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2. SCARICA: Le medicazioni nelle ulcere croniche - prima pagina

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giogenesi; effetto chemiotattico per monociti,<br />

macrofagi, fibroblasti; stimolo per la proliferazione<br />

dei fibroblasti, del tessuto epiteliale ed<br />

aumento di sintesi di collageno.<br />

Svantaggio è la esclusiva ed univoca competenza<br />

della struttura trasfusionale nella preparazione<br />

e fornitura del gel piastrinico in quanto<br />

è comunque emocomponente ed emoderivato,<br />

anche se utilizzato con modalità nuova ed atipica<br />

essendo un “uso topico”. Svantaggio sono<br />

i costi elevati e la possibilità di sensibilizzazione<br />

al prodotto.<br />

c) I prodotti di ingegneria tissutale sono stati<br />

messi a punto soltanto recentemente e sono<br />

rappresentati da: fibroblasti eterologhi su supporto<br />

biocompatibile oppure da fibroblasti e<br />

cheratinociti umani autologhi su supporto di<br />

acido ialuronico. Se questi materiali vengono<br />

ripetutamente applicati sulle zone ulcerate,<br />

stimolano la rigenerazione tissutale attraverso<br />

la liberazione di fattori di crescita. L’idea su<br />

cui si basa tale metodica è quella di applicare<br />

direttamente la cellula che produce i fattori di<br />

crescita piuttosto che il singolo fattore di crescita<br />

stesso, perché in questo modo si riesce a<br />

protrarre nel tempo l’azione terapeutica, anche<br />

in ragione della molteplicità dei fattori di crescita<br />

e della loro sequenziazione temporale<br />

in relazione al processo di guarigione delle<br />

lesioni. Anche in questo caso il limite maggiore<br />

di quest’approccio è determinato dal costo<br />

eccessivo; gli studi in corso dovrebbero condurre<br />

a breve ad una razionalizzazione del loro<br />

impiego clinico e ad una analisi più dettagliata<br />

del rapporto costi/benefici.<br />

D) Per proteggere i<br />

fattori di crescita e<br />

promuovere la riparazione<br />

delle lesioni<br />

<strong>croniche</strong> è stato<br />

introdotto l’uso di<br />

O R C / C o l l a g e n o<br />

come biopolimero<br />

(Promogran). Queste<br />

proprietà includono<br />

l’abilità di attrarre<br />

cellule verso il sito<br />

dell’ulcera, promuo-<br />

vere la proliferazione cellulare, rimodulare<br />

l’eccesso di proteasi rimuovendo e neutralizzando<br />

i fattori nocivi (proteinati) ed offrendo<br />

una guida per la migrazione cellulare e la<br />

deposizione della matrice (vedi foto). Studi<br />

randomizzati e controllati che hanno utilizzato<br />

<strong>medicazioni</strong> a base di ORC/Collageno hanno<br />

descritto una accelerazione della riparazione<br />

tissutale di almeno il 33%.<br />

A riguardo lo studio più recente è stato pubblicato<br />

su una prestigiosa rivista di settore da<br />

Brenda Cullen, in cui sono stati presentati i<br />

risultati clinici di uno studio randomizzato,<br />

multicentrico che ha confrontato Promogran<br />

all’applicazione di garze imbevute di soluzione<br />

fisiologica in 276 pazienti con <strong>ulcere</strong> <strong>croniche</strong>.<br />

L’endpoint principale era la percentuale di ferite<br />

completamente cicatrizzate a 12 settimane:<br />

il 33% di pazienti in più ha ottenuto la cicatrizzazione<br />

con Promogran rispetto alle garze<br />

imbevute di soluzione fisiologica. Inoltre nei<br />

pazienti con ferite insorte negli ultimi 6 mesi<br />

è stata osservata una differenza tra i due gruppi<br />

che si è evidenziata sempre più nel tempo<br />

(p=0,056).<br />

Infine, bisogna aggiungere che nessuno dei<br />

metodi citati può prescindere dalla tecnica<br />

di “medicazione in ambiente occlusivo”, che<br />

favorisce la realizzazione di un microambiente<br />

umido che permette l’ottimizzazione delle condizioni<br />

interne delle lesioni, ovvero al controllo<br />

di: pH, temperatura, concentrazione di soluti,<br />

fattori di crescita. In tali condizioni si accelerano<br />

le mitosi del tessuto in rigenerazione la<br />

riepitelizzazione dai margini della lesione.<br />

L’uso di <strong>medicazioni</strong><br />

avanzate occlusive<br />

o semiocclusive,<br />

permette in contemporanea<br />

di modulare<br />

l’intervento in base<br />

alla tipologia delle<br />

lesioni, di ridurre il<br />

numero di interventi<br />

necessari e di aumentare<br />

il tempo di applicazione<br />

per singola<br />

medicazione.

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