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2. SCARICA: Le medicazioni nelle ulcere croniche - prima pagina

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La radiografia è essenziale per la valutazione<br />

del piede infetto. Tuttavia, una radiografia<br />

negativa può non escludere la possibilità di<br />

un’infezione profonda e in molti casi non<br />

permette di distinguere l’osteomielite dalla<br />

osteoartropatia neuropatica.<br />

L’infezione nel piede del diabetico, nel vasculopatico,<br />

nel paziente anziano immobilizzato<br />

può costituire una minaccia per l’arto inferiore<br />

e deve essere trattata empiricamente in ambito<br />

ospedaliero ed in maniera aggressiva.<br />

• Segni e sintomi di infezione sono febbre,<br />

aumento del conteggio dei leucociti, aumento<br />

della proteina C-reattiva o della velocità di<br />

sedimentazione (possono essere assenti nei<br />

pazienti diabetici con <strong>ulcere</strong> del piede infette).<br />

• Nell’infezione acuta profonda del piede, è<br />

essenziale la detersione chirurgica.<br />

• Un approccio multidisciplinare che contempli<br />

la detersione, una cura meticolosa della lesione,<br />

un adeguato apporto vascolare, il controllo<br />

metabolico (nei diabetici), il trattamento antibiotico<br />

e la riduzione del carico della pressione<br />

plantare è essenziale.<br />

Segni di cellulite devono essere trattati con<br />

grande attenzione in ambito medico perché<br />

l’infezione al piede può estendersi con grande<br />

rapidità soprattutto se la risposta infiammatoria<br />

alla noxa patogena è deficitaria, se c’è vasculopatia,<br />

edema, anomalie metaboliche, neuropatia<br />

diabetica. Ciò è dovuto alla struttura anatomica<br />

del piede divisa in “compartimenti”, che<br />

permettono all’infezione di procedere prossimalmente<br />

con estrema facilità e rapidità.<br />

4.1. <strong>Le</strong> infezioni <strong>nelle</strong> <strong>ulcere</strong> <strong>croniche</strong><br />

Nelle <strong>ulcere</strong> <strong>croniche</strong> sono comuni le infezioni,<br />

spesso provocate da microrganismi anaerobi<br />

oltre allo Stafilococco, Streptococco ed altre<br />

specie quali Proteus e Pseudomonas.<br />

Un’infezione superficiale è abitualmente causata<br />

da batteri gram-positivi, mentre le infezioni<br />

profonde sono spesso polimicrobiche ed<br />

implicano batteri anaerobi e gram-negativi.<br />

Può essere necessaria una terapia antibiotica<br />

sistemica intensiva a lungo termine. La presenza<br />

di cellulite è un importante segno d’allarme<br />

che non va sottovalutato.<br />

Il trattamento delle <strong>ulcere</strong> infette (qualunque<br />

sia la loro natura) è demandato esclusivamente<br />

al personale medico con l’eventuale collaborazione<br />

del podologo (vedi tabella).<br />

• Il trattamento delle <strong>ulcere</strong> ischemiche infette<br />

non può prescindere da una attenta valutazione<br />

diagnostica interventistica per una rapida procedura<br />

di rivascolarizzazione, nell’ottica del<br />

risparmio e del miglior recupero funzionale.<br />

• Il trattamento dell’ulcera infetta del diabetico<br />

non può presscindere dallo stretto controllo<br />

dello scompenso glicometabolico, neuropatia,<br />

ischemia e infezione.<br />

• Quando i segni di infezione sono lievi ed il<br />

processo cellulitico non si estende oltre i 2 cm<br />

può non essere necessaria l’ospedalizzazione.<br />

Si parlerà di infezione superficiale.<br />

• Quando la cellulite si estende oltre i 2 cm si<br />

ha il flemmone (estensione della cellulite fino<br />

al derma, al tessuto adiposo sottocutaneo ed<br />

alle fasce): la terapia richiede l’ospedalizzazione<br />

e si parla di infezione profonda (vedi foto).<br />

La sterilizzazione dell’ulcera mira all’eradicazione<br />

dell’infezione sia a livello topico che<br />

sistemico. Il cardine della sterilizzazione, viene<br />

rappresentato dall’antibioticoterapia sistemica<br />

e da medicamenti locali idonei.<br />

La terapia <strong>nelle</strong> infezioni superficiali, trattate<br />

dal podologo con la collaborazione medica,<br />

consiste generalmente nella rimozione del tessuto<br />

necrotico, compresa l’eventuale ipercheratosi<br />

che la circonda. Ripetute detersioni, la<br />

meticolosa cura della lesione e la riduzione del<br />

carico pressorio dell’ulcera sono essenziali.

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