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3. Trattamento<br />

podologico delle<br />

ulcere cutanee<br />

Q<br />

uando si verifica una lesione della cute inizia a<br />

prodursi immediatamente una secrezione sierosa<br />

ricca di proteine che fuoriesce dalle venule e, quindi,<br />

dalle pareti dei capillari. La produzione di essudato<br />

sieroso è una delle prime manifestazioni della reazione<br />

infiammatoria. L’essudato si porta in superficie<br />

ed evaporando si trasforma in escara. Quest’ultima<br />

di fatto sostituisce momentaneamente l’epidermide<br />

proteggendo la lesione dagli agenti esterni e mantenendola<br />

ad una temperatura costante fra i 35 ed i 37°C<br />

in cui il processo di mitosi cellulare raggiunge la sua<br />

massima velocità. Il successivo processo di guarigione<br />

avviene per scivolamento delle cellule epiteliali<br />

provenienti sia dai margini della lesione che dalle<br />

ghiandole sebacee, sudoripare e dai follicoli piliferi se<br />

presenti al di sotto dell’escara.<br />

Quando questi eventi non si verificano o quando sono<br />

ostacolati, la lesione può diventare cronica.<br />

Per il corretto trattamento e per la valutazione prognostica<br />

di una lesione ulcerativa è importante<br />

l’esatta interpretazione delle caratteristiche cliniche.<br />

Naturalmente l’assistenza è rivolta non solo all’ulcera<br />

ma soprattutto al paziente che ne è portatore: le sue<br />

condizioni di salute, le sue capacità funzionali, il suo<br />

grado di collaborazione (livello di istruzione, depressione,<br />

deficit cognitivi, grado di manualità/destrezza)<br />

sono variabili di cui tener conto nel progettare il piano<br />

assistenziale e terapeutico medico e podologico.<br />

In letteratura troviamo alcune classificazioni delle<br />

ulcere, per favorirne un’uniforme valutazione. Un<br />

esempio è la classificazione della Texas e di Wagner<br />

(vedi tabelle) per il piede diabetico/vascolare.<br />

Texas wound classification system (Lavery L.A. et al Foot Ankle Surg. 1996)<br />

GRADO 0 I II III<br />

Stadio A Lesione pre o<br />

post-ulcerativa<br />

completamente<br />

epitelizzata<br />

Ulcera<br />

superficiale che<br />

non coinvolge<br />

tendini, capsula<br />

articolare, ossa<br />

Ulcera profonda<br />

che interessa<br />

i tendini o<br />

la capsula<br />

articolare<br />

Ulcera profonda<br />

che interessa<br />

l’osso o<br />

l’articolazione<br />

Stadio B Con infezione Con infezione Con infezione Con infezione<br />

Stadio C Con ischemia Con ischemia Con ischemia Con ischemia<br />

Stadio D Con infezione ed Con infezione ed Con infezione ed Con infezione ed<br />

ischemia ischemia ischemia ischemia<br />

Classificazione di Wagner della gravità della lesione ulcerosa (Wagner F.W. Foot Ankle Surg. 1981)<br />

Classe 0 Non soluzioni di continuo della cute, deformità strutturali<br />

Classe 1 Ulcera superficiale<br />

Classe 2 Ulcera che penetra in profondità fino ai tendini, capsule, articolazioni ed ossa<br />

Classe 3 Ulcera profonda con ascessi, osteomieliti, artriti settiche<br />

Classe 4 Gangrena localizzata, secca o umida<br />

Classe 5 Gangrena estesa a gran parte del piede<br />

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