10 La sicurezza alimentare e l'HACCP - HOEPLI.it
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LA SICUREZZA ALIMENTARE E L’HACCP 123<br />
to, l’illuminazione) intesi come dislocazione, tipologia, manutenzione e sanificazione;<br />
– il personale in termini di igiene, competenza e abil<strong>it</strong>à;<br />
– le materie prime intese come ingredienti, imballaggi e coadiuvanti tecnologici;<br />
– la sequenza delle operazioni, comprese le soste e i trasferimenti;<br />
– le condizioni operative intese come parametri e procedure operative;<br />
– le attiv<strong>it</strong>à di controllo intese come metodi di campionamento e analisi, taratura<br />
della strumentazione, interventi per correggere le non conform<strong>it</strong>à di<br />
processo, registrazioni;<br />
– i flussi materiali, di personale e informativi.<br />
<strong>La</strong> prima fase dell’analisi riguarda le risorse. Sui requis<strong>it</strong>i delle risorse<br />
esistono cr<strong>it</strong>eri in leggi di diverso livello gerarchico: dai Reg CE 852/2004 e<br />
Reg. CE 853/2004 ai Regolamenti Locali di Igiene. L’azienda deve individuare<br />
questi vincoli con riferimento ad ogni specifico amb<strong>it</strong>o terr<strong>it</strong>oriale. Osserviamo<br />
che la conform<strong>it</strong>à delle risorse ai requis<strong>it</strong>i di legge rappresenta un<br />
pre-requis<strong>it</strong>o per il sistema di autocontrollo.<br />
<strong>La</strong> conform<strong>it</strong>à a questi requis<strong>it</strong>i non garantisce tuttavia che nelle risorse<br />
dell’azienda non esistano elementi di cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à. <strong>La</strong> verifica della idone<strong>it</strong>à<br />
strutturale è pertanto necessaria per mettere in evidenza quelle carenze e peculiar<strong>it</strong>à<br />
che, pur non essendo richiamate dalla normativa, richiedono particolari<br />
cautele e attenzioni sul piano igienico. Inoltre è essenziale garantire il<br />
mantenimento dell’idone<strong>it</strong>à delle risorse con attiv<strong>it</strong>à di verifica periodica<br />
dell’idone<strong>it</strong>à, intervento e ristrutturazione.<br />
I cr<strong>it</strong>eri di conform<strong>it</strong>à delle risorse sono espressi in termini più anal<strong>it</strong>ici rispetto<br />
alle indicazioni di legge in testi come il “SAGI, Sistema Aziendale di<br />
Garanzia dell’Igiene nelle industrie agro-alimentari” (Peri et al., 1991). Un<br />
estratto di quest’ultimo è riportato negli allegati A-D di questo cap<strong>it</strong>olo.<br />
<strong>La</strong> seconda fase dell’analisi riguarda le procedure operative attuate in<br />
Azienda che comprendono sia lo stesso processo di trasformazione delle materie<br />
prime in prodotti fin<strong>it</strong>i, che processi di approvvigionamento, gestione delle<br />
risorse e attiv<strong>it</strong>à di controllo. È dagli elementi cr<strong>it</strong>ici evidenziati con l’analisi<br />
delle risorse che devono dipendere le attiv<strong>it</strong>à defin<strong>it</strong>e nelle procedure.<br />
Questa fase dell’analisi conduce ad individuare, per ogni fattore di rischio,<br />
un valore di probabil<strong>it</strong>à del suo verificarsi. Al termine di questa fase<br />
saranno noti i fattori di rischio probabili associati al processo in esame.<br />
3. Calcolare la grav<strong>it</strong>à dei rischi e definire le prior<strong>it</strong>à delle attiv<strong>it</strong>à<br />
di prevenzione<br />
<strong>La</strong> grav<strong>it</strong>à dei rischi (GR) si calcola moltiplicando un fattore di grav<strong>it</strong>à<br />
del danno (GD) per un fattore di probabil<strong>it</strong>à del danno (PD) secondo la metodologia<br />
che è dettagliatamente presentata nel cap<strong>it</strong>olo 13.