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eccesso (se modesto) come medicazioni semiocclusive.<br />

Sono costituiti, appunto come gli Idrocolloidi, da un<br />

copolimero dell’amido, da acqua e da propilene glicole.<br />

Sono coperti da medicazioni secondarie (p.e. film).<br />

Nel rischio di formazione di escare necrotiche, gli idrogels<br />

permettono di ricreare un ambiente umido sulla<br />

superficie della ferita. Mantenendo umido il fragile<br />

tessuto di granulazione e permettendo la migrazione<br />

delle cellule epiteliali e dei fattori di crescita, gli idrogels<br />

promuovono una più veloce cicatrizzazione.<br />

Fra gli svantaggi ricordiamo che NON protegge i<br />

margini della lesione da una eccessiva idratazione.<br />

NON controlla l’odore. NON usare in caso di infezione.<br />

Richiede fissaggio. Può colare se l’essudato è<br />

abbondante. NON applicare in lesioni cavitarie.<br />

Sono indicati per uso esterno e quindi non sono utilizzabili<br />

in ferite profonde con fistole, dove la rimozione<br />

del gel potrebbe risultare difficoltosa. In ulcerazioni<br />

di tal tipo possono essere invece usate le medicazioni<br />

conformabili in idrogel in tessuto non tessuto gelificato.<br />

Queste possono essere appallottolate, inserite in ulcere<br />

cavernose e lasciate in situ; la medicazione si pone a<br />

contatto col letto dell’ulcera a tutta superficie, ed assorbe<br />

gli essudati gelificando. All’atto della rimozione il<br />

tessuto non tessuto, gelificato dal contatto con l’essudato,<br />

può essere asportato integralmente, senza frammentarsi<br />

e senza lasciare residui.<br />

5.5.8. Medicazioni “biocompatibili” riassorbibili<br />

Le medicazioni “biocompatibili” riassorbibili permettono<br />

l’inattivazione irreversibile dell’eccesso di proteasi<br />

e la protezione dei fattori di crescita associata alla riassorbibilità.<br />

La medicazione è da abbinare a medicazione<br />

occlusiva per mantenere sotto controllo l’ambiente<br />

umido dell’ulcera.<br />

Tale medicazione è un prodotto sterile, assorbente,<br />

liofilizzato, riassorbibile. Quando viene idratato (a<br />

contatto con l’essudato o soluzione fisiologica) forma<br />

un gel (vedi pag. 66).<br />

Ha indicazione in molte lesioni cutanee croniche prive<br />

di residui necrotici e fibrinosi e segni clinici di infezione.<br />

Può essere utile sulle ulcere cutanee non responder,<br />

ed in particolare sulle lesioni che manifestano<br />

una particolare delicatezza dell’equilibrio dei processi<br />

riparativi. Infatti essa, in abbinazione ad una medicazione<br />

secondaria, può favorire l’ottimizzazione delle<br />

condizioni interne dell’ulcera in un microambiente<br />

umido (pH, concentrazione di soluti e fattori di crescita)<br />

così da attivare ed accelerare la mitosi del tessuto in<br />

rigenerazione.<br />

La medicazione va applicata <strong>prima</strong> irrigando l’ulcera<br />

con soluzione fisiologica o ringer lattato, poi conformando<br />

la medicazione <strong>prima</strong>ria e quindi applicando la<br />

medicazione occlusiva secondaria, 1-2-3 volte a settimana.<br />

Gli effetti positivi sono da ricondursi alla modu-<br />

lazione del micro-ambiente (inattivazione irreversibile<br />

dell’eccesso di proteasi e la protezione dei fattori di crescita)<br />

dovuta alla matrice ed al controllo dell’essudato<br />

della medicazione occlusiva secondaria.<br />

Fra gli svantaggi ricordiamo il costo elevato.<br />

La medicazione occlusiva si può realizzare con: films<br />

semipermeabili, idrocolloidi, schiume, anche se sarebbe<br />

più opportuno usare medicazioni occlusive.<br />

5.5.9. Altre medicazioni<br />

•I polimeri derivati dall’acido jaluronico sono<br />

biomateriali di origine naturale, interamente<br />

riassorbibili. Conformati in compresse di tessuto-non<br />

tessuto, di film trasparente o di microgranuli. A contatto<br />

con la lesione, il biomateriale derivato dell’acido<br />

jaluronico, si trasforma in gel altamente assorbente;<br />

con un meccanismo di idrolisi naturale, il biomateriale<br />

libera l’acido jaluronico, che è in grado di mantenere<br />

nel tempo un ambiente umido.<br />

•I poliacrilati sono medicazioni <strong>prima</strong>rie sottoforma<br />

di cuscinetti pluristratificati superassorbenti. Questi<br />

cuscinetti devono essere attivati da soluzione Ringer<br />

in quantità variabile a seconda delle dimensioni. Poste<br />

sul letto della ferita, mantengono l’ambiente umido e<br />

contemporaneamente assorbono l’essudato in eccesso<br />

favorendo lo sbrigliamento e la detersione dell’ulcera.<br />

5.5.10. Medicazioni non (o poco) aderenti<br />

Medicazioni <strong>prima</strong>rie e/o secondarie che non fanno<br />

parte delle famiglie di medicazioni avanzate, ma<br />

che tuttavia per le loro caratteristiche di non (o poca)<br />

aderenza e per il loro diffuso utilizzo, meritano di essere<br />

menzionate. Possiedono speciali strutture di intreccio<br />

che prevengono l’intrusione del tessuto di granulazione;<br />

spesso sono munite di un rivestimento con emulsione<br />

(paraffina, silicone, vaselina) che riducono le aderenze<br />

con la ferita e consentono un ricambio non (o poco)<br />

traumatico della medicazione. Non consentono intervalli<br />

lunghi di cambio in quanto tendono ad essiccarsi e non<br />

sono in grado di gestire l’essudato.<br />

Rientrano in tali medicazioni le garze grasse e le medicazioni<br />

con garza grassa (cotone o TNT) eventualmente<br />

medicata con antisettici o agenti batteriostatici.<br />

Sono definite non (poco) aderenti se cambiate spesso<br />

(almeno 2 volte al giorno).<br />

5.6. Le medicazioni galeniche<br />

La medicazione con garza grassa e garze sterili (applicando<br />

soluzione fisiologica), va eseguita nel rispetto<br />

delle necessità di scarico, di protezione dalle contaminazioni,<br />

di omeostasi pressoria. Le garze non vanno<br />

ammassate ma predisposte per coprire e proteggere la<br />

lesione (vedi caso clinico 23).<br />

Importante non solo la medicazione ma anche il bendaggio.<br />

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