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DUILIO GIUGNO - Publidea95

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la bellezza della salute<br />

La deambulazione<br />

A conclusione degli argomenti<br />

trattati nei mesi precedenti, riguardanti<br />

la deambulazione,<br />

chiediamo al Dott. Sasan di<br />

parlarci del centro di gravità<br />

corporeo per enfatizzare<br />

come un errato appoggio<br />

del piede può essere<br />

la causa di una<br />

discopatia lombare.<br />

Il Centro di gravità<br />

Corporeo rappresenta<br />

la forza peso,<br />

elemento determinato<br />

dell’esistenza<br />

dell’attrazione gravitazionale<br />

terrestre.<br />

Come ogni forza, anch’essa<br />

ha una direzione<br />

ed un senso.<br />

Esaminando l’insieme<br />

corporeo, il C.d.G. può<br />

essere considerato la<br />

risultante della forza<br />

peso di ciascuna componente<br />

organica (cranio,<br />

tronco, arti).<br />

Ognuna di queste porzioni<br />

corporee contribuisce a<br />

determinare un decentramento<br />

del centro di gravità<br />

in modo peculiare e per<br />

un’entità proporzionale alla<br />

sua massa (peso/volume)<br />

rapportata all’intero organismo.<br />

Siamo tutti d’ac-<br />

42 Litoralegiugno2010<br />

cordo che la 3°<br />

vertebra lombare<br />

rappresenta il centro<br />

di convergenza<br />

di tutte le forze.<br />

Sulla base<br />

di ques<br />

t e<br />

considerazioni,<br />

diviene evidente<br />

come<br />

tutto ciò che<br />

si trova al di<br />

sotto è sospeso<br />

ad un punto di<br />

sostegno, effetto<br />

di decompressione<br />

discale L3-<br />

L4, L5 ed L5-<br />

S1 ( I Sacrale)<br />

ciò avviene<br />

solo in presenza<br />

di un<br />

testo// Ilaria Parpaglioni<br />

A colloquio con...<br />

Sasan Nazarieh<br />

Terapista<br />

specialista della riabilitazione<br />

normale gradiente addomino –<br />

toracico, modulato dal diaframma<br />

che traduce il peso assiale<br />

in un vettore multi<br />

direzionale.<br />

Quindi L3 potrà mantenere il suo<br />

ruolo di ripartitore centro di convergenza<br />

di tutte le forze: ciò avviene<br />

solo in presenza di un<br />

normale gradiente addominodiaframmatico<br />

e toraco-diaframmatico,<br />

rappresentato dalla linea<br />

anteriore.<br />

Diamo quindi un’occhiatina<br />

anche alla C3. (III Cervicale).<br />

Sono altrettanto indiscutibili, da<br />

un punto di vista pressorio, le<br />

unità torace e bacino; altrettanto<br />

fondamentali sono le inserzioni<br />

del diaframma per il loro effetto<br />

sul rachide lombare, proprio<br />

sulla giunzione dorso-lombare<br />

“zona muta”, definita da Littlejohn<br />

zona emodinamica.<br />

Pensate ad un bilanciere avente<br />

fulcro su D12-L1 ( XII Dorsale):<br />

- Se la forza di trazione è eccessiva<br />

o la resistenza troppo cedevole,<br />

avremo un’iperlordosi<br />

alta;<br />

- Contrariamene una resistenza<br />

eccessiva da parte del rachide o<br />

un deficit muscolare diaframmatico,<br />

avremo una ipercifosi<br />

bassa.<br />

E’ evidente che il diaframma ricopre<br />

un ruolo fondametale nel<br />

mantenere la statica ed è un ripartitore<br />

pressorio sui visceri; favorisce<br />

inoltre il ritorno linfatico<br />

e la peristalsi intestinale (gonfiore).<br />

Vorrei concludere questo mio lavoro<br />

affermando che la linea<br />

centrale di gravità rapportata alle<br />

tre tipologie di J. M. Littlejohn,<br />

è un’entità che non può assolutamente<br />

essere considerata fissa o<br />

immobile nello spazio e nel<br />

tempo. Essa invece è l’adattamento<br />

risultante di tutte le forze<br />

interne ed esterne, agenti al fine<br />

di conservare lo stato di equilibrio<br />

in funzione delle variazioni<br />

posturali corporee statiche e dinamiche.<br />

In considerazione dei principi<br />

meccanici e neuromuscolari, il<br />

metodo amplicettivo podalico<br />

sperimentato è anche rispettoso<br />

dei principi del Dr. A.T. Still: è<br />

vero che agisce utilizzando un<br />

artifizio esterno, ma esso deve<br />

essere inteso però come “modificazione<br />

fisica del suolo” e non<br />

come sostegno passivo degli<br />

archi del piede; capace quindi di<br />

reindirizzare la normale sequenza<br />

del passo e della corsa.<br />

Studio F.O.R.<br />

V.le della Marina, 9<br />

00122 Ostia Lido - Roma<br />

Tel. 06.5600749

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