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2. SCARICA: Le medicazioni nelle ulcere croniche - prima pagina

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18<br />

Ad un primo livello di astrazione, rimosse le<br />

cause che hanno generato la lesione ulcerativa,<br />

le tappe fondamentali attraverso le quali<br />

si giunge alla cicatrizzazione sono:<br />

a. eliminazione del fondo necrotico dell’ulcera<br />

grazie alle attività degli enzimi proteolitici<br />

e lipolitici di origine leucocitaria;<br />

b. formazione di bottoni carnosi di color<br />

rosso vivo sul fondo dell’ulcera grazie all’intensa<br />

attività proliferativa del tessuto connettivo;<br />

c. progressiva copertura del tessuto di granulazione<br />

da parte del rivestimento epiteliale<br />

della cute sana circostante, che scivola sul<br />

tessuto connettivale neoformato per l’intensificata<br />

attività dello strato basale. La cute si<br />

forma anche dalle ghiandole sudoripare e dai<br />

bulbi piliferi presenti in sede ulcerativa se la<br />

lesione non si è estesa al sottocute.<br />

<strong>Le</strong> lesioni ulcerative, considerando l’aspetto<br />

etiopatogenetico, comprendono:<br />

1) le <strong>ulcere</strong> meccaniche (da pressione e/o da<br />

confricazione),<br />

2) le <strong>ulcere</strong> vascolari (arteriose, venose e<br />

linfatiche),<br />

3) le <strong>ulcere</strong> neuropatiche.<br />

Sinteticamente possiamo ricordare che:<br />

1) <strong>Le</strong> <strong>ulcere</strong> da pressione o da decubito sono<br />

causate dall’azione combinata del fattore<br />

pressione-compressione e del fattore immobilità-atonia.<br />

2) <strong>Le</strong> lesioni vascolari comprendono: <strong>ulcere</strong><br />

arteriose, <strong>ulcere</strong> venose, <strong>ulcere</strong> miste. Vi<br />

sono poi, in tale capitolo, delle lesioni più<br />

rare in quanto rappresentano solo una ridotta<br />

casistica nel panorama complessivo delle<br />

lesioni vascolari, quali le <strong>ulcere</strong> linfatiche<br />

(rare complicanze di quadri linfedematosi),<br />

le <strong>ulcere</strong> vasculitiche (lesioni trofiche<br />

cutanee da insufficienza microcircolatoria<br />

distrettuale su base flogistica sostenuta da un<br />

processo immunologico innescato da varie<br />

cause), le <strong>ulcere</strong> angiodisplasiche (lesioni<br />

trofiche degli arti inferiori, spesso insorgenti<br />

dopo traumi, in portatori di displasie vasali<br />

congenite o ad insorgenza più tardiva).<br />

3) <strong>Le</strong> <strong>ulcere</strong> neuropatiche, di interesse sopratutto<br />

nel piede diabetico, comprendono:<br />

l’ipercheratosi (definita su un piede diabetico<br />

lesione pre-ulcerativa) e l’ulcera neuropatica<br />

in quanto tale. Ulcere neuropatiche<br />

possono essere di natura iatrogena (p.e. per<br />

una lesione del nervo afferente in un intervento<br />

di ernia discale a livello L5-S1 o L4-<br />

L5) o presentarsi in età geriatrica per una<br />

neuropatia sentiva secondaria a patologie<br />

reumatologiche o neurologiche.<br />

Questi tre grossi capitoli delle <strong>ulcere</strong> <strong>croniche</strong><br />

verranno descritte nei paragrafi che<br />

seguono, non <strong>prima</strong> di soffermarci sull’importanza<br />

dell’organo cutaneo e sulle sue<br />

funzioni <strong>prima</strong>rie nell’ottica della prevenzione,<br />

della cura e dell’etiopatogenesi di tali<br />

patologie.<br />

<strong>2.</strong><strong>2.</strong> L’importanza della cute<br />

Nonostante l’esiguità del suo spessore, la<br />

cute ha un ruolo fondamentale nel proteggere<br />

l’organismo umano dall’ambiente esterno.<br />

Infatti essa funge da protezione meccanica<br />

(tramite il pannicolo adiposo posto sotto<br />

le prominenze ossee del piede - calcagno e<br />

teste metatarsali), ha la funzione di barriera<br />

e di mantenimento dell’omeostasi termica<br />

(grazie alla ricca vascolarizzazione del sottocute),<br />

svolge, inoltre, le funzioni sensoria,<br />

immunologica, di deposito e di sintesi, la<br />

funzione escretiva e quella di provvedere al<br />

mantenimento dell’omeostasi pressoria (grazie<br />

ancora al pannicolo adiposo ed alla ricca<br />

vascolarizzazione).<br />

Una medicazione su una lesione a livello<br />

podalico deve dunque simulare il più possibile<br />

le funzioni della cute almeno per quanto<br />

concerne la funzione di barriera, omeostasi<br />

termica e pressoria.<br />

La cute è formata da:<br />

• epidermide, la più superficiale e composta<br />

da tessuto epiteliale completamente priva di<br />

vasi sanguiferi,

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