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Nella foto a lato vediamo una lesione da conflitto con<br />

la scarpa in un soggetto con arteriopatia obliterante: la<br />

prominenza ossea del quinto dito e la scarpa inadeguata<br />

al fattore di rischio ha determinato la lesione.<br />

Nel diabetico le lesioni delle arterie di grosso e medio<br />

calibro sono del tutto sovrapponibili a quelle che si<br />

hanno nell’aterosclerosi: compaiono però più precocemente,<br />

progrediscono più rapidamente, sono più eclatanti,<br />

più distali ed a più livelli (multisegmentarietà),<br />

non risparmiano le donne in età fertile. Il danno deriva<br />

anche da fattori plasmatici per la maggiore viscosità<br />

del sangue e lo stato trombofilico del soggetto diabetico<br />

(alterazione dei fattori emoreologici), che insieme<br />

alla riduzione del calibro vasale in più punti contribuisce<br />

alla riduzione della pressione di perfusione.<br />

Profilassi podologica nell’Ulcera ischemica<br />

(Minar, Biondi-Zoccai, Abdelsalam H, Setacci)<br />

• Ridurre/eliminare i microtraumatismi che<br />

sul piede a livello delle dita può comportare<br />

infiammazione e lesioni ai tessuti (una qualsiasi<br />

micro lesione o infezione locale può richiedere un<br />

apporto ematico maggiorato instaurando in un<br />

sito ipossico una situazione anossica e quindi trasformando<br />

una banale lesione o una ipercheratosi<br />

in ulcera ischemica ed in gangrena)<br />

• Consigliare di: eliminare il tabagismo (completamente,<br />

anche il fumo passivo), di ridurre il peso<br />

corporeo con dieta ipocalorica ed ipolipidica, di<br />

controllare l’ipertensione, il diabete, l’uricemia,<br />

di effettuare attività fisica regolarmente<br />

• Dedicare attenzione all’igiene con sapone neutro,<br />

asciugando bene e delicatamente fra le dita<br />

• Consigliare di non usare mai strumenti taglienti<br />

per la toiletta del piede ma solo lima di cartone<br />

perché ogni lesione pur piccola (anche una abrasione<br />

superficiale, anche una micosi cutanea) può<br />

essere su un piede ipossico l’inizio di un calvario<br />

• Utilizzare creme idratanti su cute integra<br />

• Utilizzare scarpe adeguate funzione della classe<br />

di rischio e plantari morbidi a contatto totale<br />

Fattori podologici predittivi di ulcerazione ischemica:<br />

• Polso assente o debole alle arterie principali del piede: pedidia e tibiale posteriore<br />

• Manifestazioni eritemato-cianotiche nelle zone anatomicamente meno vascolarizzate (dorso del piede,<br />

faccia laterale del calcagno, faccia mediale dell’alluce, faccia laterale delle altre dita)<br />

• Sintomatologia soggettiva con dolori terebranti, urenti, claudicatio intermittens, generalmente con scarsa<br />

autonomia, con incremento in posizione clinostatica e decremento in posizione declive o eseguendo alcuni<br />

passi. Il dolore potrebbe essere ridotto o assente nei soggetti diabetici neuropatici<br />

• Deformità podaliche, scarsa igiene, trascuratezza in generale: una ipercheratosi, un’unghia troppo lunga o<br />

distrofica e deforme su un piede ipossico può trasformarsi in una ulcera ischemica. Pericoli si manifestano<br />

anche non asciugando bene e delicatamente fra le dita<br />

• Scarpe inadeguate alla reale classe di rischio e plantari che generano conflitti o spine irritative<br />

2.4.1. L’ulcera nella vasculopatia in diabetico<br />

Nei pazienti diabetici le più comuni malattie arteriose<br />

sono l’aterosclerosi e la sclerosi della media.<br />

L’aterosclerosi provoca ischemia, restringendo e<br />

ostruendo le arterie. La sclerosi della media è una<br />

calcificazione della tunica media che irrigidisce un<br />

condotto, senza tuttavia invadere il lumen arterioso<br />

(sclerosi di Monckeberg). Essa è radiologicamente<br />

identificabile come una calcificazione lineare ben<br />

distinta dalla calcificazione a chiazza propria delle<br />

placche arteriosclerotiche complicate (vedi foto).<br />

La vasculopatia periferica, che causa un’insufficienza<br />

arteriosa, costituisce il fattore più importante<br />

nel determinare l’esito dell’ulcera del piede diabetico.<br />

Essa può essere spesso riconosciuta grazie a un<br />

semplice esame clinico: colore e temperatura della<br />

pelle, palpazione dei polsi periferici, mentre come<br />

già detto dolori notturni e claudicatio intermittens<br />

possono mancare nei diabetici così come la misurazione<br />

della pressione sanguigna caviglia/braccio<br />

può risultare erroneamente più elevata a causa della<br />

sclerosi della media. Valore più attendibile ne da la<br />

misura della pressione sistolica caviglia/alluce.<br />

Non vi sono lesioni arteriose periferiche specifiche<br />

del diabete, ma le caratteristiche dell’aterosclerosi<br />

sono in certa misura diverse. Esse sono state<br />

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