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2. SCARICA: Le medicazioni nelle ulcere croniche - prima pagina

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28<br />

dalla contrazione degli sfinteri pericapillari<br />

all’apertura delle anastomosi arterovenose<br />

che hanno lo scopo di contrapporsi ad un<br />

ulteriore sovraccarico emodinamico delle<br />

unità venulo-capillari stesse. Tale situazione<br />

spinta all’eccesso, finisce con l’escludere in<br />

maniera sempre più importante la circolazione<br />

dei capillari shuntando il sangue nei canali<br />

derivativi e divenendo responsabile di una<br />

ipossia tissutale ed un deficit nutritizio.<br />

Questo deficit può diventare insostenibile<br />

all’atto di un trauma esterno per la conseguenziale<br />

maggiore richiesta ematica, contribuendo<br />

a palesare una lesione ulcerativa<br />

di grandezza variabile, a margini ispessiti<br />

e rilevati, a forma solitamente ovolare ed a<br />

fondo essudante di colore grigio-rosaceo.<br />

La guarigione delle <strong>ulcere</strong> varicose è realizzata<br />

eliminando la causa etiopatogenetica attraverso<br />

elastocompressione, bendaggio funzionale<br />

dalla base delle dita fino al cavo popliteo<br />

a compressione decrescente, declivioterapia<br />

associata al riposo (a gambe sollevate a livello<br />

del capo), compensazione dei deficit di natura<br />

posturale ed i conseguenti deficit di drenaggio<br />

veno-linfatico. In altre parole si deve comprendere<br />

e risolvere la causa e fare prevenzione.<br />

La via chirurgica andrebbe prospettata solo<br />

in fase critica o dopo aver affrontato e risolto<br />

i deficit di natura podalica e funzionale attraverso<br />

ortoplastie di protezione/riallineamento<br />

ed ortesi posturali e dopo aver esaurito il percorso<br />

fisiatrico/riabilitativo. Infatti la xerosi<br />

venosa, la flebotomia e la scleroterapia non<br />

danno spesso esiti definitivi o durevoli.<br />

Case Study 4<br />

Donna sessantenne, diabetica, vasculopatica,<br />

neuropatica.<br />

Gambe varicose con innumerevoli graffi di<br />

gatto di cui la signora non sente gli effetti<br />

nocicettivi per la neuropatia. Ulcere varicose<br />

a livello del malleolo mediale della<br />

gamba dx e dietro il polpaccio della sx.<br />

Entrambe le lesioni ulcerative sono da<br />

ricondursi ad altrettanti graffi di gatto realizzati<br />

su un quadro di ipertensione venosa<br />

cronica trascurata.<br />

<strong>Le</strong> lesioni sono guaribili con opportuna<br />

terapia medica e podologica che non può<br />

prescindere però da una presa di coscienza<br />

della paziente.<br />

L’igiene e la profilassi è fondamentale:<br />

deve essere però allontanato da casa il gatto<br />

che, per troppo affetto od esuberanza, può<br />

vanificare in un attimo ogni sforzo.

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