luglio/settembre 2008 - Consorzio Marina di San Nicola

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attività Al “Velico” si naviga col vento in poppa! Aperta l’attività della scuola dell’associazione di S. Nicola con corsi per bambini e ragazzi da 6 a 18 anni Inaugurata la nuova stagione estiva della scuola di vela e windsurf FIV dell’Associazione Velica Marina di S. Nicola, quest’anno gestita dall’Amitié in collaborazione con l’Associazione Velica Ladispoli, specializzata per l’insegnamento su tavole a vela. L’Amitié, dinamica società di servizi per la nautica, ha una vasta esperienza nel settore dell’insegnamento, gestendo altre scuole vela sia nel Lazio che in Toscana non solo 12 Lug/Set 2008 con corsi estivi ma anche con attività preagonistica e agonistica nei periodi invernali. L’Associazione Velica Ladispoli, invece, è presente sul territorio da oltre 10 anni, punto di riferimento per tutti gli appassionati di surf e windsurf. I corsi si svolgono su derive e tavole a vela: gli allievi hanno la sicurezza di essere seguiti da istruttori FIV. La scuola si pone l’obiettivo di avvicinare i ragazzi, ma anche i loro genitori, al mondo del mare, troppo spesso percepito come riservato ad una èlite. La scuola, pur mantenendo costi volutamente contenuti, garantisce serietà e qualità ai partecipanti. La segreteria del circolo è a disposizione per fornire ogni ulteriore informazione. LA STRUTTURA DEI CORSI Vela - I corsi, che si svolgono dal lunedì al sabato, sono indirizzati ai bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 18 anni. Per i più piccoli si utilizzano gli “Optimist”, mentre per i più grandi i “Trident” 16 e i 420. Windsurf - Tavole a vela di diverse dimensioni per adulti e bambini a partire dai 10 anni compiuti. Livelli dei corsi: il battesimo del mare; perfezionamento; verso l’agonismo. MODALITÀ DI ISCRIZIONE Quota di iscrizione per ciascun corso settimanale: vela 220 euro, windsurf 300 euro. Riduzione del 10% per i soci dell’Associazione Velica Marina di S. Nicola e per eventuali settimane successive. Le tariffe non includono il tesseramento, obbligatorio, alla FIV, Federazione Italiana Vela (il cui costo promozionale è di 5 euro, tessera utilizzabile solo per l’attività di scuola svela e windsurf), né l’eventuale visita medica. Vi aspettiamo!
FRANGIFLUTTI? TUTTO OK, MA… Molti consorziati hanno avuto modo di notare i frangiflutti fatti realizzare dal Comune di Ladispoli a protezione delle strutture degli stabilimenti balneari Pareo, Velico e Castello. In quest’ultimo caso, per un motivo più burocratico che tecnico, i lavori sono stati sospesi ma dovrebbero riprendere a breve. A tal proposito, qualcuno ha rilevato come fosse vero quanto scritto da Alessandra Conversano nell’articolo pubblicato la volta scorsa sul nostro periodico, e cioè che la posa di un tratto di scogliera restituisce quasi subito la spiaggia nella parte compresa tra la scogliera stessa e la battigia, ma porta via sabbia, ancor più velocemente di prima, nei tratti di arenile attigui (solitamente spiagge libere), laddove non esiste protezione alcuna. Come dire che ad ogni azione corrisponde inevitabil- territorio mente una reazione uguale e contraria. Siamo ben felici che i tre stabilimenti in questione, grazie a questi interventi “tampone” effettuati d’urgenza dal Comune, possano finalmente trascorrere una stagione estiva con tranquillità. Ma, ciò detto, auspichiamo fortemente che le opere di protezione in programma per il 2009 grazie ad un cospicuo stanziamento regionale siano realizzate, a S. Nicola come anche a Ladispoli, in modo tale che vengano salvaguardate giustamente spiagge e strutture private ma anche ben protetti dall’erosione gli arenili pubblici. “Confidiamo in un intervento più esteso e risolutivo” In vista delle opere di protezione della costa che la Regione realizzerà nel 2009, il presidente dell’Assobalneari Ugo Boratto si affida agli esperti del settore e agli amministratori pubblici per la migliore soluzione Ugo Boratto, presidente dell’Assobalneari di Ladispoli e S. Nicola, non è convinto che le barriere frangiflutti, laddove realizzate, creino nocumento alle spiagge vicine prive di protezione… “Sono del parere – osserva Boratto – che le scogliere come quelle messe in opera a S. Nicola e prima anche a Ladispoli incidano poco o nulla sulla costa limitrofa”. Per confermare quanto asserisce ci mostra delle fotografie di alcuni tratti di spiaggia, scattate prima degli interventi fatti eseguire dal Comune. Ci indica che le immagini di allora non si differenziano sostanzialmente dalla situazione attuale: cioè la spiaggia veniva erosa tanto prima quanto adesso, ma con un distinguo… “Con la posa delle barriere – precisa infatti il presidente – si nota di più la differenza tra la spiaggia protetta, oggetto di un ripascimento naturale, e la spiaggia vicina, non protetta, spiaggia che (ahimè) continua a perdere sabbia”. Boratto fa poi una supposizione, sulla quale dice di non mettere la mano sul fuoco, ma tant’è… “Fino a qualche anno fa il mare avanzava dapprima verso la costa, rubando metri di spiaggia che però dopo qualche tempo restituiva. Era un alternarsi cui ci eravamo ormai abituati. Ma da quando sono state realizzate dalla Regione le scogliere davanti al Castello Odescalchi, ciò non accade più: il mare avanza, prende spiaggia e non la restituisce. Il fenomeno, cioè, sembra irreversibile”. Frangiflutti, barriere soffolte, scogliere, pennelli, ripascimento morbido o naturale… e chi più ne ha più ne metta. Ma qual è la soluzione ideale, almeno per la nostra costa? “Varie sono le modalità d’intervento – risponde Boratto – molto dipende dalle correnti marine. Quindi lascio ai tecnici del settore ogni studio e decisione in tal senso. Dico solo che laddove sono stati realizzati pennelli e scogliere frangiflutti, a forma di T, è avvenuto un ripascimento naturale e in pochissimo tempo. E’ ovvio che se un simile intervento viene effettuato non su un breve tratto ma lungo tutta la costa, realizzando le barriere più a largo, alternandole ed anche sfalsandole l’una con l’altra come distanza dalla riva, penso che si potranno ottenere risultati positivi per tutto il litorale interessato”. Quelli realizzati sono interventi “tampone”, ma cosa accadrà nel 2009 quando con uno stanziamento regionale molto più cospicuo si interverrà in modo, si spera, risolutivo? “Non ho la sfera di cristallo per saperlo – scherza il presidente –. Ripeto: per questo mi affido agli esperti ed anche ai politici affinché adottino la soluzione più idonea tra quelle tuttora allo studio. A questo proposito debbo sottolineare che l’Amministrazione comunale del sindaco Paliotta c’è stata molto vicina in questa circostanza, come sono certo che lo sarà in futuro, grazie in particolare all’impegno profuso dai consiglieri delegati Santino Esigibili e Roberto Garau”. Ringraziamo il presidente Ugo Boratto della sua disponibilità. Lug/Set 2008 13
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