SCARICA IL VOLUME SU LESIONI CUTANEE ... - prima pagina
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Nelle ulcere infette non esiste una terapia più appropriata<br />
ed efficace ed anche per la medicazione si dovrà scegliere<br />
una soluzione funzione della lesione (tipo e stadio) e<br />
delle condizioni del paziente, integrandola all’interno di<br />
un regime strutturato di trattamenti (antibiotico terapia<br />
sistemica, debridement dei tessuti necrotici, gestione<br />
dell’essudato) (EWMA, WUWHS, RNAO, Standard<br />
Italiani).<br />
Se non si possono o non si vogliono usare medicazioni<br />
“avanzate” (p.e. per questioni di costi), usare medicazioni<br />
poco aderenti (p.e. trittico) e garza sterile inumidita<br />
con il corretto posizionamento delle garze in modo<br />
da garantire buona copertura della lesione e la sua protezione,<br />
la separazione dall’ambiente esterno e lo scarico.<br />
Semplicemente ammassare garze su garze non favorisce<br />
lo scarico della lesione: anzi un eccessivo ammasso di<br />
garze, se c’è carico anche minimo, incrementa l’ipercarico<br />
locale e non favorisce i processi riparativi. Quindi<br />
l’ulcera va coperta ma anche circondata da garze con<br />
l’obiettivo di favorire lo scarico e la confortevolezza,<br />
anche se il soggetto è in carrozzella o è allettato.<br />
4.3. Antisettici d’elezione<br />
La cute è normalmente popolata da una gran varietà<br />
di microrganismi. La flora microbica cutanea può<br />
essere differenziata in flora permanente (residente) e<br />
temporanea (occasionale). Della flora cutanea permanente<br />
fanno parte quei microrganismi normalmente<br />
presenti sulla cute: non sono dei germi patogeni anche<br />
se lo possono diventare in condizioni opportune. Della<br />
flora cutanea temporanea invece entrano a far parte<br />
un gran numero di specie microbiche che colonizzano<br />
momentaneamente la cute e provengono dall’ambiente<br />
o dalle mucose. In questo gruppo rientrano tutti i germi<br />
patogeni specializzati in grado di provocare infezioni.<br />
Qualsiasi lesione dà luogo ad una perdita di integrità<br />
strutturale della cute, e rappresenta una porta d’ingresso<br />
per i microrganismi che possono così colonizzarne<br />
gli strati inferiori. Se non trovano ostacoli possono<br />
moltiplicarsi dando luogo ad infezione.<br />
Si definisce antisettico una sostanza, un agente chimico,<br />
che previene o arresta la crescita dei microrganismi<br />
patogeni sui tessuti viventi, limitando o prevenendo il<br />
rischio di insorgenza delle infezioni.<br />
Caso Clinico 19<br />
Signora diabetica da 25 anni ultrasettantenne, molto attiva e sportiva. Neuropatica. Vediamo nelle foto biofilm<br />
glicoproteico elaborato da batteri in attiva replicazione, aderente al letto della lesione confondibile con tessuto<br />
pseudo-granuleggiante. Ci si accorge dell’anomalia irrigando la parte con soluzione fisiologica e tamponando<br />
con garza: il tessuto pseudo-epiteliale/granuleggiante si stacca a pezzi. Si nota inoltre edema e dolorabilità<br />
della parte. Guarita in 20gg con terapia antibiotica sistemica e scarpa speciale. Nessuna reulcerazione in 4<br />
anni con scarpe calzata maggiorata classe 1 per contenere la prominenza del II dito in griffe.