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10 La sicurezza alimentare e l'HACCP - HOEPLI.it

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LA SICUREZZA ALIMENTARE E L’HACCP 135<br />

Per le aziende agricole le procedure di controllo, non richieste per via<br />

normativa, sono tuttavia richieste come requis<strong>it</strong>o commerciale dai clienti più<br />

esigenti, cioè dalle aziende di trasformazione e dalle organizzazioni di vend<strong>it</strong>a.<br />

È infatti evidente che le aziende di trasformazione e di distribuzione,<br />

che sono tenute all’attivazione di sistemi di autocontrollo dell’igiene, devono<br />

gestire anche il rischio di contaminazione delle materie prime e richiedono<br />

agli agricoltori garanzie di conform<strong>it</strong>à igienica per tutti quei fattori che sono<br />

sotto il loro controllo. Anche nell’amb<strong>it</strong>o delle aziende agricole si stanno<br />

quindi diffondendo sistemi documentati di gestione del rischio, che in alcuni<br />

casi seguono schemi defin<strong>it</strong>i da norme volontarie e sono certificati dal cliente<br />

(seconda parte) o da una terza parte.<br />

Lo schema di autocontrollo descr<strong>it</strong>to nei paragrafi precedenti è applicabile<br />

anche per le aziende agricole, con la particolar<strong>it</strong>à che per esse è necessario<br />

includere una:<br />

Procedura di prevenzione dei rischi derivanti dall’uso<br />

di prodotti f<strong>it</strong>osan<strong>it</strong>ari<br />

<strong>La</strong> procedura definisce le modal<strong>it</strong>à di ricevimento e stoccaggio dei prodotti<br />

f<strong>it</strong>osan<strong>it</strong>ari, il metodo di difesa f<strong>it</strong>osantaria, il metodo di mon<strong>it</strong>oraggio<br />

f<strong>it</strong>osan<strong>it</strong>ario, i cr<strong>it</strong>eri di intervento, i prodotti utilizzati, gli impianti, il metodo<br />

di trattamento delle colture, il periodo di carenza e le verifiche prima della<br />

raccolta. I cr<strong>it</strong>eri che consentono di definire questa procedura sono esposti<br />

nell’allegato E di questo cap<strong>it</strong>olo, estratto da: “Analisi del rischio e controllo<br />

dei punti cr<strong>it</strong>ici per le produzioni agricole” (AAVV, 1999)<br />

Altre procedure riguardanti le coltivazioni dovranno essere messe a punto<br />

nel caso, per esempio, che vi sia rischio di contaminazione da contaminanti<br />

ambientali derivanti dal suolo o dalle acque di irrigazione o dall’atmosfera<br />

(per ulteriori dettagli si veda il testo di AAVV, 1999).<br />

Nel caso dell’agricoltura biologica dovrà essere prevenuta la contaminazione<br />

conseguente all’attacco di parass<strong>it</strong>i naturali, con particolare attenzione<br />

alla presenza e alla diffusione di muffe e batteri tossinogeni sia nella fase di<br />

coltivazione che di stoccaggio dopo la raccolta.<br />

Infine, una serie di procedure di prevenzione riguardano l’allevamento e<br />

l’acquacoltura e si riferiscono al controllo dei residui di farmaci, di stimolanti,<br />

di disinfettanti, alla diffusione di malattie, ecc.<br />

Di questo complesso argomento si fa carico la legislazione (Reg. CE 853/<br />

2004 e Reg. CE 854/2004) con prescrizioni che riguardano la vigilanza e il<br />

controllo veterinario e la rintracciabil<strong>it</strong>à dei prodotti di origine animale.

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