattazione analitica del tema.<br />

Si allega sub doc. 1 la Relazione ex art. 161 legge fall. dell’esperto dott. Luca<br />

Poma, commercialista in Torino, che attesta, oltre alla veridicità dei dati contabili<br />

e la ragionevolezza degli elementi valutativi esposti nel presente ricorso, che il<br />

Piano di ristrutturazione dei debiti e di soddisfazione dei crediti qui presentato<br />

all’esame del Tribunale ed alla valutazione dei creditori risponde a criteri di<br />

fattibilità.<br />

* * *<br />

9. MODALITÀ <strong>DI</strong> LIQUIDAZIONE DEI BENI E PAGAMENTO DEI CRE<strong>DI</strong>TORI.<br />

Il piano di liquidazione che si intende proporre prevede, in sintesi:<br />

- 35 -


- la cessione a BI ESSE S.p.A. del ramo aziendale di via Guglielminetti e<br />

l’incasso del relativo prezzo, salvo parziale accollo al compratore dei<br />

debiti per TFR e ratei nei confronti del personale che sarà trasferito;<br />

- l’incasso delle residue posizioni creditorie, per il quale si ipotizza<br />

prudenzialmente un tempo di due anni dalla proposizione della<br />

domanda, e quindi, approssimativamente, sino a fine 2013. In merito il<br />

Piano porta in conto, in prededuzione e sulla base di una ragionevole<br />

stima, gli oneri connessi alla gestione delle attività di recupero delle<br />

posizioni a credito, nonché gli oneri di gestione della società lungo tutta<br />

la durata stimata della procedura. Tali importi sono appostati alla voce<br />

“Fondo spese di gestione della Società” (§ 6.2.11).<br />

* * *<br />

10. CONVENIENZA DEL CONCORDATO.<br />

La convenienza del concordato preventivo, nei termini proposti, risulta<br />

evidente sulla base delle seguenti considerazioni:<br />

a) la disponibilità del sig. Massimo Manna a collaborare attivamente con il<br />

liquidatore nominando al recupero dei crediti, fortemente svalutati in<br />

via prudenziale, ma che potranno essere escussi in misura maggiore,<br />

stante la conoscenza approfondita degli stessi da parte del sig. Manna;<br />

b) la disponibilità del sig. Massimo Manna ad attivarsi per il miglior<br />

realizzo delle rimanenze di magazzino, attualmente anch’esse<br />

fortemente svalutate, nonché della partecipazione nella Fegime Italia<br />

S.p.A.;<br />

c) il contributo in denaro reso disponibile dal sig. Massimo Manna per il<br />

buon esito del concordato, sotto forma sia di rinuncia ai finanziamenti<br />

prestati sia di apporto in denaro nelle casse sociali;<br />

d) la collaborazione del sig. Massimo Manna comporterà un risparmio di<br />

spese a favore della liquidazione e renderà possibile il soddisfacimento<br />

dei creditori chirografari nella percentuale auspicata, che sarebbe invece<br />

assai difficilmente realizzabile nell’alternativa fallimentare;<br />

- 36 -


e) l’organizzazione in una classe con soddisfacimento all’1% dei creditori<br />

chirografari muniti di garanzia personale e/o reale della MAG.MA, con<br />

significativo miglioramento della percentuale di soddisfacimento degli<br />

altri creditori chirografari rispetto all’alternativa fallimentare, stante la<br />

rinunzia ad ogni regresso della MAG.MA stessa condizionatamente<br />

all’omologazione del concordato.<br />

* * *<br />

11. <strong>DI</strong>SPONIBILITÀ LIQUIDE PER IL DEPOSITO DELLE SPESE <strong>DI</strong> GIUSTIZIA.<br />

Saranno disponibili, entro il termine che si auspica sarà fissato in giorni 15, le<br />

attività liquide per il deposito della metà delle spese di giustizia.<br />

* * *<br />

12. TITOLARI <strong>DI</strong> <strong>DI</strong>RITTI REALI O PERSONALI SU BENI <strong>DI</strong> PROPRIETÀ O IN<br />

POSSESSO DEL DEBITORE.<br />

Non sussistono titolari di diritti reali o personali su beni di proprietà o in<br />

possesso del debitore.<br />

* * *<br />

13. BENI <strong>DI</strong> TERZI PRESSO L’AZIENDA.<br />

Da ultimo si vuol rendere conto che non vi sono beni di terzi presso la sede<br />

aziendale.<br />

14. CONCLUSIONI.<br />

* * *<br />

La società MANNA S.p.A. in liquidazione, come sopra rappresentata,<br />

assistita e domiciliata,<br />

considerato che MANNA S.p.A. in liquidazione è in possesso dei requisiti di<br />

legge richiesti dall’art. 160 della legge fall. per ottenere il beneficio del<br />

concordato preventivo e cioè:<br />

- che vi sono serie prospettive, con il realizzo delle attività cedute e della<br />

disponibilità dei terzi, di pagare integralmente le spese di giustizia, le<br />

- 37 -


spese societarie nonché il 100% dei creditori privilegiati e dei creditori<br />

chirografi in conveniente percentuale;<br />

- che si è ritenuto di suddividere i creditori chirografari in due classi, tra<br />

creditori chirografari assistiti da fideiussione della società MAG.MA<br />

S.r.l. ovvero da garanzia ipotecaria su beni immobili della stessa ovvero<br />

ancora da pegno su valori mobiliari dei soci, per i quali è previsto il<br />

soddisfacimento nella misura ridotta dell’1%, e altri creditori<br />

chirografari;<br />

e tenuto conto:<br />

- che la prescritta relazione sulla situazione patrimoniale, economica e<br />

finanziaria della scrivente è contenuta nel presente ricorso, così come lo<br />

stato analitico ed estimativo delle attività ed anche l’indicazione del<br />

valore dei beni,<br />

sulla base di tutto quanto sopra rassegnato all’Ill.mo Tribunale di Torino ed ai<br />

creditori<br />

chiede<br />

- di essere ammessa al beneficio del <strong>Concordato</strong> Preventivo con<br />

l’illustrato Piano che prevede la:<br />

o cessione del ramo aziendale di via Guglielminetti con parziale<br />

salvaguardia dei posti di lavoro nello stesso impiegati;<br />

o il realizzo dei residui crediti, principalmente di natura<br />

commerciale;<br />

o la messa a disposizione da parte del socio sig. Massimo Manna<br />

delle risorse finanziarie necessarie ad un parziale<br />

soddisfacimento dei creditori chirografari;<br />

- che codesto ill.mo Tribunale voglia disporre, ai sensi e per gli effetti<br />

dell’art. 182-quater, comma 4 legge fall., il riconoscimento della<br />

prededuzione per i compensi spettanti al professionista incaricato di<br />

predisporre la relazione di cui agli articoli 161, terzo comma legge fall.<br />

* * *<br />

- 38 -


A corredo e complemento del presente ricorso, oltre al contributo unificato da<br />

€ 85,00 ed alla marca da bollo da € 8,00, si allega:<br />

1. Relazione ex art. 161 legge fall. dell’esperto dott. Luca Poma;<br />

2. Contratto di affitto di ramo d’azienda e opzione di vendita con BI ESSE<br />

S.p.A. e relativi allegati su supporto elettronico;<br />

3. Fidejussione bancaria Intesa Sanpaolo S.p.A.;<br />

4. Bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010;<br />

5. Situazione patrimoniale, finanziaria ed economica aggiornata al 15<br />

novembre 2011;<br />

6. Impegno del socio;<br />

7. Offerta di acquisto da BI ESSE S.p.A. per attrezzature ed arredi;<br />

8. Parere di congruità dall’Arch. Guido Fugiglando sull’offerta di acquisto<br />

da BI ESSE S.p.A. per attrezzature ed arredi;<br />

9. Offerta di BI ESSE S.p.A. su stock residuo di magazzino;<br />

10. Parere di congruità dell’Arch. Guido Fugiglando sul valore del<br />

magazzino;<br />

11. Scrittura ricognitiva fra MANNA e MAG.MA del 12 giugno 2010;<br />

12. Verbale di esame congiunto del 31 agosto 2011;<br />

13. Relazione della Dott.ssa Giulia De Febe sulle passività giuslavoristiche;<br />

14. Polizza collettiva sul TFR della PO Vita Compagnia di Assicurazioni<br />

S.p.A.;<br />

15. Estratto conto della polizza collettiva per il TFR;<br />

16. Elenco nominativo del debito verso gli agenti;<br />

17. Atto di accertamento con adesione n. T7GA3T300177/2010;<br />

18. Polizza fideiussoria n. 2137846 rilasciata da Reale Mutua<br />

Assicurazioni;<br />

19. Dettaglio dei debiti verso enti previdenziali e assistenziali;<br />

20. Dettaglio dei debiti verso gli istituti bancari;<br />

21. Mutuo UniCredit con garanzia ipotecaria MAG.MA S.r.l. (Atto<br />

modificativo);<br />

- 39 -


22. Garanzia Eurofidi a favore UniCredit;<br />

23. Elenco nominativo dei fornitori (debiti per fatture ricevute);<br />

24. Elenco nominativo dei fornitori (debiti per fatture da ricevere);<br />

25. Fideiussione rilasciata alla Fegime Italia S.p.A. nell’interesse della<br />

MANNA;<br />

26. Atto di pignoramento immobiliare nei confronti della MAG.MA S.r.l.;<br />

27. Elenco nominativo dei debiti netti nei confronti dei clienti;<br />

28. Lettera di rinuncia ai crediti;<br />

29. Dichiarazione di rinuncia a qualunque regresso, condizionatamente<br />

Con osservanza.<br />

all’omologa del concordato, da parte di MAG.MA S.r.l..<br />

Torino, 19 dicembre 2011<br />

MANNA s.p.a. in liquidazione<br />

Il Liquidatore, sig. Massimo Manna<br />

_____________________________<br />

Prof. Avv. Alberto Jorio<br />

_____________________________<br />

PROCURA<br />

Il sottoscritto sig. Massimo Manna, nella qualità di liquidatore di MANNA s.p.a.<br />

in liquidazione, con sede legale in Torino, Corso Novara 112, informato ai sensi<br />

- 40 -


dell’art. 4, 3° comma, del d.lgs. n. 28/2010 della possibilità di ricorrere al<br />

procedimento di mediazione ivi previsto e dei benefici fiscali di cui agli artt. 17 e<br />

20 del medesimo decreto, delega il prof. avv. Alberto Jorio affinché rappresenti e<br />

difenda MANNA s.p.a. in liquidazione nel presente procedimento ed in ogni sua<br />

eventuale successiva fase e grado, conferendogli tutti i poteri di legge e,<br />

occorrendo, la facoltà di farsi sostituire in udienza da altri avvocati e procuratori.<br />

Ricevuta altresì informazione sull’utilizzazione dei miei dati personali ai sensi ed<br />

effetti di cui alla Legge 196/03, acconsento alla loro utilizzazione nella misura<br />

necessaria all’espletamento del presente mandato. Ai fini della presente procura,<br />

il sottoscritto, nella qualità sopra precisata, elegge domicilio presso lo Studio del<br />

prof. avv. Alberto Jorio in Torino, corso Vittorio Emanuele II, n. 71.<br />

Torino, ________________<br />

MANNA s.p.a. in liquidazione<br />

Il Liquidatore, sig. Massimo Manna<br />

_____________________________<br />

E’ autentica<br />

Prof. Avv. Alberto Jorio<br />

_____________________________<br />

- 41 -

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