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dossier<br />
Una scuola oltre confini<br />
Il Liceo Scientifico di Casalpalocco si distingue particolarmente per l’attività di scambi culturali. Paesi<br />
europei ed extraeuropei sono le destinazioni di queste significative esperienze, nel corso delle quali<br />
i ragazzi sono ospiti di famiglie straniere, avendo così l’opportunità di conoscere altre città, tradizioni<br />
ed usanze. La scuola porta avanti anche il progetto “Anno all’estero”, che consente agli studenti di vivere<br />
un intero anno scolastico in un altro paese. E quest’anno è arrivato anche il successo nel concorso<br />
nazionale “L’Europa va a scuola”<br />
testo// Cecilia M. Calamani<br />
Inghilterra, Stati Uniti, Cina,<br />
Francia, Belgio, Ungheria,<br />
Svezia Olanda, Turchia…<br />
sono solo alcuni dei Paesi con i<br />
quali il liceo scientifico Democrito<br />
di Casalpalocco organizza<br />
scambi interculturali da più di<br />
vent’anni. Da non confondere<br />
con i viaggi di istruzione, gli<br />
scambi culturali tra le scuole<br />
danno ai ragazzi l’occasione –<br />
unica nella vita – di vivere, per<br />
una o più settimane, nella famiglia<br />
di un loro coetaneo del<br />
Paese di destinazione, ricambiando<br />
poi l’ospitalità ricevuta.<br />
Due momenti di arricchimento,<br />
quindi, che lasciano il segno e<br />
aiutano a crescere. Entrare in<br />
un’altra realtà condividendo la<br />
vita quotidiana con i loro ospiti,<br />
capire che il mondo non si ferma<br />
ai confini del proprio quartiere o<br />
della propria città, conoscere le<br />
usanze di Paesi culturalmente<br />
lontani e, di conseguenza, apprezzare<br />
le situazioni in cui vivono<br />
sono, per gli studenti del<br />
liceo, chiavi fondamentali per<br />
imparare a collocarsi correttamente<br />
nel mondo sfrondando<br />
quel pregiudizio che, per motivi<br />
culturali o familiari, rischia di<br />
soffocare la loro naturale apertura<br />
al mondo e alla diversità.<br />
Organizzati dalla professoressa<br />
Chouery, responsabile del progetto,<br />
e dallo stesso dirigente<br />
scolastico, la professoressa Bise-<br />
10 Litoralegiugno2010<br />
gna, gli scambi culturali del Democrito<br />
si arricchiscono ogni<br />
anno di nuovi Paesi e nuove<br />
esperienze. Quest’anno, per la<br />
prima volta, gli studenti di due<br />
classi hanno sperimentato il gemellaggio<br />
con la scuola italiana<br />
di Istanbul, frequentata da ragazzi<br />
del luogo. Le due scolaresche,<br />
quella turca e quella<br />
italiana, hanno passato una settimana<br />
insieme ad Instanbul ed<br />
una successiva a Roma, vivendo<br />
nelle famiglie dei loro rispettivi<br />
ospiti, visitando le due capitali e,<br />
naturalmente, socializzando tra<br />
loro. L’esperienza non si limita,<br />
quindi, alla scoperta di una città<br />
straniera perché viene completata<br />
dalla visita della propria<br />
città, per molti ancora sconosciuta.<br />
Come afferma la professoressa<br />
Bisegna, “L’importanza<br />
di questi scambi rispetto ai semplici<br />
viaggi di istruzione in cui i<br />
ragazzi fanno solamente i turisti,<br />
è di favorire l’apertura al dialogo<br />
interculturale e innescare la<br />
riflessione sui diritti umani e<br />
sulle difficoltà del mondo globalizzato”.<br />
Ma qual è l’età adatta<br />
per trarre il massimo vantaggio<br />
da questa esperienze? Secondo i<br />
docenti che hanno accompagnato<br />
gli studenti in Turchia, è certamente<br />
quella del biennio. Dopo<br />
è tardi per sradicare il pregiudizio<br />
che i ragazzi mostrano verso<br />
mondi a loro sconosciuti o ritenuti<br />
- a torto - culturalmente inferiori.<br />
Inoltre, difficilmente<br />
quando crescono sono disposti a<br />
dormire in famiglia, preferendo<br />
il più comodo e meno vincolante<br />
albergo. Da non sottovalutare,<br />
comunque, la reticenza dei genitori<br />
– che a volte diventa vero e<br />
proprio ostracismo - nel mandare<br />
i propri figli in una famiglia straniera.<br />
Merita menzione un altro<br />
progetto che il Democrito<br />
persegue da<br />
tempo nell’ambito<br />
dell’intercultura e<br />
dell’integrazione: il<br />
progetto europeo<br />
“Anno all’estero”,<br />
nato per consentire<br />
agli studenti che lo<br />
richiedono di passare<br />
un anno scolastico in<br />
un altro Paese, ospiti<br />
in famiglia. Parallelamente,<br />
il Democrito<br />
e alcune<br />
famiglie accolgono<br />
per un anno i ragazzi<br />
stranieri. Un’esperienza<br />
formativa e umana che resterà<br />
ai pochi fortunati per la vita<br />
intera. Infine, in ambito europeo,<br />
quest’anno il Democrito si è distinto<br />
come primo classificato<br />
nel concorso nazionale “L’Europa<br />
va a scuola”, organizzato<br />
dalla provincia di Roma in collaborazione<br />
con l’Ispi (Istituto<br />
degli studi di politica internazionale<br />
con sede a Milano): la<br />
classe che ha partecipato ha<br />
vinto un viaggio a Strasburgo,<br />
una delle tre sedi del Parlamento<br />
europeo. Cambiano gli equilibri<br />
mondiali e delle popolazioni e la<br />
scuola dovrebbe essere, come lo<br />
stesso Democrito dimostra, il deputato<br />
ideale a instradare le coscienze<br />
dei più giovani, troppo<br />
spesso presi dal loro mondo - al<br />
contrario sempre più chiuso –<br />
verso un’apertura che è richiesta<br />
loro non per un lontano domani,<br />
ma per oggi stesso.