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Capitolato Mensa Scolastica 2007/2012 - Comune di Impruneta

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CAPITOLATO SPECIALE PER LA CONCESSIONE DEI SERVIZI <strong>di</strong> PREPARAZIONE,<br />

TRASPORTO, SPORZIONAMENTO E DISTRIBUZIONE DEI PASTI DEL SERVIZIO<br />

COMUNALE <strong>di</strong> RISTORAZIONE<br />

CAPO I ELEMENTI FONDAMENTALI DELLA CONCESSIONE<br />

Art.1 Oggetto della concessione<br />

Art. 2 Durata della concessione<br />

Art. 3 Prezzo della concessione<br />

Art. 4 Rapporti economico finanziari<br />

CAPO II MODALITA’ <strong>di</strong> SCELTA DEL CONTRAENTE<br />

Art.5 Criteri <strong>di</strong> scelta del concessionario<br />

Art.6 Soggetti ammessi a gara e requisiti <strong>di</strong> partecipazione<br />

Art. 7 Modalità <strong>di</strong> presentazione della richiesta <strong>di</strong> partecipazione<br />

CAPOIII ESECUZIONE DEL SERVIZIO<br />

Art. 8 Personale<br />

Art. 9 Utenza e numero dei pasti<br />

Art. 10 Modalità <strong>di</strong> esecuzione del servizio<br />

Art. 11 Composizione del pasto e del menù<br />

Art. 12 Diete speciali<br />

Art. 13 Preparazione dei pasti<br />

Art. 14 Trasporto e consegna dei pasti<br />

Art. 15 Sporzionamento e <strong>di</strong>stribuzione<br />

Art. 16 Rilevazione temperatura<br />

Art. 17 Pulizia e sanificazione<br />

Art. 18 Controlli igienico sanitari<br />

CAPO IV ONERI A CARICO DEL CONCESSIONARIO<br />

Art. 19 Responsabilità e assicurazioni<br />

Art. 20 Oneri inerenti il servizio<br />

Art. 21 Locali e impianti<br />

Art. 22 Cauzione provvisoria e definitiva<br />

CAPO V ONERI A CARICO DEL COMUNE<br />

Art.23 Oneri inerenti il servizio<br />

CAPO VI PENALITA’ E CONTROVERSIE<br />

Art.24 Penalità<br />

Art.25 Clausola conciliativa<br />

1


ALLEGATO<br />

A<br />

ALLEGATO<br />

B<br />

MENU’, TABELLE E CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE E<br />

ORGANOLETTICHE DEI GENERI ALIMENTARI DA UTILIZZARE<br />

Menù e tabelle<br />

Caratteristiche merceologiche delle derrate alimentari<br />

Pane e farine<br />

Cereali<br />

Pasta<br />

Formaggi e latticini<br />

Wurstel<br />

Salumi<br />

Bresaola<br />

Pesce surgelato<br />

Carni avicole<br />

Carni bovine e suine<br />

Olio extra vergine <strong>di</strong> oliva<br />

Verdure surgelate<br />

Uova e uova pastorizzate<br />

Prodotti ortofrutticoli freschi<br />

Prodotti orticoli freschi<br />

Legumi secchi e legumi e cereali per zuppe<br />

Alimenti conservati in scatola<br />

Acqua minerale naturale<br />

Sale alimentare comune<br />

Prodotti per <strong>di</strong>ete speciali<br />

Prodotti biologici<br />

Prodotti tipici e tra<strong>di</strong>zionali<br />

Scheda tecnica<br />

2


CAPO I - ELEMENTI FONDAMENTALI DELLA CONCESSIONE<br />

Art. 1 Oggetto della concessione<br />

La concessione ha per oggetto il servizio <strong>di</strong> preparazione, trasporto, sporzionamento e <strong>di</strong>stribuzione<br />

dei pasti della ristorazione comunale, comprensivi della somministrazione <strong>di</strong> acqua minerale,<br />

prodotti presso i due impianti comunali e trasportati per essere <strong>di</strong>stribuiti ai vari terminali, nonché<br />

la pulizia e la sanificazione dei locali e delle attrezzature, il lavaggio delle stoviglie, secondo le<br />

modalità stabilite nel presente capitolato speciale. La società affidataria della concessione,<br />

altrimenti in<strong>di</strong>cata nel presente capitolato anche come il “ concessionario”, deve altresì farsi carico<br />

della manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria delle apparecchiature delle cucine e dei refettori, della<br />

fornitura <strong>di</strong> tutti i detersivi, nonché <strong>di</strong> quanto necessario all’apparecchiatura dei tavoli, secondo<br />

quanto previsto nel presente capitolato, fatta salva la fornitura iniziale per la quale ha provveuto<br />

l’Amministrazione Comunale.<br />

Art. 2 Durata della concessione<br />

1. Durata del contratto: dal 1 Settembre <strong>2007</strong> al 31 Agosto <strong>2012</strong>.<br />

Art. 3 Prezzo della concessione<br />

1. L‘importo complessivo della concessione ammonta a presunti € 3.200.000,00, IVA esclusa. Tale<br />

importo risulta determinato per cinque anni <strong>di</strong> servizio, considerando n. 160.000 pasti annui<br />

me<strong>di</strong>amente calcolati. Il quantitativo dei pasti annui ha valore puramente in<strong>di</strong>cativo e non<br />

costituisce impegno per il <strong>Comune</strong>. Il numero giornaliero dei pasti sarà infatti quantificato sulla<br />

base delle effettive presenze al servizio comunicate dalla scuola.<br />

Art.4 Rapporti economico-finanziari<br />

1. La controprestazione a favore del concessionario consiste nel <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> gestire il servizio e <strong>di</strong><br />

riscuotere <strong>di</strong>rettamente le tariffe della ristorazione stabilite dall’Ente.<br />

2. Il saldo del prezzo è determinato dalla <strong>di</strong>fferenza fra l’importo contrattuale dovuto e quanto<br />

percepito dal concessionario <strong>di</strong>rettamente dagli utenti me<strong>di</strong>ante la riscossione delle tariffe stabilite<br />

dall’Amministrazione comunale. Esso è effettuato alla fine del mese <strong>di</strong> giugno <strong>di</strong> ciascun anno del<br />

periodo contrattuale, me<strong>di</strong>ante corresponsione del medesimo saldo del prezzo previa emissione <strong>di</strong><br />

specifica fattura, ovvero me<strong>di</strong>ante rimessa al <strong>Comune</strong> dell’incassato in esubero. Il <strong>Comune</strong> non<br />

riconoscerà nel computo del suddetto saldo eventuali minori introiti verificatisi a causa <strong>di</strong><br />

negligenze e/o inadempienze e/o <strong>di</strong>fetti organizzativo- gestionali del concessionario e dei soggetti<br />

<strong>di</strong> cui si avvale per la riscossione.<br />

3. In <strong>di</strong>pendenza della riscossione dei contributi versati dagli utenti, il concessionario emette una<br />

ren<strong>di</strong>contazione mensile al <strong>Comune</strong> degli importi incassati, <strong>di</strong>stintamente per ogni nominativo,<br />

ovvero fornisce copia <strong>di</strong> tutti i bollettini postali incassati, nonché <strong>di</strong> copia degli estratti conto postali<br />

attestanti tutti i versamenti ricevuti.<br />

4.La suddetta ren<strong>di</strong>contazione deve contenere una <strong>di</strong>chiarazione, redatta ai sensi dell’art. 47 del<br />

D.P.R. 28.12.2000 n. 445, dalla quale risulti che il ren<strong>di</strong>conto è comprensivo <strong>di</strong> tutti gli importi<br />

riscossi, nel periodo considerato, in forza del contratto.<br />

5. L’Amministrazione comunale riconosce al concessionario a partire dal secondo anno <strong>di</strong><br />

concessione l’incremento del prezzo <strong>di</strong> concessione calcolato sull’in<strong>di</strong>ce ISTAT dei prezzi al<br />

consumo. Qualora si verifichino variazioni in aumento o <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> oltre il 20% rispetto al<br />

numero dei pasti come sopra in<strong>di</strong>viduati, la parte che ha interesse può richiedere la rideterminazione<br />

3


del prezzo assumendo come prezzo unitario a pasto il quoziente della <strong>di</strong>visione che ha per<br />

<strong>di</strong>videndo il prezzo offerto dal<br />

concessionario, eventualmente in<strong>di</strong>cizzato, e per <strong>di</strong>visore il numero dei pasti in<strong>di</strong>cato all’articolo 3<br />

del presente capitolato.<br />

6. Il concessionario provvede all’apertura <strong>di</strong> un conto corrente postale de<strong>di</strong>cato esclusivamente alla<br />

gestione del rapporto con il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong> sul quale gli utenti del servizio <strong>di</strong> ristorazione<br />

versano quanto dovuto.<br />

7. Il concessionario è tenuto al mantenimento dell’attuale sistema che prevede la consegna dei buoni<br />

pasto pre - pagati all’utenza interessata e pertanto provvede alla stipula della Convenzione con<br />

Poste Italiane S.p.a. per la <strong>di</strong>stribuzione dei suddetti buoni pasto da parte degli uffici postali <strong>di</strong><br />

<strong>Impruneta</strong> e Tavarnuzze .<br />

8. Il concessionario può, previa autorizzazione dell’Amministrazione comunale, prevedere una<br />

nuova e migliorativa metodologia <strong>di</strong> rilevazione della fruizione del pasto che comunque deve<br />

mantenere la caratteristica <strong>di</strong> pasto pre - pagato.<br />

CAPO II - MODALITA’ DI SCELTA DEL CONTRAENTE<br />

Art. 5. Criteri <strong>di</strong> scelta del concessionario<br />

1. La scelta del concessionario sarà effettuata, in esecuzione dell’art. 30, comma 3, del D.lgs. n.<br />

163/2006 (Co<strong>di</strong>ce dei contratti pubblici), me<strong>di</strong>ante gara informale tra società <strong>di</strong> capitali ai sensi<br />

dell’art 113, comma 5, lettera a) del D.Lgs. n. 267/2000, all’impresa che avrà ottenuto il punteggio<br />

più alto risultante dalla somma dei punti attribuiti all’offerta economica e quelli attribuiti all’offerta<br />

tecnica applicando i coefficienti <strong>di</strong> valutazione riportati qui <strong>di</strong> seguito.<br />

2.Offerta economica: massimo 48 punti .<br />

L’offerta economica deve essere formulata me<strong>di</strong>ante ribasso percentuale sul prezzo a base <strong>di</strong> gara.<br />

La Commissione attribuirà un punteggio massimo <strong>di</strong> punti 48 all’offerta economica più vantaggiosa<br />

e un punteggio inversamente proporzionale alle offerte economiche rimanenti, determinato<br />

attraverso la seguente formula ed espresso fino alla terza cifra decimale:<br />

punteggio attribuito all’offerta economica in esame = 48 x P.b<br />

P.o.<br />

Ove: P.b. = Prezzo più basso offerto (ottenuto dall’applicazione della più alta percentuale <strong>di</strong><br />

ribasso offerta all’importo a base <strong>di</strong> gara).<br />

P.o. = Prezzo dell’offerta economica in esame (ottenuto applicando la percentuale <strong>di</strong><br />

ribasso dell’offerta in esame all’importo a base <strong>di</strong> gara).<br />

3.Offerta tecnica (Progetto) : massimo 52 punti<br />

1) Relazione tecnico-gestionale massimo punti 30<br />

a) Modalità <strong>di</strong> organizzazione del servizio massimo punti 10<br />

b) Organigramma del personale impiegato per<br />

la preparazione dei pasti, per lo sporzionamento<br />

e per il trasporto, relative qualifiche e qualità<br />

professionale degli operatori che lavoreranno<br />

nel servizio, intesa come possesso <strong>di</strong> titoli<br />

professionali, anzianità <strong>di</strong> servizio e formazione massimo punti 20<br />

2) Proposta dei menù e relative tabelle <strong>di</strong>etetiche e<br />

utilizzo dei prodotti locali/regionali massimo punti 15<br />

3) Proposte <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria e<br />

4


miglioramento funzionale del centro cottura massimo punti 7<br />

Art. 6. Soggetti ammessi a gara e requisiti <strong>di</strong> partecipazione<br />

1. Previa pubblicazione <strong>di</strong> apposito avviso sono ammessi alla gara informale <strong>di</strong> cui al precedente<br />

articolo cinque concorrenti tra le società <strong>di</strong> capitali in possesso dei requisiti in<strong>di</strong>cati ai successivi<br />

nn.2 e 3.<br />

2. REQUISITI DI PARTECIPAZIONE ALLA PREQUALIFICAZIONE.<br />

a) Iscrizione alla Camera <strong>di</strong> Commercio per attività coincidente con quella oggetto della presente<br />

gara o in un registro professionale o commerciale dello Stato <strong>di</strong> residenza.<br />

b) Fatturato degli ultimi tre esercizi finanziari (2004-2005-2006), non inferiore all’importo a base <strong>di</strong><br />

gara della concessione, relativo a servizi analoghi a quello oggetto della presente gara, prestati a<br />

favore <strong>di</strong> pubbliche amministrazioni. In caso <strong>di</strong> imprese temporaneamente riunite il suddetto<br />

requisito dovrà essere posseduto nella misura del 40% dalla capogruppo e la restante percentuale<br />

cumulativamente dalla o dalle mandanti ciascuna delle quali deve possedere almeno il 10% del<br />

requisito richiesto cumulativamente.<br />

c) Idonee referenze bancarie rilasciate da almeno due Istituti <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to.<br />

d) Certificazione <strong>di</strong> qualità UNI EN ISO 9001:2000 (VISION 2000).<br />

3. REQUISITI DI ORDINE GENERALE.<br />

Non saranno ammesse alla gara:<br />

e) Le società che si trovino fra <strong>di</strong> loro in una delle situazioni <strong>di</strong> controllo <strong>di</strong> cui all'art. 2359 del<br />

Co<strong>di</strong>ce Civile.<br />

f) Le società che si trovano in stato <strong>di</strong> fallimento, <strong>di</strong> liquidazione coatta, concordato preventivo.<br />

g) Le società nei cui riguar<strong>di</strong> sia in corso un proce<strong>di</strong>mento per la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> una <strong>di</strong> tali<br />

situazioni.<br />

h) Le società nei cui confronti è pendente proce<strong>di</strong>mento per l’applicazione <strong>di</strong> una delle misure <strong>di</strong><br />

prevenzione <strong>di</strong> cui all’articolo 3 della legge 27 <strong>di</strong>cembre 1956, n. 1423 o <strong>di</strong> una delle cause ostative<br />

previste dall’art. 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575; l’esclusione e il <strong>di</strong>vieto operano se la<br />

pendenza del proce<strong>di</strong>mento riguarda gli amministratori muniti <strong>di</strong> poteri <strong>di</strong> rappresentanza o il<br />

<strong>di</strong>rettore tecnico.<br />

i) Le società nei cui confronti è stata pronunciata sentenza <strong>di</strong> condanna passata in giu<strong>di</strong>cato, o<br />

emesso decreto penale <strong>di</strong> condanna <strong>di</strong>venuto irrevocabile, oppure sentenza <strong>di</strong> applicazione della<br />

pena su richiesta, ai sensi dell’articolo 444 del co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> procedura penale, per reati gravi in danno<br />

dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità professionale; è comunque causa <strong>di</strong><br />

esclusione la condanna, con sentenza passata in giu<strong>di</strong>cato, per uno o più reati <strong>di</strong> partecipazione a<br />

un’organizzazione criminale, corruzione, frode, riciclaggio, quali definiti dagli atti comunitari citati<br />

all’articolo 45, paragrafo 1, <strong>di</strong>rettiva CE 2004/18; l’esclusione e il <strong>di</strong>vieto operano se la sentenza o<br />

il decreto sono stati emessi nei confronti: degli amministratori muniti <strong>di</strong> potere <strong>di</strong> rappresentanza o<br />

del <strong>di</strong>rettore tecnico. In ogni caso l’esclusione e il <strong>di</strong>vieto operano anche nei confronti dei soggetti<br />

cessati dalla carica nel triennio antecedente la data <strong>di</strong> pubblicazione del bando <strong>di</strong> gara, qualora<br />

l’impresa non <strong>di</strong>mostri <strong>di</strong> aver adottato atti o misure <strong>di</strong> completa <strong>di</strong>ssociazione della condotta<br />

penalmente sanzionata; resta salva in ogni caso l’applicazione dell’articolo 178 del co<strong>di</strong>ce penale e<br />

dell’articolo 445, comma 2, del co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> procedura penale.<br />

l) Le società che hanno violato il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> intestazione fiduciaria posto all’articolo 17 della legge<br />

19 marzo 1990, n. 55.<br />

m) Le società che hanno commesso gravi infrazioni debitamente accertate alle norme in materia <strong>di</strong><br />

sicurezza e ad ogni altro obbligo derivante dai rapporti <strong>di</strong> lavoro.<br />

n) Le società che, secondo motivata valutazione dell’amministrazione, hanno commesso grave<br />

negligenza o malafede nell’esecuzione delle prestazioni affidate dall’amministrazione che ban<strong>di</strong>sce<br />

5


la gara; o che hanno commesso un errore grave nell’esercizio della loro attività professionale,<br />

accertato con qualsiasi mezzo <strong>di</strong> prova da parte dell’amministrazione.<br />

o) Le società che hanno commesso violazioni, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi<br />

relativi al pagamento delle imposte e tasse, secondo la legislazione italiana o quella dello Stato in<br />

cui sono stabiliti.<br />

p) Le società che nell’anno antecedente la data <strong>di</strong> pubblicazione del bando <strong>di</strong> gara hanno reso false<br />

<strong>di</strong>chiarazioni in merito ai requisiti ed alle con<strong>di</strong>zioni rilevanti per la partecipazione alle procedure <strong>di</strong><br />

gara.<br />

q) Le società che hanno commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, alle norme in materia<br />

<strong>di</strong> contributi previdenziali ed assistenziali, secondo la legislazione italiana o dello Stato in cui sono<br />

stabiliti.<br />

r) Le società che non presentino la certificazione <strong>di</strong> cui all’articolo 17 della legge 12 marzo 1999, n.<br />

68, salvo il <strong>di</strong>sposto del comma 2.<br />

s) Le società che non sono in regola con gli obblighi derivanti dalla Legge 266 del 22.11.2002.<br />

t) Le società nei cui confronti è stata applicata la sanzione inter<strong>di</strong>ttiva <strong>di</strong> cui all’art. 9, comma 2,<br />

lettera c), del D.Lgs. dell’8 giugno 2001, n. 231 o altra sanzione che comporta il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> contrarre<br />

con la pubblica amministrazione.<br />

La gara informale è aggiu<strong>di</strong>cata con il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa,<br />

attribuendo al progetto <strong>di</strong> gestione del servizio non meno del 50% del punteggio complessivo.<br />

Art. 7 Modalità <strong>di</strong> presentazione della richiesta <strong>di</strong> partecipazione<br />

1. La domanda <strong>di</strong> partecipazione, redatta in lingua italiana, in competente bollo, sottoscritta dal<br />

legale rappresentante della Società ed in<strong>di</strong>rizzata al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong> – Piazza Buondelmonti n.<br />

41 – 50023 <strong>Impruneta</strong>, dovrà pervenire, all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) –<br />

PROTOCOLLO- del <strong>Comune</strong> (Piazza Buondelmonti n. 41 - 50023 <strong>Impruneta</strong>) <strong>di</strong>rettamente o per<br />

mezzo del servizio postale <strong>di</strong> Stato o altro corriere autorizzato e dovrà contenere le <strong>di</strong>chiarazioni sui<br />

requisiti <strong>di</strong> partecipazione e <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne generale, rese ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR 28<br />

<strong>di</strong>cembre 2000 n. 445, come da modello allegato al bando, nonchè le referenze bancarie rilasciate<br />

da almeno due Istituti <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to.<br />

CAPO III - ESECUZIONE DEL SERVIZIO<br />

Art. 8 Personale<br />

1. La cottura, la confezione, il trasporto, la consegna, lo sporzionamento, le operazioni <strong>di</strong> pulizia<br />

della cucina centralizzata e <strong>di</strong> quella dell'asilo nido, la rigovernatura delle stoviglie, la sanificazione<br />

degli arre<strong>di</strong> e dei locali destinati a refettorio devono essere effettuate da personale del<br />

concessionario.<br />

2. Il concessionario deve assicurare, con proprio personale nei refettori sopra in<strong>di</strong>cati il ricevimento<br />

dei pasti, il loro sporzionamento e la <strong>di</strong>stribuzione, le operazioni <strong>di</strong> pulizia dei locali, la<br />

rigovernatura delle stoviglie, la pulizia e il rior<strong>di</strong>no delle cucine <strong>di</strong> plesso.<br />

3. Il concessionario deve mettere a <strong>di</strong>sposizione per le operazioni <strong>di</strong> sporzionamento personale in<br />

numero tale da assicurare modalità e tempi adeguati per una tempestiva ed or<strong>di</strong>nata esecuzione del<br />

servizio. In caso contrario il <strong>Comune</strong> può fare obbligo alla <strong>di</strong>tta del potenziamento del numero degli<br />

addetti ai centri cottura e o allo sporzionamento, senza revisione degli impegni economici<br />

contrattuali.<br />

4. Il <strong>Comune</strong> ha facoltà <strong>di</strong> richiedere la sostituzione <strong>di</strong> chi a suo esclusivo giu<strong>di</strong>zio risulti non<br />

idoneo o inadatto, anche sotto l'aspetto <strong>di</strong> un corretto rapporto e della <strong>di</strong>sponibilità psicologica verso<br />

6


gli utenti della mensa. In tal caso il concessionario deve procedere alla sostituzione con urgenza e<br />

comunque non oltre tre giorni dalla segnalazione.<br />

5. Il concessionario ha l’obbligo <strong>di</strong> mantenere costante il numero degli addetti impiegati nelle varie<br />

attività inerenti il servizio. Le eventuali assenze devono essere imme<strong>di</strong>atamente reintegrate per<br />

mantenere giornalmente invariato il rapporto operatore/attività del servizio.<br />

6. Il concessionario ha l’obbligo <strong>di</strong> presentare al <strong>Comune</strong> il programma annuale <strong>di</strong> formazione del<br />

personale impiegato nelle varie attività.<br />

7. Il <strong>Comune</strong>, in caso <strong>di</strong> ravvisata necessità al fine del regolare e adeguato svolgimento del servizio<br />

<strong>di</strong> cui alla concessione, può richiedere potenziamento del personale e/o del numero delle ore in cui<br />

lo stesso viene impiegato.<br />

8. Per assicurare il buon andamento complessivo del servizio in collaborazione con gli uffici<br />

comunali interessati, il concessionario si deve impegnare a destinare suo personale ispettivo<br />

idoneamente preparato allo scopo. I nominativi dell'ispettore o degli ispettori devono essere resi<br />

noti al <strong>Comune</strong> prima dell'inizio della fornitura, nonché le loro qualifiche e l'orario in cui saranno<br />

a <strong>di</strong>sposizione (anche reperibilità) della cucina.<br />

9. Il concessionario deve provvedere ad affidare il coor<strong>di</strong>namento del servizio ad un responsabile<br />

con qualifica idonea a svolgere tale funzione, che deve garantire la presenza giornaliera e continua.<br />

10. La società deve inoltre dare comunicazione al <strong>Comune</strong> prima dell'inizio della fornitura, del<br />

nominativo e della qualifica del coor<strong>di</strong>natore, nonché comunicazione dei nominativi, qualifiche,<br />

orari <strong>di</strong> lavoro e funzioni del personale addetto alle varie attività previste dalla concessione.<br />

11. Il concessionario si impegna al rispetto <strong>di</strong> tutti gli obblighi derivanti dai vigenti contratti<br />

collettivi <strong>di</strong> lavoro nei confronti del personale interessato, nonché all'osservanza puntuale della<br />

normativa vigente in materia <strong>di</strong> sicurezza e igiene del lavoro e degli alimenti.<br />

12. Il concessionario deve fornire a tutto il personale indumenti <strong>di</strong> lavoro secondo le norme vigenti<br />

in materia <strong>di</strong> igiene e <strong>di</strong> sicurezza. Tali indumenti devono essere provvisti <strong>di</strong> cartellino<br />

identificativo riportante il nome dell’impresa e il nome e il cognome del <strong>di</strong>pendente. Devono essere<br />

previsti indumenti <strong>di</strong>stinti per le varie fasi <strong>di</strong> produzione dei pasti e per i lavori <strong>di</strong> pulizia.<br />

13. Il concessionario deve fornire ai rappresentanti del comitato <strong>di</strong> partecipazione mensa camici<br />

monouso, mascherine e cuffie in occasione dei sopralluoghi che saranno effettuati presso i centri<br />

cottura e/o i terminali <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione.<br />

14. Il personale deve scrupolosamente curare l’igiene personale, non deve avere smalti sulle unghie,<br />

nè indossare anelli e braccialetti durante tutte le fasi <strong>di</strong> effettuazione del servizio <strong>di</strong> cui alla presente<br />

concessione, al fine <strong>di</strong> non creare contaminazione delle pietanza e indossare i copricapo che devono<br />

raccogliere completamente la capigliatura.<br />

Art. 9 Utenza e numero dei pasti<br />

1. L’utenza del servizio è composta da alunni e adulti degli asili nido comunali e privati autorizzati,<br />

delle scuole dell’infanzia statali e private paritarie, delle scuole primarie statali e private paritarie,<br />

delle scuole secondarie <strong>di</strong> 1° grado statali, del centro riabilitativo <strong>di</strong> socializzazione ed eventuali<br />

altre utenze da in<strong>di</strong>viduare all’occorrenza.<br />

2. Sono escluse utenze <strong>di</strong>verse da quelle sopra in<strong>di</strong>cate salvo autorizzazione che l’Amministrazione<br />

comunale potrà concedere <strong>di</strong> volta in volta su specifica richiesta.<br />

3. Il numero dei pasti da fornire giornalmente è in<strong>di</strong>cativamente previsto in 900.<br />

4. Il numero dei pasti occorrenti potrà variare a seconda delle necessità, del calendario scolastico e<br />

dei calendari delle altre attività interessate.<br />

7


5. I terminali <strong>di</strong> consumo dove i pasti devono essere consegnati sono i seguenti:<br />

scuola in<strong>di</strong>rizzo Alunni<br />

Iscritti<br />

al<br />

Asilo nido<br />

comunale <strong>di</strong><br />

Tavarnuzze<br />

Asilo nido<br />

comunale <strong>di</strong><br />

Bagnolo<br />

Asilo nido privato<br />

“Alouette”<br />

Scuola Infanzia<br />

statale<br />

“B. dei<br />

Buondelmonti”<br />

Scuola infanzia<br />

statale<br />

“L. della Robbia”<br />

Scuola Infanzia<br />

statale .<br />

“M.Maltoni”<br />

Scuole Infanzia<br />

paritaria<br />

San L.Alle Rose<br />

Scuola Infanzia<br />

paritaria<br />

“San Giuseppe”<br />

Scuola primaria<br />

statale<br />

“A.Sturiale”<br />

Scuola primaria<br />

statale<br />

“D. Ghirlandaio”<br />

Scuola primaria<br />

statale<br />

“F.Paolieri”<br />

Scuola primaria<br />

paritaria<br />

“ San L. alle<br />

Rose”<br />

Scuola primaria<br />

paritaria<br />

“San Giuseppe”<br />

Scuola secondaria<br />

1° statale<br />

“A.da Bagnolo”<br />

Scuola secondaria<br />

1° statale<br />

“D.Ghirlandaio”<br />

Centro<br />

riabilitativo <strong>di</strong><br />

Via della Cooperazione<br />

– Tavarnuzze<br />

Via della Bifonica<br />

<strong>Impruneta</strong><br />

Via Papa Giovanni<br />

XXIII <strong>Impruneta</strong><br />

Via Buozzi –<br />

Tavarnuzze<br />

Via Roma – <strong>Impruneta</strong><br />

Via Montauto<br />

San Gersolè<br />

Via Quintale per le<br />

Rose Tavarnuzze<br />

Via <strong>Impruneta</strong>na per<br />

Pozzoltico <strong>Impruneta</strong><br />

Via 1° Maggio, 16 –<br />

Tavarnuzze<br />

Via 1° Maggio, 47 –<br />

Tavarnuzze<br />

P.zza Garibal<strong>di</strong> –<br />

<strong>Impruneta</strong><br />

Via Quintale per le<br />

Rose Tavarnuzze<br />

Via <strong>Impruneta</strong>na per<br />

Pozzolatico –<br />

<strong>Impruneta</strong><br />

P.zza Accursio da<br />

Bagnolo– <strong>Impruneta</strong><br />

Via 1° Maggio, 47<br />

Tavarnuzze<br />

Via F.lli Rosselli, 16<br />

Tavarnuzze<br />

plesso<br />

adulti Num.<br />

minimo<br />

pres./g.<br />

alunni<br />

Gg/serv.<br />

settimana<br />

Periodo del<br />

servizio<br />

40 9 19 5 1° lun. <strong>di</strong><br />

settembre<br />

2° ven <strong>di</strong><br />

luglio<br />

Servizio con o<br />

senza<br />

<strong>di</strong>stribuzione<br />

Con<br />

<strong>di</strong>stribuzione<br />

20 4 8 5 c.s. Senza<br />

<strong>di</strong>stribuzione<br />

18 3 8 5 Settembre -<br />

giugno<br />

136 5 103 5 Sett/giugno<br />

calendario<br />

scolastico<br />

100 4 60 5<br />

50 2 26 5<br />

50 2 25 5<br />

27 1 19 5<br />

130 7 95 5<br />

106 4 92 5<br />

210 11 124 5<br />

100 5 64 5<br />

100 5 52 5<br />

55<br />

Iscritti<br />

al<br />

servizio<br />

66<br />

Iscritti<br />

al<br />

servizio<br />

6 35 2 gg x<br />

126<br />

1 g x 11<br />

ut<br />

2gg x 30<br />

ut<br />

6 15 2 gg x 90<br />

1g x 116<br />

c.s.<br />

c.s<br />

c.s<br />

c.s<br />

c.s.<br />

c.s.<br />

c.s.<br />

c.s.<br />

c.s<br />

c.s.<br />

c.s.<br />

20 11 5 Sett.re/luglio<br />

1 o 2<br />

Senza<br />

<strong>di</strong>stribuzione<br />

Con<br />

<strong>di</strong>stribuzione<br />

Con<br />

<strong>di</strong>stribuzione<br />

Con<br />

<strong>di</strong>stribuzione<br />

Senza<br />

<strong>di</strong>stribuzione<br />

Senza<br />

<strong>di</strong>stribuzione<br />

Con<br />

<strong>di</strong>stribuzione<br />

Con<br />

<strong>di</strong>stribuzione<br />

Con<br />

<strong>di</strong>stribuzione<br />

Senza<br />

<strong>di</strong>stribuzione<br />

Senza<br />

<strong>di</strong>stribuzione<br />

Con<br />

<strong>di</strong>stribuzione<br />

Con<br />

<strong>di</strong>stribuzione<br />

Senza<br />

<strong>di</strong>stribuzione<br />

8


socializzazione settimane<br />

agosto<br />

6. La tipologia dell’utenza, il relativo numero dei pasti e i giorni <strong>di</strong> servizio, come sopra descritti,<br />

hanno comunque solo valore in<strong>di</strong>cativo e il <strong>Comune</strong> si riserva <strong>di</strong> poterli mo<strong>di</strong>ficare anche durante<br />

l’anno scolastico dandone preavviso al concessionario nel termine <strong>di</strong> giorni sette. Il numero minimo<br />

<strong>di</strong> presenze giornaliere riportato nella tabella è stato rilevato sulle presenze al servizio nell’anno<br />

scolastico 2005-2006. Il numero dei pasti richiesti per le <strong>di</strong>verse utenze e dei giorni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione<br />

sono da considerarsi in<strong>di</strong>cativi e le eventuali variazioni numeriche non danno facoltà al<br />

concessionario <strong>di</strong> richiedere variazione del costo/pasto.<br />

Art. 10 Modalità <strong>di</strong> esecuzione del servizio<br />

1. I pasti devono essere confezionati in contenitori plurirazioni o in confezioni singole, in caso <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ete speciali o previa specifica comunicazione dell’Amministrazione comunale, preparati nello<br />

stesso giorno in cui sono <strong>di</strong>stribuiti, trasportati in idonei contenitori che assicurino la conservazione<br />

degli stessi alle temperature <strong>di</strong> cui al D.P.R. 327/80.<br />

2. Il concessionario si impegna a offrire il pasto secondo quanto stabilito dal presente capitolato.<br />

3. In caso <strong>di</strong> sciopero o per altre ragioni che comportino la sospensione delle lezioni o delle attività<br />

il concessionario sarà avvisato con congruo anticipo senza poter accampare <strong>di</strong>ritto ad alcun<br />

compenso o indennizzo.<br />

4. In caso <strong>di</strong> sciopero del personale <strong>di</strong>pendente dal concessionario, lo stesso dovrà avvertire<br />

l’Amministrazione comunale almeno con tre giorni <strong>di</strong> anticipo, in tal caso la società ha la facoltà <strong>di</strong><br />

servire un pasto freddo alternativo la cui composizione sarà concordata con l’ufficio competente (la<br />

comunicazione dovrà essere scritta).<br />

5. Nel caso <strong>di</strong> interruzione del servizio per altri motivi, l’Amministrazione comunale si riserva il<br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> richiedere i danni subiti e <strong>di</strong> applicare le sanzioni previste.<br />

6. In caso <strong>di</strong> impossibilità <strong>di</strong> funzionamento per cause non <strong>di</strong>pendenti da scioperi del personale della<br />

società, la stessa dovrà assicurare il servizio fornendo i pasti da altro/i centro/i cottura a sua<br />

<strong>di</strong>sposizione alle medesime con<strong>di</strong>zioni economiche e nel rispetto della composizione del menù,<br />

della normativa vigente in materia e delle prescrizioni del presente capitolato.<br />

7. Il concessionario si impegna, qualora il <strong>Comune</strong> ne faccia richiesta, a fornire cibi fred<strong>di</strong> <strong>di</strong> eguale<br />

valore nutritivo ed economico a quello dei pasti previsti dal menù.<br />

Art. 11 Composizione del pasto e del menù<br />

1. I pasti devono essere confezionati attenendosi scrupolosamente alle in<strong>di</strong>cazioni previste dal<br />

presente capitolato.<br />

2. I menù, articolati in estivo e invernale, sono stabiliti dal concessionario e sono comunicati<br />

all’Amministrazione comunale con preavviso <strong>di</strong> almeno giorni quin<strong>di</strong>ci.<br />

3. I piatti proposti giornalmente devono corrispondere per tipo, quantità e qualità a quelli in<strong>di</strong>cati<br />

nei menù previsti o concordati fra le parti.<br />

4. E’ consentita eccezionalmente e in via temporanea una variazione in caso <strong>di</strong> guasti agli impianti,<br />

<strong>di</strong> interruzione temporanea della produzione per cause quali sciopero, incidenti, interruzioni <strong>di</strong><br />

energia elettrica, avaria delle strutture <strong>di</strong> conservazione dei prodotti deperibili ecc..La variazione<br />

dovrà in ogni caso essere effettuata previa comunicazione scritta o verbale all’ufficio socioeducativo.<br />

5. Il menù deve essere, <strong>di</strong> norma, composto da:<br />

a) Per gli utenti delle scuole primarie, dell’infanzia, delle scuole secondarie <strong>di</strong> 1° grado, per le<br />

eventuali ulteriori richieste, 1° piatto, 2° piatto, contorno, acqua minerale, pane, frutta o yogurt o<br />

gelato o dolce. Per gli utenti della scuola dell’infanzia può prevedere primi piatti alternativi.<br />

b) Per gli utenti degli asili nido e del centro <strong>di</strong> socializzazione, 1° piatto, 2° piatto, due contorni dei<br />

quali uno crudo e uno cotto, acqua minerale, pane, frutta o yogurt o gelato o dolce.<br />

9


c) Per l’asilo nido <strong>di</strong> Tavarnuzze anche colazione come dal presente capitolato.<br />

d) All’occorrenza può essere richiesto il pranzo a sacco.<br />

6. La preparazione, cottura e confezionamento dei pasti deve avvenire imme<strong>di</strong>atamente prima della<br />

loro <strong>di</strong>stribuzione.<br />

7. Sono escluse operazioni <strong>di</strong> precottura.<br />

8. Tutte le vivande devono essere cotte nello stesso giorno in cui ne è prevista la <strong>di</strong>stribuzione.<br />

9. E’ vietata ogni forma <strong>di</strong> riciclo, fatto salvo quanto <strong>di</strong>sposto con or<strong>di</strong>nanza del Sindaco n. 31 del<br />

18 marzo 2004.<br />

10. Nella preparazione dei pasti non è prevista la frittura, ma l’utilizzo dei forni sia per cuocere che<br />

per gratinare.<br />

11. Il concessionario deve tenere a <strong>di</strong>sposizione dell’Amministrazione comunale un giornale degli<br />

approvvigionamenti nel quale deve risultare la ragione sociale del fornitore, il giorno e l’orario <strong>di</strong><br />

consegna, la descrizione e la quantità della derrata, la temperatura della derrata al momento della<br />

consegna, lo stato <strong>di</strong> conservazione dei prodotti confezionati, lo stato dell’imballaggio, l’integrità<br />

della confezione, la data <strong>di</strong> produzione e <strong>di</strong> scadenza, l’identificazione del lotto, gli estremi del<br />

documento accompagnatorio e la motivazione degli eventuali resi.<br />

Art. 12 Diete speciali<br />

1. Il concessionario deve essere <strong>di</strong>sponibile a preparare e <strong>di</strong>stribuire le eventuali <strong>di</strong>ete particolari e<br />

<strong>di</strong>ete in bianco per alunni affetti da malattie <strong>di</strong>smetaboliche, <strong>di</strong> male assorbimento e in tutti i casi <strong>di</strong><br />

prescrizione me<strong>di</strong>ca e <strong>di</strong> richiesta scritta da parte dei genitori <strong>di</strong> alunni che seguono un particolare<br />

regime <strong>di</strong>etetico per motivi ideologici o religiosi, e fornire alimenti alternativi nei casi <strong>di</strong> stile<br />

alimentare particolare, da comunicarsi dall’ufficio competente.<br />

Art. 13 Preparazione dei pasti<br />

1. Il servizio <strong>di</strong> ristorazione deve svolgersi tutti i giorni del calendario <strong>di</strong> apertura dei servizi a cui è<br />

rivolto.<br />

2. Il concessionario si impegna in ogni caso ad iniziare il servizio, anche per una sola parte delle<br />

utenze, alle date comunicate dall'Amministrazione comunale.<br />

3. La mancata attivazione totale o parziale del servizio <strong>di</strong> fornitura pasti per le varie utenze non da<br />

<strong>di</strong>ritto alla società <strong>di</strong> chiedere indennizzi o risarcimenti.<br />

4. Il concessionario deve provvedere alla cottura, alla confezione, alla <strong>di</strong>stribuzione e<br />

sporzionamento dei pasti, dove richiesto, nei locali consegnati dall’Amministrazione.<br />

5. Nel Centro cottura <strong>di</strong> Tavarnuzze deve essere prevista in ogni caso la presenza quoti<strong>di</strong>ana <strong>di</strong> un<br />

cuoco e <strong>di</strong> un aiuto cuoco e <strong>di</strong> un numero <strong>di</strong> addetti sufficienti per il regolare svolgimento del<br />

servizio, uno dei quali in<strong>di</strong>viduato quale referente per le <strong>di</strong>ete.<br />

6. Il <strong>Comune</strong>, se ravvisata la necessità, può fare obbligo alla società del potenziamento del numero<br />

<strong>di</strong> personale assegnato alla cucina e ai terminali senza revisione degli impegni economici<br />

contrattuali.<br />

7. Nella cucina dell’asilo nido deve essere prevista in ogni caso la presenza quoti<strong>di</strong>ana <strong>di</strong> un cuoco<br />

addetto alla preparazione della colazione e del pranzo e alla pulizia della cucina e delle attrezzature.<br />

8. Il concessionario è garante verso l’Amministrazione comunale anche <strong>di</strong> tutti i fornitori, delle<br />

derrate necessarie e del sistema <strong>di</strong> autocontrollo e/o certificazione attraverso il quale i fornitori<br />

stessi offrono garanzie <strong>di</strong> salubrità e valore nutrizionale delle matrici alimentari. Il <strong>Comune</strong> concede<br />

in comodato al concessionario i locali della cucina centralizzata posti in Via Primo Maggio a<br />

Tavarnuzze e i locali della cucina dell'asilo nido posti in via Cooperazione a Tavarnuzze e i locali<br />

10


inerenti i terminali dove è previsto lo sporzionamento e le relative attrezzature da usare solo ed<br />

esclusivamente nei limiti e per le finalità della seguente concessione.<br />

9. I pasti devono essere preparati secondo i menù e le tabelle <strong>di</strong>etetiche pre<strong>di</strong>sposti dal<br />

concessionario e approvati dall’Amministrazione. Comunale.<br />

Art. 14 Trasporto e consegna dei pasti<br />

1. La consegna dei pasti deve avvenire nel più breve tempo possibile. A tale scopo il concessionario<br />

deve <strong>di</strong>mostrare, su richiesta del <strong>Comune</strong>, la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> un parco automezzi <strong>di</strong> trasporto tale da<br />

assicurare, anche nell’eventualità <strong>di</strong> guasti e <strong>di</strong> incidenti, la consegna dei pasti presso i terminali<br />

entro gli orari in<strong>di</strong>cati nel presente capitolato e nel rispetto della normativa vigente.<br />

2. La società rimane comunque responsabile del mantenimento della qualità, del gusto, della<br />

conservazione e della rispondenza igienica delle pietanze trasportate, oltre al mantenimento della<br />

temperatura dei cibi prevista dalla normativa vigente<br />

3. I mezzi <strong>di</strong> trasporto utilizzati devono essere perfettamente in regola con le <strong>di</strong>sposizioni contenute<br />

nel D.P.R. 327 del 26.3.1980 e ss.ii., devono essere a<strong>di</strong>biti esclusivamente al trasporto dei pasti,<br />

essere coibentati isotermicamente e rivestiti internamente con materiale facilmente lavabile.<br />

Devono essere inoltre in possesso <strong>di</strong> un documento attestante l’idoneità sanitaria rilasciata<br />

dall’Azienda Sanitaria. Devono essere puliti giornalmente e sanificati almeno una volta alla<br />

settimana. Il personale addetto al trasporto e alla consegna dei pasti deve indossare adeguati<br />

indumenti <strong>di</strong> lavoro e un tesserino <strong>di</strong> riconoscimento.<br />

4. L'Amministrazione si riserva <strong>di</strong> in<strong>di</strong>care in ogni momento variazioni e adeguamenti in merito a<br />

detti orari, cui il prestatore <strong>di</strong> servizi deve attenersi, anche per singoli terminali.<br />

5. Per il trasporto dei pasti il concessionario deve utilizzare recipienti pluriporzione conformi ai<br />

requisiti <strong>di</strong> cui al vigente quadro normativo, che assicurino la conservazione del pasto sotto il<br />

profilo organolettico e igienico sanitario. Inoltre devono consentire il mantenimento costante della<br />

temperatura dei cibi cotti da consumarsi cal<strong>di</strong>, che dovrà essere non inferiore a +60° C fino al<br />

momento del consumo, e la temperatura dei cibi da consumarsi fred<strong>di</strong> che non deve superare i<br />

+10°C, secondo quanto <strong>di</strong>sposto dal D.P.R 26/3/1980 n. 327. I contenitori devono essere ben lavati<br />

e sanificati giornalmente e sopra <strong>di</strong> essi deve essere apposta apposita etichetta in<strong>di</strong>cante il nome del<br />

terminale <strong>di</strong> destinazione e delle porzioni da servire.<br />

6. Le eventuali necessità <strong>di</strong> contenitori per trasporto pasti eccedenti la dotazione iniziale sono a<br />

carico del concessionario che ne rimane proprietario.<br />

7. Per i pasti con <strong>di</strong>eta speciale il confezionamento deve essere fornito in idoneo contenitore<br />

monoporzione riportante nell’etichetta oltre il terminale <strong>di</strong> destinazione il nominativo dell’utente.<br />

8. I pasti forniti devono essere accompagnati da un documento emesso al momento della partenza,<br />

in duplice copia, dal quale risulti, inequivocabilmente, data e orario <strong>di</strong> partenza e il numero dei pasti<br />

consegnati sud<strong>di</strong>visi per tipologia.<br />

9. Qualora il servizio <strong>di</strong> trasporto dei pasti non sia esercitato <strong>di</strong>rettamente dal concessionario, il<br />

medesimo deve verificare che il servizio sia espletato secondo quanto previsto dal presente articolo.<br />

Art. 15 Sporzionamento e <strong>di</strong>stribuzione<br />

1. Il servizio <strong>di</strong> sporzionamento e <strong>di</strong>stribuzione deve essere effettuato, dove previsto, con le<br />

modalità <strong>di</strong> seguito riportate.<br />

2. Il personale messo a <strong>di</strong>sposizione da parte del concessionario per il servizio <strong>di</strong> cui trattasi deve<br />

curare la propria igiene ed il proprio abbigliamento che deve essere adeguato al tipo <strong>di</strong> operazione<br />

che svolge.<br />

3. Il personale deve apparecchiare con : tovagliette monouso, piatti in porcellana, bicchieri in vetro<br />

e posate in acciaio e quant’altro necessario alla regolare effettuazione del servizio. Tutto il<br />

11


necessario è a carico del concessionario, fatta salva la fornitura iniziale per la quale ha provveduto<br />

l’Amministrazione comunale.<br />

4. E’ severamente proibito fumare nei locali interessati dal servizio.<br />

5. Detto personale è tenuto a:<br />

a) Indossare il copricapo che deve contenere tutta la capigliatura, per tutto il tempo necessario allo<br />

svolgimento delle mansioni inerenti il refettorio e la cucina.<br />

b) Apparecchiare con le posate avvolte nei tovaglioli monouso.<br />

c) Usare sempre guanti monouso.<br />

d) Ricevere i pasti (compreso il trasferimento dei contenitori dai mezzi <strong>di</strong> trasporto all'interno dei<br />

refettori).<br />

e) Distribuire le pietanze servendosi esclusivamente degli appositi utensili.<br />

f) Non sporzionare gli alimenti prima della loro consumazione.<br />

g) Mettere a <strong>di</strong>sposizione il sale, l’olio e l’aceto.<br />

h) Pre<strong>di</strong>sporre l’acqua minerale necessaria, in bottiglie da 500ml ad alunno, sui tavoli.<br />

i) Pulire e sanificare con frequenza giornaliera tavoli, piani <strong>di</strong> lavoro, se<strong>di</strong>e, e tutto ciò che viene<br />

sporcato quoti<strong>di</strong>anamente.<br />

l) Non aprire i contenitori prima del servizio in tavola, neppure per con<strong>di</strong>re gli alimenti, ad<br />

esclusione:<br />

• della frutta che deve essere lavata e posta sui tavoli in appositi contenitori,<br />

• del parmigiano grattugiato che deve essere messo negli appositi contenitori con il cucchiaio<br />

e posto sui tavoli;<br />

• del pane che deve essere messo negli appositi contenitori e posto sui tavoli.<br />

6. Tutta la rimanenza degli alimenti deve essere smaltita con il Servizio <strong>di</strong> smaltimento rifiuti del<br />

territorio, salvo quanto stabilito dall’or<strong>di</strong>nanza del Sindaco n. 31 del 18.03.2004.<br />

7. L’utilizzo <strong>di</strong> stoviglie a perdere è ammesso esclusivamente in casi <strong>di</strong> effettiva emergenza. Tali<br />

stoviglie devono essere messe a <strong>di</strong>sposizione dal concessionario, devono essere conformi alla<br />

normativa vigente e devono comprendere piatto piano, piatto fondo, bicchiere, posate e salvietta;<br />

posate, salviette e tovaglie <strong>di</strong> carta devono essere in confezione singola.<br />

Art. 16 Rilevazione temperatura<br />

1. Nei terminali dove è prevista la <strong>di</strong>stribuzione da parte del concessionario, è richiesta la<br />

rilevazione della temperatura degli alimenti da <strong>di</strong>stribuire. Tali dati devono essere inseriti in<br />

apposito documento a <strong>di</strong>sposizione del tecnico <strong>di</strong>etista o altro incaricato dall’Amministrazione<br />

comunale per il controllo.<br />

Art. 17 Pulizia e sanificazione<br />

1. La pulizia dei locali e delle attrezzature deve comprendere una serie <strong>di</strong> operazioni che permettano<br />

<strong>di</strong> ottenere superfici non solo pulite, ma anche sanificate, per evitare eventuali contaminazioni agli<br />

alimenti. Il proce<strong>di</strong>mento si può così sud<strong>di</strong>videre:<br />

a) Detersione con prodotti sgrassanti, detergenti o saponi.<br />

b) Risciacquo con abbondante acqua corrente per eliminare ogni residuo <strong>di</strong> detergente e <strong>di</strong> materiale<br />

organico.<br />

c) Disinfezione con apposito <strong>di</strong>sinfettante da usare puro o <strong>di</strong>luito secondo le caratteristiche del<br />

prodotto utilizzato, rispettando il tempo <strong>di</strong> contatto richiesto e risciacquando bene.<br />

d) Secondo risciacquo.<br />

e) Asciugatura.<br />

f) Lavaggio stoviglie da effettuarsi obbligatoriamente me<strong>di</strong>ante l’ausilio <strong>di</strong> lavastoviglie elettrica.<br />

g) Asportazione <strong>di</strong> qualsiasi residuo alimentare dalle stoviglie prima del lavaggio in lavastoviglie.<br />

12


h) Utilizzo <strong>di</strong> detersivi previsti e nelle quantità consigliate dal produttore.<br />

i) Raccolta <strong>di</strong> tutti gli avanzi del pasto in appositi sacchi perfettamente chiusi e avvio dei medesimi<br />

allo smaltimento attraverso i sistemi <strong>di</strong> eliminazione dei rifiuti.<br />

l) Pulizia e sanificazione, con frequenza giornaliera e comunque dopo ogni uso, <strong>di</strong> stoviglie, <strong>di</strong><br />

utensili, <strong>di</strong> vassoi, <strong>di</strong> carrelli e del pavimento del refettorio.<br />

2. Il materiale <strong>di</strong> pulizia deve essere tenuto lontano dalla portata dei bambini, sistemato in arma<strong>di</strong><br />

chiusi e separato da qualsiasi attrezzo o materiale del refettorio.<br />

3. Le attrezzature e i detersivi per la pulizia degli ambienti devono essere forniti al proprio personale<br />

da parte del prestatore <strong>di</strong> servizi, in conformità alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 91 del<br />

08.06.92.<br />

4. Sono a carico del concessionario i detersivi necessari per la pulizia e la sanificazione <strong>di</strong> cui al<br />

presente articolo, nonché la or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria manutenzione delle apparecchiature<br />

lavastoviglie presenti presso i terminali.<br />

Art. 18 Controlli igienici e sanitari<br />

1. E’ facoltà del <strong>Comune</strong> effettuare, in qualsiasi momento, senza preavviso e con le modalità che<br />

riterrà opportune, controlli al fine <strong>di</strong> verificare la rispondenza del servizio fornito dalla società alle<br />

prescrizioni contrattuali del presente capitolato speciale.<br />

2. Controlli sui pasti potranno essere operati sul luogo <strong>di</strong> cottura, <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione e <strong>di</strong> trasporto in<br />

ogni momento dal personale a ciò delegato dall'Amministrazione comunale.<br />

3. Controlli igienici potranno essere effettuati in qualsiasi momento, sia sul personale impiegato nel<br />

servizio che sul materiale impiegato per il confezionamento dei pasti, sulle attrezzature e sui locali.<br />

4. Una porzione <strong>di</strong> ogni pasto preparato presso il centro <strong>di</strong> cottura <strong>di</strong> Tavarnuzze e nella cucina<br />

dell'asilo nido dovrà essere confezionato in sacchetti sterili (sia per il primo, che per il secondo e<br />

per il contorno) che dovranno essere depositati in frigo presso lo stesso stabilimento <strong>di</strong> cottura e<br />

conservati almeno 72 ore a <strong>di</strong>sposizione per eventuali controlli. Su ogni confezione dovrà essere<br />

apposta una etichetta con l'in<strong>di</strong>cazione del pasto contenuto e la data e l'ora <strong>di</strong> confezionamento.<br />

5. Ai sensi della Legge 30.4.62 n. 238 la vigilanza <strong>di</strong> cui all'art. 2 del DPR 26.3.1980 n. 327 è<br />

esercitata dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong> attraverso la A.S.L.<br />

6. Gli organismi preposti al controllo sono: i competenti servizi ASL, apposito Comitato <strong>di</strong><br />

partecipazione mensa, nonché eventuali altri organismi e figure professionali specifiche incaricate<br />

dal <strong>Comune</strong>.<br />

7. Il concessionario deve mettere a <strong>di</strong>sposizione dei tecnici incaricati dal <strong>Comune</strong> per i controlli <strong>di</strong><br />

conformità il Piano <strong>di</strong> autocontrollo da esso pre<strong>di</strong>sposto ai sensi del D.lgs. 155/97e le registrazioni<br />

delle procedure, i risultati delle verifiche effettuate e la documentazione allegata.<br />

CAPO IV – ONERI A CARICO DEL CONCESSIONARIO<br />

Art. 19 Responsabilità e assicurazioni<br />

1. Il concessionario è pienamente responsabile ai sensi <strong>di</strong> legge delle attività richieste dal<br />

capitolato; a tal fine ha l’obbligo inderogabile <strong>di</strong> stipulare, con una primaria Compagnia <strong>di</strong><br />

Assicurazione, apposita polizza assicurativa <strong>di</strong> R.C.T./R.C.O. nella quale venga esplicitamente<br />

in<strong>di</strong>cato che il <strong>Comune</strong> debba essere considerato “terzo” a tutti gli effetti. Il predetto contratto<br />

assicurativo deve prevedere la copertura per i rischi appresso in<strong>di</strong>cati: rischi <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o, esplosione,<br />

scoppio e rischio locativo, anche derivante da colpa grave del personale nei confronti dei locali,<br />

13


impianti ed attrezzature in consegna e custo<strong>di</strong>a all’Assicurato a qualsiasi titolo o destinazione, con<br />

valori massimale adeguati per ogni sinistro.<br />

Art. 20 Oneri inerenti il servizio<br />

1. Il concessionario si assume ogni e qualsiasi onere <strong>di</strong>retto o in<strong>di</strong>retto inerente l'acquisto dei generi<br />

alimentari, la preparazione e la confezione dei pasti, nonché il personale addetto (compresi gli oneri<br />

previdenziali assicurativi) il trasporto dei pasti alle scuole convenute, la consegna, la <strong>di</strong>stribuzione e<br />

lo sporzionamento dei medesimi, la pulizia e il rior<strong>di</strong>no delle stoviglie e dei locali<br />

delle scuole ove essa viene effettuata. Il concessionario deve fornire anche i sacchi per riporre i<br />

rifiuti nelle scuole dove viene effettuato lo sporzionamento.<br />

2. Il concessionario risponde <strong>di</strong>rettamente e in<strong>di</strong>rettamente <strong>di</strong> ogni danno che per fatto proprio o dei<br />

suoi <strong>di</strong>pendenti può derivare al <strong>Comune</strong> ed a terzi, compresi ovviamente i destinatari del servizio.<br />

3. Il concessionario si assume tutte le responsabilità per eventuali avvelenamenti, tossinfezioni,<br />

infezioni ed intossicazioni derivanti da cibi preparati dal proprio personale, compresi quelli forniti<br />

da altri centri cottura in caso <strong>di</strong> emergenza.<br />

4. Il concessionario si assume inoltre l’onere della revisione o sostituzione e/o l'eventuale<br />

potenziamento dell'impianto della cucina senza obbligo da parte dell'Amministrazione comunale <strong>di</strong><br />

rilevarlo. Ogni nuova istallazione è comunque subor<strong>di</strong>nata al preventivo esame e formale assenso<br />

da parte dell'Amministrazione comunale.<br />

5. Il concessionario nello svolgimento del servizio deve seguire un piano <strong>di</strong> autocontrollo secondo<br />

quanto in<strong>di</strong>cato in fase <strong>di</strong> gara. L’autocontrollo deve essere effettauto conformemente a quanto<br />

previsto dal D.l.gs 155/97, facendo particolare riferimento al Reg. CEE n. 852/2004 ove si fa<br />

esplicito riferimento all’obbligo dell’impresa <strong>di</strong> compiere una corretta valutazione, gestione e<br />

comunicazione del rischio connesso alla propria attività produttiva. Pertanto l’impresa deve<br />

in<strong>di</strong>viduare ogni fase del servizio, compresa la fase della <strong>di</strong>stribuzione, che potrebbe rivelarsi critica<br />

per la sicurezza degli alimenti e garantire che siano in<strong>di</strong>viduate, applicate, mantenute e aggiornate le<br />

opportune procedure <strong>di</strong> sicurezza, avvalendosi dei principi su cui è basato il sistema H.A.C.C.P. I<br />

dati relativi ai controlli effettuati devono essere registrati, aggiornati e tenuti a <strong>di</strong>sposizione presso i<br />

centri cottura dell’autorità sanitaria incaricata dell’effettuazione dei controlli mufficiali e dei<br />

competenti organi comunali.<br />

6. Il concessionario si assume la responsabilità del rispetto delle norme che regolano il segreto<br />

professionale, il segreto d’ufficio, nonché la tutela della riservatezza dei dati personali, in (D.L.gs<br />

196/2003) e assume la titolarità del trattamento dei dati relativi agli utenti con cui viene a contatto.<br />

Esso si impegna a non utilizzare in alcun caso le notizie e le informazioni <strong>di</strong> cui i suoi operatori<br />

siano venuti in possesso nell’ambito dell’attività prestata, per fini non concernenti il servizio<br />

oggetto della concessione.<br />

Art. 21 Locali e impianti<br />

1. Il <strong>Comune</strong> concede in comodato al concessionario i locali della Cucina Centralizzata posti in Via<br />

Primo Maggio a Tavarnuzze e i locali della cucina dell'asilo nido posti in via Cooperazione a<br />

Tavarnuzze e le relative attrezzature da usare solo ed esclusivamente per le finalità della<br />

concessione. Il concessionario provvede alla cottura ed alla confezione dei pasti esclusivamente nei<br />

suddetti locali fatto salvo quanto previsto al precedente art. 10 n.6.<br />

2. Il concessionario deve comunicare, su richiesta dell'Amministrazione, la lista dei propri fornitori<br />

e l'elenco dei prodotti <strong>di</strong> volta in volta utilizzati e i tempi <strong>di</strong> rifornimento delle varie derrate<br />

alimentari<br />

3. Il concessionario è garante verso l’Amministrazione Comunale anche <strong>di</strong> tutti i fornitori, delle<br />

derrate necessarie e del sistema <strong>di</strong> autocontrollo e/o certificazione attraverso il quale i fornitori<br />

stessi offrono garanzie <strong>di</strong> salubrità e delle matrici alimentari.<br />

14


4. Le attrezzature delle due cucine vengono consegnate all'appaltatore del servizio il quale<br />

risponderà degli eventuali danni alle medesime, escluso quelli dovuti al normale uso.<br />

5. Il concessionario deve inoltre provvedere all'acquisto della stoviglieria (coltelli, posate, mestoli,<br />

ect.) per il buon funzionamento dei due centri cottura, nonché necessaria alla apparecchiatura dei<br />

tavoli nei refettori.<br />

6. La consistenza e lo stato dei locali e delle attrezzature risulteranno dai verbali <strong>di</strong> consegna e<br />

relativi inventari firmati dalle parti prima dell'inizio della concessione e a conclusione della<br />

medesima.<br />

7. Al concessionario fa carico anche l’eventuale riorganizzazione e/o allestimento del centro cottura<br />

<strong>di</strong> Via 1° Maggio, 47 in conformità al progetto, presentato nella gara. Qualora lo ritenga necessario<br />

per garantire l'efficienza del servizio, il concessionario può - previo nulla osta dell'Amministrazione<br />

comunale - integrare in qualsiasi momento la dotazione strumentale delle due<br />

cucine con apparecchi e attrezzature che resteranno <strong>di</strong> sua proprietà.Per tali integrazioni il<br />

concessionario non può chiedere mo<strong>di</strong>fiche delle con<strong>di</strong>zioni economiche del contratto.<br />

8. Sono oneri a carico del concessionario la conservazione e la normale manutenzione dei locali e <strong>di</strong><br />

tutti gli impianti, attrezzature e mobili ricevuti in consegna compresi i servizi igienici annessi alla<br />

cucina centralizzata e al refettorio a<strong>di</strong>acente, che devono essere riconsegnati al termine della<br />

concessione nelle con<strong>di</strong>zioni in cui sono stati consegnati, fatto salvo la normale usura.In particolare<br />

per quanto riguarda le attrezzature delle cucine (frigoriferi, tritacarne, forni, etc.) si precisa che il<br />

concessionario deve procedere alla loro manutenzione, compresa l'eventuale sostituzione <strong>di</strong> pezzi <strong>di</strong><br />

ricambio.<br />

9. Il concessionario ha l’obbligo del reintegro imme<strong>di</strong>ato <strong>di</strong> qualsiasi attrezzatura nel caso in cui si<br />

verifichino guasti tali da compromettere il regolare svolgimento del servizio, fermo restando il<br />

mantenimento della proprietà delle medesime.<br />

10. La sostituzione completa <strong>di</strong> tutta l'attrezzatura, in quanto non riparabile, è comunque a carico del<br />

concessionario che ne manterrà la proprietà e la <strong>di</strong>sponibilità. Nel caso in cui, per motivi <strong>di</strong> urgenza,<br />

l’Amministrazione comunale autorizzi il concessionario ad effettuare interventi <strong>di</strong> manutenzione<br />

straor<strong>di</strong>naria sui locali, l’atto autorizzatorio provvederà in or<strong>di</strong>ne alla spesa a carico<br />

dell’Amministrazione ai sensi del successivo art. 23.<br />

11. Eventuali danni dovuti ad incuria o negligenza del concessionario o del personale da lui<br />

<strong>di</strong>pendente o da altri con lui avente causa, sono addebitati allo stesso previa constatazione e<br />

valutazione fra le parti.<br />

12. Sono inoltre a carico del concessionario gli oneri per la pulizia, la <strong>di</strong>sinfezione, la<br />

<strong>di</strong>sinfestazione e la derattizzazione, anche <strong>di</strong> carattere straor<strong>di</strong>nario, dei locali e delle attrezzature e<br />

mobili della cucina centralizzata, da effettuare usando prodotti <strong>di</strong>sinfettanti appropriati secondo<br />

scheda tecnica e in<strong>di</strong>cazione d’uso prevista.<br />

13. Sono altresì a carico del concessionario le spese relative alla caldaia per la produzione <strong>di</strong> vapore<br />

e le spese relative ai consumi telefonici .<br />

Art. 22 Cauzione provvisoria e definitiva<br />

1. In sede <strong>di</strong> gara la Società concorrente dovrà presentare cauzione provvisoria <strong>di</strong> €. 32.000,00=<br />

pari al 1% (uno per cento) dell’importo a base <strong>di</strong> gara complessivo, costituita da:<br />

• fideiussione bancaria o assicurativa o rilasciata dagli interme<strong>di</strong>ari finanziari iscritti nell’elenco<br />

speciale <strong>di</strong> cui all’articolo 107 del d.lgs. 1° settembre 1993, n. 385, che svolgono in via<br />

esclusiva o prevalente attività <strong>di</strong> rilascio <strong>di</strong> garanzie, a ciò autorizzati dal Ministero<br />

dell’economia e delle finanze.<br />

2. La garanzia deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del<br />

debitore principale, la rinuncia all’eccezione <strong>di</strong> cui all’articolo 1957, comma 2, del co<strong>di</strong>ce civile,<br />

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nonché l’operatività della garanzia medesima entro quin<strong>di</strong>ci giorni, a semplice richiesta scritta<br />

dell’amministrazione.<br />

3. La garanzia deve avere vali<strong>di</strong>tà per almeno centottanta giorni dalla data <strong>di</strong> presentazione<br />

dell’offerta e deve contenere l’impegno al rilascio della cauzione definitiva in caso <strong>di</strong><br />

aggiu<strong>di</strong>cazione. La garanzia copre la mancata sottoscrizione del contratto per fatto dell’affidatario,<br />

ed è svincolata automaticamente al momento della sottoscrizione del contratto medesimo. Dopo<br />

l’avvenuta aggiu<strong>di</strong>cazione definitiva il prestatore <strong>di</strong> servizi è tenuto a prestare una cauzione pari al<br />

10% dell’importo complessivo aggiu<strong>di</strong>cato.<br />

CAPO V – ONERI A CARICO DEL COMUNE<br />

Art. 23 Oneri inerenti il servizio<br />

1. Sono a carico del <strong>Comune</strong>:<br />

a) La verifica sulla regolarità dei pagamenti effettuati dall’utenza e l’eventuale recupero dei mancati<br />

pagamenti;<br />

b) La straor<strong>di</strong>naria manutenzione o il rinnovo dei locali, gli oneri e i consumi <strong>di</strong> energia elettrica,<br />

gas, acqua.<br />

CAPO VI – PENALITA’ E CONTROVERSIE<br />

Art. 24 Penalità<br />

1. Il concessionario deve scrupolosamente osservare, nella erogazione del servizio, tutte le<br />

<strong>di</strong>sposizioni riportate nel presente capitolato, impiegando sempre derrate <strong>di</strong> prima qualità.A tale<br />

scopo i controlli <strong>di</strong> cui al presente capitolato sono estesi ai locali dove sono consumati i pasti. Se<br />

durante lo svolgimento del servizio fossero rilevate inadempienze rispetto a quanto previsto nel<br />

presente capitolato l'Amministrazione comunale farà pervenire per scritto al concessionario le<br />

proprie osservazioni e contestazioni. Se entro 8 giorni dalla data <strong>di</strong> ricevimento della<br />

comunicazione la società non fornirà una controprova valida e probante a insindacabile giu<strong>di</strong>zio<br />

dell'Amministrazione comunale, verrà applicata una penale giornaliera pari 1 x 1000 dell’importo<br />

contrattuale.<br />

2. Qualora le inadempienze causa delle penali si ripetessero o qualora si verificassero da parte della<br />

concessionario inadempienze tali da rendere insod<strong>di</strong>sfacente il servizio in funzione dei particolari<br />

scopi cui è destinato, ovvero qualora il concessionario perdesse alcuno dei requisiti <strong>di</strong> cui all’art.6<br />

del presente capitolato, l'Amministrazione comunale rescinde il contratto anche prima della<br />

scadenza, procedendo nei confronti della società alla determinazione dei danni eventuali sofferti e<br />

rivalendosi con l'incameramento della cauzione e, ove ciò non bastasse, agendo per il risarcimento<br />

dei danni subiti.<br />

Art. 25. Clausola conciliativa<br />

1. Per tutte le controversie concernenti il presente contratto o connesse allo stesso, che dovessero<br />

insorgere fra le parti, queste si obbligano ad esperire il tentativo <strong>di</strong> conciliazione <strong>di</strong>sciplinato dal<br />

regolamento <strong>di</strong> conciliazione della Camera <strong>di</strong> commercio <strong>di</strong> Firenze.<br />

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ALLEGATO A<br />

MENU’, TABELLE DIETETICHE E CARATTERISTICHE<br />

MERCEOLOGICHE E ORGANOLETTICHE DEI GENERI ALIMENTARI<br />

DA UTILIZZARE<br />

Menu’ e tabelle <strong>di</strong>etetiche<br />

Il menù con le tabelle <strong>di</strong>etetiche <strong>di</strong>fferenziate per fasce <strong>di</strong> età, dovrà essere coerente con:<br />

- I Livelli <strong>di</strong> Assunzione Raccomandati <strong>di</strong> Energia e Nutrienti per la popolazione italiana,<br />

e<strong>di</strong>ti dalla Società Italiana <strong>di</strong> Nutrizione Umana.<br />

- Le Linee Guida per una sana alimentazione italiana, pre<strong>di</strong>sposte dall’Istituto Nazionale <strong>di</strong><br />

Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione.<br />

- Il gusto collettivo secondo le fasi evolutive.<br />

- Le abitu<strong>di</strong>ni alimentari locali.<br />

Il menù dovrà comprendere un menù invernale e un menù estivo per l’asilo nido, la scuola<br />

dell’infanzia, la scuola primaria, la scuola secondaria <strong>di</strong> primo grado, il centro <strong>di</strong> socializzazione.<br />

Il pranzo consumato a mensa deve fornire circa il 40% del fabbisogno energetico giornaliero.<br />

Il pasto previsto per l’asilo nido e il centro <strong>di</strong> socializzazione deve comprendere doppio contorno,<br />

uno crudo e uno cotto, e sempre frutta <strong>di</strong> stagione.<br />

Il menù e le tabelle sono sottoposte alla valutazione dell’Amministrazione comunale anche tramite i<br />

propri tecnici incaricati.<br />

Caratteristiche merceologiche delle derrate alimentari<br />

Le derrate alimentari devono essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia che<br />

qui si intendono richiamate.<br />

La qualità dei prodotti alimentari utilizzati per la preparazione dei pasti deve corrispondere<br />

tassativamente alle caratteristiche merceologiche in<strong>di</strong>cate successivamente.<br />

Tutte le derrate devono avere un residuo <strong>di</strong> vita commerciale non inferiore al 70%.<br />

Le derrate alimentari non devono contenere Organismi Geneticamente Mo<strong>di</strong>ficati (O.G.M.)<br />

secondo quanto previsto dalla L.R. del 06.04.2000 n. 53, devono essere confezionate ed etichettate<br />

conformemente alla normativa vigente (D.Lgs. 109/92 – 110/92 – 11/92) e deve essere garantito il<br />

mantenimento delle temperature previste dalla legge per i singoli prodotti sia per la conservazione<br />

sia per il trasporto. E’ vietata ogni forma <strong>di</strong> riciclo dei cibi preparati nei giorni antecedenti al<br />

consumo, pertanto tutti i cibi erogati devono essere preparati nello stesso giorno in cui vengono<br />

<strong>di</strong>stribuiti.<br />

Pane e farine<br />

Il pane deve essere confezionato con farina <strong>di</strong> grano tenero del tipo "0", proveniente da agricoltura<br />

biologica, acqua e lievito naturale, il glutine deve essere presente nella farina con una percentuale<br />

intorno al 13% ed assolutamente privo <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>tivi secondo quanto riportato dalla L. 580/67 e dal<br />

D.M. del 05.02.1970. Il pane è preteso ben cotto e la percentuale <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà non deve superare<br />

quella prevista dal vigente Regolamento <strong>di</strong> igiene. Deve essere sempre <strong>di</strong> prima cottura e quin<strong>di</strong> con<br />

esclusione <strong>di</strong> pane rimesso in forno; deve essere fresco, cioè consegnato non oltre sei ore dalla<br />

cottura e completamente raffreddato al momento della consegna.<br />

Il pane deve essere trasportato in recipienti lavabili e muniti <strong>di</strong> copertura a chiusura; per nessun<br />

motivo detti recipienti devono essere stoccati, anche solo temporaneamente, <strong>di</strong>rettamente sul suolo,<br />

bensì sempre sollevati da questo, sia nel centro cottura che presso i terminali <strong>di</strong> sporzionamento. Le<br />

17


modalità <strong>di</strong> produzione, confezionamento e <strong>di</strong> sporzionamento devono essere tali da garantire una<br />

adeguata igiene del prodotto fino al consumo, in osservanza delle vigenti leggi sull'igiene degli<br />

alimenti ( il pane può essere richiesto anche <strong>di</strong> tipo integrale ).<br />

Il pane deve essere confezionato in filoni del tipo toscano, non salato, “affettato” da Kg 1 e in<br />

confezione da gr. 25 o da gr. 50 o da gr. 100 (panini) su specifica richiesta da parte dell’ufficio..<br />

La schiacciata all'olio e la pizza devono avere le caratteristiche del pane, devono essere preparate<br />

con l'aggiunta <strong>di</strong> olio extravergine <strong>di</strong> oliva, pomodori pelati, mozzarella, sale, e non devono<br />

contenere strutto.<br />

I prodotti da forno, fette biscottate, biscotti da prima colazione, torta, crostata, panettone, devono<br />

contenere quantità limitate <strong>di</strong> sostanze aggiunte (ad<strong>di</strong>tivi), e non devono contenere strutto, oli e<br />

grassi idrogenati.<br />

Il pane grattugiato dovrà essere assoggettato alla <strong>di</strong>sciplina della Legge 580/67 es.m.. Deve essere<br />

ottenuto dalla macinazione <strong>di</strong> pane comune secco. Deve presentare aci<strong>di</strong>tà < 5 gra<strong>di</strong> su s.s., odore,<br />

colore, sapore caratteristici del prodotto da cui è stato ricavato; deve risultare indenne da infestanti,<br />

parassiti, larve, frammenti <strong>di</strong> insetti,da muffe.<br />

La farina, proveniente da agricoltura biologica, deve essere "farina <strong>di</strong> grano tenero tipo “00”,<br />

contenente umi<strong>di</strong>tà, ceneri, cellulosa e glutine secco nelle percentuali tollerate <strong>di</strong> cui al vigente<br />

quadro normativo, L. n. 580/67.<br />

La farina <strong>di</strong> Mais, proveniente da agricoltura biologica, deve avere le caratteristiche stabilite dal<br />

vigente quadro normativo, <strong>di</strong> colore giallo intenso, privo <strong>di</strong> punti bruni o verdastri, <strong>di</strong> corpi impuri,<br />

deve essere priva <strong>di</strong> conservanti, antiossidanti, emulsionati <strong>di</strong> qualsiasi genere.<br />

La fecola <strong>di</strong> patate deve avere le caratteristiche stabilite dal vigente quadro normativo.<br />

Cereali<br />

Il riso, proveniente da agricoltura biologica, deve essere riso della varietà classificata nel gruppo<br />

"FINO" e sottoposto a trattamento parboiled. Deve possedere tutti i requisiti qualitativi previsti<br />

dalla L. 325/58 e successiva mo<strong>di</strong>fica L. 586/62.Deve essere dell’ultimo raccolto, ben maturo, <strong>di</strong><br />

fresca lavorazione, sano, ben secco, immune da parassiti e con umi<strong>di</strong>tà non superiore al 14/15%;<br />

non deve avere odore <strong>di</strong> muffa o altri odori estranei, non deve contenere, oltre ai limiti consentiti<br />

dalla legge, grani striati <strong>di</strong> rosso, grani rotti ed ombrati, corpi estranei ed impurità varie.<br />

L'orzo perlato, il farro perlato e il miglio provenienti da agricoltura biologica, devono possedere i<br />

requisiti qualitativi previsti dal vigente quadro normativo.<br />

La pasta<br />

La pasta, deve essere <strong>di</strong> semola <strong>di</strong> grano duro secondo la L. 580/67, cioè quella ottenuta dalla<br />

trafilazione, laminazione e conseguente essiccamento <strong>di</strong> impasto preparato esclusivamente con<br />

semola <strong>di</strong> grano duro e acqua, preferibilmente <strong>di</strong> tipo biologico.<br />

Le caratteristiche organolettiche devono essere le seguenti: aspetto uniforme ed asciutto, buona<br />

resistenza alla pressione delle <strong>di</strong>ta con frattura translucida e vitrea all'atto della rottura, buona<br />

resistenza alla cottura per almeno 20 minuti, dopo la quale deve presentarsi integra e "al dente" con<br />

aspetto appena lattiginoso dell'acqua <strong>di</strong> cottura e minimo deposito nel fondo.<br />

Deve avere inoltre buon sapore e odore ed assoluta assenza <strong>di</strong> coloranti, semolati e sfarinati che non<br />

siano <strong>di</strong> grano duro tipo "0" o <strong>di</strong> produzione straniera.<br />

Non deve avere odore e sapore <strong>di</strong> rancido, <strong>di</strong> muffa o comunque sgradevole, anche se palese dopo<br />

la cottura.<br />

La pasta può essere richiesta anche <strong>di</strong> tipo " pasta all'uovo"e <strong>di</strong> tipo “pasta integrale”, prodotta con<br />

grano duro <strong>di</strong> provenienza biologica.<br />

La pasta speciale (con ripieno) può essere fresca o surgelata, deve contenere ripieni <strong>di</strong> verdura e<br />

latticini, se fresca deve essere in confezioni sottovuoto in atmosfera mo<strong>di</strong>ficata.<br />

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Deve avere aspetto omogeneo e dopo cottura deve presentare aspetto consistente con pasta soda ed<br />

elastica.<br />

I ravioli devono essere a base <strong>di</strong> ricotta, spinaci e formaggio grana o parmigiano.<br />

I tortellini <strong>di</strong> carne devono contenere carni bovine o <strong>di</strong> pollo e/o prosciutto crudo, formaggio grana<br />

o parmigiano.<br />

Il ripieno della pasta speciale deve essere compatto, non gommoso, <strong>di</strong> sapore aromaticamente<br />

bilanciato, poco sapido, con assenza <strong>di</strong> retrogusti, senza ad<strong>di</strong>tivi e conservanti, compresi gli<br />

esaltatori <strong>di</strong> sapi<strong>di</strong>tà (glutammato monoso<strong>di</strong>co).<br />

La pasta speciale fresca deve essere trasportata a temperatura non superiore a 10°C e conservata in<br />

frigorifero; quella surgelata segue le medesime in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> tutti i prodotti surgelati.<br />

Il tipo fresco deve avere ancora una conservabilità <strong>di</strong> 15 gg.<br />

Le confezioni devono essere tali che il quantitativo sod<strong>di</strong>sfi le quantità giornaliere senza avanzare<br />

parte del prodotto sfuso<br />

Gli gnocchi possono essere freschi o surgelati, <strong>di</strong> patate o <strong>di</strong> semolino.<br />

Gli gnocchi <strong>di</strong> patate devono essere preparati con almeno l’80% <strong>di</strong> patate.<br />

Gli gnocchi devono essere privi <strong>di</strong> corpi estranei e/o impuri ed essere esenti da antiossidanti,<br />

conservanti, emulsionanti <strong>di</strong> qualsiasi genere ed esaltatori <strong>di</strong> sapore. Gli gnocchi dopo la cottura<br />

devono presentarsi <strong>di</strong> consistenza solida, ma non gommosa, con assenza <strong>di</strong> retrogusti aci<strong>di</strong> o amari.<br />

Se freschi, in confezioni sottovuoto in atmosfera mo<strong>di</strong>ficata, devono avere un quantitativo tale da<br />

sod<strong>di</strong>sfare le necessità giornaliere senza avanzare parte del prodotto sfuso.<br />

Gli gnocchi, se freschi, devono essere trasportati a temperatura non superiori a 10°C e conservati in<br />

frigorifero; quelli surgelati seguono le medesime in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> tutti i prodotti surgelati (trasporto e<br />

conservazione a non meno <strong>di</strong> -.18°C).<br />

Il prodotto fresco consegnato deve avere ancora una conservabilità <strong>di</strong> 15gg.<br />

Formaggi e latticini<br />

I formaggi devono provenire da uno stabilimento <strong>di</strong> produzione e/o confezionamento autorizzato ai<br />

sensi del D.P.R 54/97 e possedere i requisiti igienico sanitari <strong>di</strong> detta norma. Devono rispettare i<br />

requisiti prescritti dalle altre <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge in materia: L. 142/92 per la materia grassa, L.<br />

125/54, DPR 667/55, DPR1269/55 e ss.mm. per i formaggi <strong>di</strong> origine o tipici.<br />

I formaggi devono avere le seguenti caratteristiche e qualità:<br />

-corrispondenza del prodotto e della migliore qualità commerciale,<br />

-assenza <strong>di</strong> aggiunta <strong>di</strong> sostanze grezze estranee al latte (farina, patate, fecola, ecc.);<br />

-non devono essere eccessivamente maturi o putrefatti o bacati da acari, né colorati all’interno ed<br />

all’esterno;<br />

-non devono avere la crosta formata artificialmente;<br />

-non devono essere trattati con materie estranee, allo scopo <strong>di</strong> conferire loro odore ed il sapore dei<br />

formaggi maturi;<br />

-anche se sono stagionati devono conservare la morbidezza e la pastosità che sono caratteristiche<br />

della varietà e specifiche dei formaggi <strong>di</strong> puro latte vaccino;<br />

- devono essere etichettati ai sensi del D.L. 109/92 e riportare in<strong>di</strong>cazione del bollo sanitario dello<br />

stabilimento <strong>di</strong> produzione e/o confezionamento ai sensi del DPR 54/97.<br />

In particolare, i formaggi da somministrare devono avere le seguenti peculiari caratteristiche<br />

merceologiche:<br />

La mozzarella deve essere prodotta con latte pastorizzato, fermenti lattici, caglio e sale, senza<br />

conservanti. Deve essere fornita in unità <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta preconfezionata all’origine presso lo<br />

stabilimento <strong>di</strong> produzione secondo quanto previsto dall’art. 23 del D.L. 109/92, in confezioni da<br />

g.100 senza conservanti oppure in confezioni sottovuoto da grammi 1000.<br />

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La mozzarella può essere richiesta anche in tagli cosiddetti "bocconcini".<br />

Il formaggio parmigiano reggiano deve essere "PARMIGIANO REGGIANO" conforme al DPR<br />

1269/55 e ss. mm., e al regolamento del Consorzio parmigiano reggiano, debitamente marchiato,<br />

nel rispetto del relativo DPR 22/09/81, <strong>di</strong> stagionatura tra i 20 e 24 mesi.<br />

I formaggi fontina, grana padano, pecorino devono essere <strong>di</strong> prima qualità, conformi a quanto<br />

previsto dal vigente quadro normativo.<br />

Il bel paese o italico, l'edam, l’emmethal, il groviera devono avere le caratteristiche qualitative<br />

previste dalle norme vigenti. Sono esclusi dalla fornitura i formaggi fusi.<br />

La crescenza o stracchino deve essere ottenuta da latte intero pastorizzato, fermenti lattici, caglio e<br />

sale, <strong>di</strong> presentazione compatta, deve avere sapore gradevole e non eccessivamente acido, in<br />

confezioni monodose o da 1Kg.<br />

La ricotta deve essere ricotta <strong>di</strong> vacca, ottenuta per coagulazione della lattoalbumina del siero <strong>di</strong><br />

latte vaccino, pastorizzata e preconfezionata all’origine.<br />

Il latte deve essere intero o parzialmente scremato a lunga conservazione, intero fresco per l'asilo<br />

nido, in confezioni da litri uno. Deve essere prodotto da stabilimenti autorizzati ai sensi del DPR<br />

54/97, deve essere <strong>di</strong> provenienza nazionale e deve rispondere alle caratteristiche previste dalla L.<br />

169/89.<br />

Lo yogurt, <strong>di</strong> tipo biologico, al naturale o alla frutta deve avere le caratteristiche qualitative, <strong>di</strong><br />

lavorazione, <strong>di</strong> conservazione <strong>di</strong> sporzionamento prescritte dalle norme vigenti in materia, senza<br />

coloranti e conservanti. Il latte e la frutta dovranno pervenire da agricoltura biologica e da<br />

produzione italiana.<br />

Il burro deve essere prodotto da stabilimenti autorizzati ai sensi del DPR 54/97, e deve<br />

corrispondere ai requisiti prescritti dalla L. 1526/56, dal Reg. CEE 2991/94 e dalla L.R. 54/97, dalla<br />

L. 202/83 e ss.mm..<br />

Il burro deve essere <strong>di</strong> pura panna fine centrifugata ed aver subito un processo <strong>di</strong> pastorizzazione,<br />

deve presentarsi compatto e <strong>di</strong> colore paglierino naturale ed essere caratterizzato da un buon sapore<br />

ed odore gradevole. Ad adeguati controlli dovranno risultare assenti sostanze estranee, grassi<br />

aggiunti <strong>di</strong> qualunque natura e la corretta percentuale <strong>di</strong> grassi, mai inferiore all’80%. Le confezioni<br />

<strong>di</strong> burro devono essere in carta politenata, originali e sigillate.<br />

Il bu<strong>di</strong>no al cioccolato o alla vaniglia pastorizzato o sterilizzato, non deve contenere gelatina<br />

animale.<br />

Il gelato alla vaniglia e cacao deve essere confezionato in coppette da g. 50 ed essere conforme a<br />

quanto previsto dal vigente quadro normativo.<br />

Potrà essere richiesto yogurt e bu<strong>di</strong>no <strong>di</strong> soia in<strong>di</strong>cati in situazioni <strong>di</strong> allergia al latte vaccino e<br />

intolleranza al lattosio.<br />

20


Wurstel<br />

I wurstel possono essere <strong>di</strong> suino o <strong>di</strong> pollo.<br />

I wurstel <strong>di</strong> suino devono essere <strong>di</strong> puro suino e non devono contenere polifosfati, né ad<strong>di</strong>tivi con<br />

attività gelificante o addensante, né glutammato monoso<strong>di</strong>co.<br />

I wurstel <strong>di</strong> pollo non devono contenere polifosfati, né ad<strong>di</strong>tivi con attività gelificante o<br />

addensante, né glutammato monoso<strong>di</strong>co.<br />

Il prodotto deve essere confezionato sottovuoto.<br />

Salumi<br />

Il prosciutto cotto deve provenire da stabilimento autorizzato CEE ai sensi del D.L. 537/92 e<br />

possedere i requisiti igienico sanitari previsti da tale norma, deve essere <strong>di</strong> prima qualità, prodotto<br />

esclusivamente da coscio intero <strong>di</strong> produzione nazionale, magro <strong>di</strong> suino nazionale, senza aggiunta<br />

<strong>di</strong> polifosfati, né ad<strong>di</strong>tivi con attività gelificante o addensante, né caseinati, né lattati, né proteine<br />

derivanti dalla soia, né glutammato monoso<strong>di</strong>co, risultare <strong>di</strong> peso compreso tra 5 e 8 kg, ben<br />

pressato, <strong>di</strong> cottura uniforme, deve essere privo <strong>di</strong> parti cartilaginee, privo <strong>di</strong> infiltrazioni <strong>di</strong> grasso e<br />

lardo <strong>di</strong> pochi millimetri, avere carne <strong>di</strong> colore rosa- chiaro, compatte, grasso bianco, sodo e ben<br />

rifilato, inoltre il prodotto deve possedere la cotenna.<br />

Il prodotto deve essere confezionato in confezioni originali ed integre con riportata in maniera<br />

chiara la data <strong>di</strong> scadenza, sotto vuoto, in carta alluminata o altro ai sensi del D.M. 21.03.1973 3 ss.<br />

mm., deve essere specificata, con <strong>di</strong>chiarazione sottoscritta, la composizione percentuale in<br />

nutrienti del prodotto e gli ad<strong>di</strong>tivi aggiunti. All’apertura non deve esservi presenza <strong>di</strong> liquido<br />

percolato, né <strong>di</strong> grasso sfatto né <strong>di</strong> odori sgradevoli, non deve presentare <strong>di</strong>fetti esterni e interni, né<br />

<strong>di</strong> fabbricazione, anche lievi. All’apertura e affettatura deve presentare le seguenti caratteristiche:<br />

- umi<strong>di</strong>tà non superiore al 68%;<br />

- pH <strong>di</strong> circa 5;<br />

- assenza <strong>di</strong> proteine vegetati;<br />

- assenza <strong>di</strong> patinosità esterne;<br />

- assenza <strong>di</strong> irranci<strong>di</strong>mento del grasso <strong>di</strong> copertura;<br />

- limitata quantità <strong>di</strong> grasso interstiziale;<br />

- fetta rosea, compatta, non sbriciolabile, senza iridescenza, magra;<br />

- il rapporto acqua/proteine della frazione magra deve essere simile a quello esistente nella<br />

carne cruda (70/20);<br />

Etichettatura(ai sensi del D.Lgs. 109//92)<br />

Con riproduzione del bollo sanitario riportante il numero <strong>di</strong> identificazione dello stabilimento<br />

riconosciuto CEE che ha effettuato la produzione e/o il confezionamento (ai sensi del DPR 537/92).<br />

Il prosciutto crudo, prodotto DOP <strong>di</strong> produzione nazionale con riportato sulla cotenna, impresso a<br />

fuoco, il marchio del Consorzio <strong>di</strong> tutela. Il prosciutto deve essere prodotto da coscia fresca <strong>di</strong><br />

suino nazionale ( caratteristiche merceologiche ai sensi della L. n. 26/90),<br />

Al taglio deve presentare colore uniforme, tra il rosa e il rosso, inframmezzato dal bianco puro delle<br />

parti grasse, <strong>di</strong> sapore delicato e dolce, poco salato e con aroma caratteristico.<br />

Per il prosciutto crudo, ricavato dalla lavorazione <strong>di</strong> cosce <strong>di</strong> suini ben maturi, sarà prevista una<br />

stagionatura non inferiore ai 12 mesi. Farà fede il contrassegno metallico in<strong>di</strong>viduante la data <strong>di</strong><br />

produzione ( Or<strong>di</strong>nanza Ministeriale 14 febbraio 1968). Il prodotto deve non presentare <strong>di</strong>fetti quali:<br />

granuli biancastri da blastomicosi, chiazzature bianche da granuli <strong>di</strong> tiroxina, putrefazione e<br />

conseguenti odori derivanti da decomposizione proteica.<br />

Se <strong>di</strong>sossato, il prodotto deve essere ben pressato e confezionato sottovuoto.<br />

Etichettatura (ai sensi del D.Lgs. 109//92)<br />

21


Le seguenti in<strong>di</strong>cazioni, indelebili, facilmente visibili e chiaramente leggibili, devono essere<br />

riportate sulle singole confezioni o su un etichetta appostavi in maniera inamovibile:<br />

- data <strong>di</strong> produzione (O.M. 14/02/68)<br />

- riproduzione del bollo sanitario riportante il numero <strong>di</strong> identificazione dello stabilimento<br />

riconosciuto CEE che ha effettuato la produzione e/o il confezionamento.<br />

Bresaola<br />

La bresaola, prodotto IGP, derivato dalla coscia <strong>di</strong> manzo o vitellone, dovrà presentarsi non<br />

eccessivamente secco, ben pressato, privo <strong>di</strong> ten<strong>di</strong>ni, apneurosi e grasso. Al taglio deve avere<br />

profumo caratteristico, colore rosso rubino, essere <strong>di</strong> consistenza tenera e non secca o elastica.<br />

Dovrà possedere i tempi minimi <strong>di</strong> 45 giorni <strong>di</strong> stagionatura.<br />

Pesce surgelato<br />

Il pesce surgelato deve essere conforme al vigente quadro normativo, per quanto riguarda l'aspetto<br />

igienico sanitario, la qualità delle materie impiegate e le procedure <strong>di</strong> lavorazione. Deve essere<br />

confezionato con tranche e filetti glassati singolarmente deliscati e privi <strong>di</strong> pelle, devono essere a<br />

glassatura monostratificata non superiore al 20%.<br />

I bastoncini <strong>di</strong> merluzzo impanati dovranno essere parallelepipe<strong>di</strong> compressi <strong>di</strong> filetti <strong>di</strong> merluzzo<br />

con contenuto minimo <strong>di</strong> merluzzo pari al 65%, in confezione originale, non precedentemente fritti<br />

o precotti. Le carni devono esser <strong>di</strong> colore bianco, con assenza <strong>di</strong> colore estraneo o macchie<br />

anomale. Deve esserci assenza <strong>di</strong> pelle, spine, parti estranee o resti <strong>di</strong> lavorazione e la panatura non<br />

dovrà presentare colorazioni brunastre; La grana, <strong>di</strong> pezzatura omogenea, dovrà essere esente da<br />

punti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stacco del prodotto.<br />

Il prodotto deve provenire da uno stabilimento <strong>di</strong> produzione e confezionamento autorizzato ai sensi<br />

del D.L.gs. 531/92 o se extracomunitario equiparato alla medesima norma e possederne i requisiti<br />

igienico sanitari. Il prodotto <strong>di</strong> provenienza nazionale o estera deve essere accuratamente toelettato,<br />

esente da corpi estranei, organi interni, grumi <strong>di</strong> sangue, membrane scure e porzioni <strong>di</strong> pelle, privo<br />

<strong>di</strong> spine e cartilagine; non deve presentare colorazione anomala rispetto al colore tipico della specie.<br />

Il prodotto deve essere esente <strong>di</strong> <strong>di</strong>sidratazioni esterne, non presentare bruciature da freddo ed avere<br />

carni sode non lattiginose o spugnose o gessose; deve essere esente da sapori e odori indesiderabili<br />

prima e dopo la cottura, in particolare non deve essere apprezzabile odore ammoniacale o <strong>di</strong><br />

rancido. Non deve aver subito fenomeni <strong>di</strong> scongelamento. I prodotti devono corrispondere alle<br />

norme <strong>di</strong> legge che regolano i prodotti surgelati (D.Lgs 110/92).<br />

Etichettatura ai sensi del D.L.gs 109/1992.<br />

Sulle singole confezioni devono essere riportate <strong>di</strong>rettamente o su un’etichetta appostavi in maniera<br />

inamovibile, le in<strong>di</strong>cazioni, indelebili, facilmente visibili e chiaramente leggibili con riproduzione<br />

del Bollo Sanitario riportante gli estremi <strong>di</strong> identificazione dello stabilimento <strong>di</strong> produzione e<br />

confezionamento riconosciuto dalla CEE ai sensi del D.L.gs 531/92. Il deposito e la <strong>di</strong>stribuzione<br />

del pesce surgelato, prodotto, sezionato e confezionato conformemente alle norme sopra riportate,<br />

potrà avvenire anche da parte <strong>di</strong> altra <strong>di</strong>tta, titolare del deposito munito <strong>di</strong> autorizzazione sanitaria,<br />

ai sensi della L. 283/62 e relativo regolamento <strong>di</strong> attuazione DPR 327/80.<br />

Il trasporto deve essere conforme al D.M. 493/95.<br />

22


Carni avicole<br />

I vari tipi <strong>di</strong> pollame previsti dal capitolato devono essere sempre <strong>di</strong> produzione nazionale e <strong>di</strong><br />

classe A, così come essa è definita dalle consuetu<strong>di</strong>ni del mercato locale.<br />

Nei riguar<strong>di</strong> della definizione dei tagli, delle forme <strong>di</strong> presentazione e della qualità della carne si fa<br />

riferimento alle prescrizioni contenute nei regolamenti CEE 1906/90 e 1538/91 ( e successivi<br />

aggiornamenti).<br />

Devono essere esclusi i polli e i tacchini <strong>di</strong> qualità inferiore alla prima o che comunque risultino<br />

all'esame sommario od in seguito ad ispezioni sanitarie o a perizie merceologiche avariati,<br />

sofisticati o adulterati.<br />

Per il tacchino deve essere impiegata solo ed esclusivamente la parte chiamata "fesa".<br />

Il pollo deve essere consegnato già tagliato in quarti e pronti per essere cucinati, <strong>di</strong> peso circa g. 250<br />

e comunque non inferiore a g. 220. Possono essere richieste le cosce e le sovracosce <strong>di</strong> pollo.<br />

Devono essere in stato <strong>di</strong> perfetta conservazione; la loro carne deve essere chiara, tenera, profumata<br />

e saporita e priva <strong>di</strong> qualunque odore e sapore anormale e <strong>di</strong>sgustoso.<br />

I petti <strong>di</strong> pollo devono essere confezionati a termini regolamentari del taglio me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> peso unitario<br />

<strong>di</strong> circa 250 grammi scevri da porzioni ossee, cartilaginee, cutanee, possedere requisiti organolettici<br />

ottimali (consistenza, colore, odore e sapore) privi <strong>di</strong> alterazioni patologiche (chiazze emorragiche,<br />

ecc.). Devono altresì pervenire, come i quarti <strong>di</strong> pollo, da polli allevati "a terra" con esclusione <strong>di</strong><br />

quelli a batteria.<br />

Le forniture <strong>di</strong> carne <strong>di</strong> tacchino e petti <strong>di</strong> pollo si accettano esclusivamente in confezioni<br />

sottovuoto e devono aver subito come unico metodo <strong>di</strong> conservazione la refrigerazione, dal<br />

momento della produzione fino alla consegna, in maniera costante e ininterrotta..<br />

Gli animali eviscerati devono avere il bollino attestante l'avvenuta visita sanitaria.<br />

Le carni <strong>di</strong> coniglio devono essere <strong>di</strong> produzione nazionale e approvvigionate nel rispetto del<br />

vigente quadro normativo<br />

Deve essere utilizzato solo coniglio fresco refrigerato e non congelato,dal momento della<br />

produzione fino alla consegna, in maniera costante e ininterrotta.<br />

Le carni sopra riportate devono provenire da animali nati ed allevati in Italia con per ogni lotto <strong>di</strong><br />

prodotto la relativa certificazione. Le carni devono provenire da animali macellati e sezionati in<br />

stabilimenti autorizzati CEE ai sensi del DPR 495/97 e possedere i requisiti igienico sanitari previsti<br />

da detta norma, oltre a presentare bollatura sanitaria in conformità all’allegato I, Cap. XII del<br />

suddetto DPR .Se provenienti dagli stabilimenti <strong>di</strong> produzione devono avere il documento <strong>di</strong><br />

accompagnamento commerciale con riproduzione del bollo sanitario riportante il numero <strong>di</strong><br />

identificazione dello stabilimento <strong>di</strong> produzione riconosciuto CEE. Se proveniente da depositi <strong>di</strong><br />

carni confezionate, autorizzati ai sensi della L. 283/1962, devono avere il documento commerciale<br />

con in<strong>di</strong>cazione degli estremi autorizzativi del deposito.<br />

Gli imballaggi che contengono le carni confezionate non devono, al momento della consegna,<br />

riportare sierosità sanguinolenta e non devono presentare lacerazioni e deformità.<br />

Sull’imballaggio secondario deve essere fissata un’etichetta riportante le stesse in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> cui<br />

sopra oltre al peso netto.<br />

Le carni devono essere fornite entro tre giorni dalla data <strong>di</strong> confezionamento, devono provenire da<br />

<strong>di</strong>tta che sia in grado <strong>di</strong> fornire le adeguate garanzie <strong>di</strong> rintracciabilità.<br />

Le preparazioni <strong>di</strong> carne, crocchette, spie<strong>di</strong>ni, non devono essere precotte, né surgelate. Devono<br />

essere confezionate e rispettare le <strong>di</strong>sposizioni in tema <strong>di</strong> etichettatura per le carni, non devono<br />

contenere polifosfati, né ad<strong>di</strong>tivi con attività gelificante o addensante, né glutammato monoso<strong>di</strong>co.<br />

23


Carni bovine e suine<br />

Le carni bovine fornite devono appartenere a vitelloni nati, allevati e macellati in Italia, <strong>di</strong> prima<br />

qualità, cioè <strong>di</strong> animali <strong>di</strong> prima qualità in perfetto stato <strong>di</strong> nutrizione e <strong>di</strong> ingrassamento ed allevati<br />

esclusivamente per la maturazione, maschi o femmine che non abbiano partorito e che non siano<br />

gravide, macellati sopra i 18 mesi, classificati U-2 secondo la griglia CEE (Reg. CEE 1208/81,<br />

2930,81 e successive mo<strong>di</strong>fiche) che presentino cioè i profili posteriori della coscia convessi e mai<br />

<strong>di</strong>ritti o concavi, nei seguenti tagli: rosetta, scannello, lucertolo, groppa, sodo <strong>di</strong> spalla, girello,<br />

noce, sottonoce, fesa. Per la carne da brodo saranno usati i quarti anteriori <strong>di</strong> vitellone nostrale nei<br />

seguenti tagli: spicchio <strong>di</strong> petto, scoperchiatura, costoline, muscolo.<br />

Le forniture si accettano esclusivamente in confezioni sottovuoto con etichettatura a norma e<br />

scortati da certificato sanitario.<br />

La carne deve essere <strong>di</strong> colore rosa o rosso chiaro, <strong>di</strong> consistenza soda, pastosa e <strong>di</strong> grana fine, deve<br />

presentare marezzatura e sporzionamento del grasso <strong>di</strong> copertura uniforme, <strong>di</strong> colore bianco, <strong>di</strong><br />

consistenza dura e in giusta quantità.<br />

La carne deve essere non congelata nè scongelata, deve avere subito come unico metodo <strong>di</strong><br />

conservazione la refrigerazione dal momento della produzione fino alla consegna in maniera<br />

costante e ininterrotta, frollata <strong>di</strong> chiara reazione acida, priva <strong>di</strong> qualsiasi alterazione organolettica<br />

(colore, odore, sapore, consistenza) e/o patologica.<br />

Le carni sopra riportate devono provenire da animali nati ed allevati in Italia con per ogni lotto <strong>di</strong><br />

prodotto la relativa certificazione. Le carni devono provenire da animali macellati e sezionati in<br />

stabilimenti autorizzati CEE ai sensi del D.Lgs 286/94 e possedere i requisiti igienico sanitari<br />

previsti da detta norma, oltre a presentare bollatura sanitaria in conformità all’allegato I, Cap. XII<br />

del suddetto DPR. Se provenienti dagli stabilimenti <strong>di</strong> produzione devono avere il documento <strong>di</strong><br />

accompagnamento commerciale con riproduzione del bollo sanitario riportante il numero <strong>di</strong><br />

identificazione dello stabilimento <strong>di</strong> produzione riconosciuto CEE. Se proveniente da depositi <strong>di</strong><br />

carni confezionate, autorizzati ai sensi della L. 283/1962, devono avere il documento commerciale<br />

con in<strong>di</strong>cazione degli estremi autorizzativi del deposito.<br />

Le carni devono essere confezionate sottovuoto. Al momento della consegna non devono<br />

manifestare la per<strong>di</strong>ta, anche solo parziale dello stato <strong>di</strong> sottovuoto per <strong>di</strong>fetto del materiale o<br />

lacerazioni, né presenza all’interno dell’involucro <strong>di</strong> deposito eccessivo <strong>di</strong> sierosità rosso-bruna, né<br />

presenza <strong>di</strong> macchie superficiali <strong>di</strong> colorazione anomale, così come gli imballaggi che contengono<br />

le carni confezionate.<br />

Carne suina<br />

Per la preparazione dell'arista <strong>di</strong> suino devono essere utilizzati tagli tipo "Bologna" (solo lombata)<br />

provenienti da suini nati, allevati e macellati in Italia, colore rosato, omogeneo, con quantità <strong>di</strong><br />

grasso non eccessiva e in assenza totale <strong>di</strong> trasudato, scortati da certificato sanitario.<br />

La carne consegnata deve corrispondere alle caratteristiche qualitative sopra in<strong>di</strong>cate e deve essere<br />

accompagnata da una bolla <strong>di</strong> consegna dalla quale deve risultare il controllo quantitativo e la<br />

<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> ricevuta da parte degli incaricati.<br />

Sono escluse le carni <strong>di</strong> qualità inferiore alla prima qualità o che, comunque, risultino all'esame<br />

sommario o in seguito a perizia sanitaria o ad analisi merceologica, avariate, alterate, male assettate<br />

o <strong>di</strong> taglio irregolare.<br />

La carne deve essere <strong>di</strong> recente macellazione, in ottimo stato <strong>di</strong> conservazione e priva <strong>di</strong> qualsiasi<br />

odore sgradevole, con tutti i requisiti sopra in<strong>di</strong>cati.<br />

Etichettatura ai sensi del D.L.gs 109/1992, del D.Lgs 286/1994 e del Reg. CEE 1760/. 2000.<br />

24


Sulle singole confezioni devono essere riportate <strong>di</strong>rettamente o su un’etichetta appostavi in maniera<br />

inamovibile, le in<strong>di</strong>cazioni, indelebili, facilmente visibili e chiaramente leggibili:<br />

- denominazione <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta;<br />

- stato fisico del prodotto;<br />

- denominazione e sede della <strong>di</strong>tta produttrice;<br />

- data <strong>di</strong> scadenza in<strong>di</strong>cato con il termine “ da consumarsi entro”;<br />

- data <strong>di</strong> confezionamento;<br />

- <strong>di</strong>citura che consenta <strong>di</strong> identificare il lotto <strong>di</strong> appartenenza del prodotto;<br />

- peso netto;<br />

- modalità <strong>di</strong> conservazione;<br />

- riproduzione del bollo sanitario riportante il bollo <strong>di</strong> identificazione dello stabilimento<br />

riconosciuto CEE che ha effettuato la macellazione e/o il sezionamento e/o il<br />

confezionamento;<br />

- numero che identifica l’animale o il lotto <strong>di</strong> animali;:<br />

- paese e numero <strong>di</strong> riconoscimento dell’impianto <strong>di</strong> macellazione;<br />

- paese e numero <strong>di</strong> riconoscimento del laboratorio <strong>di</strong> sezionamento;<br />

- paese <strong>di</strong> nascita;<br />

- paese/i <strong>di</strong> ingrasso.<br />

Sull’imballaggio secondario deve essere fissata un’etichetta riportante le stesse in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> cui<br />

sopra oltre al peso netto.<br />

Le carni devono essere fornite entro cinque giorni dalla data <strong>di</strong> confezionamento e provenire da<br />

<strong>di</strong>tta che sia in grado <strong>di</strong> fornire le adeguate garanzie <strong>di</strong> rintracciabilità.<br />

Olio extravergine <strong>di</strong> oliva<br />

L'olio, <strong>di</strong> produzione biologica, <strong>di</strong> cui al Reg.CEE 2092/1991, da fornire deve essere quello "extra<br />

vergine <strong>di</strong> oliva", preferibilmente <strong>di</strong> produzione locale o D.O.P. Deve corrispondere a quanto<br />

<strong>di</strong>sposto dalla legge n. 1407 del 13.11.1960 ed in particolare a quello classificato ai sensi della<br />

vigente legislazione in materia, con particolare riferimento al Reg. CEE n. 1989/03 avente<br />

denominazione <strong>di</strong> “olio extra vergine <strong>di</strong> oliva”, con un contenuto <strong>di</strong> aci<strong>di</strong>tà inferiore allo 0,8%.<br />

Verdure surgelate<br />

Carote, fagiolini, piselli extra fini, spinaci, bietole, finocchi, cuori <strong>di</strong> carciofi, patate tonde novelle,<br />

cavolini <strong>di</strong> Bruxelles, fiori <strong>di</strong> cavolfiore, broccoli <strong>di</strong> cavolo, verdura mista per minestrone.<br />

Le verdure surgelate devono essere trattate, ai sensi del D.lgs. 27.01.1992 n. 110 come deve<br />

risultare nelle etichette che ogni confezione deve avere, in stabilimenti autorizzati dall’autorità<br />

sanitaria competente ai sensi dell’art.2 della Legge 283/1962 ed al relativo regolamento <strong>di</strong><br />

attuazione DPR 327/1980. In particolare i prodotti surgelati devono essere contenuti in confezioni<br />

chiuse, cioè tali da garantire l'autenticità del prodotto contenuto e fatte in modo che non sia<br />

possibile la manomissione senza che le confezioni risultino alterate e che siano tali da sod<strong>di</strong>sfare<br />

tutte le con<strong>di</strong>zioni previste dal vigente quadro normativo. Le verdure surgelate utilizzate devono<br />

corrispondere alle caratteristiche qualitative sopra in<strong>di</strong>cate, devono essere accompagnate da una<br />

bolla <strong>di</strong> consegna.<br />

25


Uova e uova pastorizzate<br />

Le uova <strong>di</strong> gallina devono essere <strong>di</strong> produzione nazionale, fresche, bianche, <strong>di</strong> categoria A o<br />

EXTRA, pezzatura 60/65 grammi, con i requisiti previsti dalla normativa vigente, preferibilmente<br />

<strong>di</strong> origine biologica.<br />

Possono essere utilizzate uova sgusciate, omogeneizzate, pastorizzate e refrigerate, ottenute dalla<br />

sgusciatura <strong>di</strong> uova fresche <strong>di</strong> gallina, in confezioni <strong>di</strong> uovo intero (tuorlo e albume) tetrapak da 1<br />

kg che come contenuto corrisponda a circa n. 20 uova intere.<br />

Tale prodotto dovrà essere conservato fino alla consegna fra 0 e 4° come i prodotti refrigerati. I<br />

prodotti confezionati dovranno pervenire con un tempo <strong>di</strong> scadenza <strong>di</strong> almeno 2/3 della data<br />

riportata sulla confezione.<br />

All’analisi il prodotto dovrà corrispondere alle seguenti specifiche:<br />

Ph 7.3-7.7<br />

Secco n23%min<br />

Proteine11%min<br />

Lipi<strong>di</strong>10.5% min(metodo con cloroformio)<br />

Lipi<strong>di</strong> 9%min(metodo con idrolisi acida + estrazione con etere)<br />

Steroli 0.4+\-0.3<br />

Pigmenti 10 ppm minimo (espressi come beta-carotene)<br />

Pigmenti <strong>di</strong> sintesi assenti.<br />

Prodotti conformi al D.lgs n. 65 del 4.3.1993.<br />

Prodotti ortofrutticoli freschi<br />

Frutta<br />

La frutta fresca da fornire quoti<strong>di</strong>anamente deve provenire da agricoltura biologica o da<br />

produzione a “lotta integrata” cioè <strong>di</strong> prodotti ottenuti attraverso nuove tecniche agronomiche che<br />

prevedono una razionalizzazione e una <strong>di</strong>minuzione dei trattamenti con molecole <strong>di</strong> sintesi.<br />

I prodotti devono essere accompagnati dall’autocertificazione attestante che la frutta non presenta<br />

residui chimici e che la stessa avrà caratteristiche organolettiche ottime e <strong>di</strong> aspetto buono. Farfalla<br />

stilizzata.<br />

La qualità della frutta è quella che l’art . 2 del D.M. 7 agosto 1959 e la legge 268 del 13.5.1967<br />

classificano <strong>di</strong> “prima” . La frutta deve essere conforme al D.M. 7 agosto 1959 e legge 268 del<br />

13.5.1967. Gli imballaggi dovranno rispettare tutte le norme vigenti n materia ed in particolare la<br />

legge 441 del 5.8.1981 e relativi decreti attuativi e la legge n. 221 del 5.6.1984.<br />

I vari tipi <strong>di</strong> frutta, da somministrare devono essere <strong>di</strong> selezione accurata ed esenti da <strong>di</strong>fetti ed in<br />

particolare devono:<br />

a) presentare le caratteristiche organolettiche delle specie e delle coltivazioni richieste;<br />

b) essere omogenei ed uniformi, e le partite, in relazione alle rispettive organizzazione, composte da<br />

prodotti appartenenti alla specie botanica ed alla medesima coltivazione e zona <strong>di</strong> produzione.<br />

c) essere turgi<strong>di</strong>, non bagnati artificialmente, né trasudanti acqua <strong>di</strong> conservazione in seguito ad<br />

improvviso sbalzo dovuto a permanenza del prodotto in cella frigorifera.<br />

d) i frutti devono essere interi puliti, senza residui <strong>di</strong> prodotti antiparassitari.<br />

E la frutta dovrà essere fornita nelle quantità e pezzatura in<strong>di</strong>cate negli or<strong>di</strong>ni specifici<br />

26


Mele<br />

Varietà (golden, stark, deliziose), devono presentare frutti interi, puliti, senza residui <strong>di</strong> prodotti<br />

antiparassitari, privi <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà esterna, privi <strong>di</strong> odori e sapori estranei; raccolti con cura e buon<br />

grado <strong>di</strong> maturazione e devono conservare il peduncolo; con forma, sviluppo e colorazione tipici<br />

della varietà. La grammatura deve essere compresa nei limiti <strong>di</strong> gr. 150\180. Dal primo febbraio e<br />

fino alla <strong>di</strong>sponibilità del nuovo raccolta devono essere fornite mele <strong>di</strong> provenienza Trentino Alto<br />

A<strong>di</strong>ge.<br />

Pere<br />

Varietà (Williams,Abate,Kaiser, Conference), devono possedere<br />

le caratteristiche generali riportate alle mele, ivi compresa la grammatura.<br />

Arance<br />

Varietà (tarocco,moro,valencia, sanguinelle) , oltre a possedere le caratteristiche generali <strong>di</strong> cui<br />

sopra, ivi compresa la grammatura, devono avere un contenuto minimo <strong>di</strong> succo del 40% e non<br />

devono essere trattate con Difenile.<br />

Pesche<br />

Varietà a pasta gialla e pasta bianca, oltre a possedere le caratteristiche generali sopra citate<br />

compresa la grammatura.<br />

Banane<br />

Devono essere integre e al giusto grado <strong>di</strong> maturazione, oltre a possedere le caratteristiche riportate<br />

per gli altri tipi <strong>di</strong> frutta.<br />

Kiwi<br />

Devono possedere le caratteristiche generali citate. La grammatura deve essere compresa nei limiti<br />

<strong>di</strong> gr.70/90. Questo prodotto potrà essere richiesto nel periodo Febbraio|Maggio.<br />

Mandarini, mandaranci<br />

Devono possedere la caratteristiche generali citate. La grammatura deve essere compresa nei limiti<br />

<strong>di</strong> gr. 60/70. Contenuto minimo <strong>di</strong> succo del 40%.<br />

Uva<br />

Varietà (regina, italia). Deve essere costituita da grappoli aventi bacche asciutte, mature e <strong>di</strong><br />

colorazione uniforme, i grappoli devono presentarsi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a lunghezza rispetto alle coltivazioni,<br />

privi <strong>di</strong> accentuata acinellatura, nonché privi <strong>di</strong> bacche <strong>di</strong>fettose, ammaccate marcescenti e<br />

passerinate.<br />

Albicocche, Prugne e Susine<br />

Devono possedere le caratteristiche generali citate. La grammatura deve essere compresa nei limiti<br />

<strong>di</strong> gr. 60/70.<br />

Fragole<br />

Devono possedere la caratteristiche generali sopra citate.<br />

27


Ciliegie<br />

Oltre a possedere le caratteristiche sopra citate, i frutti devono essere provvisti <strong>di</strong> peduncolo ed<br />

esenti da lesioni, ammaccature e <strong>di</strong>fetti causati dalla gran<strong>di</strong>ne. Il calibro minimo ammesso è <strong>di</strong> mm<br />

15 per i frutti delle varietà precoci e <strong>di</strong> mm. 17 per le altre varietà.<br />

Limoni<br />

Devono essere <strong>di</strong> forma ovoidale con epicarpo liscio, gli stessi devono essere indenni da alterazioni<br />

<strong>di</strong> natura parassitaria o prodotte da fumigazioni cianidriche o fitofarmaci, nonché da infezioni da<br />

batteri o funghi, non devono essere trattati con Difenile; inoltre non devono presentare lesioni e/o<br />

cicatrizzazioni; la pezzatura deve essere compresa nei limiti <strong>di</strong> gr. 110\150; i frutti devono essere<br />

ricchi <strong>di</strong> succo a pieno turgore e con semi non germogliati. Contenuto minimo <strong>di</strong> succo 25%. e non<br />

devono essere trattate con Difenile.<br />

Prodotti orticoli<br />

La verdura fresca, gli ortaggi da fornire quoti<strong>di</strong>anamente e le erbe aromatiche devono provenire da<br />

agricoltura biologica o da produzione a “lotta integrata” cioè <strong>di</strong> prodotti ottenuti attraverso nuove<br />

tecniche agronomiche che prevedono una razionalizzazione e una <strong>di</strong>minuzione dei trattamenti con<br />

molecole <strong>di</strong> sintesi.<br />

I prodotti devono essere accompagnati dall’autocertificazione attestante che la verdura non presenta<br />

residui chimici e che la stessa avrà caratteristiche organolettiche ottime e <strong>di</strong> aspetto buono. Farfalla<br />

stilizzata.<br />

1-ortaggi da frutti, da semi,da foglia e da fiore (interi e/o tagliati a pezzi).<br />

2- ortaggi da ra<strong>di</strong>ce e da tubero le cui arti commestibili sono sotto terra o a fior <strong>di</strong> terra.<br />

Le verdure da somministrare devono essere <strong>di</strong> prima qualità ed in particolare <strong>di</strong> selezione accurata<br />

ed esente da <strong>di</strong>fetti, devono inoltre:<br />

a)corrispondere alle precise caratteristiche merceologiche delle specie e qualità richieste;<br />

b) essere asciutte e prive <strong>di</strong> terrosità, sciolte od aderenti, nonché <strong>di</strong> corpi e prodotti estranei;<br />

c) essere fresche ed omogenee per maturazione.<br />

d) essere <strong>di</strong> pezzatura uniforme<br />

e) essere prive,secondo gli usi e le <strong>di</strong>sposizioni del mercato locale, <strong>di</strong> parti o porzioni non<br />

<strong>di</strong>rettamente utilizzabili e non strettamente necessarie alla normale conservazione del corpo<br />

vegetale reciso<br />

f) devono essere sane<br />

Ortaggi da frutti:<br />

Pomodori:<br />

Devono essere sani, puliti, privi <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà esterna, privi <strong>di</strong> odori e sapori estranei.<br />

Devono avere la polpa resistente, senza ammaccature screpolature . Il grado <strong>di</strong> maturazione dei<br />

pomodori deve essere omogeneo e tale che li renda adatti al consumo nello spazio <strong>di</strong> due o tre<br />

giorni.<br />

Zucchine<br />

Devono avere le seguenti caratteristiche : frutti sani e interi, polpa compatta e pochi semi, privi <strong>di</strong><br />

lesioni, privi <strong>di</strong> odori e sapori estranei. Il peso non deve essere inferiore a 50 gr e superiore a 200gr.<br />

La lunghezza dall’ammaccatura del peduncolo all’estremità del peduncolo all’estremità del frutto<br />

non deve essere inferiore a 7 cm e superiore a 30 cm<br />

28


Zucca<br />

Nella varietà delle cucurbitacee quelle più frequenti ed utilizzate sono : Hokkaido, zucca gialla,<br />

violina.il prodotto deve presentarsi intero e sano, senza spaccature o segni <strong>di</strong> attacchi da parassiti,<br />

senza bruciature dovute al sole o segni <strong>di</strong> marcamento.<br />

Melanzane<br />

La bacche dovranno essere sufficientemente sviluppate ( senza sviluppo eccessivo <strong>di</strong> semi) e con<br />

polpa non fibrosa, consistenti, munite del calice e del peduncolo che potrà essere leggermente<br />

danneggiato, esenti da bruciature da sole. I <strong>di</strong>ametro minimo delle melanzane lunghe dovrà essere<br />

<strong>di</strong> cm 4 e la lunghezza minima <strong>di</strong> 10 cm. Per le melanzane globose il <strong>di</strong>ametro dovrà essere <strong>di</strong> cm 7<br />

(D.M. 30 maggio 1973).<br />

Peperoni dolci<br />

I peperoni devono essere so<strong>di</strong>, senza parti molli, dal colore vivace gialli o rossi, polpa spessa, <strong>di</strong><br />

aspetto turgido, croccante.<br />

Cetrioli<br />

I cetrioli devono essere so<strong>di</strong>, <strong>di</strong> colore uniforme, senza macchie, e le estremità non avvizzite.<br />

Ortaggi a ra<strong>di</strong>ce :<br />

Carote<br />

Le carote devono essere sane, pulite, consistenti prive <strong>di</strong> ogni traccia <strong>di</strong> terra e<strong>di</strong> ogni altra sostanza<br />

estranea, non germogliate, né legnose, né biforcate, prive <strong>di</strong> odori e sapori estranei, prive <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà<br />

esterna, intere <strong>di</strong> aspetto fresco.<br />

Patate<br />

Devono essere patate comuni e patate novelle <strong>di</strong> morfologia uniforme,con pezzatura non inferiore a<br />

mm 45 e devono aver le caratteristiche proprie <strong>di</strong> ogni singola coltivazione nazionale od estera. Le<br />

patate devono essere selezionate per qualità e pezzatura e le singole partite devono appartenere ad<br />

una sola coltivazione e varietà.<br />

La pezzatura può essere inferiore a quella prescritta, soltanto nel caso del prodotto novello.<br />

Sono escluse dalla fornitura le patate che presentano tracce <strong>di</strong> verde (solanina) e <strong>di</strong> germogliazione<br />

incipiente, nonché quelle affette da alterazioni dovute ad agenti fungini, parassitosi, da virosi ed<br />

alterazioni <strong>di</strong>verse.<br />

La patate devono inoltre essere spazzolate, esenti da odori, tanfi e retrogusti <strong>di</strong> qualunque origine,<br />

avvertibili prima o dopo la cottura del vegetale. Le patate <strong>di</strong> produzione estera devono essere<br />

confezionate in tele <strong>di</strong> canapa o yuta, con imboccatura cucite e cartellinate.<br />

Ortaggi a fiore :<br />

Cavolfiore<br />

Devono aver le seguenti caratteristiche . infiorescenze ben formate, resistenti, bianco avorio,<br />

compatte e in boccio, esenti da danni da ro<strong>di</strong>tori. Il <strong>di</strong>ametro delle infiorescenze non devono essere<br />

inferiori a 11 cm<br />

29


Ortaggi a fusto<br />

Finocchi<br />

I grumoli devono essere consistenti, non prefioriti, privi <strong>di</strong> germogli visibili all’esterno. Le ra<strong>di</strong>ci<br />

devono essere asportate con taglio netto alla base del grumolo. La lunghezza della base centrale non<br />

deve superare i 10 cm. Le guaine devono essere serrate e carnose, tenere e bianche. Il <strong>di</strong>ametro non<br />

deve essere inferiore a 6 cm ( D.M. 25 agosto 1972).<br />

Ortaggi a bulbo<br />

Cipolle<br />

I bulbi devono essere:<br />

- interi, sani, puliti sufficientemente secchi per l’uso previsto ( per le cipolle provenienti dalla<br />

conservazione, almeno le prime due tuniche esterne e l’eventuale stelo devono essere<br />

completamente secchi).<br />

- resistenti e compatti, non germogliati, privi <strong>di</strong> stelo vuoto e resistente, praticamente, privi <strong>di</strong> ciuffo<br />

ra<strong>di</strong>cale.<br />

Il calibro è fissato da mm40 z mm 80 e lo scostamento fra il bulbo più piccolo e quello più grosso<br />

non può superare mm20.<br />

Ortaggi a foglia<br />

Devono essere sani, interi, puliti, mondati, turgi<strong>di</strong> non prefioriti , privi <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà esterna anormale,<br />

privi <strong>di</strong> odori e saporii estranei, privi <strong>di</strong> foglie gialle e rinsecchite.<br />

Tipi usati: prezzemolo, basilico, sedano, in<strong>di</strong>via, lattuga, scarola, gentile e ra<strong>di</strong>cchio trevisano,<br />

cavoli, spinaci e bietola.<br />

La lattuga deve avere un sol grumolo ben formato. I cavoli devono presentarsi ben serrati. Gli<br />

spinaci devono essere privi <strong>di</strong> stelo fiorifero. I cespi <strong>di</strong> scarole e in<strong>di</strong>vie ricce non devono essere<br />

prefiorite e aperti. I cespi devono essere ben sviluppati e consistenti (D.M. 230 maggio 1973)<br />

I prodotti <strong>di</strong> cui sopra devono essere soli<strong>di</strong> in modo da assicurare fino al consumo la perfetta<br />

conservazione dei prodotti contenuti, e devono sempre risultare puliti, asciutti e rispondenti alle<br />

esigenze igieniche. Per le partite <strong>di</strong> produzione nazionale sono ammessi gli imballaggi d’uso sul<br />

mercato locale (tel e\o imballaggi lignei) sempre sottoposti peraltro alle norme della legge del<br />

5.8.1981 n. 441.<br />

Legumi secchi e legumi e cereali per zuppe<br />

Si richiederanno prodotti <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse tipologie: fagioli cannellini, fagioli borlotti, fagioli <strong>di</strong> spagna,<br />

ceci, lenticchie del tipo “piccole”, provenienti da agricoltura biologica, tali prodotti dovranno<br />

essere in confezioni sigillate, mondati, uniformemente seccati, privi i muffe, privi <strong>di</strong> insetti o <strong>di</strong><br />

altri corpi estranei.<br />

Si potrà richiedere la fornitura dei cereali misti atti a preparare “zuppe”. I seguenti prodotti, farro<br />

perlato, orzo perlato, legumi misti dovranno provenire da agricoltura biologica, essere mondati,<br />

uniformemente seccati, privi <strong>di</strong> muffe, privi <strong>di</strong> insetti o <strong>di</strong> altri corpi estranei.<br />

30


Alimenti conservati in scatola<br />

Le conserve<br />

I prodotti utilizzati devono essere sani, presentare la caratteristiche proprie della qualità e varietà<br />

scelta e rispondere a tutti i requisiti <strong>di</strong> legge relativi allo specifico alimento. I processi <strong>di</strong><br />

lavorazione, <strong>di</strong> confezionamento dei prodotti devono essere tali da assicurare la loro perfetta<br />

conservazione e il mantenimento dei requisiti prescritti, corrispondenti alle norme delle leggi<br />

vigenti.<br />

Su ogni confezione devono essere chiaramente in<strong>di</strong>cati il peso lordo, netto e del contenuto<br />

sgocciolato.<br />

Pomodori pelati<br />

Maturi al punto giusto, <strong>di</strong> produzione annuale, devono essere interi, sani e privi <strong>di</strong> pelle o <strong>di</strong><br />

peduncoli. I frutti confezionati in latte <strong>di</strong> bevanda stagnata ed immersi nel liquido <strong>di</strong> conservazione.<br />

Devono avere odore,sapore colore caratteristici del pomodoro sano e maturo assolutamente privi <strong>di</strong><br />

antifermentativi,<strong>di</strong> aci<strong>di</strong> correttori, <strong>di</strong> metalli tossici, <strong>di</strong> coloranti artificiali anche se non nocivi.<br />

Polpa <strong>di</strong> pomodoro<br />

Prodotto ottenuto da pelati del frutto fresco sano, maturo e ben lavato e deve presentare i seguenti<br />

requisiti: colore rosso, sapore ed odore caratteristico del pomodoro sano e maturo privo <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>tivi<br />

(legge n. 96 del 10.03.69), privi <strong>di</strong> larve, <strong>di</strong> parassiti e <strong>di</strong> alterazioni <strong>di</strong> matura parassitaria, privi <strong>di</strong><br />

sapore ed odori sgradevoli, privi <strong>di</strong> marciumi interni.<br />

Il peso sgocciolato non deve essere inferiore al 70% del peso netto e il residuo secco al netto <strong>di</strong> sale<br />

aggiunto non inferiore al 4,5% (D.P.R.n. 428 del 11.04.75).<br />

Tonno all’olio <strong>di</strong> oliva<br />

Deve essere del tipo “yellow finn”, <strong>di</strong> prima scelta, conforme ai requisiti richiesti dal R.CEE n.<br />

1532/96 e alla vigente normativa dei legge in materia. E’ richiesta la conserva all’olio <strong>di</strong> oliva. Si<br />

richiedono tranci in confezioni originali esenti da fenomeni <strong>di</strong> alterazione anche visibile,<br />

provenienti da stabilimenti nazionali o comunitari, riconosciuti ai sensi delle vigenti normative. Il<br />

prodotto dovrà essere confezionato in contenitori <strong>di</strong> banda stagnata che vanno da un minimo <strong>di</strong> kg<br />

1.700 al un massimo <strong>di</strong> kg 2.800. il prodotto dovrà avere odore gradevole e caratteristico, colore<br />

uniforme rosa all’interno, consistenza compatta e uniforme, non stopposa e dovrà risultare esente da<br />

ossidazioni, vuoti e parti estranee (spine, pelle, squame, grumi <strong>di</strong> sangue). L’acqua deve essere<br />

assente ed i pezzetti non devono superare il 5% del peso totale.<br />

Capperi<br />

I vegetali devono essere maturi, sani, freschi, ben lavati, privi <strong>di</strong> larve, insetti, dovute a malattie e<br />

devono presentare il caratteristico colore, odore e sapore.<br />

Pesto<br />

Il pesto pastorizzato, in confezioni <strong>di</strong> vetro, deve presentare il caratteristico colore, odore e sapore;<br />

deve essere privo <strong>di</strong> alterazioni, odore e sapore anomali dovuti a inaci<strong>di</strong>mento. Dovrà essere<br />

costituito dai seguenti ingre<strong>di</strong>enti in or<strong>di</strong>ne decrescente <strong>di</strong> pesi: basilico, olio d’oliva, grana padano,<br />

pecorino romano, pinoli, aglio e sale. E’ vietata l’aggiunta <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>tivi alimentari. L’etichetta deve<br />

riportare 1a composizione analitica del prodotto e deve essere conforme al D.L. n. ° 109/92.<br />

31


Origano<br />

Il prodotto <strong>di</strong> buona qualità deve presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vegetale,<br />

non essere sofisticato con foglie estranee, inoltre non deve essere soggetto ad attacchi parassitari.<br />

Deve essere prodotto e confezionato in conformità alla normativa vigente.<br />

Succo <strong>di</strong> frutta<br />

Il succo <strong>di</strong> frutta deve contenere 100% <strong>di</strong> frutta senza aggiunta <strong>di</strong> zuccheri e ad<strong>di</strong>tivi.<br />

Confettura extra <strong>di</strong> frutta<br />

La confettura deve essere confezionata con una sola specie <strong>di</strong> frutta ed essere priva <strong>di</strong> anidride<br />

solforosa come residuo.<br />

Acqua minerale naturale<br />

L’acqua minerale, non ad<strong>di</strong>zionata <strong>di</strong> anidride carbonica, deve essere conforme ai limiti <strong>di</strong><br />

concentrazione massimi stabiliti dalle normative vigenti, definita acqua minerale con un residuo<br />

fisso compreso tra 500 e 1500 mg/l. Non deve essere acqua solfata (tenore <strong>di</strong> solfati superiori a<br />

200 mg/l), acqua fluorata (tenore <strong>di</strong> fluoro superiore a 1 mg/l), acqua magnesiaca ( tenore <strong>di</strong><br />

magnesio superiore a 50 mg/l), inoltre essendo acqua destinata all’infanzia il contenuto <strong>di</strong> nitrati<br />

non dovrà essere superiore a 10 mg/l.<br />

Sale alimentare comune<br />

Deve essere conforme al DM 31 gennaio 1997 n. 106. Per gli usi da tavola, per con<strong>di</strong>re, si richiede<br />

il sale iodurato e/o iodato <strong>di</strong> cui DM 562/95.<br />

Prodotti per <strong>di</strong>ete speciali<br />

Prodotti da forno e pasta senza glutine, pasta ripiena senza glutine, gnocchi senza glutine, biscotti e<br />

dolci senza glutine, bu<strong>di</strong>no senza glutine, yogurt senza glutine.<br />

I prodotti alimentari destinati ad una alimentazione particolare devono essere conformi al vigente<br />

quadro normativo e alle <strong>di</strong>sposizioni previste per i prodotti destinati ad una alimentazione<br />

particolare e che necessitano dell’autorizzazione del Ministero della Salute.<br />

TOFU, SEITAN, SPEZZATINO DI SOIA, BISTECCA DI SOIA<br />

Devono essere <strong>di</strong> produzione biologica.<br />

Prodotti biologici<br />

I prodotti <strong>di</strong> produzione italiana devono essere in ottimo stato <strong>di</strong> conservazione e corrispondere, per<br />

caratteristiche, alle norme igienico sanitarie previste dalla Legge 30.04.62 n. 283 e successivo<br />

regolamento <strong>di</strong> esecuzione 26.03.1980 n. 327 ed al DPR 18.05.1982 n. 322, nonchè alle specifiche<br />

normative che, per ogni prodotto, ne regolano la produzione e commercializzazione.<br />

Inoltre i prodotti potranno essere conformi ai principi della produzione agricola in assenza <strong>di</strong><br />

pestici<strong>di</strong> e anticrittogamici, come in<strong>di</strong>cato dal regolamento CEE n. 2093/91 del 24/06/1991 adottato<br />

del governo italiano con Decreto del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste n, 328 del<br />

25.05.1992 e successivo D.M. n. 17915\GL775.<br />

Tali prodotti devono possedere il marchio unico <strong>di</strong> riconoscimento : “Agricoltura Biologica-<br />

Regime <strong>di</strong> controllo CEE” ed essere stati sottoposti al controllo delle seguenti associazioni abilitate<br />

a tale scopo: AIAB, ECO, Garanzia Biologico AMAB, IMC (Marchio AMAB), ASS, BAC, CCPB,<br />

CDX, QCI, BIOS, BIOZERT.<br />

Sono perciò richiesti prodotti provenienti da agricoltura biologica certificati ai sensi del Reg. CEE<br />

n. 2092\91 e successive integrazioni.<br />

Per la fornitura dei prodotti ortofrutticoli si dovrà fare riferimento al calendario <strong>di</strong> stagione.<br />

32


Più precisamente i prodotti freschi dovranno:<br />

- essere <strong>di</strong> recente raccolta ed avere un aspetto fresco;<br />

- essere maturi fisiologicamente e non soltanto commercialmente; essere asciutti privi <strong>di</strong><br />

terrosità, altri corpi prodotti estranei;<br />

- essere indenni da <strong>di</strong>fetti che possono alterare i caratteri organolettici dei prodotti stessi;<br />

- non presentare tracce <strong>di</strong> appassimento e/o alterazioni incipienti.<br />

Per le caratteristiche merceologiche i prodotti ortofrutticoli provenienti da Agricoltura Biologica<br />

dovranno avere, ove presente, i requisiti stabiliti dalle norme ICE per la seconda categoria.<br />

I prodotti confezionati dovranno pervenire con un tempo <strong>di</strong> scadenza <strong>di</strong> almeno 2/3 della data<br />

in<strong>di</strong>cata sulla confezione.<br />

Prodotti tipici e tra<strong>di</strong>zionali<br />

In linea con le <strong>di</strong>rettive comunitarie (Reg. CEE 2081/92 e Reg CEE 2082/93), nazionali e regionali<br />

anche la nostra A.C. si fa promotrice – nell’ambito della refezione scolastica – del consumo <strong>di</strong><br />

prodotti tipici (DOC,DOP,IGP) e tra<strong>di</strong>zionali riconoscendone la vali<strong>di</strong>tà sia dal punto <strong>di</strong> vista<br />

dell’alimentazione, sia sotto l’aspetto della conservazione delle identità culturali legate alla<br />

produzione <strong>di</strong> alimenti caratteristici.<br />

I prodotti che si fregiano <strong>di</strong> una D.O.P. o <strong>di</strong> una I.G.P. sono prodotti le cui caratteristiche qualitative<br />

sono dovute essenzialmente all’ambiente geografico comprendente i suoi fattori naturali ed umani.<br />

Risponde all’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> “prodotto tra<strong>di</strong>zionale” quello le cui meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> lavorazione<br />

conservazione e stagionatura risultano consolidate nel tempo per un periodo non inferiore ai 25<br />

anni. (D.Mi.P.A.F. n. 350 del 08/09/99).<br />

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ALLEGATO B<br />

SCHEDA TECNICA INERENTE IL SERVIZIO COMUNALE DI RISTORAZIONE<br />

Costi in<strong>di</strong>cativi riferiti alle spese sostenute annualmente dall’Ente (rif. anno scolastico 2006-<strong>2007</strong>):<br />

- Spese per acquisto stoviglieria................................................ € 2.100,00<br />

- Spese per tovagliette, tovaglioli e stoviglieria monouso … € 3.000,00<br />

- Spese per fornitura acqua minerale………………………… € 7.350,00<br />

- Spese per saponi e detersivi…................................................. € 2.500,00<br />

- Spese per manutenzione lavastoviglie..................................... € 710,00<br />

- Spese per acquisto blocchetti buoni mensa............................. € 1.370,00<br />

- Spese per attivazione convenzione con Poste Italiane.S.p.A..<br />

per la consegna dei buoni mensa,comprensiva dell’utilizzo<br />

<strong>di</strong> uno spazio espositivo/pubblicitario, presso gli uffici postali<br />

<strong>di</strong> Tavarnuzze ed <strong>Impruneta</strong>......................................................€ 5.160,00<br />

Le tariffe per il pagamento del servizio, sono in<strong>di</strong>viduate tramite l’applicazione del D.L.gs 109/98 e<br />

successive mo<strong>di</strong>fiche e integrazioni, che prevede <strong>di</strong> far riferimento all’In<strong>di</strong>catore della Situazione<br />

Economica Equivalente (ISEE) dei richiedenti e sono attualmente stabilite come segue:<br />

Fascia Tassa <strong>di</strong><br />

iscrizione<br />

annuale<br />

1° Agev. fino a € 6.000 € 16,00 € 1,60<br />

2° Agev. da € 6.001 a € 12.000 € 21,00 € 2,10<br />

3° Agev. da € 12.001 a €18,000 € 25,00 € 2,70<br />

4° Agev. da € 18.001 a € 24.000 € 28,00 € 3,40<br />

5° oltre € 24.000 € 30,00 € 4,00<br />

Costo del pasto<br />

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