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luglio/settembre 2008 - Consorzio Marina di San Nicola

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FRANGIFLUTTI? TUTTO OK, MA…<br />

Molti consorziati hanno avuto modo<br />

<strong>di</strong> notare i frangiflutti fatti realizzare<br />

dal Comune <strong>di</strong> La<strong>di</strong>spoli a protezione<br />

delle strutture degli stabilimenti balneari<br />

Pareo, Velico e Castello. In quest’ultimo<br />

caso, per un motivo più burocratico che tecnico,<br />

i lavori sono stati sospesi ma dovrebbero<br />

riprendere a breve.<br />

A tal proposito, qualcuno ha rilevato come fosse<br />

vero quanto scritto da Alessandra Conversano<br />

nell’articolo pubblicato la volta scorsa sul nostro<br />

perio<strong>di</strong>co, e cioè che la posa <strong>di</strong> un tratto <strong>di</strong> scogliera<br />

restituisce quasi subito la spiaggia nella parte<br />

compresa tra la scogliera stessa e la battigia, ma<br />

porta via sabbia, ancor più velocemente <strong>di</strong> prima,<br />

nei tratti <strong>di</strong> arenile attigui (solitamente spiagge libere),<br />

laddove non esiste protezione alcuna. Come<br />

<strong>di</strong>re che ad ogni azione corrisponde inevitabil-<br />

territorio<br />

mente una reazione uguale e contraria.<br />

Siamo ben felici che i tre stabilimenti in questione,<br />

grazie a questi interventi “tampone” effettuati<br />

d’urgenza dal Comune, possano finalmente<br />

trascorrere una stagione estiva con tranquillità.<br />

Ma, ciò detto, auspichiamo fortemente che le<br />

opere <strong>di</strong> protezione in programma per il 2009<br />

grazie ad un cospicuo stanziamento regionale<br />

siano realizzate, a S. <strong>Nicola</strong> come anche a La<strong>di</strong>spoli,<br />

in modo tale che vengano salvaguardate<br />

giustamente spiagge e strutture private ma anche<br />

ben protetti dall’erosione gli arenili pubblici.<br />

“Confi<strong>di</strong>amo in un intervento più esteso e risolutivo”<br />

In vista delle opere <strong>di</strong> protezione della costa che la Regione realizzerà<br />

nel 2009, il presidente dell’Assobalneari Ugo Boratto si affida agli esperti<br />

del settore e agli amministratori pubblici per la migliore soluzione<br />

Ugo Boratto, presidente<br />

dell’Assobalneari <strong>di</strong> La<strong>di</strong>spoli<br />

e S. <strong>Nicola</strong>, non è<br />

convinto che le barriere frangiflutti,<br />

laddove realizzate, creino<br />

nocumento alle spiagge vicine<br />

prive <strong>di</strong> protezione…<br />

“Sono del parere – osserva Boratto<br />

– che le scogliere come<br />

quelle messe in opera a S. <strong>Nicola</strong><br />

e prima anche a La<strong>di</strong>spoli incidano<br />

poco o nulla sulla costa<br />

limitrofa”.<br />

Per confermare quanto asserisce<br />

ci mostra delle fotografie <strong>di</strong> alcuni<br />

tratti <strong>di</strong> spiaggia, scattate prima<br />

degli interventi fatti eseguire<br />

dal Comune. Ci in<strong>di</strong>ca che le immagini<br />

<strong>di</strong> allora non si <strong>di</strong>fferenziano<br />

sostanzialmente dalla situazione<br />

attuale: cioè la spiaggia<br />

veniva erosa tanto prima quanto<br />

adesso, ma con un <strong>di</strong>stinguo…<br />

“Con la posa delle barriere –<br />

precisa infatti il presidente – si<br />

nota <strong>di</strong> più la <strong>di</strong>fferenza tra la<br />

spiaggia protetta, oggetto <strong>di</strong> un<br />

ripascimento naturale, e la<br />

spiaggia vicina, non protetta,<br />

spiaggia che (ahimè) continua a<br />

perdere sabbia”.<br />

Boratto fa poi una supposizione,<br />

sulla quale <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> non mettere la<br />

mano sul fuoco, ma tant’è…<br />

“Fino a qualche anno fa il mare<br />

avanzava dapprima verso la costa,<br />

rubando metri <strong>di</strong> spiaggia<br />

che però dopo qualche tempo<br />

restituiva. Era un alternarsi cui<br />

ci eravamo ormai abituati. Ma<br />

da quando sono state realizzate<br />

dalla Regione le scogliere davanti<br />

al Castello Odescalchi, ciò<br />

non accade più: il mare avanza,<br />

prende spiaggia e non la restituisce.<br />

Il fenomeno, cioè, sembra<br />

irreversibile”.<br />

Frangiflutti, barriere soffolte,<br />

scogliere, pennelli, ripascimento<br />

morbido o naturale… e chi più<br />

ne ha più ne metta. Ma qual è la<br />

soluzione ideale, almeno per la<br />

nostra costa?<br />

“Varie sono le modalità d’intervento<br />

– risponde Boratto – molto<br />

<strong>di</strong>pende dalle correnti marine.<br />

Quin<strong>di</strong> lascio ai tecnici del<br />

settore ogni stu<strong>di</strong>o e decisione<br />

in tal senso. Dico solo che laddove<br />

sono stati realizzati pennelli<br />

e scogliere frangiflutti, a<br />

forma <strong>di</strong> T, è avvenuto un ripascimento<br />

naturale e in pochissimo<br />

tempo. E’ ovvio che se un simile<br />

intervento viene effettuato<br />

non su un breve tratto ma lungo<br />

tutta la costa, realizzando le<br />

barriere più a largo, alternandole<br />

ed anche sfalsandole l’una<br />

con l’altra come <strong>di</strong>stanza dalla<br />

riva, penso che si potranno ottenere<br />

risultati positivi per tutto<br />

il litorale interessato”.<br />

Quelli realizzati sono interventi<br />

“tampone”, ma cosa accadrà<br />

nel 2009 quando con uno stanziamento<br />

regionale molto più<br />

cospicuo si interverrà in modo,<br />

si spera, risolutivo?<br />

“Non ho la sfera <strong>di</strong> cristallo per<br />

saperlo – scherza il presidente –.<br />

Ripeto: per questo mi affido agli<br />

esperti ed anche ai politici affinché<br />

adottino la soluzione più<br />

idonea tra quelle tuttora allo<br />

stu<strong>di</strong>o. A questo proposito debbo<br />

sottolineare che l’Amministrazione<br />

comunale del sindaco<br />

Paliotta c’è stata molto vicina in<br />

questa circostanza, come sono<br />

certo che lo sarà in futuro, grazie<br />

in particolare all’impegno profuso<br />

dai consiglieri delegati <strong>San</strong>tino<br />

Esigibili e Roberto Garau”.<br />

Ringraziamo il presidente Ugo<br />

Boratto della sua <strong>di</strong>sponibilità.<br />

Lug/Set <strong>2008</strong><br />

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