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2. SCARICA: Le medicazioni nelle ulcere croniche - prima pagina

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4.<strong>2.</strong> Alcuni antisettici e disinfettanti d’elezione<br />

4.<strong>2.</strong>1. Ossidanti<br />

Hanno la caratteristica di liberare ossigeno<br />

allo stato nascente quando vengono a contatto<br />

con i tessuti organici. Hanno azione antibatterica<br />

su gram negativi, anaerobi, treponemi<br />

e tripanosomi. <strong>Le</strong> particelle di 0 2 agiscono<br />

anche meccanicamente favorendo il distacco<br />

dei tessuti necrotici. (p.e. acqua ossigenata,<br />

perossidi di Na, Ca, Zn, perborati, clorati,<br />

persolfati, permanganati).<br />

4.<strong>2.</strong><strong>2.</strong> Alcoli<br />

Hanno la proprietà di coagulare le proteine<br />

citoplasmatiche alchilandole. Inattivi sulle<br />

spore. Aumentano l’efficacia di altri disinfettanti<br />

quando vi vengono associati, quali<br />

Clorexidina, sali di ammonio quaternario,<br />

derivati dell’ammonio (p.e. alcool etilico,<br />

alcool isopropilico).<br />

4.<strong>2.</strong>3. Derivati guanidici<br />

Agiscono con effetto denaturante sulla membrana<br />

batterica ed il citoplasma. Hanno azione<br />

prolungata nel tempo e sono solo minimamente<br />

inattivati dalle sostanze organiche.<br />

Sono preferibili in soluzione alcolica, in<br />

quanto le soluzioni acquose possono venire<br />

contaminate dalla Pseudomonas. Agiscono<br />

su gram positivi e gram negativi, su miceti e<br />

taluni virus, mentre sono inattivi sulle spore<br />

(p.e. Clorexidina soluzione allo 0,05%).<br />

4.1.4. Metalli pesanti e derivati<br />

Il loro meccanismo d’azione si basa sulla<br />

capacità di concentrarsi <strong>nelle</strong> cellule batteriche<br />

e si combinano con le proteine per dare<br />

dei proteinati insolubili (p.e. mercuriali quali<br />

Mercurocromo, Mertiolato, Merfenile; composti<br />

dell’argento quali nitrato d’argento allo<br />

0,01%, sulfamidici). E’ molto criticato l’uso<br />

dei disinfettanti coloranti perché non permettono<br />

più di valutare il rubor ed il tumor.<br />

4.<strong>2.</strong>5. Alogeni e derivati<br />

Hanno alta affinità per l’idrogeno per cui lo<br />

sottraggono ai substrati proteici, ossidandoli;<br />

inoltre denaturano protidi, glicoproteine e<br />

lipoproteine, combinandosi con i loro gruppi<br />

-SH (p.e. composti del cloro quali Amuchina e<br />

Coramina, composti dello iodio quali i derivati<br />

iodoalcolici come la Tintura di iodio, Alcool<br />

iodato). Sono assai irritanti e sono indicati per<br />

la disinfezione della cute integra.<br />

<strong>Le</strong> soluzioni acquose (Soluzione di Lugoi)<br />

sono meno irritanti, ma hanno anche minore<br />

azione disinfettante. Sono molto utilizzate<br />

soprattutto con i composti del cloro, in assenza<br />

di infezione, per permettere una detersione<br />

della lesione ed il mantenimento della sterilità.<br />

Fondamentale la bassa concentrazione ed i<br />

tempi ridotti di immersione per evitare macerazione<br />

del tessuto perilesionale (max 5 min).<br />

Gli iodofori (iodopovidone, soluzione da 2 a<br />

10%) sono sostanze in cui una proteina fa da<br />

vettore allo iodio che vi è legato, cedendolo gradualmente.<br />

Sono solubilizzati in acqua e quindi<br />

poco irritanti. Hanno lunga durata d’azione<br />

e penetrano meglio nei tessuti. Agiscono su<br />

gram-positivi, gram-negativi, miceti e protozoi.<br />

<strong>Le</strong> proprietà vengono mantenute in presenza di<br />

sangue, pus e materiali necrotici. Gli iodofori<br />

sono usati al 50% con H 2 O 2 per amplificare le<br />

proprietà disinfettanti o al 50% con soluzione<br />

fisiologica per ridurne l’aggressività.<br />

4.1.6. Sali di ammonio quaternario<br />

Sono dei detergenti cationici in cui i 4 atomi<br />

di H+ dello ione ammonio sono sostituiti da<br />

quattro gruppi alchilici: la catena cationica<br />

ha proprietà idrofobiche, mentre l’anione<br />

ammonio ha proprietà idrofiliche. Agiscono<br />

denaturando le proteine citoplasmatiche ed<br />

inattivando i sistemi enzimatici. Hanno buona<br />

azione su gram-negativi (in particolare su<br />

Pseudomonas) e su micobatteri; inattivi su<br />

spore e virus. Vengono inattivati dal materiale<br />

organico. Sono in genere ben tollerati ma possono<br />

facilmente provocare reazioni di ipersensibilità<br />

cutanee (p.e. Cetrimide, Benzalconio<br />

cloruro, Benzoxonio cloruro).

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