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2. SCARICA: Le medicazioni nelle ulcere croniche - prima pagina

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Case Study 11<br />

Donna settantenne, diabetica, neuropatica,<br />

con arteriopatia ostruttiva. Ulcera ischemica<br />

apicale sull’alluce piede sx; lesione<br />

pre-ulcerativa di origine microtraumatica.<br />

La signora vede poco (retinopatia diabetica),<br />

è limitata nei movimenti, non è aiutata<br />

dalla famiglia (vive sola), soffre molto. Per<br />

quanto attiene la terapia podologica, esegue<br />

2 bagni/die in 4 litri d’acqua tiepida ed 1<br />

tappo di disinfettante clorato per 5 min e<br />

medica con garza grassa; non adotta ortoplastia<br />

in silicone perché non riuscirebbe ad<br />

indossarla; viene a studio ogni settimana per<br />

un mese per debridment eseguito con alginato<br />

(NU-Gel) e film semipermiabile applicato<br />

sulla parte senza caricare per un’ora.<br />

Successivamente l’ulcera viene detersa con<br />

soluzione fisiologica e medicata con trittico.<br />

La lesione (vedi p. 47) guarisce in 40 gg.<br />

a quella meccanica ma gli esperti sono unanimi<br />

nel sostenere che essa è essenziale.<br />

In un’ulcera ischemica o su una da pressione<br />

durante la <strong>prima</strong> fase di essudazione e/o necrosi<br />

è fondamentale la rimozione di tutto il materiale<br />

necrotico, cercando di esporre il tessuto sano<br />

del fondo dell’ulcera e dei margini, risparmiando<br />

quanto più è possibile i tessuti ancora vitali.<br />

Infatti, è importante su un’ulcera ischemica o<br />

su una da pressione (meno su un’ulcera neuropatica),<br />

una minuziosa attenzione a risparmiare<br />

il tessuto sano senza traumatizzare: l’obiettivo<br />

è togliere “tutte le cellule necrotiche, nessuna<br />

cellula sana”.<br />

La detersione chirurgica è da ritenersi obbligatoria<br />

in presenza di infezione.<br />

In un’ulcera neuropatica la detersione deve<br />

comprendere anche la rimozione delle ipercheratosi<br />

cutanee (curettage podologico), il risciacquo<br />

dell’ulcera con abbondante soluzione fisiologica<br />

e quindi la riduzione del carico pressorio<br />

mediante plantare di scarico e/o ortoplastia in<br />

silicone.<br />

Nella detersione dell’ulcera è consigliato in<br />

letteratura, in assenza di sovra infezione, l’uso<br />

di soluzione fisiologica in quanto i prodotti<br />

chimici impiegati nella sepsi alterano o danneggiano<br />

seriamente i tessuti vitali, soprattutto<br />

quelli nuovi o rigenerati, rallentando il già difficile<br />

processo di guarigione. Di conseguenza<br />

in assenza di infezione si utilizzano eventualmente<br />

disinfettanti diluiti (spesso clorati) in<br />

modo da intervenire come batteriostatici per<br />

mantenere la “sterilità” della lesione ma senza<br />

danneggiare i tessuti in fase di granulazione.<br />

La detersione, che è dunque una componente<br />

fondamentale della terapia della lesione, deve<br />

sempre tenere presente le diverse tipologie di<br />

ulcera. All’ulcera neuropatica, oltre al curettage,<br />

possono essere anche applicati metodi<br />

di detersione enzimatica o autolitica senza<br />

particolari preoccupazioni. L’ulcera ischemica<br />

pone problemi diversi in quanto si preferisce<br />

rimandare la detersione chirurgica ad un tempo<br />

successivo alla rivascolarizzazione, per assicurare<br />

una migliore possibilità di guarigione,<br />

utilizzando nel frattempo sia la detersione enzimatica<br />

che quella autolitica.<br />

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