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Nelle scarpe di classe 1, 2 e 3 sono previste invece<br />

“ortesi ortopediche annesse alla calzatura” od “a<br />

contatto totale” erogate eventualmente dal SSN ed a<br />

pertinenza e responsabilità del tecnico ortopedico, del<br />

medico prescrittore, su eventuale indicazione podologica,<br />

e del medico collaudatore. Il podologo in questo<br />

caso dovrebbe dare la propria opinione scritta sul tipo<br />

di presidio più adeguato.<br />

Ricordiamo altresì che al podologo spetta la realizzazione<br />

di feltraggi, ortesi podaliche al silicone, ortesi<br />

podaliche al silicone notturne, ortesi podaliche plantari,<br />

ortonixie. Queste rientrano nei dispositivi medici<br />

in ambito podologico ad obbligo di marchiatura CE.<br />

I podologi che desiderano realizzare questi dispositivi<br />

“su misura” devono infatti dichiararsi presso il<br />

Ministero della Salute al Dipartimento dell’Innovazione<br />

Direzione Generale del farmaco e dei dispositivi<br />

medici. Tale dichiarazione viene effettuata allo scopo<br />

di richiedere al Ministero della Salute la registrazione<br />

e l’iscrizione nella banca dati dei produttori legittimamente<br />

operanti in Italia. Inoltre si deve dichiarare altresì<br />

che detti dispositivi siano conformi alla Direttiva<br />

93/42/CEE e che il podologo si attiene alla procedura<br />

prevista dall’Allegato VIII della suddetta direttiva.<br />

E’ fondamentale ricordare che i dispositivi fabbricati<br />

“su forme di serie”, tipo i plantari da asporto o<br />

compositi che devono essere solo adattati, per<br />

soddisfare una prescrizione o una esigenza specifica,<br />

non sono considerati dispositivi su misura, perché<br />

già marcati CE dal fabbricante. Infatti la marcatura<br />

si riferisce ai materiali impiegati ed al prodotto come<br />

da confezione, consegnato solo con adeguamenti che<br />

non compromettono la struttura portante (p.e. asporto<br />

di materiale per ricavarne delle speronature), mentre<br />

ogni ulteriore modifica al preformato presuppone<br />

una responsabilità da parte dell’operatore. Gli Esperti<br />

consigliano comunque, anche nella classe di rischio<br />

zero, plantari a contatto totale su calco progettati e<br />

realizzati previo esame baropodometrico (Cavanagh).<br />

Bisogna ricordare che per ogni presidio sanitario vi è<br />

l’obbligo della redazione della scheda progetto.<br />

Nella tabella nella <strong>prima</strong> slide, sono sintetizzate le<br />

caratteristiche del plantare per il paziente a rischio<br />

ulcerazione (cat. 0-3) e la classificazione della scarpe<br />

per fattore di rischio con le caratteristiche tecniche<br />

essenziali. Su piede già ulcerato la classificazione (cat.<br />

4-6) prevede presidi per lo scarico totale: gambaletti<br />

gessati, in vetroresina, scarpe speciali (p.e. Talus).<br />

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