2. SCARICA: Le medicazioni nelle ulcere croniche - prima pagina
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• derma ed ipoderma, più profondi e composti<br />
di tessuto connettivale riccamente<br />
capillarizzato.<br />
L’epidermide è completamente priva di<br />
vasi sanguigni; le sostanze nutritizie le<br />
giungono dai capillari del derma sottostante,<br />
diffondendo nei liquidi interstiziali<br />
accolti in seno all’esteso sistema di spazi<br />
intercellulari dello strato malpighiano.<br />
L’epidermide si divide in quattro strati cellulari,<br />
che partendo dal più profondo al più<br />
superficiale sono:<br />
• malpighiano (strato basale o germinativo<br />
e spinoso);<br />
• granuloso, strato assente in corrispondenza<br />
delle mucose e particolarmente sviluppato<br />
alla pianta dei piedi e al palmo<br />
delle mani;<br />
• lucido, presente solo nel palmo della<br />
mano e nella pianta del piede;<br />
• corneo.<br />
Al di sotto troviamo la membrana basale<br />
superficie di contatto tra il derma e<br />
l’epidermide, con andamento sinuoso per<br />
formare le papille dermiche e gli zaffi epidermici.<br />
Il derma è l’elemento di sostegno dell’organo<br />
cutaneo, al quale conferisce resistenza<br />
ed elasticità. Ha uno spessore variabile<br />
da zona a zona sempre comunque maggiore<br />
di quello dell’epidermide.<br />
Il derma è costituito da una parte amorfa,<br />
la sostanza fondamentale, formata da<br />
mucopolisaccaridi, che serve a cementare<br />
la componente fibrosa con quella cellulare.<br />
Si divide in:<br />
• derma papillare;<br />
• derma medio;<br />
• derma profondo;<br />
• ipoderma o sottocutaneo, riccamente<br />
vascolarizzato, è la parte più profonda<br />
dell’organo cutaneo ed è formato da grossi<br />
fasci di fibre connettivali intersecanti<br />
a formare un reticolo <strong>nelle</strong> cui maglie è<br />
raccolto il tessuto adiposo in lobi.<br />
Il sottocutaneo ha un ruolo fondamentale nel<br />
mantenimento dell’omeostasi pressoria, grazie<br />
alla presenza del pannicolo adiposo molto<br />
spesso in particolare sotto le prominenze<br />
ossee (teste metatarsali) e dei vasi arteriosi,<br />
capillari venosi e linfatici e di shunt arterovenosi,<br />
detti glomi arteriosi.<br />
L’ampio letto vascolare, infatti, agisce come<br />
un serbatoio/cuscino (in senso metaforico e<br />
non fisico) che, riempiendosi e svuotandosi<br />
(durante la deambulazione, ma anche in<br />
ortostasi durante le oscillazioni posturali),<br />
contribuisce a mantenere un livello di pressione<br />
arteriosa sufficiente per le esigenze<br />
metaboliche dei parenchimi nobili.<br />
Il sangue giunge alla cute principalmente tramite<br />
tronchi arteriosi che decorrono a livello<br />
dei setti connettivali. Essi provvedono alla<br />
ricca vascolarizzazione del grasso sottocutaneo,<br />
che è di tipo terminale solo per i microlobuli.<br />
Raggiunto il derma, le arteriole si suddividono<br />
e decorrono nel piano orizzontale a<br />
formare il cosiddetto plesso profondo o cutaneo.<br />
Da questo plesso si staccano arteriole<br />
ascendenti che, giunte in sede subpapillare,<br />
nuovamente si ramificano orizzontalmente e<br />
si anastomizzano a formare un nuovo plesso<br />
costituito da vasi di piccolo calibro, formando<br />
il plesso superficiale o subpapillare. Da<br />
esso si staccano le cosiddette anse capillari<br />
che irrorano le papille dermiche.<br />
La circolazione delle papille dermiche è di<br />
tipo terminale e l’ansa capillare è costituita<br />
da una branca afferente arteriosa e da una<br />
branca efferente venosa molto vicine, il che<br />
permette il riscaldamento del sangue venoso<br />
contribuendo in parte all’omeostasi termica.<br />
Il decorso dei vasi venosi anatomicamente<br />
ricopia quello dei vasi arteriosi.<br />
Nella cute, infine, esistono strutture capaci<br />
di deviare il sangue dalle arteriole ai plessi<br />
venosi, detti glomi arteriosi: si tratta di formazioni<br />
costituite da tre a sei strati di cellule<br />
dotate di proprietà contrattile. Queste strutture<br />
regolano l’afflusso di sangue alla cute<br />
influendo in maniera notevole sulla termoregolazione<br />
e sull’omeostasi pressoria.<br />
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