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4. Le infezioni:<br />

indicazioni<br />

e limiti del<br />

trattamento<br />

podologico<br />

Algoritmo tratto da EWMA 04<br />

U<br />

n processo infettivo può rimanere circoscritto al<br />

punto di penetrazione dei germi, con la manifestazione<br />

di una infezione superficiale (cellulite non oltre<br />

i 2 cm dalla lesione). Con l’estendersi dell’infezione<br />

(sepsi profonda) ci può essere il passaggio dei microbi<br />

nel sangue (batteriemia) ed il rischio di setticemia. Con<br />

l’invasione dei patogeni in altri tessuti/organi, anche<br />

lontani dal sito d’ingresso (setticemia), c’è pericolo per<br />

la stessa vita del paziente.<br />

Alla penetrazione dei germi in una soluzione di continuo<br />

della cute, l’infezione è condizionata dalla patogenicità<br />

(capacità di provocare malattia), invasività,<br />

tossigenicità e virulenza (capacità di provocare effetti<br />

nocivi) dei germi e dalla ricettività dell’organismo<br />

(Sibbald). Questo è condizionato da fattori sia estrinseci<br />

che intrinseci. Di fronte ad una infezione il corpo<br />

dell’ospite presenta una duplice risposta: una da parte<br />

dei tessuti colpiti dall’infezione (infiammazione) e<br />

un’altra di tipo umorale cellulo mediata.<br />

L’infiammazione o flogosi, rappresenta un processo<br />

di reazione locale che interessa preminentemente i<br />

tessuti mesenchimali e che è rivolto contro l’azione di<br />

stimoli di diversa natura: chimica (caustica, revulsivi),<br />

fisica (termica, radiante, traumatica, microtraumatica)<br />

e soprattutto batterica. I fenomeni clinici dell’infiammazione<br />

sono noti dall’antichità classica: calor, rubor,<br />

tumor, dolor (Celso) e functio laesa (Galeno). Essi<br />

corrispondono, nell’ordine, ai fenomeni evidenti nell’infiammazione:<br />

i vasi sanguigni appaiono dilatati,<br />

con aumento della circolazione locale (iperemia:<br />

rubor, calor); da essi fuoriesce il plasma (essudazione<br />

plasmatica), alcuni elementi figurati del sangue (diapedesi)<br />

rappresentati da granulociti, linfociti, plasmacellule<br />

ed eccezionalmente da globuli rossi ai quali si<br />

aggiungono elementi cellulari provenienti direttamente<br />

dai tessuti (reazione istogena) con conseguente tumefazione<br />

(tumor) della parte infiammata. Questa è anche<br />

intensamente dolente (dolor) e funzionalmente menomata<br />

(functio laesa).<br />

Si definisce cellulite la reazione infiammatoria di cute<br />

e sottocute: gonfiore, eritema e calore.<br />

L’infezione è superficiale se non si estende ai muscoli,<br />

ai tendini, alle ossa o alle articolazioni; è profonda se si<br />

evidenzia ascesso, artrite settica, osteite, osteomielite,<br />

linfangite, tenosinovite settica. La palpazione dell’arto<br />

può far rilevare “fluttuanza” o “crepitio” che suggeriscono<br />

ascesso (EWMA 04).<br />

Nella osteite c’è una infezione ossea senza coinvolgimento<br />

del midollo osseo; altrimenti si parlerà di<br />

osteomielite. La radiografia è utile per la valutazione<br />

del piede infetto. Tuttavia, una radiografia negativa può<br />

non escludere la possibilità di una osteite od osteomielite<br />

in atto (evidente dopo 10-21 giorni) e spesso non permette<br />

di distinguere l’osteomielite dalla osteoartropatia<br />

neuropatica in soggetto diabetico (più utile a tal scopo è<br />

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