SCARICA IL VOLUME SU LESIONI CUTANEE ... - prima pagina
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controlaterale. In fase acuta il piede di Charcot deve<br />
essere tempestivamente trattato in ambito specialistico<br />
con crioterapia, immobilizzato in gambaletto gessato<br />
o in gambaletto in vetroresina reso inamovibile, per<br />
almeno 90 giorni sotto stretto controllo medico.<br />
Esso in genere coinvolge le articolazioni metatarsotarsali,<br />
compare frequentemente dopo traumi<br />
minori e si presenta in fasi acute periodiche con<br />
calore, tumefazione, edema, arrossamento, talora<br />
accompagnata da dolore, in meno dell’1% della<br />
popolazione diabetica. In particolare una persona<br />
con diabete su 680 sviluppa il piede di Charcot, con<br />
un’incidenza del 9-12% degli individui con documentata<br />
neuropatia diabetica periferica (Registered Nurses’<br />
Association of Ontario). Fondamentale è la diagnosi<br />
precoce dello Charcot in fase acuta.<br />
Infatti nelle fasi acute si assiste ad una progressiva<br />
distruzione delle superfici articolari, lo scafoide appare<br />
spesso frammentato e le articolazioni metatarsofalangee<br />
possono mostrare segni radiologici di fratture<br />
e riassorbimento epifisario con un aspetto a punta<br />
di “matita temperata” e la neoformazione di tessuto<br />
osseo (penciling, vedi RX pagg. 23 e 24).<br />
All’esame obiettivo un piede cubico di Charcot appare<br />
accorciato in lunghezza ed allargato, appiattito, senza<br />
l’appoggio delle dita completamente a griffe (spesso<br />
disarticolate, vedi foto pagg. 42 e 43).<br />
La deformità può essere bilaterale ma si può vedere<br />
uno Charcot anche monolaterale accompagnato da un<br />
piede controlaterale cavo. Dal cavismo di un piede<br />
neuropatico allo Charcot si giunge per riassorbimento<br />
osseo, fratture asintomatiche e crollo delle volte e<br />
sfondamento della tibia nell’astragalo e dell’astragalo<br />
nella sottoastragalica con fratture multiple del calcagno<br />
e per un continuo rimaneggiamento osseo. Ruolo in<br />
questa turba lo ha l’apertura degli shunt artero-venosi<br />
causata dalla neuropatia autonomica.<br />
Si veda ad esempio le foto a lato di una donna diabetica<br />
da 25 anni con importante neuropatia autonomica<br />
e Charcot monolaterale: con lo sfondamento<br />
dell’astragalo, nelle varie fasi acute, si è generata una<br />
lesione ulcerativa plantare.<br />
Le lesioni al mesopiede di un piede di Charcot hanno<br />
spesso elezione chirurgica. Poco possono il riposo e<br />
la terapia podologica se sono presenti prominenze<br />
ossee sporgenti nell’area di appoggio. L’intervento<br />
di chirurgia correttiva (rimozione di teste metatarsali,<br />
esostosi plantare o interventi più complessi di artrodesi<br />
di stabilizzazione) può salvare l’arto.