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2. SCARICA: Le medicazioni nelle ulcere croniche - prima pagina

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6.1. Modello di studio farmaco-economico<br />

La farmaco-economia è la disciplina che analizza<br />

i rapporti fra l’aspetto clinico e quello<br />

economico delle decisioni e dei comportamenti<br />

in sanità. Il suo supporto risulta vitale nella<br />

validazione dei reali vantaggi del wound-care<br />

rispetto al semplice uso di <strong>medicazioni</strong> galeniche<br />

tradizionali.<br />

In farmaco-economia sono disponibili numerosi<br />

modelli di studio (Cost-analysis, Cost-<br />

Minimization, Cost-Effectiveness, Cost-Utility,<br />

Cost-Benefit). I parametri generali da considerare<br />

in farmaco-economia sono sia parametri<br />

economici che parametri clinici.<br />

<strong>Le</strong> valutazioni di Cost-Analysis e di Cost-<br />

Minimization confrontano i costi che conseguono<br />

a diverse strategie terapeutiche. La <strong>prima</strong><br />

analisi ne assume aprioristicamente uguale<br />

l’efficacia, mentre nella seconda l’equivalenza<br />

è vagliata attraverso le evidenze cliniche<br />

disponibili in letteratura. La valutazione di<br />

Cost-Effectiveness confronta i costi necessari<br />

per ottenere i risultati significativi come vite<br />

salvate o anni di vita guadagnati, guarigioni<br />

complete, etc. Nella valutazione di Cost-Utility<br />

i risultati clinici invece sono misurati in termini<br />

di utilità e confronta i costi sostenuti per<br />

ottenerli. La valutazione di Cost-Benefit trova<br />

limitata applicazione in sanità per motivi prevalentemente<br />

etici in quanto trasforma in valore<br />

monetario anche i benefici ottenuti come gli<br />

anni di vita.<br />

Alcune discipline mediche come la cardiologia,<br />

l’oncologia, la medicina preventiva e la chirurgia<br />

hanno potuto utilizzare i modelli di studio<br />

farmaco-economici per guidare e sostenere<br />

particolari scelte cliniche o organizzative.<br />

Gli importanti oneri economici dedicati alle<br />

unità di terapia intensiva cardiologica sono<br />

stati giustificati dal relativo costo per paziente<br />

salvato; lo sviluppo delle metodiche chirurgiche<br />

microinvasive (laparotomia, endoscopia,<br />

day surgery, etc.) a fronte degli oneri legati alla<br />

riorganizzazione delle unità operative di chirurgia<br />

ha prodotto un risultato farmaco-economico<br />

positivo consentendo sia un migliore utilizzo<br />

delle risorse disponibili, sia una riduzione delle<br />

sofferenze del paziente.<br />

Anche la scelta di estendere vaccinazioni o<br />

screening oncologico in certe fasce della popolazione<br />

ha trovato sostegno <strong>nelle</strong> valutazioni<br />

farmaco-economiche.<br />

Ma non tutti gli ambiti clinici però hanno potuto<br />

produrre valutazioni farmaco-economiche a<br />

sostegno di scelte cliniche o organizzative.<br />

Ad oggi in wound-care i modelli di studio<br />

farmaco-economici hanno trovato una limitata<br />

applicazione. Innanzitutto il trattamento delle<br />

lesioni cutanee manca di endpoint forti simili a<br />

quelli utilizzati nello studio delle malattie cardio-vascolari<br />

(riduzione di mortalità, di eventi<br />

acuti, etc.) od oncologiche. Qui gli endpoint<br />

sono invece deboli: il miglioramento della<br />

qualità della vita del paziente, il controllo dell’odore,<br />

delle secrezioni, del dolore, il tempo di<br />

guarigione e la prevenzione delle amputazioni.<br />

Quando il paziente è anziano o demente o<br />

malato terminale (come accade spesso nei<br />

soggetti con ulcera da pressione) ed il trattamento<br />

non influenza direttamente la durata<br />

della sopravvivenza è assai difficile costruire<br />

analisi di cost-effectiveness, di cost-utility o di<br />

cost-benefit. Inoltre nonostante siano disponibili<br />

numerosi tipi di <strong>medicazioni</strong>, la letteratura<br />

è ancora carente di studi clinici randomizzati e<br />

controllati che possano fornire evidenze forti<br />

sulla efficacia di uno specifico trattamento. Ad<br />

esempio le linee guida del trattamento delle<br />

<strong>ulcere</strong> da pressione si limitano ad indicare<br />

come evidenza A la medicazione in ambiente<br />

umido senza suggerire l’utilizzo di singoli prodotti.<br />

Infine poiché la guarigione è un evento<br />

che si verifica solo in una percentuale variabile<br />

(ma non elevata) di lesioni, l’analisi dei<br />

costi non può fondarsi su un indicatore come<br />

il tempo di guarigione che ovviamente esclude<br />

le lesioni che non risolvono positivamente. Gli<br />

altri parametri che analizzano la qualità della<br />

vita del paziente sono poi ancor più di difficile<br />

(e di incerto) calcolo.<br />

Inoltre l’onere economico globale derivante<br />

dal trattamento delle lesioni cutanee <strong>croniche</strong> è<br />

stato raramente affrontato a livello macroeconomico.<br />

I dati di farmaco-economia sono insufficienti<br />

anche quando si confrontano diverse<br />

procedure o modalità di gestione.<br />

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