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Inoltre dai DRG emergeva che le patologie del piede,<br />

quali i deficit di appoggio e le deformazioni di origine<br />

ortopedica o reumatica, erano correlate alla presenza<br />

di lesioni ulcerose ed erano in netto aumento<br />

(periodo 1997-2005). Questo dato fu associato ad<br />

una mancata prevenzione prettamente podologica.<br />

Da uno studio condotto presso la S.D.O di Chirurgia<br />

Vascolare degli Ospedali Riuniti di Ancona, furono<br />

allora presi in esame 100 ricoveri per arteriopatia agli<br />

arti inferiori, i dati dimostravano che troppi pazienti<br />

arrivavano al 4° stadio Fontaine senza essere stati<br />

intercettati al 2° o al 3° stadio e purtroppo molti di<br />

questi dovevano essere sottoposti all’amputazione<br />

(Pagliari).<br />

Un percorso complesso ed articolato che vede il<br />

paziente al centro ed il podologo al primo posto,<br />

inserito in un team multi disciplinare.<br />

Col Piano podologico Regionale delle Marche c’è<br />

stata una inversione di tendenza.<br />

Gli obiettivi sono i seguenti:<br />

- creare una rete fra i centri di riferimento coinvolgendo<br />

le varie competenze professionali ed identificando<br />

i livelli organizzativi, tecnici ed assistenziali<br />

idonei;<br />

- definire i percorsi assistenziali relativi alla prevenzione,<br />

alla diagnosi, alla terapia ed al controllo delle<br />

recidive;<br />

- attuare in tutto il territorio regionale i programmi di<br />

prevenzione podologica idonei a ridurre l’incidenza<br />

dei casi di patologie invalidanti del piede che compromettono<br />

la qualità della vita.<br />

Il programma si articola secondo livelli di prevenzione<br />

<strong>prima</strong>ria e secondaria.<br />

Il piano di azione nella prevenzione <strong>prima</strong>ria, partendo<br />

dal coinvolgimento dei medico di medicina generale<br />

in qualità di curante, si avvale della collaborazione<br />

di professionisti e servizi specialistici (podologo,<br />

servizi di diabetologia e di dialisi) e prevede:<br />

- l’individuazione dei pazienti a rischio mediante<br />

screening di base;<br />

- l’informazione del paziente;<br />

- l’identificazione del percorso assistenziale idoneo a<br />

garantire, nel più breve tempo possibile, le prestazioni<br />

diagnostico-terapeutiche necessarie: diagnostica<br />

vascolare, interventistica vascolare, interventistica<br />

ortopedica, consulenza infettivologica.<br />

La prevenzione secondaria comporta il coinvolgimento<br />

di un’equipe multidisciplinare-multiprofessionale,<br />

formata dal chirurgo vascolare, dall’infettivologo,<br />

dall’ortopedico, dal podologo e dall’infermiere.<br />

In termini di intensità di presenza, in considerazione<br />

dell’origine vascolare della maggior parte delle<br />

amputazioni non traumatiche degli arti inferiori, è<br />

stato necessario prevedere l’esclusività del chirurgo<br />

vascolare.<br />

Il piano d’azione è articolato attraverso le seguenti<br />

fasi:<br />

- cura delle lesioni, prevenzione e cura delle recidive;<br />

- programmazione dei controlli;<br />

- informazione del paziente;<br />

- studio delle patologie di interesse podologico, non di<br />

natura vascolare, con programmi di prevenzione, cura<br />

e riabilitazione.<br />

Per la complessità del problema il podologo assume la<br />

responsabilità ed il coordinamento della gestione del<br />

paziente attraverso il controllo periodico della cute e<br />

degli annessi cutanei nel paziente a rischio, e mette in<br />

atto le necessarie cure podologiche atte a salvaguardarlo<br />

da trattamenti demolitivi.<br />

Il podologo attiva altresì, di concerto con il chirurgo<br />

vascolare, gli ulteriori necessari percorsi assistenziali:<br />

- diagnosi e trattamento del problema circolatorio;<br />

- diagnosi e trattamento delle problematiche di natura<br />

ortopedica;<br />

- valutazione delle condizioni patologiche di base<br />

(diabete, nefropatia, ecc);<br />

- valutazione e trattamento delle complicanze infettivologiche;

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