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5. La medicazione<br />

U<br />

na buona medicazione, o meglio un buon dressing<br />

(rivestimento), permette di rendere più<br />

sicura la gestione della lesione e più rapido il processo<br />

di guarigione (se è stata affrontata e risolta la causa<br />

etiopatogenetica). La medicazione è dunque una parte<br />

della terapia medica e podologica. Nello specifico la<br />

competenza e l’esperienza del podologo ha un ruolo<br />

importante anche nella realizzazione della “semplice”<br />

medicazione galenica con garza grassa (trittico) e<br />

garze sterili inumidite con soluzione fisiologica: una<br />

buona medicazione non occlusiva infatti deve anche<br />

contribuire allo scarico della lesione. L’opportuna<br />

disposizione delle garze, nell’ottica della sapiente<br />

distribuzione dei carichi, senza ammassarle sulla<br />

lesione, può garantire questo obiettivo.<br />

All’importante capitolo delle medicazioni non occlusive<br />

si aggiunge la riparazione tissutale in ambiente<br />

umido, che è la base del wound-care e delle medicazioni<br />

avanzate. Esse alterano l’ambiente in cui<br />

la lesione fisiologicamente guarisce, in quanto le<br />

medicazioni occlusive impediscono artificialmente la<br />

formazione dell’escara, non consentendo all’essudato<br />

di seccarsi, per cui le cellule epidermiche possono<br />

migrare più facilmente sulla superficie della lesione<br />

umida. Questo dovrebbe portare alla guarigione in<br />

tempi inferiori, in quanto non si presentano ostacoli<br />

alla migrazione cellulare, come di fatto avviene invece<br />

nel loro forzato passaggio al di sotto dell’escara.<br />

Tali medicazioni sono fondamentali per la stretta<br />

gestione dell’essudato, consentendo al tempo stesso<br />

di mantenere un ambiente umido a livello della lesione,<br />

ma ad umidità controllata, ed asciutto ai margini.<br />

Contrariamente all’opinione ancora oggi presente,<br />

mantenere umida la ferita non aumenta la quota di<br />

infezione (EWMA 04).<br />

5.1. Percorso clinico podologico<br />

Sbrigliata l’ulcera attraverso il metodo chirurgico,<br />

autolitico od enzimatico e/o meccanico si passa alla<br />

medicazione galenica od avanzata e/o all’elastocompressione.<br />

Prima dell’applicazione di prodotti avanzati<br />

per il wound care è importante irrigare la ferita<br />

con soluzione fisiologica, perché i dressing avanzati<br />

possono essere inattivati o denaturati dai disinfettanti<br />

anche se molto diluiti.<br />

Bisogna sempre e comunque fare attenzione a non<br />

eccedere con prodotti in crema o gel in quanto possono<br />

facilitare la macerazione dei bordi dell’ulcera, con<br />

arresto del processo di granulazione e facile impianto<br />

d’infezioni batterico-funginee. La medicazione è completata<br />

dal bendaggio secondario. In particolare nelle<br />

lesioni ischemiche o da pressione bisogna prestare<br />

attenzione a non esercitare compressioni eccessive; a<br />

tal scopo si preferisce bloccare gli strati di garza con<br />

apposite reti elastiche di cotone distensibili, senza<br />

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