2. SCARICA: Le medicazioni nelle ulcere croniche - prima pagina
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iomeccaniche del piede o di una sua porzione,<br />
ma anche valutare la presenza di eventuali<br />
condizioni patologiche a carico di tutto<br />
l’arto inferiore e del rachide, evidenziando<br />
così eventuali scoliosi, artrosi associate a<br />
deformità ed a deviazioni assiali, deviazioni<br />
torsionali del cingolo pelvico e scapolare,<br />
eterometrie funzionali dell’arto inferiore che<br />
possono influenzare il ciclo del passo e le<br />
modalità di appoggio.<br />
Quindi alla base della valutazione biomeccanica<br />
c’è sempre un esame clinico posturale<br />
associato eventualmente ad un esame<br />
strumentale (vedi VII volume collana<br />
PODOLOGIA).<br />
È ben evidente dalla letteratura che non è possibile<br />
definire una soglia pressoria di rischio<br />
ulcerativo. Questo è dovuto sia a problemi<br />
di ordine fisiopatologico sia a limitazioni di<br />
tipo strumentale. I primi fanno riferimento<br />
al fatto che non è importante solo il valore<br />
assoluto della pressione, ma anche la durata<br />
della sua applicazione, laddove una pressione<br />
anche modesta se applicata per lungo<br />
tempo è in grado di determinare una lesione<br />
ulcerativa. Questo elemento mette in relazione<br />
l’eziopatogenesi delle lesioni ulcerative<br />
neuropatiche con quelle da decubito.<br />
Per quel che riguarda i problemi metodologici<br />
bisogna sottolineare che gli strumenti<br />
di misura sono vari e ciascuno con i propri<br />
valori di riferimento, peraltro non confrontabili<br />
tra loro; inoltre i sistemi di rilevazione<br />
comunemente utilizzati (pedane di pressione)<br />
misurano esclusivamente la componente<br />
verticale della forza di reazione piede/suolo,<br />
mentre non ci danno informazioni sulle altre<br />
due componenti di questa forza, quella antero-posteriore<br />
e quella medio-laterale (forze<br />
di taglio o shear stress), che invece, a parere<br />
degli esperti, potrebbero avere un ruolo nei<br />
meccanismi di ulcerazione.<br />
Anche le alterazioni della catena cinetica e<br />
cinematica di tutto l’arto inferiore, sia preesistenti<br />
che successive ad eventuali interventi<br />
chirurgici, possono condizionare la comparsa<br />
di ipercarichi (<strong>nelle</strong> foto alcune slides<br />
modificate da diapositive del Dott Luigi<br />
Uccioli).<br />
Infine le scarpe influenzano profondamente<br />
la biomeccanica del passo e l’interfaccia calzatura/piede<br />
è decisiva, soprattutto se il piede<br />
è insensibile.<br />
Quindi il ruolo della calzatura non è confinabile<br />
solamente alla fase di trattamento, ma<br />
deve essere visto soprattutto in funzione pre-<br />
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